mercoledì 27 ottobre 2010

Vico Equense L’ex comandante della PM Tatarelli parla della sua Associazione e sottolinea: “Alle prossime amministrative contribuiremo da attori”



Secondo quanto si legge sul blog, “Per Vico e i suoi Casali" è “un’associazione che si prefigge di perseguire un progressivo miglioramento delle condizioni di benessere socio, economico, politico e culturale della collettività”.
Presente sul territorio da più di un anno, “Per Vico e i suoi Casali bacchetta il sindaco Gennaro Cinque e la sua giunta attraverso i manifesti che quasi ogni mese affigge ai muri della città. Gli argomenti di contestazione sono quelli per cui insorge anche l’opposizione “ufficiale”, e vanno dalla viabilità alla scuola, dal degrado ambientale alla gestione generale dei soldi pubblici.
Non sono mai contestazioni a muso duro, quelle che fa “Per Vico e i suoi Casali”, piuttosto sono domande che gli associati rivolgono al sindaco per avere spiegazioni sul suo operato, operato che troppo spesso, a loro dire, crea situazioni di disagio per la collettività o addirittura danno economico.
Michele Tatarelli, ex Comandante della PM di Vico Equense, esponente autorevolissimo dell’Associazione, ci tiene a sottolineare che, per il momento, “Per Vico e i suoi Casali” ha solo una funzione divulgativa dei problemi, ma non nega un possibile coinvolgimento politico in futuro.

Dott. Tatarelli, siete un’associazione già costituita con uno statuto e un presidente?
“Certo, siamo costituiti ed operiamo nel rispetto dello statuto.”
Per Vico e i suoi Casali si pone in maniera piuttosto critica nei confronti dell’amministrazione Cinque. Cos’è che non vi convince?
“Per la verità lo scopo principale che si e’ posto questa associazione e’ di fare informazione, avendo rilevato scarsa divulgazione delle reali condizioni in cui versa l’economia ed il territorio comunale.”
Leggendo il vostro blog emerge la vostra volontà di aumentare il benessere socio economico, politico e culturale della collettività. Dando un contributo attivo. Che tipo di contributo?
“Questo e’ il nostro contributo: coinvolgere il cittadino e renderlo parte attiva e determinante nella scelta di chi deve rappresentare il sistema civico in questa città.”
La vostra associazione sembra svincolata dai partiti politici.
“La nostra associazione non solo sembra svincolata, ma è cosa diversa dai partiti. Vuole essere un luogo comune per persone di buona volontà al di fuori degli schemi della politica partitica, dove ogni idea, potenzialità e competenza è coinvolta e messa a disposizione della collettività.”
Qualcuno ipotizza la possibilità che il vostro impegno si traduca in una lista civica alle prossime amministrative di Vico Equense.
“Le ipotesi fatte da altri restano degli altri. Il nostro impegno non partitico e’ comunque politico e rivolto alla città. Il nostro intento è quello di contribuire da attori e non da spettatori. Vogliamo bene a Vico Equense ed ai suoi Casali e pretendiamo di poter sostenere il meglio che esprime questa terra alla quale siamo tanto grati. Sbagliare e’ umano, perseverare e’ diabolico.”

Il messaggio sembra chiaro. E interessante sarà vedere l’evoluzione politica dell’associazione. Forse una nuova e dolorosa spina nel cuore di Gennaro Cinque.
Maria D’Ordia per Il Gazzettino Vesuviano IGV

mercoledì 20 ottobre 2010

Vico Equense - Rassegna "Dal romanzo alla pellicola"

Per chi pensava che i giovani di oggi, gli adolescenti in particolar modo, fossero attratti solo dai luccichii di una tv delle favole e dal successo facile, ecco la migliore delle smentite. Un gruppo di adolescenti di Vico Equense e Castellammare di Stabia ha creduto alla realizzazione di un’idea, la loro idea, che è quella di non starsene con le mani in mano ma di agire e interagire, di confrontarsi, di fare, insomma, facendo… “arte”. Nasce cosi “Associa Giovani”, così si raccontano sulla pagina di faceboock, e c’è da crederci perché la loro prima iniziativa è un cineforum intitolato “Dal romanzo alla pellicola”, con cinque titoli bellissimi e significativi che sottintendono “cultura”. La cultura come “fare” intelligente, lento, riflessivo e lontanissimo dal fare pragmatico, sinonimo per i grandi solo di efficienza e produttività, che oggi nel nostro paese va tanto di moda. Secondo questi teenagers leggere un buon libro o guardare un bel film specchiandosi nella bellezza delle parole o delle immagini è senza dubbio di gran lunga preferibile. D’altra parte la loro giovanissima età gli consente di dare spazio all’ immaginazione, al sogno, agli ideali. Per sfidare il futuro quale strada migliore avrebbero potuto intraprendere se non quella di guardare all’arte?
La rassegna cinematografica a Vico Equense si svolge nei locali di Teatro mio e finora è andata molto bene. Partita con la preoccupazione di essere poco percepita e partecipata dai ragazzi a cui si rivolge, è invece diventata un successo. La sala di Teatro Mio, nonostante le inquietudini del tempo e i disastri del traffico da “tunnel chiuso” si è riempita abbastanza da far crescere l’entusiasmo e la voglia di continuare.
In programmazione cinque titoli di lusso. Dopo “V per Vendetta” e “Fight club”, si continua tra ottobre e novembre con “Persepolis”, “Trainspotting”, “Shining”, tratti dai romanzi omonimi e magnificamente recensiti da Daniele Lancieri, Rosa Maria Dilengite, Francesco Maria Villani e Marco Maliardo sul loro foglio “L’alto-Parlante”.
Il prezzo del biglietto è molto popolare, 2 € …+ un neurone in omaggio. E non dicono bugie!
Maria D’Ordia per Il Gazzettino Vesuviano - IGV



domenica 17 ottobre 2010

Anonimo ha scritto


Vico Equense – Vi ricordate la storia dell’applicazione della sentenza del Tar, quella riguardante la scuola che Gennaro Cinque si rifiutò di ottemperare? Per quella mancanza i proponenti del ricorso si rivolsero alla magistratura, e il Primo cittadino fu indagato per violazione dell’articolo 328 del codice penale. Il procedimento è stato archiviato per infondatezza della notizia di reato, nel giugno del 2010, e l’avvocato che ha seguito l’iter giudiziario dell’amministratore pubblico ha chiesto di essere saldato. Il sindaco, allora, ha reclamato il rimborso delle spese legali al Comune. L’Ente dopo le opportune verifiche ha emesso una determina specificando che esistono le condizioni per liquidare tale rimborso. In sintesi: sentenza del Tar inapplicata, Sindaco prosciolto, e soldi pubblici (quelli dei cittadini o del contribuente) per pagare la parcella del legale...
Da una mail di Anonimo

Tutta la vicenda sulla scuola sta a dimostrare che divisi si perde.... Le scuole sono chiuse ormai e Gennaro Cinque ha vinto alla grande una guerra sbagliata. Ticciano è la comunità maggiormente penalizzata, Moiano quella più avvantaggiata(...) e la situazione in cui versano le scuole dell'obbligo a Vico sta sotto gli occhi di tutti.
Penso che nessun comune italiano abbia avuto la stessa velocità del comune di Vico Equense ad adeguarsi alle "riforme" destabilizzanti della Ministra Gelmini!
Per quanto riguarda la parcella dell'avvocato, in un modo o nell'altro andava pagata. Sarà pagata con denaro pubblico? So che il sindaco in tutti i contenziosi che si sono aperti contro di lui ha sempre, con una delibera, nominato un collegio di difesa a carico del comune. Ma questo, nella immane diatriba scolastica vicana, caro anonimo, tra i vari disatri, mi pare sia il meno...

martedì 12 ottobre 2010

VICO EQUENSE- ADDIO A TERRE DELLE SIRENE

Si è chiusa a Vico Equense la tanto celebrata partecipazione con Terre delle Sirene. Una delibera del Consiglio Comunale lo ha stabilito senza possibilità di revoche.
La delibera è stata in qualche modo forzata da una nuova e discutibile legge sulle “partecipate”: dal prossimo gennaio i comuni con una popolazione inferiore ai 30.000 abitanti non potranno più avere contratti con le società pubbliche per i servizi essenziali (quali la raccolta dei rifiuti) e dovranno fare gare di appalto per offrirne la gestione ai privati al 100%.
Fino a oggi, come è noto, la società Terra delle Sirene era composta dai comuni di Vico Equense e Massa Lubrense che partecipavano in eguale misura con una quota pari al 50% .

Il divorzio ha suscitato notevoli perplessità tra i partiti dell’opposizione e tra gli abitanti di Vico Equense, in quanto la Società Terre delle Sirene ha raccolto notevoli successi regionali e nazionali e la città si è collocata tra i migliori “comuni ricicloni” con un incremento della differenziata pari al 70%.
Sembra, quindi, un salto nel buio l’affidamento ai privati di tutta la gestione dei rifiuti.
Il Comune, tramite gli assessori Guida e Coppola, si difende dicendo che, al di là della legge, è meglio non scegliere altre, pur possibili, soluzioni in quanto ci sono delle forti carenze strutturali nella società Terre delle Sirene che si è logorata nel tempo, ha accumulato troppi debiti, è diventata causa di spese insostenibili a carico dei contribuenti.

Da qualche tempo a questa parte, in effetti, da parte degli amministratori di Vico Equense, si evidenziava una certa insofferenza nei rapporti societari. Man mano è venuto fuori che i numerosissimi manifesti celebrativi affissi e pubblicizzati in tutti i modi e le interviste agli amministratori e al sindaco Gennaro Cinque dai toni trionfalistici, nascondevano in realtà un’atmosfera guerrafondaia tra i comuni di Massa Lubrense e Vico Equense e lo stesso consiglio di amministrazione di Terre delle Sirene a causa di fortissime divergenze di idee tra le parti.

Secondo il Consigliere del pd Pasquale Cardone, perciò, il Comune di Vico Equense ha deliberatamente assunto la decisione di dismettere la sua quota di partecipazione senza tentare di rimettere insieme i cocci della società correggendone gli errori e migliorando quello che c’era da migliorare. Tanto è vero, sempre secondo Cardone, che il Comune di Massa Lubrense, non aveva assolutamente intenzione di rompere del tutto la società ed era propenso ad affidare solo il 40 % delle quote ai privati, mantenendo in vita, con un escamotage di ordine statutario, l’attuale situazione. La legge prevede infatti che, relativamente al numero degli abitanti, più comuni possono mantenere il controllo delle società pubbliche in una percentuale pari al 60%
Per rafforzare la sua proposta, il Cons. Cardone ha anche riferito, in sede di Consiglio Comunale, di un suo colloquio informale avuto col sindaco di Massa Lubrense, il quale era orientato in tal senso. Ed ha invitato il Sindaco Cinque e la Giunta a una riflessione profonda proponendo un consiglio comunale congiunto con Massa Lubrense al fine di chiarire le posizioni di ciascuno e tentare di ricomporre la situazione prima della scadenza al 31 dicembre.

Questa possibilità era stata evidenziata anche dal Cons. Davino, che chiedeva maggiore prudenza perché cedere al 100% la gestione ai privati significa incrementare le possibilità di venire a contatto con i problemi tipici di chi lavora nel campo dei rifiuti solidi urbani in Campania. Nella gestione mista, invece, essendo minoritaria la quota privata, il controllo poteva essere meglio esercitato.

L’assessore Guida ha però smentito che col comune di Massa Lubrense si potesse trovare un accordo, in quanto, a suo dire, nei numerosi incontri avuti col sindaco, ci sarebbero stati solo elementi di scontro. Meglio, dunque, chiudere completamente con Terre delle Sirene e voltare definitivamente pagina .

Finisce quindi la storia d’amore tra Vico Equense e Terre delle Sirene. Nel consiglio Comunale a favore del divorzio 11 voti. Contrari 5: Cardone, Davino, Cannavale, Buonocore, Cuomo.
E’ prevedibile però che l’attenzione sullo smaltimento dei rifiuti a Vico Equense rimarrà altissima. I partiti di opposizione non daranno tregua agli amministratori sulle modalità della gara e sull’aggiudicazione dell’appalto. Il pd cittadino, in particolare, si è già fatto promotore di un manifesto e di un documento ufficiale.
Non mancherà nemmeno il naturale malcontento tra gli abitanti qualora si abbassassero gli standard qualitativi garantiti finora da Terre delle Sirene.
Maria D’Ordia per il Gazzettino Vesuviano-IGV



Gennaro Cinque festeggia addirittura con Berlusconi. In pochi anni è tutto cambiato. Guarda il video col Sindaco di Massa Lubrense, Berlusconi e, infine, Gennaro Cinque che non evita di sussurrare qualcosa al Premier...


lunedì 4 ottobre 2010

Le contraddizioni di Gennaro Cinque

Il sindaco di Vico Equense ha emesso pochi giorni fa, precisamente il 28 settembre, un'ordinanza con la quale sospendeva ad horas, (immediatamente) i lavori di metanizzazione della Napoletanagas su tutto il territorio.
Secondo quanto riporta il sindaco nella sua ordinanza, "dei dipendenti della predetta società, in forma del tutto autonoma e senza alcun consenso da parte di qesta amministrazione, hanno richiesto un esborso di somme ritenute non dovute ed oltremodo esose per la realizzazione di allacci alla rete principale avvenuta su suolo pubblico"
Inoltre sussistevano dei pericoli gravi soprattutto per l'incolumità di anziani e bimbi e si stava diffondendo "un senso di allarme sociale per le conseguenze di carattere etico e garantistico, che alimenta a sua volta uno stato di insofferenza generalizzata in merito alle possibili soluzioni sul ripristino e mantenimento della legalità"
Il sindaco ha ordinato, pertanto, che la ripresa di tutti i lavori connessi alla metanizzazione di Vico Equense avesse luogo solo dopo un tavolo di contraddittorio "al fine di chiarire ed eliminare qualsiasi dubbio circa la suddetta condotta di alcuni dipendenti della soc. Napoletanagas nonchè sul rispetto delle regole e dei contratti assunti".
Nulla da dire su questa sacrosanta ordinanza. Anzi onore a Gennaro Cinque per averla emanata.
Stupisce però che nella stessa giornata, alle ore 19.00, la Giunta abbia aprrovato una Delibera, la n 174, protocollata il giorno seguente, con la quale affida alla Napoletanagas l'esecuzione dei "lavori di canalizzazione delle acque piovane in concomitanza con l'esecuzione dei lavori di canalizzazione delle reti di distribuzione del gas metano". Nella stessa modalità sono affidati i lavori di pavimentazione dei tratti interessati.
Nella delibera non viene menzionato quali siano i tratti di strada, è genericamete descritto solo il tipo di interventi da affidare appunto alla Napoletanagas.
Vengono, a tal fine, affidati anche 150.000 € ai funzionari comunali i quali provvederanno gestire le operazioni del caso.
Il sindaco, in verità, sui media aveva annunciato un atto contrapposto all'ordinanza giustificandolo con l'urgenza dei lavori sul tratto di Bonea ma nella delibera non se ne fa menzione e l'affidamento dei lavori sembra, è, genericamente estesa a tutto il territorio.
Questa apertura di credito nei confronti della Napolenagas contraddice in tutto e per tutto l'impostazione data all'ordinanza di sospensione dei lavori in quanto si era immaginato che quello che ancora c'era da fare fosse stato sospeso fino a nuovo ordine. E non ci si aspettava che il tempo fosse quello di un "battito di ciglia".
Il sindaco è invitato a dare delle indicazioni nel merito, poichè, qualora si paventino situazioni di illegalità grave, non c'è urgenza che tenga e per quanto Gennaro Cinque si sia distinto come sindaco del fare, il suo fare può apparire confuso e contraddittorio. Con questi atti, tra gli abitanti di Vico Equense, la sgradevole sensazione di vivere in uno stato di illegalità diffusa e generalizzata è destinata a persistere e a consolidarsi, certo non a sparire.

Maria D'Ordia per il Gazzettino Vesuviano - IGV

domenica 3 ottobre 2010

DIFFERENZIAMOCI

Di Marica Esposito
Dopo la decisione della Giunta Comunale di Vico Equense, ratificata dal Consiglio Comunale di dismettere le quote di Terra delle Sirene, un risultato l’abbiamo già ottenuto: il malumore ed il malessere degli operatori che quotidianamente ci liberano da quei ingombranti e fastidiosi sacchi davanti casa, i quali, in questo momento di crisi economica, vedono incerto il loro futuro. Sicuramente, dunque, la motivazione e la dedizione profusa in questi mesi dagli operatori ecologici vedrà, se non ha già visto, un brusco calo nei prossimi tre mesi dell’anno che va a concludersi.
Il premiato comune “riciclone” del 2009 riesce, dunque, a differenziarsi anche perché, in poco più di una settimana, accantona i brillanti e riconosciuti risultati, ottenuti negli ultimi tre anni, e non dà una alternativa concreta e immediata.
Della serie: intanto demolisco ciò che ho, nonostante funzioni bene, però non so ancora come sostituirò ciò che ho eliminato!
Sicuramente finora Terra delle Sirene ha funzionato bene, altrimenti non si capirebbe come una società gestita direttamente dal Comune di Vico Equense, che ne è proprietario insieme al Comune di Massa Lubrense, non abbia mai addebitato ad alcuno eventuali malfunzionamenti o sprechi.
Le alternative si paventano: riesumiamo l’Arips, riconvertendola; affidiamo l’appalto ad una società privata, che le esperienze del passato ci insegnano essere spesso inadempienti, non garantiste verso i propri dipendenti – che ancora oggi aspettano di ricevere dei salari arretrati – e sulle quali non vi può essere un diretto controllo. Tutto questo per non far accedere alla società esistente un socio privato, come la legge imporrebbe o per non trovare soluzioni alternative mantenendo intatta Terra delle Sirene, come pure la legge consente tutelando servizi d’eccellenza.
Ma, di fatto, in cosa migliorerà il servizio per i cittadini?
L’unica conseguenza immediata, posso garantirlo, è che davanti casa mia sono rimasti dei sacchi non raccolti già da 3 giorni. Gli operatori stanno selezionando accuratamente i sacchetti, senza contestare la non correttezza dei rifiuti esposti, ma analizzandone il contenuto anche quando si è trattato di sacchi per l’indifferenziata!
Sarà questo uno dei primi risultati brillanti ottenuti da questa scelta dell’Amministrazione cittadina?
Marica Esposito