lunedì 29 dicembre 2008

Napoli - Hotel Oriente, brindisi di fine anno con il PD

In un clima non proprio allegro il Segretario Provinciale Nicolais ha invitato tutti ad essere sereni e ad avere fiducia nel futuro del nostro partito nel beneaugurante clima di fine anno. Un discorso pacato il suo, rivolto a una platea piuttosto frustrata dopo gli ultimi avvenimenti di cronaca politica e forse in attesa di parole più significative per leccarsi le vistose ferite. Ma fuori da qualsiasi enfasi giustizialista o liberatoria, Nicolais ha ricordato che bisogna davvero mettercela tutta per uscire dal pantano, lasciarsi il passato alle spalle e recuperare il terreno perduto. Tutto dipenderà da noi, dalla capacità delle persone di ricucire un rapporto di fiducia con il territorio: il partito si è già avviato sulla strada della normalità riaprendo il tesseramento e accogliendo tutti quelli che sono interessati a partecipare. In un momento piuttosto difficile che ci vede in caduta libera anche nei sondaggi, forse è il caso di badare al sodo e di stringersi intorno alle idee che ci accomunano". Secondo Nicolais il nostro "è un partito formato da gente onesta e capace di governare regioni, province e città e ricco di giovani promesse che si stanno preparando con serietà a raccogliere il testimone".
La riunione ha avuto termine dopo il classico panettone e spumante. Molti gli ospiti, anche parlamentari campani, e buon afflusso di un pubblico come sempre molto motivato, nonostante tutto.


sabato 27 dicembre 2008

Vico Equense - Metropolis - "Opere pubbliche e appalti. Interviene l'Autorità di Vigilanza"

Stamane sul quotidiano Metropolis è uscito un articolo a firma di Ferdinando Manzo nel quale si legge che l'Autorità indipendente per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture chiede al Comune di Vico Equense di acquisire una serie di documenti. In particolare la richiesta si riferisce ai lavori per la via Antignano, la via Belvedere e il parcheggio interrato nei pressi del Palazzetto dello Sport. La richiesta è frutto di un' interrogazione parlamentare da parte del Senatore Luigi Nicolais, attuale Segretario Provinciale del Pd di Napoli, annunciata durante il Convegno sulla legalità organizzato dal PD di Vico Equense lo scorso mese di ottobre.
Secondo quanto scritto su Metropolis, in merito al parcheggio interrato presso il Pazzetto dello Sport, "l'Autorità di vigililanza ha chiesto una corposa documentazione che comprende non solo il progetto dei lavori, ma tutti gli atti di indirizzo politico prodotti dalla Giunta, le varianti al progetto eseguite in corso d'opera, la lista dei consulenti e dei professionisti pagati nell'ambito del progetto. Inoltre l'Autorità di vigilanza vuole sapere nel dettaglio quali sono stati i criteri per la costituzione della commissione, quali sono stati gli atti prodotti e le relazioni effettuate prima e dopo che fosse espletata la gara d'appalto." Si richiede anche "per via Antignano e via Belvedere una relazione dettagliata sull'iter dei lavori e alcuni documenti che - come evidenziato nell'esposto dei consiglieri di minoranza- non erano stati consegnati all'opposizione". Metropolis anticipa anche che "questo sarebbe solo un primo step di controlli. Non è escluso che nei prossimi giorni siano recapitate altre richieste di documenti ed atti".

Non aggiungiamo niente a quanto scritto su Metropolis e restiamo in attesa degli eventi. Riproponiamo solo dei link in questo blog riferiti ad alcuni dei lavori ora al vaglio dell'Autorità, al clima di assurda intolleranza nel quale i consiglieri di minoranza hanno dovuto espletare il loro mandato negli ultimi due anni e alle motivazioni che hanno convinto il Senatore Nicolais a presentare l'Interrogazione.

- Quale ruolo per l'Opposizione in Consiglio Comunale?
- STORIA DI UN APPALTO PUBBLICO
- Il Decreto di chiusura è illegittimo

martedì 23 dicembre 2008

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Prendo qualche giorno di pausa per le prossime festività.

A tutti i miei lettori lascio un sincero augurio di Buon Natale


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lunedì 22 dicembre 2008

Vico Equense - Notte Bianca e Memoria

L'ultimo we è trascorso piacevolmente tra la Notte Bianca e alcune manifestazioni culturali. La Notte Bianca è stata una simpatica iniziativa che ha visti impegnati molti commercianti locali. Nei piccoli stand montati per l'occasione, gli avventori hanno potuto gustare ottimi assaggi di sfizi vari: misto alla brace davvero delizioso offerto dalla macelleria Petti, tipiche zeppole fritte da gustare al volo, caldarroste del Faito profumate e fragranti. Ed altro ancora a un prezzo davvero popolare e in una atmosfera festaiola e allegra. Bisogna dare atto ai commercianti di essersi ben inseriti nel contesto pre-natalizio, piacevole anche per la clemenza del tempo finalmente favorevole dopo i diluvi dei giorni passati. Tutta la manifestazione ha avuto il sapore più di una sagra che di un evento cittadino, in verità, ma è andata bene lo stesso.
Domenica invece all'insegna della cultura con l'avvio del progetto Radici. Si parte al mattino in via S. Ciro, sede di una bellissima mostra fotografica sugli antichi casali e di una esposizione di opere di artigianato presepiale. Attraverso un ideale percorso sul territorio di Vico Equense viene illustrata l'architettura rurale come elemento costitutivo del paesaggio e delle antiche attività artigianali e manufatturiere. Le foto sono tratte dal bel libro di Giuseppe GuidaIl presepe e il casale. Tra finzione e realtà” che mette in guardia per la costante perdita di identità delle aree rurali, soffocate dal dilagante modello urbano, e offre ottimi spunti di riflessione per salvaguardarne la conservazione.
Il libro, presentato nel tardo pomeriggio presso la nuova Sala Consiliare, ha dato lo spunto anche per un interessante dibattito sulle tradizioni etno-gastronomiche e sull'artigianato manifatturiero visti nella prospettiva di un turismo sotenibile: attraverso la conservazione paesaggistica e architettonica delle aree rurali è possibile creare, ad esempio, una rete di servizi a vantaggio dell'agricoltura e della produzione dei prodotti dop.
Da rilevare che questa intelligente operazione culturale è opera di giovani professionisti, Mario Castellano, Marco Cuomo, Giuseppe Guida, i quali hanno trovato accoglienza presso l'associazione Proloco. Il Comune, che ha patrocinato la manifestazione, è stato presente nella persona del Vice-Sindaco Dilengite.
C'è da chiedersi se sarà mai possibile progettare un turismo diverso sul territorio. Se cultura, tradizione e paesaggio possano mai rientrare in un progetto di ampio respiro per andare oltre il turismo d'assalto e di bassa qualità che finora è stato privilegiato. Un grande progetto bipartisan per la riqualificazione di un territorio che è ancora vivibile in gran parte ma che sembra destinato ad essere fagocitato dall'imperante vocazione al consumismo mordi e fuggi e dalla cementificazione a oltranza.
A guardare il degrado nel quale versano molti dei casali ben descritti da Giuseppe Guida e i tanti cantieri aperti in città che a tutto servono tranne che a riqualificare il territorio, non si può essere molto ottimisti...

sabato 20 dicembre 2008

Vico Equense - Per una politica del confronto e della concertazione

Il PD di Vico Equense nell'ultimo direttivo, si dà le linee guida per intervenire sul territorio e diventare punto di riferimento, alternativo e diverso dalla maggioranza al governo della città. Lo fa cercando tra e con i cittadini nuove proposte per migliorare la qualità della vita in un paese dalle immense potenzialità, che sta morendo sotto la pressione della conduzione personalistica e strapaesana imposta da Gennaro Cinque. Lo fa creando gruppi di studio, opportunità di incontro, momenti di confronto sui problemi reali con i cittadini e le istituzioni.

Per capirsi, ad esempio, anche se in via ancora ufficiosa, si sa che la delibera sul dimensionamento scolastico voluta dal Sindaco non è passata in Provincia, segnale questo di una cattiva gestione di tutto il problema relativo al Decreto Gelmini. Il PD in questo caso, come era giusto che facesse, è stato vicino ai cittadini promuovendo un dibattito approfondito. Cosa che il Sindaco si era ben guardato dal fare, usando come al solito i suoi metodi preferiti, che restano quelli non ufficiali, senza dichiarazioni pubbliche, che viaggiano sulla strada delle promesse inter nos di sicuri interventi risolutivi. Come è nel suo stile, ancora oggi per convincere i genitori riottosi, fa diffondere di bocca in bocca che a Moiano sorgerà una scuola fantastica, dotata di ogni comfort e tecnologicamente avanzata. Non chiarisce però quando ciò avverrà (se avverrà...), come nel frattempo bisognerà sopperire alla mancanza di aule e di strutture. Chi si prenderà in carico i disagi.
Il PD invece, da subito, programma una serie di interventi in loco per decidere con i soggetti interessati come affrontare la situazione e quali soluzioni sono possibili, condividendo una proposta da sottoporre al vaglio della Giunta e del Consiglio Comunale di cui si dovrà tenere conto.
Anche per altri interventi pubblici di "immensa portata", il Sindaco ha fatto così. Senza darsi troppa pena se nel frattempo le strade si sono interrotte per periodi insopportabilmente lunghi, se il traffico è andato in tilt, se il commercio e l'immagine della città sono scivolati in un declino che li ha portati fuori dai circuiti del turismo di qualità.
Il Pd vuole distinguersi da tutto ciò, vuole creare un patto con i cittadini autentico, basato sulle reali necessità del territorio. Cercano, gli uomini e le donne del PD, di allargare le maglie di un tessuto sociale troppo piegato su se stesso e diremmo anche accecato dalla lusinga di miglioramenti individuali più che collettivi e di crescita comune. Si vuole insomma parlare un linguaggio diverso che rimetta al centro i cittadini nel loro ruolo di protagonisti dello sviluppo.
In questo modo nuovo di interpretare la politica c'è una forte unità nel partito locale di oggi. Il profondo rinnovamento degli organi dirigenti voluto da vecchi e giovani ne è la testimonianza.

giovedì 18 dicembre 2008

Vico Equense - Franco Cuomo ci invia le Osservazioni dei VAS al Ptcp e volentieri pubblichiamo

Pubblico volentieri le osservazioni dei vas proprio per dire che in effetti il piano dovrebbe nascere da una mediazione tra le varie forze rappresentative del territorio, inclusi i partiti locali che invece addirittura ne sono esclusi.
Nel consiglio Comunale di martedì scorso il PD di Vico Equense ha dovuto presentare in Consiglio Comunale le sue Osservazioni che sono state accolte all'unanimità e allegate alla delibera, anch'essa approvata a maggioranza. Bisogna dire anche che, in alcuni punti, non è ancora chiara la valenza del ptcp, il quale dovrebbe essere suffragato da nuove leggi regionali, poichè nella normativa vigente esiste una sovrapposizione di norme e leggi (anche ministeriali) che suscitano incertezza. Tuttavia le osservazioni andavano fatte e chi poteva si è affrettato a inviarle nei modi e nella forma consentiti.
Clicca Vas


mercoledì 17 dicembre 2008

Domenica 21 dicembre 2008
ore 19,00
Sala Consiliare della nuova Casa Comunale in via De Feo

Carlo Franco presenterà il volume di
Giuseppe Guida
"il territorio e la memoria"
paesaggio rurale e antichi casali a Vico Equense
Edizioni Graffiti













lunedì 15 dicembre 2008

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e le osservazioni dei Comuni della Penisola Sorrentina

Il PTCP regolerà, per il momento senza abolire il Piano Urbanistico Territoriale della Penisola Sorrentina (L.R. 35/87), lo sviluppo urbanistico del nostro Comune. Successivamente dovrà essere realizzato un PUC (Piano Urbanistico Comunale) che applicherà a livello comunale le indicazioni in esso contenute. Nel nostro Comune, devastato da un perdurante abusivismo, spesso il cittadino ha visto gli strumenti urbanistici come “un nemico” che impedisce di realizzare aspettative per il diritto alla casa. Però, senza il PUT e i vincoli paesaggistici, la Penisola Sorrentina sarebbe ormai divenuta parte della conurbazione della Provincia di Napoli, senza più verde e paesaggio, totalmente e malamente urbanizzata e con tutte le caratteristiche negative, anche dal punto di vista sociale, dell’area.

Il PTCP da un lato cerca di fermare il degrado paesaggistico e l’urbanizzazione delle aree verdi che ha caratterizzato la nostra Penisola, urbanizzazioni che hanno reso un pallido ricordo le immagini bellissime che si vedevano ancora nei film degli anni ’60 come Maruzzella o Pane, Amore e Gelosia. Dall’altro presenta alcune innovazioni urbanistiche tese a soddisfare le esigenze dei cittadini residenti nell’area.
L’innovazione principale è il nuovo metodo di calcolo del fabbisogno abitativo, considerando cioè non il parametro di un vano a cittadino, ma quello di un appartamento per nucleo familiare. Si tiene in considerazione quindi il fatto che esistono molti appartamenti abitati da una sola persona e che i nuclei familiari sono molto più ridotti rispetto al passato. In soldoni, questo offre la possibilità di realizzare nuove case di edilizia convenzionata (cooperative) o di edilizia economica e popolare, dando la possibilità a chi non può permettersi l’acquisto a caro prezzo o affitti esosi di non essere costretto ad abbandonare il suo paese.
Il PTCP poi dettaglia molto bene le aree paesaggistiche da tutelare e indica anche la possibilità, a determinate condizioni, di realizzare manufatti necessari alle attività agricole o adeguamenti per le attività produttive. Indica le linee di una mobilità sostenibile e complessivamente di uno sviluppo compatibile con la salvaguardia del territorio.

I Comuni della Penisola presenteranno al PTCP una serie di osservazioni. Pure essendovene alcune effettivamente valide, come quelle relative agli aspetti cartografici o relative ad una maggiore precisione di indicazioni per gli standard urbanistici, la maggioranza di esse è invece rivolta ad assicurare la possibilità, ancora una volta, di permettere interventi sul territorio fatti dai “poteri forti”, senza tenere in conto né gli interessi dei semplici cittadini né il fatto che a tutti è assolutamente chiaro che, senza fermare l’edificazione, la Penisola diventerà un’appendice invivibile della città che si estende da Castellammare a Napoli.
Ad esempio si chiede di permettere con maggiore facilità gli “accordi di programma” che permettono in deroga i grandi interventi in spregio degli strumenti urbanistici; si chiede di non limitare i rinascimenti e le scogliere che spesso hanno variato negativamente la linea di costa; si chiede di rendere unico l’indice di edificabilità agricolo anche nelle zone agricole di interesse paesaggistico; di ampliare la possiblità di demolire e ricostruire e così via.

Il complesso delle richieste fatte nelle osservazioni rende il quadro di amministrazioni che ritengono ancora che l’importante per “lo sviluppo” sia edificare, realizzare porti, permettere interventi di ampliamento “a pioggia”.
Sarebbe ragionevole invece chiedere le cose che servono, come le case per i residenti, e impedire le speculazioni immobiliari, tenendo presente che solo se salviamo quel che resta del territorio sarà possibile conservare la vivibilità che ci ha sinora differenziato dalla restante parte della Provincia.
RD

domenica 14 dicembre 2008

Verso il Consiglio Comunale del 16 dicembre

Dei punti all'ordine del giorno per la seduta del Consiglio Comunale di martedì prossimo, ce ne sono alcuni sui quali è necessario fare delle premesse.
Cominciamo dal punto 3, dalla proposta cioè al Piano Territtoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).
Come è noto il PTCP è un uno strumento che detta le Linee Guida in materia di urbanistica sul territorio provinciale. Per capirne l'importanza basta dire che i comuni devono rispondere con i PUC (Piano Urbanistico Comunale) in conformità alle Linee Guida in esso indicate.
Il 17 novembre scorso è stato ufficilamente depositato il PTCP con tutti gli atti e i documenti presso la provincia di Napoli, in visione al pubblico affinchè i soggetti interessati, amministrazioni comunali, associazioni di categoria, imprenditori ecc, nei 30 giorni a seguire potessero fare le loro osservazioni. Il comune di Vico Equense, e gli altri comuni della Penisola Sorrentina, hanno quindi preparato un documento con le loro osservazioni che deve essere approvato in seno ai rispettivi Consigli Comunali.
Trattandosi di materia che interessa nel vivo i cittadini in relazione a tutto quanto potrà essere modificato, edificato, demolito sul territorio, sarebbe stato opportuno sollecitare tutti i soggetti interessati a condividere le osservazioni comunicando gli elementi di maggiore interesse per la collettività con un'informazione se non capillare almeno generale a mezzo stampa o in convegni allargati. Invece martedì prossimo il Consiglio Comunale di Vico Equense, giusto in tempo allo scadere dei 30 giorni(...), approverà il documento delle osservazioni condiviso con gli altri comuni ed elaborato, almeno da parte dei nostri amministratori, solo da assessori e funzionari comunali addetti ai lavori, facendo come al solito calare dall'alto decisioni importantissime per tutti.
Per quanto riguarda il punto 4 vi è indicata la discussione sul voto politico-amministrativo per la revoca o la sospensione della Delibera Comunale n 57, ovvero quella sul dimensionamento scolastico. Non vorremmo dare spazio ai pettegolezzi, non è nel nostro stile e ci scusiamo, ma in giro si dice che il Sindaco non vuole accettare imposizioni e vuole andare avanti sulla strada già intrapresa. Vedremo come andranno i fatti, sperando per una volta di udire la voce di Gennaro Cinque, della quale, noi che non usiamo frequentarlo se non nelle sedi istituzionali, non abbiamo memoria.
Quanto al punto 11, proposta di modifica art. 34 del regolamento di Consiglio Comunale, bè, anche qua urge fare delle considerazioni importanti.
L'art. 34 del Consiglio Comunale riguarda la Commissione Consiliare di Controllo e Garanzia. Tale commissione è un organo di vigilanza sull'operato della maggioranza che garantisce la corretta e democratica valutazione degli atti e vigila sulla trasparenza delle procedure adottate da chi governa la città. La presidenza della commissione è affidata sempre a un rappresentante dell'opposizione proprio per la natura stessa dei compiti che è chiamata a svolgere.
Ebbene, da oltre un anno i Consiglieri dell'Opposizione hanno chiesto l'istituzione della commissione, appellandosi appunto al regolamento, ma la maggioranza ha fatto orecchie da mercanti ed ora addirittura si appresta a modificare l'art. 34 per svuotare di significato la commissione stessa e ridurne il ruolo e l'efficacia. Poi dopo la modifica, forse, la Commissione di Controllo e Garanzia si farà...
Ps Con la delibera 234 del 31 ottobre si è solo dato mandato a un esperto di preparare la strada per il progetto del polo sportivo al campo di Massaquano.
Campa cavallo!!!...

venerdì 12 dicembre 2008

Buone nuove sul Dimensionamento Scolastico

L'Assessore Angela Cortese ha garantito la bocciatura, da parte di Provincia e Regione, della delibera comunale sul Dimensionamento Scolastico.
Ieri sera all'Holtel Aequa finalmente a Vico Equense si è sentito di nuovo parlare di politica. Del Decreto Gelmini in particolare e degli effetti devastanti che ha sulla Scuola Pubblica italiana. E di Finanziaria capestro, che toglie alla scuola ben 7 mld di €.

Erano presenti, oltre all'ass. Cortese, anche il maestro Eduardo Desiderio e l'ing. Giuseppe Cinque che hanno introdotto l'argomento proponendo una ricca documentazione sulla situazione scolastica a Vico Equense e illustrando lo stato dell'edilizia scolastica locale e i disagi che gli alunni dovrebbero affrontare se già dal prossimo anno si mettesse mano al dimensionamento così come deliberato in Consiglio Comunale.

All'Hotel Aequa è giunta anche una foltissima rappresentanza dei genitori, cartelloni in spalla, per ribadire l'assoluta contrarietà alla chiusura dei due plessi di Ticciano e Montechiaro. All'annuncio della Cortese che la Scuola a Vico Equense per ora non si tocca, un'ovazione liberatoria si è alzata dalla platea stracolma.
Come è noto l'incontro è stato organizzato dal PD locale all'indomani della Delibera Comunale che rispondendo con precipitoso entusiasmo al Decreto Gelmini, come hanno sottolineato il coordinatore Umberto Morelli e il Cons. De Martino, dimezzava le Dirigenze, generando uno stato di confusione generale nella gestione della politica scolastica e giocando sulla sorte di ben 2.429 alunni, anche piccolissimi, costretti a spostamenti del tutto improvvisati in mancanza di mezzi e di strutture adeguate.

La scelta del Sindaco si è quindi rivelata un boomerang per l'Amministrazione Comunale che ora è costretta a tornare sulle decisioni prese e a rivedere tutto il piano abbastanza sconclusionato che aveva predisposto in materia di scuola.



ANGELA CORTESE: «COL PIANO GELMINI LE SCUOLE DEL SUD PAGHERANNO IL TRIBUTO PIU’ ELEVATO

Per una corretta informazione, come è nel nostro stile, si puntualizza che il PD di Vico Equense non ha MAI avuto in programma il ricorso al TAR. Il ricorso era in programma da parte dei genitori che avevano intenzione di costituire un comitato e prendere tutte le strade possibili contro la delibera 57 del Consiglio Comunale

sabato 6 dicembre 2008



Il Partito Democratico - Circolo “Carlo Fermariello”
invita i cittadini di Vico Equense al
DIBATTITO PUBBLICO SUL DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO
INTERVERRANNO:
ANGELA CORTESE Assessore provinciale
ANTONIO AMATO Consigliere regionale

GIOVEDI’ 11 DICEMBRE 2008 ALL’HOTEL AEQUA Via Filangieri - ore 17.00

Il coordinatore Umberto Morelli




Questa sera Gran Galà del Provolone del Monaco

giovedì 4 dicembre 2008

Tanto rumore per...

Dunque, cerchiamo di fare un po’ d’ordine in questo caos generato dalla delibera sul Dimensionamento Scolastico, partendo un po’ più da lontano, e cioè dal Decreto Gelmini e dai tagli che ne conseguono anche alle scuole del nostro territorio. Sarà opportuno innanzitutto, per chi è interessato, andarsi a leggere il verbale del Coordinamento Area Politiche Educative della Penisola Sorrentina. Nel verbale si evince chiaramente che il decreto Gelmini penalizza le scuole, o meglio le Autonomie Scolastiche, con meno di 500 alunni. La Penisola Sorrentina è penalizzata al pari delle altre zone della Campania: in questo elenco, ci sono tutte le scuole al di sotto della soglia di alunni imposta dal Ministro. Tra le scuole di Vico Equense in particolare, attualmente con quattro dirigenze, Sconduci, Scarlatti, Caulino e II Circolo, l’unica a farne le spese sarebbe la Caulino di Moiano che sta di poco sopra i 400 alunni e che verrebbe accorpata a un'altra dirigenza per effetto del Decreto.
Abbiamo detto Moiano
Ecco che, a nostro avviso, molte cose si spiegano, si spiega soprattutto la fretta del Sindaco che, anche in disaccordo con l’assessore Cioffi che non era propenso a scendere sotto le tre Dirigenze, impone il dimensionamento a due sole Autonomie scolastiche e stabilisce, con una delibera voluta fortemente soprattutto da lui, che devono essere così ripartite:
Dirigenza N° 1: plessi di Sconduci, SS Trinità, Montechiaro, Scarlatti
Dirigenza N° 2: plessi di S. Andrea, Massaquano, Moiano, Ticciano, Fornacelle, Arola.
Ci poniamo allora una domanda: in questo modo, anche prevedendo un calo demografico, come il consigliere Antonio Di Martino ha cercato di spiegare in Consiglio Comunale, la dirigenza di Moiano sarebbe al riparo da qualsiasi dimensionamento e rimarrebbe Autonomia Scolastica illimitata nel tempo, con tutti i benefici che ne derivano per i cittadini indigeni?...
Ci diamo una risposta: quasi sicuramente sì

Detto questo, le motivazioni che indurrebbero a riflettere meglio sulla tanto precipitosa delibera si leggono anche nella relazione dell’Assessore Cioffi, dove, nel programma per gli interventi di adeguamento e di ammodernamento degli edifici scolastici in vista del dimensionamento, si dichiara implicitamente che a Vico Equense in realtà c’è una edilizia scolastica molto carente dal punto di vista strutturale e povera di attrezzature per lo sport e per altre attività didattico-educative. Non ci sono ancora cioè le condizioni in alcuni plessi, se non addirittura in tutti, per ospitare degnamente nuovi alunni provenienti da Ticciano e Montechiaro. E ammesso che si mettesse mano anche da domani a tutti gli interventi previsti dall’Assessore, non basterebbero assolutamente i tempi auspicati in Consiglio Comunale dai Consiglieri in vena di addolcire le mamme inferocite. Per indovinare questo davvero non c’è bisogno della zingara…
Allora signor Sindaco, come mai in barba ai consigli dell’Assessore, dei Dirigenti scolastici, al dissenso dei cittadini della zona alta, all’edilizia scolastica inadeguata, ha deciso che tutto dovesse compiersi il più presto possibile? La sorte della Caulino le sta tanto a cuore da stravolgere nel giro di pochi giorni le prospettive future di famiglie, dirigenti scolastici, insegnanti, impiegati e bidelli? Non poteva prendere un po’ di tempo come hanno fatto tutti gli altri comuni della regione per riflettere meglio sulle soluzioni possibili, magari favorendo una campagna di informazione alle famiglie senza gettarle nel panico?
Che la Caulino resti come Dirigenza non può che far piacere a tutti, ma tanta partigianeria potrebbe essere irritante, non le pare?
Ci ripensi, signor Sindaco.
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mercoledì 3 dicembre 2008

Gratta, gratta

sai che oggi ci sarà un incontro ad Arola con i genitori scontenti e il dirigente del II Circolo...
...che al comune giace il verbale di una riunione in cui i Dirigenti Scolastici del territorio chiedevano al Sindaco di non affrettare i tempi per deliberare in materia di dimensionamento scolastico, facendo slittare il tutto di un anno...verbale di cui non si sapeva nulla...
...Che alcune persone si stanno prendendo cura della faccenda facendo informazione sul territorio, dopo aver chiesto pareri e notizie fresche in Provincia e in Regione...
E che domani dovrebbe essere la volta di Ticciano. Noi, nel caso, prenderemo parte a questo evento e informeremo come al solito con scrupolosa attenzione.

lunedì 1 dicembre 2008

Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche

Nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale, la dott.ssa Marianna De Martino ha chiesto una sospensione della Delibera di Giunta riguardante la soppressione e l'accorpamento di alcuni plessi scolastici, sospensione che, come si sa, non ha avuto luogo. La delibera infatti è stata approvata creando scontento e subbuglio tra i cittadini che hanno figli ancora in età dell'obbligo o alla scuola per l'infanzia. La richiesta di sospensione partiva, oltre che da una forte opposizione popolare al dimensionamento, soprattutto dal fatto che, pur tenendo fede alla nuova normativa in tema di Autonomie Scolastiche, i tempi non erano tanto ristretti da dover immediatamente procedere al dimensionamento delle stesse, e una sospensione avrebbe consentito all'Amministrazione di poter ascoltare il Comitato dei genitori e concertare un piano di intervento condiviso e non calato dall'alto.
Nel suo intervento in Consiglio la dott.ssa De Martino ha inoltre ricordato che la Giunta ha ignorato il parere della Commissione Scuola che a ottobre scorso si esprimeva dicendo che per ottimizzare il servizio sul territorio erano sufficienti tre Autonomie Scolastiche. L'Amministrazione Comunale invece, ne ha costituite solo due, con una platea scolastica di 1.200 alunni ciascuna, oltrepassando di gran lunga i limiti previsti come ottimali dalle disposizioni vigenti. Inoltre la De Martino fa notare che agli atti non risultano i pareri dei Consigli di Istituto e che non è stata effettuata alcuna consultazione delle popolazioni locali, delle associazioni e delle parti sociali.
Pertanto la Dottoressa chiede alla maggioranza perchè, mentre altre realtà locali fanno di tutto per "prendere tempo", a Vico Equense si accelerino tanto i tempi e si deliberi con tanta superficialità su una questione che influisce molto sulla qualità della vita. Alla richiesta della dott.ssa De Martino in Consiglio si è associato anche Nicola Migliaccio.
La risposta come è noto, è stata l'approvazione della delibera con i voti contrari dei Consiglieri Migliaccio, Buonocore, Starace e De Martino.
Su questa scelta della Maggioranza il Consigliere De Martino ha deciso di dare battaglia e ha costituito un gruppo di lavoro all'interno del PD per stare vicino ai cittadini e studiare con loro un piano di intervento.
Questa sera il gruppo di lavoro si riunisce nella sede del partito alle ore 18.00 in via Girolamo Giusso. I cittadini interessati sono invitati a partecipare.


LE BUGIE DI BERLUSCONI SULLA SCUOLA
PACCHETTO LEGISLATIVO SUI DIRITTI UMANI

domenica 30 novembre 2008

Umberto Morelli eletto coordinatore del PD cittadino


Ieri sera è stato votato all'unanimità il Direttivo del Partito Democratico. All'Hotel Aequa la platea congressuale ha dato pieno mandato alla Lista dei 30 "Insieme P.E.R. - Partito Etico e Riformista" di costituire gli organi dirigenti e di nominare il coordinatore cittadino. Contestualmente è stato eletto Coordinatore l'avv. Umberto Morelli, il quale ha già convocato il 1° direttivo per fine settimana.
Nasce quindi anche a Vico Equense il Partito Democratico, tra infinite difficoltà e in un territorio difficile, grazie alla tenacia di chi ha creduto fin dal principio alla possibilità di creare un nuovo soggetto politico in grado di competere per il governo della Città. La strada per arrivare al Congresso è stata lunga e non priva di difficoltà. Dalle Primarie dell'ottobre 2006, attraverso il Comitato Provvisorio, si è caparbiamente cercata la strada dell'unitarietà, in un partito dove diverse sensibilità politiche si sono amalgamate non senza sofferenze e lacerazioni. Si è arrivati oggi alla fine di un percorso che ha visto prevalere il buon senso di tutti, nella consapevolezza che le sfide da affrontare sono gigantesche in un contesto territoriale dominato dalla forza travolgente dell'attuale amministrazione comunale.
Al nuovo Coordinatore Morelli, giovane professionista serio, capace e determinato, viene oggi affidato il delicato compito di costruire intorno al Partito Democratico il consenso necessario per diventare forza di governo credibile. Il percorso è difficile ma non impossibile. La strada è aperta e la sfida comincia oggi.
L'avv. Umberto Morelli, nuovo Coordinatore del PD cittadino

venerdì 28 novembre 2008

Tempesta anche in Consiglio Comunale

Popolo in tumulto stamane al Consiglio Comunale, ma la delibera sul dislocamento dei plessi scolastici è stata approvata nonostante le vivaci proteste degli astanti e la richiesta della dott.ssa Marianna De Martino di una proroga del provvedimento. La richiesta fatta a nome di quattro consiglieri dell'opposizione, è venuta anche in seguito alla raccolta di 1.500 firme di genitori che non sono assolutamente d'accordo alla chiusura di alcuni plessi scolastici.
L'unica concessione venuta dalla Maggioranza è stata l'approvazione di un Emendamento che prevede delle agevolazioni alle famiglie colpite da maggiori disagi, come quella del temporaneo trasporto gratuito dei bambini.
Ricordiamo all'Aministrazione che però si dovrà pure provvedere a cambiare le leggi comunali, visto che è obbligatorio, tranne in casi speciali, il pagamento del trasporto alunni da parte dell'utenza...(ndr).
Quelli che hanno potuto assistere a tutto lo svolgimento della discussione in Consiglio, hanno quindi lasciato l'Aula con l'amaro in bocca e al grido di "Vergogna!" e molte mamme si mono messe in assetto di guerra prevedendo di tenere a casa a oltranza i bambini e in extremis anche di occupare i plessi scolastici.
A delibera approvata comunque una domanda sorge spontanea: cosa ne vorrà fare questa Amministrazione degli edifici scolastici una volta che saranno eventualmente chiusi? Pensiamo, ad esempio, alla bella struttura di Montechiaro, ristrutturata pochi anni fa, dotata di cucina e di ambienti confortevoli. Abbiamo notato la presenza di un ex dirigente scolastico in Consiglio Comunale, del quale già si dice da un po' che aprirà un asilo nido nella struttura di Pietrapiano. E ci è venuta un'idea maliziosa: non è che Gennaro Cinque si stia affrettando tanto a chiudere le scuole pubbliche per fare spazio a quelle private?
Solito bon ton
Nota di colore, per quanto riguarda lo svolgimento della seduta, è stato un episodio apparentemente marginale ma significativo: gli astanti inferociti durante un intervento del logorroico Ntonio o' Pizzo sono riusciti a zittirlo, anche se ahimè per poco... Il grande oratore che si intende di filosofia, di sociologia, di demografia, di statistica e... di Convergenze Parallele... ha infatti con un gesto poco elegante invitato i presenti a lasciare l'aula se nn avevano voglia di ascoltarlo e dopo una prima interruzione chiesta a furor di popolo, ha ripreso sconsideratamente la sua prolissa, noiosa e inascoltabile arringa a difesa del provvedimento che stava per votare.

giovedì 27 novembre 2008


Manifesto elaborato dall'Arch. Antonio Irlando.
Chiunque volesse pubblicare questa immagine è pregato di chiedere l'autorizzazione all'amministratore di PuntoRosso o di linkare questo blog.

lunedì 24 novembre 2008

In risposta alla lettera di Raffaele Starace


Non mi sembra che l’interrogazione fatta da Nicolais derivi da una cattiva informazione delle “fonti” (i consiglieri comunali), cioè da chi cerca, su mandato dei suoi elettori, di fare appunto opposizione.
Del resto la lettera di Raffaele Starace conferma tutto quanto indicato nell’interrogazione.
Riassumendo: sembra che l’amministrazione abbia scelto di effettuare dei lavori, in presenza di un ribasso del 32% sulla base d’asta, non sulla base di tale ribasso ma impegnando l’intera cifra. In sostanza la Provincia di Napoli, ente finanziatore, ha speso 60.000 euro in più per la realizzazione dell’opera.
Secondo il sig. Raffaele Starace, in questo modo l’opera sarebbe stata realizzata “meglio”.
Ora, come tutti sanno, la qualità di un’opera pubblica è ben descritta nel capitolato d’appalto a base dell’asta al ribasso e su tale qualità vigila il direttore dei lavori. Se un’impresa si aggiudica la realizzazione di un’opera facendo un ribasso notevole, si assume lei il rischio di fare l’opera a regola d’arte, e viene controllata perché questo avvenga. Giustissima quindi la richiesta di chiarezza dei consiglieri. I soldi di ogni amministrazione, Comunale o Regionale o Provinciale che sia, sono NOSTRI e bisogna far capire ai cittadini perché si sia scelto di spendere di più per la stessa opera e se questa scelta è legittima. Certo, sotto questa amministrazione vi sono stati fatti ben più notevoli su cui si è chiesta chiarezza, come la lievitazione di oltre il doppio del prezzo pagato alla ditta Passarelli per il project financing di Piazza Mercato...
Un plauso quindi ai consiglieri di opposizione che hanno sollevato il problema ed all’onorevole Nicolais che, in presenza di mancate risposte, ha offerto la sua collaborazione.

Ps una domanda sig. Starace me la deve consentire: lei che ruolo ha svolto per via Antignano? E il suo lavoro è stato retribuito?
Perchè, nel caso, mi sembra la persona meno adatta a difendere con tanta foga dei lavori sui quali, nonostante le molte argomentazioni da lei riportate, restano tutti i dubbi iniziali.
Distinti saluti

sabato 22 novembre 2008

LUIGI NICOLAIS

Ha mantenuto la promessa fatta a Vico Equense

Cliccando si può leggere direttamente dalla Camera dei Deputati il contenuto molto circostanziato dell'interrogazione parlamentare dell'ex Ministro, attuale Segretario Provinciale del Partito Democratico di Napoli.

venerdì 21 novembre 2008

Politiche Giovanili e Sport

Parlando con Claudio, un giovane democratico, di Politiche Giovanili a Vico Equense, viene fuori una situazione territoriale abbastanza deprimente, se non da piangere.... In realtà c'è il vuoto assoluto, a parte sporadiche iniziative estemporanee. Eppure si dovrebbe cominciare a ragionare pure su argomenti sociali da parte dell'Amministrazione, un minimo di progettualità dovrebbe pur nascere in questo senso. Anche perchè delle possibilità per dare slancio a questo settore ci sono già.
Da quello che ci risulta, ad esempio, a Pietrapiano c'è l'ex Circolo (c'è ancora una denominazione esterna che lo indica come centro sociale), una struttura pubblica nella quale in passato venivano ospitati i giovani per varie attività ricreative e che stava diventando luogo di aggregazione giovanile. Oggi quella struttura, rimodernata con recenti opere di rimbiancatura interna, è vuota ed inutilizzata. Sembra che sia destinata a breve a diventare un asilo nido gestito da privati. Non che a Vico, se fosse vera la cosa, non si necessiti anche di strutture per l'infanzia, anzi. Ma ci si chiede se l'asilo nido di cui si dice in giro sia inserito in un qualche progetto territoriale ed organico oppure sia un pretesto per fare qualcosa dell'appartamento, lasciando l'iniziativa ai privati e sottraendo la struttura alla sua originaria destinazione.
Intanto la Commissione per le Politiche Giovanili istituita dall'Amministrazione langue e fa la muffa, qualche membro addirittura si è dimesso per la inutilità delle riunioni nei fine settimana: senza fondi e senza progetti in cantiere, andarci per qualcuno significa solo perdere tempo, e non gli si può dare torto.
Stessa paralisi si scopre anche nel settore Sport.
Palazzetto dello Sport e Campo sportivo di Massaquano sono ormai appannaggio del calcio e delle società sportive convenzionate. Vengono tagliati fuori quindi tutti i giovani oltre i 18 anni i quali devono affittare gli spazi disponibili (tipo il "Campo di Ciccio") oppure spostarsi fuori Vico per qualsiasi attività sportiva. Eppure, intorno al Campo Sportivo di Massaquano in particolare, ci sono degli spazi che, modificati ed attrezzati ad hoc, potrebbero essere messi a disposizione dei cittadini.
In realtà non sembra che ci sia in Comune neanche solo una semplice ricognizione dell'esistente o un inventario, una relazione scritta sugli spazi inutilizzati o sottoutilizzati. Perchè, a saperlo, basterebbe in molti casi solo migliorare quello che già c'è, pianificando il potenziamento di due settori importantissimi per la qualità della vita con interventi pubblici e investimenti mirati, nemmeno tanto esosi per l'erario.

martedì 18 novembre 2008

L'ottavo, il nono, il decimo... dei Savi

Dopo millenni e facendo un baffo a Talete, Solone ecc... che già pensavano di essersi definitivamente attestati come esempio di Savi fulgidi e inimitabili davanti al sacro tripode, ecco scorgersi dietro a un angolo l'impensabile meraviglia...
E chi sarebbero queste nuove menti illuminate di cui sentiamo invero un gran bisogno noi poveri mortali dalla vista e dall'intelletto corto e dalle passioni insane? Sono tra una rosa di nomi più freschi ma che non hanno nulla da invidiare ai tradizionali e forse obsoleti Savi? Sono quindi dei premi nobel per la medicina, per le scienze, per la letteratura o dei novelli e quotati filosofi, legislatori, matematici?
Molto meglio, oseremmo dire. Essi fanno parte della intellighenzia della vecchia guardia dei DS. Nientepopodimeno che...
:)

domenica 16 novembre 2008

PuntoRosso

fa il giro di boa e supera i 10.000 contatti.
Per essere una piccolissima realtà, c'è da essere abbastanza soddisfatti.
PuntoRosso è nato, alla fine dello scorso maggio, in primo luogo come voce critica nei confronti delle Giunta Cinque e del suo operato in un contesto dove sembra che ci siano solo sporadiche voci fuori dal coro. Non è uno spazio di diniego, dove si vuole solo dire di NO a tutte le scelte dell'Amministrazione comunale, come qualcuno vorrebbe insinuare, quanto piuttosto un luogo di proposta per valutare in chiave critica una conduzione della cosa pubblica che resta chiusa su se stessa e non si apre a nessun tipo di confronto.
Alcuni passi positivi da parte di qualche funzionario comunale ci sono stati, oggi le delibere sono a disposizione dei Consiglieri che ne fanno richiesta in modo corretto, e ci sono state, anche se in forma indiretta e incompleta, delle spiegazioni sul perchè di alcuni atteggiamenti assurdi e stupidamente coercitivi nei confronti dell'opposizione. Ma la strada per l'equilibrata assunzione dei ruoli nel Consiglio Comunale sembra ancora lunga e piena di difficoltà.
Per ora Gennaro Cinque ha messo a segno diversi colpi che ne dimostrerebbero la totale buona fede in tutte le sue scelte, e noi non possiamo che rallegrarcene, in quanto nessuno intendeva dimostrare il contrario. Restano però punti sospesi alcune situazioni che stanno sotto gli occhi di tutti, a cominciare dalla via Raffaele Bosco e dal Borgo della Marina di Vico, sui quali cade un silenzio di tomba tutte le volte che si pongono delle questioni sostanziali. Il che non vuol dire, si tenga sempre ben presente, che sono questioni insinuanti o che vogliono mettere in dubbio l'onestà di qualcuno, quanto piuttosto delle richieste di trasparenza assoluta negli atti amministrativi.
Come si fa in tutti i paesi civili, visto che non siamo (...) nella Repubblica delle Banane.

domenica 9 novembre 2008

I volti di "Medusa"

Venerdì pomeriggio, al Castello Giusso, Franco Cuomo autore del libro, "Dei volti che ha Medusa - Drammaturgia del rischio. Ermeneutica e testo nel teatro di Autiero, Moscato, Ruccello", ha ripercorso, durante da presentazione del libro, l'opera dei tre drammaturghi in chiave filosofica, chiamando la città a partecipare non tanto, credo, alla presentazione di un libro sic et simpliciter, quanto piuttosto a un test dal risultato probabilmente per lui già scontato. Non a caso gli ho sentito ripetere più volte ultimamente che era la sua prima volta a Vico Equense, dichiarando una riserva e un pudore nell'esporsi senza veli in un contesto dove il camuffamento è uno stile di vita.
E' stata una prima volta piena di luci e colori nuovi, una ventata di aria fresca nel panorama culturale di Vico Equense, devastato e devastante per la sua miseria. Franco Cuomo irrompe nella monotonia locale con la sua energica sferzata da intellettuale puro, senza logiche ambigue, naturale talento eversivo in un angolo di mondo votato al conformismo verso il peggiore modello culturale e sociale che la "modernità" ci vuole imporre. Parla del suo libro, di Napoli/Medusa, dei suoi amici drammaturghi. Lo fa pensando a Lacan, a Focault, facendo riferimento ad Adorno, Derrida...
Si duole che a Vico Equense ancora nessuno abbia pensato ad un riconoscimento ufficiale del talento di Franco Autiero, a cui ha dedicato il libro. Parla a lungo di lui, delle sue doti umane e lo ricorda con l'affetto di un amico sincero verso un compagno insostituibile di vita e di avventure intellettuali. Si ripromette la pubblicazione, insieme a chi lo ha amato e apprezzato, dei suoi testi teatrali, una raccolta preziosa da mettere in biblioteca accanto a quelle di Moscato, Ruccello, Santanelli, Silvestri...
Domenico Sabino, che ha presentato il libro, si propone, a chiusura, con la sua Memento/Liturgie attraverso le voci bellissime di Giuseppe Esposito Migliacco e Patrizia Monti che trasformano il testo in alchimie sonore di grandissimo fascino.
Io spero che non sia stata la prima e... ultima performance di Franco Cuomo. Per i suoi amici e per i suoi fans è emozionante partecipare a questi eventi culturali nella cornice che più gli si addice. E poi proprio laddove sembra che non vi siano orecchie e occhi e discernimento vale la pena di accendere una luce, sia pur piccola. Almeno per quelli che apprezzano.
ps
Ho conosciuto Annibale Ruccello tanti anni fa, pochi mesi prima della sua tragica morte. Troppo tardi purtroppo. Parlai con lui per un una buona mezz'ora, eravamo a una festa di amici comuni. Mi colpì quel giovane uomo per la sua forza espressiva, per la sua vitalità, per la sua profonda cultura. Ci ripromettemmo un nuovo incontro che non avemmo il tempo di organizzare.
Moscato, forse lui non lo ricorda nemmeno, lo presentai ad un convegno del CIDI, a Torre Annunziata, sul finire degli anni '80. Il capofila della nuova drammaturgia napoletana era al massimo della sua popolarità come drammaturgo e come intellettuale. La sala era gremita di gente, ci fu tra noi poco più che un minuto di conversazione per definire l'impostazione del suo intervento. Il minuto necessario per comunicarmi che lui avrebbe parlato di teatro...
Franco Autiero mi è stato vicino in molte occasioni, legate apparentemente solo al fatto di essere stato l'insegnante di Storia dell'Arte di due miei figli, al liceo classico di Meta. Ma eravamo diventati qualcosa in più, si era stabilita una reciproca stima, un legame affettivo: Franco Autiero si faceva carico delle sofferenze umane, le faceva entrare dentro le persone, non prescindeva mai dal vissuto di ciascuno. Io gli ho voluto bene e mi manca molto, moltissimo.

venerdì 7 novembre 2008

Pomeriggio al Castello Giusso con Franco Cuomo

UNITRE e Nicola Longobardi Editore

presentano

Venerdì 7 novembre 2008 ore 17.30 - Castello Giusso - Vico Equense

il volume di Franco Cuomo

"Dei volti che ha medusa: la drammaturgia del rischio.

Ermeneutica e testo nel teatro di Autiero, Moscato, Ruccello"

Interviene Domenico Sabino drammaturgo

Coordina: Valeria Puca

Sarà presente l'autore


A seguire mise en espace: MEMENTO/LITURGIE

Scrittura drammaturgica di Domenico Sabino

Regia Domenico Sabino

Voci recitanti:Giuseppe Esposito Migliaccio e Patrizia Monti

Disegno luci Daniela De Curtis

Consulenza musicale TheaterAus




mercoledì 5 novembre 2008

TUTTO PUO' ACCADERE


L'AMERICA E' DAVVERO UN GRANDE PAESE

lunedì 3 novembre 2008

BELLO IL PANORAMA!



Un mio carissimo amico mi ha spedito via mail l'articolo uscito sul Mattino di ieri nel quale si descriveva lo stato di degrado a Largo dei Tigli e sul belvedere antistante la chiesa del Vescovado.
Incuriosita dall'articolo e visto che da un po' di tempo non vado da quelle parti, munita di fotocamera, mi sono recata a osservare di persona. Effettivamente vedo che uno degli angoli più belli di Vico centro è deturpato in maniera grave dalle auto in sosta e il panorama per il quale siamo famosi è completamente oscurato dagli alberi e anche da un casotto per gli attrezzi utilizzato questa estate dagli operai che hanno lavorato sul costone sottostante.
Mi sono allungata poi verso la chiesa del Vescovado. Sul belvedere antistante i muretti della balconata sono ricoperti di scritte volgari che probabilmente qualche nostro giovane concittadino ha amorevolmente vergato con una bomboletta spray... Sono scritte sbiadite dal tempo, si capisce che stanno là da molto. Però nessuno ha ancora pensato di ripulire i muretti e di mettere come deterrente almeno una targhetta che vieta l'imbrattamento dei muri e ricorda le leggi vigenti in materia di vandalismo.
D'altra parte Vico Equense è diventato il Paese delle Libertà, ognuno fa un po' quello che gli pare.

mercoledì 29 ottobre 2008

Primi passi tra la gente


L'incontro all'Hotel Aequa di lunedì sera dal tema Legalità e Democrazia a rischio nel Comune di Vico Equense, ha dato lo spunto a un interessante e proficuo dibattitto sullo stato della vivibilità istituzionale a Vico Equense. Alla presenza di un pubblico molto motivato e desideroso di dare un contributo per il cambiamento significativo della situazione attuale, si sono espressi l'ex ministro Nicolais, Segretario Provinciale del pd, e il Cons. Regionale Tonino Amato.
I due politici si sono impegnati a dare una mano per sbloccare la situazione, sottolineando che è una abitudine ricorrente nel Governo, come in alcune realtà locali, quella di bypassare la minoranza e operare nelle istituzioni con la violenza di un ariete, a colpi di maggioranza e ignorando totalmente le richieste dell'opposizione. Nicolais si è quindi impegnato a fare un'interrogazione parlamentare relativa allo stato di inciviltà istituzionale di alcuni funzionari del Comune di Vico Equense, rivolta al Ministro dell'Interno, al quale chiederà anche di intervenire. Amato ha rimarcato quanto detto da Nicolais e sollecitato i consiglieri della minoranza a continuare nella loro opera incalzando la maggioranza tutte le volte che si aprono delle falle democratiche e in tutti i modi consentititi dalla legge.
Come già noto, i Consiglieri della minoranza e in particolare quelli del PD locale, hanno lamentato da sempre l'indifferenza della Giunta Cinque a tutte le loro istanze pubbliche e l'arroganza di alcuni funzionari comunali. La chiusura dell'ufficio dei Lavori Pubblici per un intero mese la scorsa primavera, le mosse a sorpresa del geom. Iovine che addirittura pretendeva un risarcimento danni dal cons. Cardone, la mancanza di riscontri alle istanze sia nei Consigli Comunali che alle note scritte, e ultima, la negazione immotivata delle copie degli atti ai consiglieri da parte del dott. Salvato, hanno logorato al massimo il confronto tra le parti, creando uno strappo violento che a Vico Equense non ha precedenti, almeno negli ultimi quattro o cinque decenni. In alcuni casi e sconsideratamente si è parlato di questioni personali tra un consigliere i funzionari e qualche assessore. In realtà è in discussione tutta la gestione della cosa pubblica, volutamente sciatta, fallosa, omissiva. E ciò è molto grave quando si tratta di appalti pubblici, commesse esterne, contratti, che prevedono l'investimento di numerosi milioni di €
Con l'incontro avvenuto lunedì all'Hote Aequa a Vico è iniziata una seria campagna di informazione che coinvolgerà prossimamente in modo capillare tutti gli strati della popolazione.
Vico Equense deve tornare ad essere un paese civile e vivibile, non rassegniamoci a diventare il bronx della Penisola Sorrentina.

martedì 28 ottobre 2008

CAMORRA

Oggi verso le 12/12.30 all'imbocco di Gragnano, sul bivio di Via Castellammare, un omicidio di camorra ha lasciato due cadaveri sul selciato. Un lenzuolo a malapena copriva quei corpi immersi nel loro sangue. Un pugno allo stomaco ricevuto sulla strada di casa, tornando dal lavoro.
Due vite spezzate a mezzogiorno tra la folla e il traffico.
La camorra spezza vite, distrugge sogni, affossa desideri, ci soffoca tutti.
La camorra è qui tra noi, adesso.
Non facciamo finta di niente, non ce ne sentiamo estranei.
Nessuno di noi lo è.
Suo malgrado

sabato 25 ottobre 2008

Appello alla Città: iniziativa pubblica del Partito Democratico


LEGALITA’ E DEMOCRAZIA A RISCHIO NEL COMUNE DI VICO EQUENSE
interverranno:

ON. ANTONIO AMATO
Consigliere Regionale

ON. LUISA BOSSA
Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati

ON. LUIGI NICOLAIS
Segretario Provinciale PD

Lunedì 27 ottobre ore 18,30, Hotel Aequa

La cittadinanza è invitata
Nell'assemblea precongressuale di venerdì sera, i presenti unanimamente hanno dato il loro assenso a questa iniziativa pubblica per richiamare l'attenzione di tutti sull'increscioso comportamento dei funzionari comunali nei confronti della minoranza del PD di Vico Equense. Un atto dovuto, quindi, per spiegare il clima nel quale la Giunta Cinque vuole agire e l'importanza vitale di ripristinare un normale confronto tra le parti.
La presenza di parlamentari e di politici regionali contribuirà ad estendere il discorso anche su quello che sta avvenendo a livello nazionale col Governo Berlusconi.

domenica 19 ottobre 2008

A un passo dal traguardo

L'assemblea precongressuale del PD si è svolta in un clima sereno. Sostanzialmente le posizioni assunte da ciascuno si possono sintetizzare in alcuni semplici ma fondamentali punti che riguardano la politica nazionale e locale:
  1. Darsi una identità partendo da quelle che sono le esperienze precedenti, senza lasciarsene condizionare in maniera permeante, per puntare su una politica riformista in tutto il Paese
  2. Assumersi l'onere di fare una opposizione dura e nello stesso tempo propositiva partendo dalla convinzione che le illegalità vanno evidenziate e combattute.
  3. Dare vita a Vico Equense a un partito che, con i cittadini e per i cittadini, proponga una prospettiva politica diversa da quella totalizzante dell'attuale giunta di centro-destra.

Io credo che per lavorare in questo senso sia necessario, al di là dei rapporti di forza emersi col tesseramento, creare un gruppo di lavoro movimentista e progettuale. Pur venendo da partiti ed esperienze diverse ora bisogna farsi capaci che è determinante il saper lavorare insieme e che non è tanto una questione di numero di persone di una parte e dell'altra, quanto della volontà di voler fare un cammino comune per creare opportunità politiche positive. Nella prossima assemblea si decideranno le modalità con cui verrà composto il Direttivo. Entro novembre il partito deve rendersi attivo sul territorio e sarà necessario il contributo di tutti.


mercoledì 15 ottobre 2008

Democrazia limitata

Sono passati oltre 10 giorni da quando è stato posto il veto di consegnare le copie delle delibere e delle determine ai consiglieri comunali.
Decorso questo termine, i consiglieri non possono più fare ricorsi o contestare le scelte dell'amministrazione comunale.
Vico Equense sta vivendo in un regime a democrazia limitata. Una situazione vergognosa che non crediamo abbia pari in Italia.
Grazie Gennaro Cinque per questo bel primato.

IL GRANDE ROSICAMENTO

Il verbo rosicare, nei dizionari di lingua italiana, viene messo in relazione allo sgranocchiamento, oppure gli si dà un significato ironico nel senso di guadagnare qualcosa, trarre piccoli profitti.
L'altro significato, quello che lo accomuna al dialettale schiattare in corpo, non viene menzionato, eppure è molto usato nella parlata comune. Per esempio tra i giocatori di burraco, ( io sono una discreta giocatrice soprattutto estiva, perciò lo so) il rosicamento è tipico di chi acchiappa la mazziata e non accetta di perdere.

Ci sono dei rosicatori eccezionali: attribuiscono la vincita degli avversari solo al loro grande sedere, senza nessun merito di chi vince. Gli rimproverano il gioco sporco della furbizia, alcuni addirittura li accusano di barare. Nessun perdente è pronto a riconoscere che l'avversario è stato più bravo, ha saputo giocare bene, ha atteso con pazienza le carte buone, ha battuto gli altri per competenza nel gioco... Così succede che chi perde mette in campo il grande rosicamento, non avendo argomentazioni di una qualche consistenza per sfogare la rabbia.
Ci scusiamo per la divagazione, ma quando ce vò ce vò!

domenica 12 ottobre 2008

FINALMENTE NASCE IL PARTITO DEMOCRATICO DI VICO EQUENSE

Partecipa - Discuti - Decidi


ANCHE A VICO, DUNQUE, GRAZIE ALL'ADESIONE DI UN CONGRUO NUMERO DI CITTADINI, IL PARTITO DEMOCRATICO E' UNA REALTA'. IL TESSERAMENTO CONCLUSOSI OGGI E' SUFFICIENTE PER ANDARE AL CONGRESSO E DECIDERE COME SARANNO COMPOSTI GLI ORGANI DIRIGENTI. E' IL MOMEMTO DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI, DAI BUONI PROPOSITI ALLA OPERATIVITA'.

IL NUOVO PARTITO DEMOCRATICO PUO' ORA DAR VOCE AI CITTADINI CHE DESIDERANO IMPRIMERE UNA SVOLTA ALLO SVILUPPO DEL NOSTRO PAESE.


venerdì 10 ottobre 2008

RIPRENDE L'ATTIVITA' CULTURALE PER I SOCI DELL'UNITRE

Al traguardo del 14° anno di attività, l'Ispettore Vincenzo Esposito ha aperto l'Anno Accademico dell' Unitre 2008-2009, presso la S.S. Trinità, a Vico Equense.
L'associazione, presente sul nostro territorio con attività culturali e sociali di grande successo, ha visto il suo culmine con l'iniziativa editoriale in compartecipazione con la casa editrice Nicola Longobardi di Castellammare di Stabia, per la pubblicazione del libro di Maria Bonghi Jovino "Mitici approdi e paesaggi culturali. La Penisola Sorrentina prima di Roma". E' la prima opera del genere in Campania che, prodotta in tiratura limitata, è già quasi esaurita dopo pochi giorni dalla presentazione, avvenuta il 19 settembre scorso a Vico, di fronte a un foltissimo pubblico e con la partecipazione di insigni personalità del mondo accademico.
L'Ispettore Esposito, con l'entusiasmo che lo contraddistingue, ha presentato le attività che avranno luogo quest'anno e si è soffermato sugli obiettivi dell'Unitre, primo tra i quali è quello di "migliorare la qualità della vita delle persone di ogni età con la pratica di iniziative di socievolezza, di socialtà, di approfondimenti culturali, di uso intelligente del tempo libero con il sapere, il dialogo, l'attività di ricerca." "La scienza di oggi è unanime - ha continuato l'Ispettore Esposito - nel riconoscere che la longevità e la salute fisica dipendono dall'esercizio mentale, dai rapporti interpersonali, dalle conoscenze e dalle attività, nessuna esclusa."
Tanto ne è convinto che la "sua" università si arricchisce mettendo a disposizione dei soci valenti docenti, medici, esperti di discipline e organizzando incontri con scrittori e conferenze di professori universitari. Un calendario di attività davvero ricco che prevede anche quest'anno laboratori di arte e mestiere, salotti letterari, musicali e di dinamica di gruppo, per citarne solo alcuni.
L'unica nota dolente per l'Ispettore è la insensibilità delle istituzioni che in sostanza si disinteressano dei problemi degli anziani, negando risorse per migliorarne la qualità della vita.
La serata si è conclusa con la brillante presentazione del libro "Vico Equense, che bellezza!" da parte dell'autore, l'arc. Antonio Irlando che ha tenuto una piacevolissima conversazione col pubblico sulle motivazioni che lo hanno spinto a scrivere il libro e sulla necessità di preservare nel migliore dei modi le bellezze, soprattutto quelle architettoniche, presenti nel nostro paese.
Questa particolare occasione di incontro è stata piacevolissima, una vera boccata di aria fresca, stimolante dal punto di vista culturale, in compagnia di un folto pubblico, vivace e molto partecipativo.


giovedì 9 ottobre 2008

E bravo il Segretario Generale!

All' Albo Pretorio sono pubblicate le delibere e le determine in libera visione a tutti. Ma se un consigliere comunale fa richiesta delle copie gli si risponde di no, che non le può avere. Se il consigliere chiede il perchè di tale diniego, gli si risponde che il Segretario Generale non ha autorizzato l'impiegata addetta a rilasciare le copie...
"E perchè?" - "Perchè no!" diceva una canzonetta molti anni fa, e questo sembra anche il motivo che accompagna questo piccolo spaccato di democrazia vissuta. Non ci sono altri motivi che autorizzano il no.
Allora ci si chiede se è normale sottrarsi a degli adempimenti obbligatori da parte degli uffici del Comune e se non siano esagerate queste forme di insofferenza da parte del Segretario Generale e di altri funzionari del Comune. Non ci fanno una bella figura in queste situazioni: si sentono davvero tanto vessati o piuttosto sono amanti del teatro, anzi dello psico-dramma, visto che mettono in scena continuamente atteggiamenti e pose che riportano più a sofferenze psicologiche infantili che a comportamenti responsabili di adulti?
Se le delibere e le determine sono a disposizione dei consiglieri comunali per legge, diamogliele ai consiglieri. Che controllino, che facciano i loro rilievi in pace. E la si smetta con la lagna delle denunce e dell'ostruzionismo e dei consiglieri "guastatori". Le regole vanno rispettate da ambo le parti. Non si pretenda di essere anche i controllori di se stessi. Visto che già si controlla tutto il controllabile.

lunedì 6 ottobre 2008

Tanto per chiarirsi

Mi è stato chiesto come mai non avessi scritto dell'ultimo Consiglio Comunale. In realtà avevo ben poco da dire su un consesso incolore e noioso. Inutile ricamarci sopra, tanto vale, certi avvenimenti, lasciarli nell'angolo del dimenticatoio.
Se proprio una nota dobbiamo inserirla, stavolta è a carico dell'opposizione che, in questa occasione, ha mostrato tutta la sua debolezza, la sua frammentarietà. In verità non è la prima volta che ciò accade. E non a caso, la risposta di certi Consiglieri della maggioranza, noti per finesse e predisposizione al bon ton, era stata il dileggio e la malacreanza.

Una minoranza debolissima, dunque, e inefficace. Al punto che le battaglie per la trasparenza e per il giusto riconoscimento del ruolo dell'opposizione, portate avanti da qualcuno, sembrano le incursioni di un cavaliere solitario che combatte solo per se stesso e a nome suo. Naturalmente ci si riferisce alla minoranza che si riconoscerebbe nel pd locale, e che al momento potrebbe essere l'unica a creare qualche problema alla Giunta, se solo fosse convinta del suo ruolo. Ma nell'ultimo consiglio, tanto per dire, la minoranza non ci ha fatto una bella figura. Poteva presentare ai cittadini, a proposito degli anziani, una sua proposta e chiedere alla Maggioranza di discuterla e votarla. Invece di proposte unitarie nemmeno l'ombra e ci si è attardati a rispondere su argomenti capziosi, tipo le foto dell'inaugurazione di via Madonnelle, o ci si è abbandonati a considerazioni abbastanza stucchevoli sulla vecchiaia, sulla solitudine, sulla morte... Considerazioni che sanno di aria fritta quando alle parole non seguono i fatti. Luoghi comuni, insomma. Naturalmente la Maggioranza ci ha sguazzato in questo clima.

Ma una proposta valida e costruttiva poteva venire solo se un minimo senso di appartenenza a un'area, che si auto definisce di centro-sinistra, avesse creato tra i consiglieri del pd un comune sentire intorno al problema. Se ci fosse stata, in questa e in altre mille occasioni, una discussione, un ragionamento politico condiviso, un'intesa di fondo. Invece si procede in ordine sparso o si lascia andare avanti il cavaliere solitario, senza mai prenderne effettivamente le distanze, il che sarebbe comunque un dato di cui prendere atto, e senza nemmeno esprimere solo solidarietà, anche in alcuni momenti davvero bui e autoritari della Giunta. Ci sorprende in questo senso l'espressione ricorrente di un consigliere del pd - io non voglio fare polemica... - Ma chi la fa la polemica, consigliere? Lo dica per favore, almeno nel partito. Qua c'è bisogno di chiarezza non di ambiguità. Lei da che parte sta? Lo dica perchè nessuno lo ha ancora capito.
Il ragionamento, a questo punto, passa automaticamente al Partito Democratico di Vico Equense. Pur esprimendo un piccolo numero di consiglieri comunali, potrebbe rappresentare una sponda per quanti non condividono il modo di governare del centro-destra. Potrebbe assumere connotati chiari e venire fuori con forza con sue proposte diverse sullo sviluppo e la crescita del nostro paese. Invece, finora, è rimasto il più delle volte incolore e scialbo, incapace di comunicare con i cittadini, e soprattutto senza delle linee guida. Parlando tempo fa, purtroppo non ricordo con chi, ci si diceva che a Vico, allo stato, non si riesce ancora a capire dove sta il confine tra centro-destra e centro-sinistra. E si concludeva amareggiati che di un altro partito di centro destra, camuffato, in verità, non abbiamo per niente bisogno.

Allora forse è venuto il momento di chiarirsi un attimo. Da che parte va il pd? Quale ruolo vuole assumere dentro e fuori il Consiglio Comunale? C'è una possibilità di vedere il Gruppo Consiliare che marcia in sintonia almeno sulle questioni cruciali del paese?
Nelle risposte a queste domande sta disegnato il futuro politico del pd di Vico. Perchè a nostro avviso, qua non si tratta di preparare la strada a qualche consigliere comunale che vada a scaldare la sedia per cinque anni, magari per curarsi anche i propri interessi, ma di costruire una politica seria che riesca a convincere i cittadini che il pd è in grado di governare bene la città, con un sindaco capace e all'altezza della situazione.
Per fare questo ci vogliono obiettivi chiari, progetti condivisi intorno alle idee, il senso di appartenenza a un'area politica, e soprattutto c'è bisogno di visibilità e di riconoscimento partecipato da parte degli elettori.
In questo momento è davvero difficile capire se ci saranno questi ingredienti.

mercoledì 1 ottobre 2008

ANTONIO IRLANDO TRA STORIA, CULTURA E TRADIZIONI DI VICO EQUENSE

Ho aspettato un po' prima di sfogliare il bel libro di Antonio Irlando e Pino Faiello, giusto il tempo di trovare una finestra libera dai condizionamenti e dai malumori della quotidianità. Essì, perchè solo a dare una sbirciatina alle splendide foto di Faiello, si intuiva che il libro meritava uno squarcio di tempo di qualità, assolutamente dedicato. E non mi sbagliavo.
"Vico Equense, che bellezza!" è un riuscito tentativo di amalgamare storia, cultura e tradizioni in un territorio che appare, e non sempre a torto, in evoluzione per compartimenti stagni. A Vico Equense non si percepisce infatti uno spirito comune di appartenenza al territorio e alle tradizioni. I casali e il centro sono realtà a sè stanti, con interessi diversi, prospettive distanti e in qualche caso addirittura coflittuali.
Irlando tenta di restituire a questi luoghi e alla gente che li abita la consapevolezza di una matrice storica e culturale comune, insistendo sulle origini millenarie della città e sull'importanza di “immaginare la nostra storia, le nostre opere, i luoghi, l’aria, i prodotti, come pezzi di un patrimonio di cui essere orgogliosi di possedere e compiaciuti di saper conservare e valorizzare.”
Il percorso suggerito per evidenziare al meglio questa opportunità di comunanza più che di separatezza, è suggestivo e tocca i punti salienti del territorio dal punto di vista storico e culturale. Sulla via Raffaele Bosco, attraversata in auto o anche a piedi, come nel centro cittadino, Irlando indica con ricchezza di particolari, coadiuvato dalle immagini di Pino Faiello, quali sono i luoghi più significativi per ricostruire la storia della città e fa un bell’inventario, accurato e agile, delle pregevoli opere artistiche ritrovate negli antichi insediamenti, o conservate nelle chiesette e nei conventi sparsi a macchia di leopardo. Bello il racconto delle tradizioni religiose, la descrizione delle processioni e divertente è la storia del famoso provolone del monaco, prodotto tipico che rimanda alla passione e all’accuratezza dei nostri allevatori di bovini di un tempo, ahimè forse perdute per sempre.
Vico Equense, che bellezza! è una testimonianza appassionata e sapiente di quello che la città potenzialmente contiene e dovrebbe rappresentare anche uno spunto di riflessione per quanti interpretano la cementificazione ad oltranza come unico elemento di sviluppo e di crescita.