venerdì 28 maggio 2010

sabato 22 maggio 2010

Per diritto di replica


"Se posso dire anche la mia…" di Mario Taranto

Non ritengo che nel PD locale ci siano divergenze sul futuro del complesso S.S. Trinità e Paradiso. Piuttosto penso che ci sia, come al solito, un difetto di comunicazione o, forse, da parte di qualcuno, la volontà di accaparrarsi un diritto di primogenitura sulle iniziative in corso. Se così fosse, si sappia, allora, che già nel disciolto Partito dei DS si è sempre sostenuto che il complesso dovesse rimanere un edificio di pubblica utilità, dove organizzare manifestazioni socio-culturali a beneficio principalmente dei cittadini di Vico Equense.
Qualche mese fa nacque l’Associazione ASTEP, a cui ho aderito insieme a tante altre persone perbene di Vico e non di Vico. Associazione che organizzò un paio di eventi molto apprezzati. L’ASTEP ha poi avuto una battuta d’arresto perché nella nostra cittadina capita che quando qualcuno si interessa a qualcosa pare lo faccia solo per uno scopo o per un interesse personale. Non è sempre così. Non tutti agiscono solo per se stessi.
Voglio ricordare che anni addietro, quando il complesso fu inserito dal Governo nell’elenco dei beni alienabili, diedi il mio modesto contributo a sostegno dell’ottima iniziativa dell’UNITRE per evitare che la S.S. Trinità fosse venduta a dei privati, intervenendo con l’amico deputato di FI On. Gioacchino Alfano proprio per depennare l’edificio dall’elenco. Per cui, essendo tuttora la S.S. Trinità un bene INALIENABILE e pur non avendo il Comune di Vico Equense, a detta del Sindaco, i soldi per comprarlo, non credo che si corra alcun rischio, almeno per il momento. Poi tutto può accadere ma saremo vigili affinché questo rischio non si corra.
Ricordo anche che il Comune ha sottoscritto con l’attuale Consiglio di Amministrazione della S.S. Trinità, un contratto di affitto per 18 anni dell’ala destinata all’incubatore e che ciò renderebbe impossibile o molto difficile la vendita a terzi del complesso.
Più di un mese fa si tenne un’apposita riunione del Coordinamento cittadino del PD che si concluse con la volontà di fare un manifesto a sostegno del Comitato cittadino. Manifesto finalmente prodotto solo oggi dall’attuale coordinatrice, condiviso da altri membri del coordinamento e che anche io condivido. Nel caso il Comune decidesse di acquistare la S.S. Trinità non so, francamente, chi potrebbe o vorrebbe mettersi di traverso.
Infine, in merito ai parcheggi in generale, il mio parere, e spero il parere di tutta la dirigenza del PD locale, è quello di chiedere alle autorità competenti una stretta osservanza delle regole, compreso l’ultimo parere Regionale che ha riguardato il Comune di Piano di Sorrento, che si estenda a tutto il territorio di Vico Equense.

Io mi auguro che il prossimo congresso cittadino dia una svolta al nostro Partito; un partito che sia finalmente operativo sempre e non solo in determinate occasioni (tipo le primarie per l’elezione del segretario nazionale o di qualche delegato) e principalmente vicino ai cittadini. Un partito capace di fare una puntuale azione di opposizione non limitata ai Consigli Comunali poco frequentati dai cittadini.
E’ ora insomma di darci una smossa……..
In merito alla relazione dell’attuale coordinatrice, non un velo pietoso e nemmeno una coperta, ma una colata di cemento bisogna stendere su cattiverie, bugie e parziali verità strumentalizzate. Grazie per l’ospitalità e cordiali saluti
Mario Taranto

Mario Taranto

venerdì 21 maggio 2010

I parcheggi interrati a Vico Equense


Ho fotografato una parte dei parcheggi interrati disseminati sul territorio di Vico Equense. Opere faraoniche affidate a imprese private che stanno devastando un territorio di pregio per paesaggio, cultura e tradizioni .
A Pietrapiano sono stati divelti vitigni antichi e preziosi e si sta disperdendo la parete di roccia pregiata.
Lungo la Raffaele Bosco, scendendo verso il centro, se ne incontrano altri due, a poche decine di metri l'uno dall'altro.
A Vico Centro, lo spazio dove c'era l'ex cinema è ancora un campo di battaglia e del cinema non si parla più. Non si è capito ancora l'ingresso dove sarà ubicato, visto che il vicoletto sul lato della pizzeria di Franco o' Furcinar è strettissimo ed è uno dei luoghi più caratteristici del centro storico.
A Seiano, nella piccola piazza antistante alla chiesa, si costruiscono box da 80.000 euro per pochi privilegiati. Gli altri non si sa dove metteranno l'auto in quanto non si prevedono posti auto in abbonamento e a prezzi modici nel parcheggio in costruzione.
Per i parcheggi già fatti come quello di p.zzale Kennedy, inutile aggiungere parole a una storia saputa e risaputa.
A via S. Sofia resta ancora chiuso lo spazio che era destinato ad area ricreativa con annesso locale di ristoro e giostrine per i bimbi. Evito di fare polemiche sul pessimo gusto dell'architettura esterna...
Tutti questi parcheggi a chi servono? Solo a chi compra i box a caro prezzo o anche a togliere le auto dalla strada, specialmente quelle che sostano per poco tempo? Se vale la storia di P.zzale Kennedi e di Via S. Sofia la risposta è gia nota.
Le foto che pubblico non sono esaustive rispetto a un panorama più vasto che comprende anche Moiano e S. Salvatore.
Prossimamente implementerò la raccolta che segue, aggiungendo una panoramica dei parcheggi futuri previsti dalla Giunta, tutti affidati a privati: Montechiaro, P.zza Marconi, via S. Ciro ecc ecc




mercoledì 19 maggio 2010

Il consigliere del pd Pasquale Cardone parla del partito cittadino

e del futuro del centrosinistra, in vista delle amministrative del 2011.

Consigliere Cardone, nel Pd di Vico Equense i malumori espressi dalla coordinatrice Rossi sembrano causare fratture insanabili.
Il Partito democratico, come ho avuto modo di dire recentemente, sta attraversando un momento difficile della sua pur giovane vita. Le motivazioni sono di diversa natura ed hanno prodotto, dopo il voto regionale, l’ennesimo scontro tra anime diverse e diversi orientamenti politici. Cortona ne è solo l’ultimo esempio.
Nello specifico, a Vico Equense, il pd è un partito che si aggroviglia su polemiche assolutamente inutili che nulla hanno a che vedere con la realtà locale e con i bisogni dei cittadini. Eppure non mancano intelligenze per farne un soggetto politico autorevole.
Per quanto riguarda la relazione della coordinatrice preferisco stendere non un velo ma una “coperta pietosa”.

Uno degli argomenti che sembra dividere il pd è quello della SS Trinità. Lei cosa ne pensa.
Un Comitato di cittadini, giustamente preoccupato del futuro del complesso, ha avviato una sottoscrizione che ha registrato oltre 2000 firme e ciò dimostra che l’opinione pubblica è molto sensibile a questo tema. Purtroppo il pd è stato del tutto assente su questo argomento nonostante sia stato più volte sollecitato a dare un supporto all’iniziativa attraverso i vari livelli istituzionali. Tale irresponsabile assenza ha dato adito a chi , anche all’interno dello stesso pd locale, in mala fede ha voluto far credere che esiste un partito dei “buoni” che vuole il bene della SS Trinità e un partito dei “cattivi” che ne vuole il male. Questo gioco al massacro non serve al pd, non serve al paese e soprattutto non serve al futuro della SS Trinità. Ho proposto alla coordinatrice un incontro ad alto livello, un tavolo di confronto con il ministro Gelmini, la presidenza dell’Ente, gli amministratori comunali, le varie associazioni e i comuni cittadini, al fine di evitare che la SS Trinità diventi oggetto di speculazioni e ne venga tutelato l’uso pubblico. Purtroppo, a tutt’oggi, non ho ricevuto alcuna risposta dalla coordinatrice né da altri rappresentanti autorevoli del partito.

Un altro motivo di incomprensione nel pd , sempre legato alla SS Trinità, è il parcheggio interrato a via S. Ciro.
I parcheggi interrati nell’intera Penisola Sorrentina sono al centro di uno scontro politico e all’attenzione dell’autorità inquirente, come si legge su tutti i giornali. Nello specifico di Vico Equense sto sostenendo da qualche anno, anche nel partito, che i parcheggi non conformi agli strumenti urbanistici vigenti, vedi PRG, necessitano di apposita procedura di variante al piano, oppure sono fuori norma e non si dovrebbero fare. Purtroppo ciò non si verifica nonostante le continue sollecitazioni a chi di competenza. Se poi aggiungiamo che manca uno studio dell’effettivo fabbisogno e un “piano parcheggi”, anche a Vico Equense, ecco spiegato il proliferare indiscriminato di parcheggi che devastano il territorio e non servono a nessuno.
Su questo argomento il pd locale avrebbe dovuto avere parole chiare. Fare un discorso complessivo territoriale. Invece sembra prevalere anche in questo caso la logica che distingue i parcheggi buoni da quelli cattivi. Qualcuno, cioè, mi sembra interessato a seguire la strada dell’ opportunismo e della convenienza elettorale, trascurando l’aspetto più generale della legalità. Nel Pd, anche se qualcuno tenta di far credere il contrario, non c’è nessuno che vuole un parcheggio in via S. Ciro. La politica sui parcheggi sia però limpida e non pretestuosa, perché le zone da preservare per tradizione e cultura sono tante e non si può scegliere “a naso” quali mortificare e quali no.

Che prospettive si augura per il prossimo congresso cittadino del pd?
Intanto mi auguro che la campagna di adesione sia impostata sulla condivisione del progetto politico e non solo su pacchetti di tessere. Tale condizione è irrinunciabile per svolgere un congresso cittadino improntato su proposte e contenuti comuni a tutti. La lotta tra bande non interessa nessuno, anzi allontana la gente dalla politica.

Consigliere, lei che è notoriamente un forte oppositore della Giunta Cinque, per il futuro, dà delle chances di governo al centrosinistra cittadino?
Il modo di gestire la cosa pubblica da parte dell’amministrazione Cinque ha fatto crescere in me dei convincimenti preoccupanti. Spero di sbagliami e di essere smentito dai fatti.
Per quanto riguarda il futuro penso sia fondamentale per il centrosinistra, a partire da subito, lavorare per le prossime amministrative, nel 2011. Credo che abbiamo il dovere di sottoporre ai nostri elettori un progetto politico che risollevi Vico Equense dal degrado socio ambientale nel quale sta inesorabilmente scivolando. A mio giudizio, come centrosinistra, non dobbiamo avere paura di aprire un confronto con le forze politiche e con i cittadini che vogliono vedere una reale inversione di tendenza nell’amministrazione della città. Vedere quanto di buono c’è, insomma, al di là del nostro orticello. Altrimenti non si andrà molto lontano, anzi.
Maria D’Ordia da Il Gazzettino Vesuviano - IGV




mercoledì 12 maggio 2010

Vico Equense: rimpasto ancora in alto mare. Cinque cerca soluzioni

Si accavallano voci di nuove nomine in Giunta ma la rosa dei nomi è sottoposta quotidianamente a conferme e smentite. Per ora l’unico ad entrare sicuramente sembrerebbe Franco Lombardi, leader de “La Fenice”, lista civica che alle elezioni comunali del 2006 si schierò con Armando De Rosa.
Franco Lombardi, in passato leader dell’Udeur di Mastella, è già stato assessore nella giunta di Nino Savarese e candidato a sindaco nel 2001 per il centrosinistra.
La nomina di Franco Lombardi, come spiega lui stesso, sarebbe oggi il primo passo verso future e nuove alleanze elettorali con l’attuale sindaco Cinque e colmerebbe a Vico Centro il vuoto creato in maggioranza dalla frattura con Dilengite, Cuomo e Davino.
Rispunta anche il nome di Peppe Russo (Colline Vicane), uno degli ex assessori defenestrati da Cinque, il quale, in poche ore, sarebbe giunto a un nuovo accordo con la maggioranza.
Per questo motivo si fa meno sicuro l’ingresso di Franco Buonocore (Colline Vicane) che farebbe spazio proprio a Peppe Russo a suggello della ritrovata armonia.
Si sarebbe riavvicinato a Gennaro Cinque anche l’avv. Benedetto Migliaccio, il quale, pur non volendo fare parte della Giunta in questa compagine, si rende disponibile a riaprire con lui un dialogo e una collaborazione per il futuro.

Gennaro Cinque, in questo momento naviga in acque piuttosto agitate. Indagati l’assessore Matteo de Simone e diversi funzionari comunali. Dimissionario per motivi personali l’assessore Giuseppe Guida. Ancora in agitazione il gruppo di Ciro Vanacore. Proprio Ciro Vanacore, che nei giorni scorsi dava per certo il suo ingresso in giunta, oggi fa sapere che non tutto è ancora risolto e che al momento preferisce rimanere libero. Qualcuno mormora però che Vanacore non sia un nome gradito a tutti e che il sindaco stia temporeggiando per trovare nuove convergenze all’interno della maggioranza.

Il clima politico nel centrodestra pare quello tipico delle grandi manovre pre-elettorali, ma ci sono parecchi nodi ancora da sciogliere. Uno dei più complicati è quello legato alla difficilissima situazione creatasi dentro il maggiore partito di Vico Equense, il pdl. Com’è noto, Dilengite, ex udc, dopo la grave crisi dell’anno scorso, trasmigrò insieme a Davino e Cuomo, proprio nel pdl, tenuto fino a quel momento saldamente in pugno dallo stesso sindaco Cinque. Già nelle recenti elezioni provinciali e regionali si sono viste le conseguenze di quella trasmigrazione. Pur avendo il 48% dei consensi, il partito si è spaccato e nessun candidato ha raggiunto risultati brillanti. Inoltre esistono complicazioni legate al simbolo del partito che appartiene a due fazioni diverse e in contrasto tra loro e Dilengite sta facendo grandi manovre per accreditarsi come leader del pdl a Vico e per accaparrarsene l’esclusiva.

Dalle condizioni politiche che si determineranno pare possa dipendere la stessa candidatura di Gennaro Cinque alle comunali del 2011. Il sindaco, confidandosi con alcuni amici, avrebbe detto che o ci saranno le condizioni ideali per una sua ricandidatura oppure lascerà l’incarico per far sì che si ricostituisca una maggioranza forte del centrodestra intorno a un altro candidato. A sostegno di questa tesi addirittura si fanno già i nomi dei possibili successori di Cinque, che sarebbero lo stesso Franco Lombardi o l’avv. Ferdinando Astarita. Si procede però nel campo delle pure ipotesi. In questo clima ingarbugliato e incomprensibile, emerge oggi come oggi, in tutta la sua evidenza, solo la guerra senza quartiere in atto dentro il centrodestra che si dimostra, ancora una volta, incapace di governare stabilmente la città.

lunedì 10 maggio 2010

Del Pd e delle sue diatribe

Io andrei un attimo ad esaminare i punti salienti di quest'anno di attività politica del pd di Vico Equense, partito bello grande e buono... a metà, secondo la dott.ssa Rossi nostra illuminata coordinatrice. Non voglio perdermi stupidamente dietro pettegolezzi e accuse generiche o lasciarmi prendere dal velenoso clima creato ultimamente dalla dott.ssa Rossi. Purtroppo l'ho fatto in assemblea, sbagliando, ma sono stata fortemente condizionata da un gruppo inferocito che mi assaliva. E che, come al solito, trova sponda in una fonte di informazione locale faziosa e fascista come poche, che riporta pettegolezzi e accuse solo verso alcune persone, senza mai scendere sul piano politico e sul confronto.
Perciò parlo dei fatti.
Prof.ssa Scaramellino, la politica è pubblica, quello che succede in un partito è cosa pubblica. Lo stereotipo che "i panni sporchi si lavano in famiglia" che lei usa con tanta stucchevole saggezza, mirerebbe invece a relegare le vicende interne del pd in un angolo nascosto? I cittadini secondo me devono sapere cosa succede. Un partito è lo specchio di una realtà e sceglie linee politiche, non è un fatto privato, un salotto, una famiglia! D'altra parte la politica è vissuta tutta anche sui media. Sarà un bene, sarà un male, funziona così...
Poi incuriosisce la sua palese dicotomia tra il dire e il fare. Lei vuole lavare i panni sporchi in famiglia ma scrive regolarmente su un blog molto più micidiale e venefico della piccola realtà che è puntorosso e lo fa per insinuare, sciorinare, senza aver mai discusso nulla seriamente nel partito.
Lei deve mettere perciò, alla fine dei suoi articoli, anche la dicitura: questo è il mio pensiero personale mai condiviso con nessuno negli organi dirigenti del pd. Lo uso su questo blog come sapone per il bucato...

Si afferma, da parte della coordinatrice e delle delegate, che all'interno del pd c'è un gruppo che fa capo a un consigliere comunale che ostacola tutte le buone iniziative del pd. Potrei dire tranquillamente che anche per me c'è un gruppo che osteggia regolarmente un consigliere e ne blocca tutte le buone iniziative.
Dott.ssa Rossi, proff.ssa Scaramellino, Amalia Durazzo c'è un gruppo nel pd che di default è meglio di un altro? Lo avete stabilito voi? Voi che avreste per mandato istituzionale il compito di mantenere gli equilibri dentro il partito? Alla faccia dell'equilibrio!!!
Vi ricordo che in tutti i partiti ci sono varie correnti di pensiero. Sarà un bene o sarà un male, i partiti funzionano così. La democrazia è fatta così. Voi proponete il pensiero unico?
Prof.ssa scriva anche questo sul suo blog di riferimento...
clicca...

giovedì 6 maggio 2010

mercoledì 5 maggio 2010

Vico Equense Consiglio comunale infuocato e a tratti drammatico. Il Sindaco incassa a notte inoltrata l’approvazione del bilancio.

Bilancio archiviato, dunque, per Gennaro Cinque che resta saldamente in sella dopo la ricucitura con i consiglieri in rivolta. Savarese, Guida, Vanacore e Donnarumma, infatti, hanno fatto marcia indietro ritenendosi soddisfatti degli accordi raggiunti col sindaco in questi giorni.
Restano fortemente critici, invece, Davino e Cuomo. Cuomo, in particolare, ha accusato il sindaco di tradimento e, in un intervento carico di tensione emotiva, gli ha ricordato che la consiliatura è stata possibile grazie all’apporto dei voti di tutta la maggioranza. Inoltre, secondo Cuomo, il licenziamento di 5 assessori qualche anno fa ha di fatto cancellato un’alleanza che è servita a vincere le elezioni nel 2006. Cuomo ha anche rinfacciato al sindaco gli approcci ricevuti a sole ventiquattr’ore dal consiglio comunale, con una telefonata nella quale Cinque si dimostrava disponibile a cedere degli assessorati e la carica di vice sindaco. Telefonata che, secondo Cuomo, era del tutto fuori tempo e che dimostrava che il sindaco ancora una volta avesse tentato di ridurre una protesta politica seria e circostanziata in una volgare compravendita di posti di potere.
Nelle file riservate al pubblico era presente anche l’ex sindaco Dilengite, uno degli ex assessori licenziati da Gennaro Cinque. Dilengite è più volte intervenuto durante il dibattito provocando l’ira dei consiglieri riconciliatisi col sindaco e a un certo punto la tensione si è fatta così alta che si è temuto si potesse venire persino alle mani. Infatti Ciro Vanacore ha perso la pazienza e si è diretto con foga minacciosa verso Dilengite. Sono dovuti intervenire i presenti per fermarlo e solo la minaccia di espulsione dal consesso avanzata dal presidente Cioffi ha dissuaso Vanacore dal suo intento bellicoso.
La rabbia dei dissidenti Cuomo e Davino e dello stesso Dilengite ha un motivo preciso. In realtà Vanacore e il suo gruppo avrebbero accettato in cambio della fedeltà proprio un assessorato e la carica di vecesindaco. Questo scambio di cortesie ha assunto per Dilengite, Davino e Cuomo la veste di un mercanteggiamento tra le parti che rivelerebbe le vere intenzioni dei consiglieri ex dissidenti, di assumere cioè cariche di potere piuttosto che interessarsi al bene della collettività come andavano sbandierando.
Davino e Cuomo hanno alla fine dichiarato di astenersi dal voto di approvazione del bilancio, avendo a cuore che si scongiuri un commissariamento devastante per la città di Vico Equense, già provata da una cattiva amministrazione, ma hanno definitivamente sancito la rottura con Gennaro Cinque e l’impossibilità di future alleanze,
Dai banchi dell’opposizione, Pasquale Cardone ancora una volta ha accusato questa amministrazione di sperpero del denaro pubblico attraverso scelte sbagliate che hanno attirato l’attenzione della magistratura in diverse direzioni. Cardone ha posto l’accento sulle modalità di assegnazione dei lavori pubblici a ditte scelte a discrezione dell’amministrazione, Lavori perlopiù iniziati e mai portati a termine. Inoltre Cardone ha puntato il dito sulla mancanza di fondi sufficienti nel bilancio da destinare ai giovani, agli anziani, alle fasce deboli.
Dopo molte ore di dibattito tesissimo, dopo la mezzanotte, il bilancio è stato infine approvato. 14 i voti a favore, 4 i contrari e 3 gli astenuti.
Ora si aspetta solo di conoscere quali cambiamenti avverranno in giunta a risarcimento del risultato raggiunto in consiglio comunale. Secondo i ben informati dovrebbero insediarsi in qualità di assessore e vicesindaco i consiglieri Francesco Buonocore e Ciro Vanacore. Interpellato nel merito, il consigliere Guida non si sbottona ma che avvenga il rimpasto è necessario perché secondo Guida si è archiviato il capitolo bilancio ma a condizioni politiche chiare che non possono essere disattese, pena la caduta della Giunta in tempi brevissimi. Di questo Gennaro Cinque, secondo Guida, è perfettamente consapevole.
Maria D'Ordia dal Gazzettino Vesuviano

sabato 1 maggio 2010

PD, nuovo congresso cittadino, ultima occasione

E' capitato spesso nel mio partito, il pd di Vico Equense, di sentire nelle riunioni una frase, in genere ripetuta sempre dalle stesse persone: vogliamo vedere le carte. Questa frase viene fuori in determinate occasioni, quando cioè si cerca di discutere di problemi reali, su alcune delibere comunali, sulle scelte dell'amministrazione.
Premetto che le carte, ovvero le delibere e tutti gli atti amministrativi, sono a disposizione di chiunque voglia vederle e che la possibilità di prenderne visione non dipende dalla volontà di qualcuno a mostrarle. Perciò mi è sempre venuto il sospetto che questa richiesta fosse una scusa buona per allontanare l'attenzione dal problema, per rimandare la discussione vera. Tant'è che quando le carte poi arrivano nessuno di chi le aveva chieste si prende la briga di leggerle o di commentarle con gli altri. Nel migliore dei casi, quando si vogliono vedere le carte, si è riusciti a sfornare, dopo infinite diatribe, un manifesto o una manifestazione tra lagrime e sangue...
Ergo, c'è chi legge gli atti comunali e chi non lo fa perchè non vuole farlo. Chi sa le cose e chi non le sa perchè non vuol saperle. Chi si appropria di certi meccanismi e chi non vuole appropriarsene. E, di conseguenza, anche chi approfondisce aspetti come quello legale o urbanistico o sociale e chi non è interessato a farlo. Risultato, paralisi diffusa e generalizzata!
Certo, non siamo tutti uguali...

Altra cosa che capita spesso nel mio partito, sempre più spesso, è la nascita di iniziative a un terzo. Nel senso che si vedono banchetti organizzati o gruppetti di piddini che avvicinano i cittadini per questa o quella petizione: metti una firma qua e una là, oppure si fanno delle manifestazioni di vario genere. Ebbene, non si vede mai tutto il partito insieme, gli iscritti, i consiglieri, i dirigenti. Sempre e solo una parte, un terzo appunto, che non manca di rappresentarsi come IL partito democratico, tutto intero, parlando a nome di tutti e non solo per se stessi... Anzi parlando per la corrente a cui appartiene. Con obiettivi propri, al 99% non condivisi.
Tento una spiegazione di questa stranezza per i non addetti ai lavori: le correnti nel pd come è noto sono tre, Bersani, Franceschini, Marino, divise a loro volta in sottocorrenti. A Vico, per esempio, ci sono sono anche la Bersani 1 e la Bersani 2 che insieme a quella di Franceschini fanno proprio un terzo, un terzo e un terzo degli iscritti e quindi dei dirigenti. A volte c'è anche flessibilità, dipende dal caso, ma è difficile che uno passi da una corrente all'altra. Il paradosso è che ogni corrente comprende quattro gatti i quali continuano indefessamente (o solo fessamente) a differenziarsi, fino allo sfinimento! E alla fine ai banchetti o alle manifestazioni si presentano sempre solo quattro gatti per corrente, che stanno nel proprio terzo! Ci sarebbe anche la corrente di Marino in verità, la più flessibile direi, anche perchè là c'è solo un gatto. Questa flessibilità produce che i quattro gatti, talvolta, diventino 5.
Capisco che è un po difficile per i comuni mortali comprendere questo meccanismo, ma funziona così.

Infine, vi racconto della proprietà delle perle e dei diamanti, come ironicamente la definisco, proprietà che appartiene agli intelletti sublimi del circolo, perchè anche da noi, nel nostro piccolo, ce n'è qualcuno. Mi spiego meglio anche questa volta. C'è una fiaba di cui non ricordo il nome nella quale una delle due protagoniste viene premiata da una fata perchè è stata buona e l'altra punita perchè è stata cattiva. Quella premiata, ad ogni parola che pronuncia, sputa dalla bocca proprio perle e diamanti, l'altra cattiva rospi e pipistrelli. Ecco, nel mio partito c'è qualcuno che si identifica sempre nella parte della protagonista buona...

Visto che anche io faccio parte, mio malgrado, di questo strano apparato, penso (spero) che nessuno agisca in malafede o contro il partito. Ma qualcosa deve assolutamente cambiare. A breve ci saranno i congressi provinciali (che secondo me devono essere fatti in fretta e senza troppo clamore perchè la gente è stufa di tante celebrazioni inter nos). Orsù, cogliamo l'occasione per diventare un partito vero che ha la schiena dritta. Non ci possiamo permettere più di tirare a campare occupandoci sempre e solo della prima occasione succosa dal punto di vista della visibilità o di saltare sul cavallo dell'emotività collettiva per far colpo sulla gente a livello personale. E soprattutto facciamo un nuovo direttivo autorevole che sappia quello che vuole. Chi lo vince vince sto congresso cittadino si faccia una maggioranza solida e autorevole che non sappia solo balbettare. Poi chi ci sta ci sta per lavorare sodo al fianco dei nostri elettori e per conquistarne di nuovi o almeno per recuperare quelli persi.
Chiediamo questo ultimo sforzo ai nostri iscritti. E' l'ultima occasione fino alle elezioni comunali.