giovedì 22 maggio 2014

Vico Equense – Approvato il Consuntivo. In extremis Gennaro Cinque ricompatta la maggioranza.


Termina a tarallucci e vino l’ultimo Consiglio Comunale di Vico Equense. Dopo la terribile tempesta che ha sconvolto la maggioranza di Gennaro Cinque, torna la bonaccia, almeno apparentemente. Rientrati platealmente i dissidenti Maria Lora Cristallo e Andrea Balestrieri, che hanno votato per l’approvazione del Consuntivo, parzialmente rientrati Maurizio Cinque e la ribelle Mariateresa Eusebio che si sono astenuti. Ancora una volta, dunque, chi sperava nella caduta del sindaco è rimasto con le pive nel sacco, anche se non si è chiarito, almeno pubblicamente, cosa e chi abbia potuto convincere i consiglieri a tornare sui loro passi.
Una delle ipotesi che si fanno, forse a confermare che Vico Equense, come detto in aula dal Sindaco stesso, è un paese di “inciucioni” è quella che  Armando De Rosa, vecchio ras democristiano ed ex assessore regionale, stia giocando la sua partita in maggioranza.  Farebbero parte della sua area, infatti, sia Cristallo che Balestrieri e il loro repentino dietrofront suscita sospetti e dicerie di vario genere. Per esempio, il  ritardo nella demolizione del ristorante “O Saracino” sulla Marina di Seiano, nello spazio antistante la sua proprietà, avrebbe fatto infuriare De Rosa al punto da mettere in bilico la sopravvivenza stessa di Gennaro Cinque. Le sue durissime parole su alcuni media locali non lasciavano dubbi sulla minaccia incombente in Consiglio Comunale. Meglio un commissario, si è azzardato a dire.
Altre fonti parlano invece di favori elargiti ai Consiglieri interessati o ai loro familiari. Qualche posto, qualche condono e facezie di vario genere, tutto disposto dal Sindaco che si sarebbe piegato ad accettare alcune condizioni pur di non rischiare l’osso del collo.
Oppure, semplicemente, il Sindaco si è deciso a dare maggiore ascolto alla sua maggioranza evitando decisioni in solitudine, come chiedeva la Consigliera Eusebio?
Certo qualcosa di decisivo deve essere accaduto se il Sindaco è riuscito a convincere la sua maggioranza a rientrare nei ranghi. I Consiglieri, come succede spesso, si sono trincerati dietro un mutismo ostinato, nonostante l’avv. Dilengite li spronasse a spiegare le ragioni del ripensamento. Si era capito da alcune dichiarazioni dei dissidenti che qualche voce del Consuntivo avesse bisogno di approfondimenti e forse di qualche integrazione, ma nell’aula, né prima né dopo lo strappo feroce, si sono intraprese discussioni nel merito.
Un Consuntivo che la maggioranza si è votato da sola, dopo l’uscita dall’aula dell’opposizione che non ha voluto partecipare a questa ennesima sconfitta.  Brucianti come staffilate le parole di Gennaro Cinque che, nel suo stile popolano, ha ricordato al Consigliere Starace di guardare meglio in casa sua, dove non c’è più nessuno a seguirlo vista l’incapacità di produrre iniziative di una qualche consistenza politica.  Concetti che hanno visibilmente alterato il dottore Maresca, in affano mentre ricordava che la minoranza le sue proposte le aveva fatte ma nessuno le ha ascoltate.
Ricomincia così il tran tran di un’ Amministrazione sia pure in difficoltà fin dai primi giorni dell’insediamento di Cinque. L’estate imminente e le belle iniziative in programma, come quella del Film Social e della Festa a Vico con gli chef stellati, stenderanno un velo d’oblio sulle vicissitudini della maggioranza.  Inoltre arriveranno i finanziamenti europei per il recupero del Vescovado e per altri progetti di riqualificazione dei borghi a stabilizzare Gennaro Cinque sul trono della santità popolare.
Nel frattempo la minoranza non potrà far altro che rimanere a guardare, incapace di creare alternative vere per il futuro di Vico Equense. Mancano poco più di due anni alle prossime elezioni comunali ma oltre Gennaro Cinque c’è una landa desolata, un deserto senza idee e senza progetti. A meno che non avvenga un miracolo che si stenta a immaginare, perché di santi nell’opposizione non si vede l’ombra.  Più probabile che i vecchi poteri si riorganizzino in una nuova veste che abilissimi sarti stanno già ritagliando.
Maria D'Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Foto: Consiglieri di maggioranza: ristorante "O Sarcino"; Giunta di Vico Equense


giovedì 15 maggio 2014

Vico Equense – La Consigliera Eusebio non molla:” Gennaro Cinque deve cambiare modo di fare.”


A qualche settimana dall’ultimo consiglio comunale, resta immutata l’incertezza politica che grava sulla Giunta del Sindaco Gennaro Cinque. Come è noto, nell’ultima assise era caduto il numero legale facendo saltare l’approvazione del consuntivo. L’ago della bilancia, Mariateresa Eusebio, all’ultimo minuto era uscita dall’Aula mandando tutti a casa con un nulla di fatto.
Oggi, la consigliera Eusebio non ha ancora sciolto la riserva e rimane dell’idea che se non cambieranno alcune cose il Sindaco deve essere sfiduciato. Giovanissima ma molto determinata, tira fuori tutta la sua grinta, nonostante l’aria molto tranquilla e rilassata che mette a proprio agio gli interlocutori. Esordisce dicendo che i suoi genitori erano in Consiglio comunale per sostenerla nella sua scelta, non per dissuaderla.
Cosa deve cambiare consigliera Eusebio?
“Gennaro Cinque deve capire innanzitutto che non esistono solo i lavori pubblici. Sono importanti ma non possono rimanere l’unica attività sul territorio.  Vico Equense è un paese turistico ma in sostanza cosa si è fatto per incrementare il turismo? Inoltre la tassazione comunale sta diventando insostenibile e senza che i cittadini ricevano in cambio i servizi necessari, fondamentali. Cosa si è fatto per i giovani, per gli anziani? ”
Perché allora nell’ultimo consiglio comunale non ha spiegato le sue ragioni sfiduciando il sindaco col suo voto determinante.
“i Consiglieri con i quali dovevo votare la sfiducia, Cristallo e Balestrieri, erano assenti per motivi che ancora oggi ignoro. Avrei dovuto essere io la sola responsabile della caduta di Gennaro Cinque e non mi sembrava giusto, visto che il dissenso verso il Sindaco è diffuso e condiviso al punto da non garantire più la stabilità politica. Ormai però siamo agli sgoccioli, entro il 30 giugno bisogna approvare anche il Bilancio Preventivo e per quella data, se non si ricostituisce una maggioranza, Gennaro andrà inevitabilmente verso la fine.”
In sostanza cosa chiedete al Sindaco?
“Di smetterla di comandare da solo con la sua Giunta. Succede spesso che si prendano decisioni sulle quali nessun Consigliere è stato interpellato o messo al corrente. Nel Consuntivo, per esempio, c’erano molte cose sulle quali bisognava fare chiarezza, ma lo abbiamo visionato solo all’ultimo momento e a cose già fatte. Non è una novità questo modo di fare del Sindaco, anzi è nella norma che si venga a conoscenza delle delibere attraverso il sito web del Comune. Ecco, questo atteggiamento del Sindaco e degli Assessori deve cambiare, devono accettare anche i nostri punti di vista, le nostre critiche, altrimenti, se le condizioni in Consiglio Comunale rimangono queste, non vedo vie d'uscita.“
Non temete di farne un martire?
“Bisogna spiegare bene i nostri motivi.  Rimane comunque un avversario temibile per il futuro. Ma a Vico le cose devono cambiare per il bene di tutti, si deve uscire da questa situazione.”
C’è un progetto politico dietro il vostro dissenso? Si parla in giro di un asse con la coppia De Rosa/ Beneduce che farebbe da regia a tutto questo. Si dice addirittura che lei avrebbe preso in gestione il parcheggio di De Rosa a via De Feo.
“So di queste dicerie e sono assolutamente false. Io non ho preso alcuna gestione. E chi andrà a farlo avrà un compenso comunque irrisorio di 2.000 € mensili. Si raccontano molte sciocchezze.  Con la dott.ssa Beneduce ho sempre avuto buoni rapporti, le ho anche dato una mano alle elezioni regionali, ma non c’è nessun accordo sottobanco per far cadere il Sindaco.  Anche se può sembrare strano  non c’è nessuna cospirazione. Ripeto, quello che chiediamo al Sindaco come Consiglieri è solo una maggiore collaborazione, non può pensare di gestire tutto da solo.”
Ci sono stati dei tentativi di riavvicinamento?
“Macchè! Non mi risponde nemmeno al telefono. Lui è abituato a comandare e al momento sembra sparito. Eppure ci sono in arrivo importanti finanziamenti europei, motivo di ricatto da parte di alcuni suoi sostenitori che paventano la perdita di qualche milione di euro se dovesse cadere. La cosa mette una certa ansia, sicuramente, anche se probabilmente i finanziamenti non sono vincolati alla persona del Sindaco. Comunque non torno sui miei passi.”
Conoscendo il Sindaco è difficile pensare che scenderà a compromessi
“Lui ha sempre detto che o andava bene come diceva e pensava lui o si poteva andare tutti a casa. Quindi è lui il responsabile di quello che accadrà se non rivede il suo modo di fare. La minoranza ha chiesto un Consiglio Comunale urgente per discutere della situazione politica che dovrebbe svolgersi tra pochi giorni. Vedremo come andranno le cose nella riunione dei Capigruppo, se ci saranno le presenze sufficienti a fare una discussione. Altrimenti è il tempo a darci manforte perché non ce n’è più tanto. Il Sindaco di questo dovrebbe prendere atto.” 
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"Nella foto, Mariateresa Eusebio 

giovedì 1 maggio 2014

Vico Equense - Vico Equense - Giunta Cinque sull’orlo del disastro. Cade il numero legale e il Consiglio non approva il Consuntivo


In un Consiglio Comunale durato poco più di un'ora si è consumata una tragedia per molti versi attesa. Il Consuntivo non è stato approvato, l’adunanza si è sciolta per la caduta del numero legale, la maggioranza Cinque si è frantumata.
Già da qualche giorno girava la voce che l’era Cinque era al tramonto. Tre Consiglieri Comunali, Eusebio, Cristallo e Balestrieri insieme al PdC  Maurizio Cinque, avrebbero votato contro il Bilancio Consuntivo per mandare Gennaro Cinque a casa per sempre, almeno nella veste di Sindaco. Invece il colpo di scena c’è stato perché la Consigliera Eusebio all’ultimo minuto ha dato forfait ed ha lasciato l’aula consentendo un rinvio della discussione.
 Il Sindaco, come ormai succede da tempo, sedeva nei banchi della minoranza lontano dall’odiato Maurizio Cinque. La maggioranza era quasi al completo, mancavano proprio i dissidenti Balestrieri e Cristallo per oscuri motivi. La Consigliera Eusebio è diventata così l’ago della bilancia. Nelle sue mani c’era il destino della Maggioranza Cinque, nella mani di una ragazza che non ha mancato di manifestare la sua angoscia per un momento tanto gravoso che pesava tutto sulle sue spalle.
Nella stanca e noiosa routine che sempre accompagna tutti i consigli comunali, si consumavano varie tragedie personali.
A un certo punto, quando si sono capiti i giochi, il Sindaco è scomparso e insieme a lui buona parte dei fedelissimi che per tutto il tempo hanno tirato per la giacca la Consigliera Eusebio. Sono arrivati persino i genitori della Consigliera forse per dissuadere la ragazza dai suoi propositi. Fatto sta che mentre l’avv. Starace si produceva in una delle sue arringhe,  Eusebio ha raccattato borsa e giubbino ed è velocemente uscita dall’aula. In assise non c’era più nessuno, a parte le minoranze e il Presidente del Consiglio.
Gennaro Cinque non è stato sfiduciato ma una voragine senza fine si è aperta nel suo futuro, difficilissima da colmare. I motivi che hanno spinto la Consigliera Eusebio a lasciare l’aula sono comprensibili. Votare insieme alle minoranze la fine di Gennaro Cinque da sola, senza il sostegno di altri consiglieri , vuol dire assumersi una responsabilità molto grande che richiede motivazioni forti, condivise e comprensibili dai cittadini. Non è facile dare in solitaria il benservito a un sindaco che ha vinto con quasi il 70% dei consensi. Eppure, nonostante il suo momentaneo dietrofront, questa vicenda segna una linea di demarcazione. Ormai è iniziata l’era del dopo Gennaro Cinque, inevitabile dopo due anni di governo della città difficile e controverso sin dal primo giorno dell’insediamento della Giunta.
Non è facile prevedere gli sviluppi di questa vicenda. Gennaro Cinque si è sempre tirato indietro quando si doveva “trattare” per la sua sopravvivenza, a costo di farsi nemici acerrimi e sempiterni. Difficile pensare che oggi cambi la sua linea, che si renda disponibile a compromessi. Questa volta però il suo atteggiamento incurante e disinvolto verso gli avversari  può costargli davvero lo scranno di primo cittadino. Non ha più il coltello dalla parte del manico e sono in troppi quelli già pronti a sottrargli lo scettro. E non è azzardato pensare che l’era Cinque sia definitivamente al tramonto, con largo anticipo sui tempi previsti.
Maria  D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Foto: la Consigliera Mariateresa Eusebio