sabato 28 febbraio 2009

I Quattro Moschettieri

Peppe Russo, Giuseppe Dilengite, Giuseppe Cioffi, Antonio Parlato.
Questi secondo Metropolis sarebbero i quattro Assessori che hanno osato sfidare Cinque. E che il sindaco starebbe per sostituire in un prossimo rimpasto.
Sulle pagine del Mattino è Parlato, Colline Vicane, ad esprimersi: "Il sindaco sulla questione della scuola ha scelto di andare avanti a scatola chiusa, tralasciando anche significativi aspetti politici"
Da parte sua, Gennaro Cinque si autocelebra, si attribuisce solo meriti e accusa i suoi Assessori di immobilismo e di assenteismo nei momenti cruciali affermando: "sono lo zoccolo duro, che intendo denunciare alla città, all'interno della maggioranza". Non lo sfiora nemmeno l'idea che forse nel suo modo di fare c'è qualcosa che non funziona. Sembra non aver capito che non è il solo a comandare e che deve dar conto delle scelte e delle azioni che fa. Ritiene che chiunque osi contraddirlo non ha capito niente e deve togliersi dai piedi.
Ma insomma, pensa forse di essere nel suo showroom, dove può agire da padrone e gestirsi in proprio?
Tutto ciò, a nostro avviso, non ne fa un buon sindaco. Un buon sindaco, come qualsiasi politico che ha responsabilità di governo, deve saper ascoltare e recepire gli umori di chi gli sta intorno, capire quando si può forzare la mano e quando invece s'adda stà e tornare sulle sue decisioni. D'altra parte, è ancora da verificare che stia agendo nell'interesse dei cittadini e della città. Dia almeno tempo al tempo, non dia sempre per scontato che è ottimo tutto quello che fa e pensa di fare!
Cinque è comunque arrivato a un punto cruciale del suo madato. Ora deve dimostrare di avere delle capacità politiche e scendere dal trono dove crede di essere seduto (da quello che dice in queste ore, però... ) o la sua immagine di superuomo è destinata al declino: non è un dio e qualcuno comincia ad essere stufo della sua tracotante sicumera.

venerdì 27 febbraio 2009

DIMISSIONI DEL SINDACO GENNARO CINQUE


"Per opportuna conoscenza e per l'assunzione di tutti i provvedimenti consequenziali, si comunica con nota del 26.02.2009 prot. n.5503, consegnata in data - ore 19.30 - nelle mani del Segretario Generale, acquisite al protocollo generale in data 27.02.2009 al n. 5535, il Sindaco pro-tempore del Comune di Vico Equense, sig. Gennaro Cinque, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica sindacale.

In merito si ricorda che l'art. 53.3 del TUEL dispone che "le dimissioni presentate dal sindaco.... diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dall0 scioglimento del rispettivo consiglio, con contestuale nomuna di un commissario."
IL SEGRETARIO GENERALE
Dott. Luigi Salvato
Con questo comunicato Salvato annuncia le dimissioni del sindaco.
Il motivo delle dimissioni non è stato ancora ufficializzato, ma, dicono i soliti ben informati, già da un po' nella maggioranza serpeggiano malumori legati soprattutto alle scelte politiche di Gennaro Cinque. Gli attriti del Sindaco con alcuni Assessori e Consiglieri, che riguardano lo stato della democrazia nel Comune, avrebbero logorato lentamente qualche rapporto un tempo politicamente molto saldo: pare che ieri sera siano volate parole grosse, violenti pugni sul tavolo ed esplicite accuse di voltafaccia.
Le giunte di destra, dunque, benchè raccolgano consensi plebiscitari, sembra che non siano in grado di garantire la stabilità. A suo tempo Dilengite fu sfiduciato e la sua maggioranza, in una notte, fu spazzata via da un tempestoso vento distruttivo. Subito dilagò l'impazienza di Gennaro Cinque che era stufo di fare l'Assessore a vita: con i suoi 300/500 voti di lista aveva rimpinguato più volte la coalizione del centrodestra, rimanendo però relegato solo a ruoli di secondo piano. In quell'occasione, Dilengite fu costretto a lasciare libera la poltrona più ambita e a candidarsi al ruolo di vice.
Così, Gennaro Cinque, l'amato Telearredo, fu finalmente incoronato Reuccio dalla massa, soprattutto moianese, che gli tributò un vero trionfo. Il giorno della sua elezione, Vico Equense fu invasa da una enorme folla festante di cittadini della zona alta. Per le vie del centro non si era mai vista tanta gente entusiasta, quasi inebriata, di un evento politico che considerava come una conquista.
Oggi, però, per la seconda volta in due anni, Gennaro si dimette, c'è di nuovo la crisi, la terza in quattro anni di centrodestra.

Le dimissioni di Cinque potrebbero essere ritirate in 24 ore o confermate entro 20 giorni. Questo davvero non ci è dato di sapere. Rassegnate oggi, probabilmente, non si è in tempo per andare alle urne a giugno, l'eventuale commissariamento potrebbe durare anche un anno e mezzo. Tutto dipenderà dalle scelte di Cinque e dei suoi Assessori e Consiglieri, ovviamente. Quali condizioni metterà l'ex sindaco per non mandare tutto all'aria? Sanguigno com'è, c'è da immaginarsi un patto chiaro: consenso senza condizioni o tutti a casa.
La posta in gioco in questa ottica è altissima, è in ballo il concetto stesso di esercizio del potere, bisogna scegliere cioè se stare dalla parte della democrazia o del potere esclusivo, quello che permette di scorrazzare nelle istituzioni democratiche, a mani libere, senza confronto, e ... senza limiti.

giovedì 26 febbraio 2009

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Circolo
“SU VICO”
“Sosteniamo Una Vera Innovazione COmunale”

Comunicato stampa del 26/2/09

Vico Equense ha il suo Circolo dell’Italia dei Valori!
La sezione ha un nome che vuole essere incoraggiante e di sprone per un reale cambiamento: SU VICO! che è, in realtà, anche l’acronimo di Sosteniamo Una Vera Innovazione COmunale.
Il circolo è nato dal desiderio di giovani professionisti di rendersi fautori di proposte, concrete e possibili, per dare una svolta all’andamento della vivibilità del Comune di Vico Equense che da più parti reclama aiuto.
La scelta di farsi supportare dall’Italia dei Valori è stata fatta poiché al momento, nella scena nazionale, è l’unico movimento – che tende a diventare partito – che sta dando garanzie di coerenza, efficienza, disponibilità verso il territorio e supporto istituzionale.
Forte è, infatti, il sostegno alle iniziative che verranno proposte, garantito dai rappresentanti dell’IDV in Parlamento, saldamente legati al nostro territorio ed al suo sviluppo.


Marica Esposito
cell. 3475907565

mercoledì 25 febbraio 2009

Presidenza della Provincia - Pd, ecco le regole per le primarie

Ora ci sono le regole e c´è una data. Le primarie del centrosinistra per la presidenza della Provincia sono fissate per domenica 22 marzo. Saranno primarie di coalizione, e la coalizione sta prendendo forma.
Insieme con il Pd corrono la Sinistra, formata dall´area Vendola coordinata da Andrea Di Martino e Sd (oggi presentazione del gruppo costituito in Regione, con a capo Tonino Scala); corrono i Verdi e anche i Socialisti, che hanno sciolto la loro riserva durante l´incontro di ieri mattina con Enrico Morando, il senatore piemontese confermato commissario dei democratici a Napoli. Alleanze preparate a Roma da Gennaro Migliore e Marco Di Lello. Venerdì arriva Vendola alla Mostra d´Oltremare. Ma la coalizione potrebbe ancora allargarsi. Morando attende una risposta dai comunisti rimasti con Ferrero dentro Rifondazione, alle prese domani con una giornata decisiva per la linea da tenere in provincia. Se passasse quella di Tommaso Sodano, il partito andrebbe per conto suo. Se invece nel braccio di ferro prevalesse Corrado Gabriele, il Prc potrebbe entrare in coalizione e andare alle primarie, probabilmente proprio con l´assessore regionale. L´ultimo punto interrogativo riguarda l´Idv, che lascia aperto all´accordo col Pd un piccolo spiraglio. Non più di 10 possibilità su 100.
Nel campo che dovrà contrastare la candidatura Pdl di Luigi Cesaro, il quadro si fa più chiaro. Intanto con le regole. Le candidature per le primarie andranno presentate entro lunedì 9 marzo. Ogni forza politica potrà schierare un proprio uomo. Così, mentre il Pd ha la certezza Nicolais, la Sinistra è orientata sull´uscente Di Palma insieme con Socialisti e Verdi, sulla scorta del progetto di una lista unitaria già abbracciato per le Europee (dove esiste lo sbarramento al 4 per cento). Resta in piedi per le primarie il "modello fiorentino": se dentro un partito che ha già un candidato, dovessero maturare ulteriori proposte, entro domenica 8 marzo bisognerà raccogliere delle firme a sostegno. È un´ipotesi a cui dentro il Pd si pensa. «Non contrasterò altri candidati, ma dovranno avere le firme necessarie», il pensiero di Morando ieri in riunione. Quante firme? La soglia è stata fissata a 1.500. Una commissione ne valuterà la conformità al regolamento e al codice etico. Previsto anche un tetto alle spese per la campagna elettorale e limiti alla propaganda.
Nicolais, Di Palma, il nodo da sciogliere su Gabriele, e poi? Non è un mistero che l´area Bassolino stia provando a individuare un nome giovane esterno al partito, per poter presentare a Roma la prova di aver lavorato sull´identikit a suo tempo confezionato da Veltroni. Per conto loro si sono rimessi in moto gli under 40 che a gennaio avevano preparato il manifesto "Rinnoviamoci". Nicola Corrado, vice sindaco di Castellammare, ha convocato al Palazzetto del mare della sua città un´assemblea per sabato 7 marzo: se in quella sede dovesse emergere una candidatura generazionale per la Provincia, partirebbe all´istante la raccolta di firme. I "giovani" hanno anche un principio di programma: risorse europee per il recupero del mare da Sorrento a Pozzuoli; l´utilizzo dell´esercito nei quartieri noti come fortini della camorra; l´annuncio dell´intera squadra di governo prima di andare al voto. All´assemblea di Castellammare è stato invitato anche Morando.







lunedì 23 febbraio 2009

Il "Contratto con gli Arolesi"

Al pari di Berlusconi, Telearredo stipula contratti con i cittadini.
Come Silvio, che idealmente è il suo grande maestro, Gennaro Cinque fa un gesto plateale e, accontentandosi di quello che ha, una sala parrocchiale, una biro e un foglio A4, mette in scena un surrogato dello studio di Vespa. Così, qualche giorno fa, al cospetto di alcuni cittadini arolesi imbufaliti per la famigerata delibera 233 sul dimensionamento scolastico, Telearredo verga le date che indicano i tempi del progetto della nuova scuola di Arola. Il progetto avrebbe da superare solo le tre fasi canoniche, diventando esecutivo in tre mesi. Più veloce della luce! Una firma suggella il patto d'onore.
Non sappiamo quanti arolesi gli abbiano creduto, a dire di qualcuno ben pochi perchè già passava di bocca in bocca, nella sala parrocchiale, la notizia di una diffida in arrivo dalla Regione che boccia drasticamente il pessimo piano di dimensionamento del Sindaco.
Clicca sull'immagine e leggi il contratto

domenica 22 febbraio 2009

Faito e le vuote contumelie di Telearredo

Delibera 1

Basta leggere queste due delibere (facilmente rintracciabili in rete...) per capire che tra La Regione Campania, la Provincia e l'Ente Parco Monti Lattari, due anni fa, ci sono stati accordi tali (soprattutto economici) da non poter escludere l'Ente Parco dalla gestione del Faito. Quindi, non si capisce perchè dalla destra campana e dallo stesso Gennaro Cinque si alzino calde proteste sulla legittimità dell'accordo e inquietanti (quanto strumentali) avvisaglie di pericolo. Si può dare spazio a qualche critica, ma è falso insinuare a tutto spiano che l'Accordo d'Intesa tra Regione, Provincia ed Ente Parco sia un sopruso che affiora oggi, del quale nessuno sapeva niente. Non capiamo bene, inoltre, e ne vorremmo spiegazione, da dove vengono i sospetti del Sindaco di future e certe assunzioni clientelari e di una gestione non in sintonia con i bisogni del territorio da parte di terzi. Gennaro Cinque non ha mosso critiche sostanziali o suffragate dai fatti.
Ci sembra piuttosto che si stia agitando solo per il timore che qualcuno gli tolga una grossa polpetta dal piatto... Le assunzioni clientelari probabilmente avrebbe voluto farle lui insieme a qualche consigliere regionale di AN amico suo.
Dal Comune di Vico Equense finora sono giunte solo chiacchiere e vuote contumelie, di progetti qualificati nemmeno l'ombra. Cosa vuole fare il Sindaco per rilanciare Faito è tuttora oscuro. La stessa delibera dello scandalo, quella per la quale si è infuriato Cardone, pur riferendosi al Faito, era praticamente una patacca, non conteneva alcuna novità. Quindi, che protesta a fare il Sindaco se non ha MAI avuto (nemmeno adesso) assolutamente nulla da aggiungere a una intesa già programmata da anni e in via di approvazione?
E quanto è squallido ripetere fino alla noia " Faito è casa mia"...
No, caro Telearredo, non ti allargare, Faito è casa di tutti.



sabato 21 febbraio 2009

L'elezione di Franceschini

E' durata davvero poco la crisi. Il Pd ha un nuovo Segretario Nazionale, Dario Franceschini. Per ora il partito ha tenuto, non si è ulteriormente dilaniato e questo è di ottimo auspicio per il futuro.
Le Primarie in questo momento, pur rappresentando un grande strumento della democrazia, avrebbero inevitabilmente portato a ulteriori spaccature. Il Pd invece ha dimostrato oggi di essere un grande partito.
Ora bisogna assolutamente tornare a vincere.




giovedì 19 febbraio 2009

Opsss c'è un pilastro!

non so se ridere o piangere... VIDEO DELL'ASSURDO

mercoledì 18 febbraio 2009

martedì 17 febbraio 2009

Veltroni lascia


Non poteva fare diversamente. Stava nei fatti, nelle stesse parole di Walter, sempre più stanche, mentre si sbiadiva giorno dopo giorno l'identità di un grande partito che, a un certo punto, ha smesso di parlare al cuore e alla testa degli italiani.
Il partito non ha funzionato, inutile dire per colpa di chi. Non ha funzionato e basta. Tutti i tentativi del segretario nazionale di dargli un'identità sono falliti, e d'altra parte la logica del "ma anche" di per sè scialba, buonista, diciamolo un po' qualunquista, non ha aiutato. Un partito, una coalizione, un governo hanno bisogno di identità, di SI e di NO decisi, convinti e convincenti e di unità. I contorti discorsi sulle anime belle e sulle belle intenzioni non servono per vincere le elezioni.
Ormai aveva fatto il suo tempo: Walter è stato coraggioso e generoso, ma ha perso troppo e ne ha preso atto.

La più orrida delle soluzioni ora mi sembra un "direttorio" temporaneo fino a ottobre. Ci vuole un nuovo Segretario, subito, per affrontare Europee e Amministrative e vedere di non rimetterci anche le mutande.

domenica 15 febbraio 2009

"Basta con le sceneggiate!"

Pasquale Cardone torna a farsi sentire sulle pagine di Metropolis e ribadisce un concetto che pare non essere chiaro al Sindaco e alla sua Giunta. Dopo le ultime dichiarazioni di Cinque, il Consigliere del Pd ci tiene infatti a precisare che non gli servono i contentini, ma azioni serie e determinate da parte dell'Esecutivo. Il Sindaco invece, secondo Cardone, anche in questa occasione esibisce il suo abituale atteggiamento paternalistico, di accomodamento, come gli eroi delle "sceneggiate", e continua nei fatti ad avallare il comportamento scorretto e antidemocratico di alcuni Assessori e Funzionari.

Piu volte in questi anni i consiglieri Comunali del Pd si sono lamentati di essere oggetto, insieme ad altri rappresentanti dell'opposizione, di un "ostruzionismo reiterato e ingiustificato da parte di alcuni Funzionari e Assessori". Il Consiglio stesso si è svuotato delle sue funzioni istituzionali: gli Assessori non hanno mai relazionato sulle attività svolte e sugli obiettivi da raggiungengere. Il Sindaco, quando è presente, si chiude in un assordante silenzio, dando così corpo alla evidente indifferenza della maggioranza verso tutte le problematiche sollevate in Aula dall'opposizione. Risposte vere alle interpellanze della minoranza non ce ne sono mai state, nessun chiarimento è venuto quando sono emersi dei dubbi di legittimità nell'ambito dei lavori pubblici, delle procedure di affidamento di incarichi professionali e consulenze, di forniture e di servizi.

Costa proprio tanto rispondere sui lavori alla Raffaele Bosco e al Borgo della marina di Vico, sulle opere mai finite, su quelle iniziative quantomeno singolari del Comune, su come, in sostanza, si spendono i soldi pubblici? Cinque dice che non ha nulla da nascondere. E allora perchè si sottrae al confronto? Perchè, invece di mettere una pezza sulle falle democratiche, non pretende dai suoi uomini un corretto rapporto con l'opposizione? E perchè non si dovrebbe essere d'accordo con Cardone che ci vogliono i fatti per dimostrare la propria illibatezza?

In questa perdurante atmosfera di lotta contro i mulini a vento, l'opposizione rischia di stancarsi e di affievolire i suoi toni per sfinimento. Forse è proprio questo l'obiettivo del Sindaco e del suo staff...

Oppure, sono davvero "de coccio"...

venerdì 13 febbraio 2009

E' un po' dura e anche noioso il dover replicare



tutte le volte che vengono pubblicate notizie inesatte. Ma è giusto dare una corretta informazione e non lasciare che vengano diffuse notizie inventate di sana pianta. Per questo è necessario ripetersi: in Comune venerdì scorso non c'è stata nessuna rissa, tantomeno la rissa è stata sfiorata. Solo in tarda serata, si sono affrontati, civilmente, il sindaco, il vice sindaco e alcuni consiglieri della maggioranza e dell'opposizione. Alzando, loro sì, un po' la voce, ma senza alcuna intenzione di fare a botte. Qualcuno ha però chiamato i Carabinieri: evidentemente quel qualcuno non aveva capito niente.

Tutto ciò avveniva ieri. Quanto all'oggi, bisogna dire che la protesta del Consigliere Cardone era ed è assolutamente da condividere: il problema sorto nei rapporti istituzionali con la negazione del diritto di accesso agli Atti, ha creato ai consiglieri di opposizione delle enormi difficoltà nel loro ruolo obbligatorio di controllori.
Forse proprio per questo il Sindaco Gennaro Cinque, secondo quanto diffuso nelle ultime ore, sta accingendosi a sanare la situazione, curandosi egli stesso di spedire le delibere e gli atti per via postale, direttamente presso il domicilio dei richiedenti.
C'è però da rilevare che Cinque, nel suo andare incontro ai consiglieri di opposizione, da un lato dimostra una forte volontà di pace, ma dall'altro sta anche sottacendo le gravi responsabilità di alcuni funzionari, ai quali bisognerebbe che qualcuno spiegasse cosa vuol dire in democrazia l'esercizio del potere.
E fintanto che costoro resteranno al loro posto, resterà anche una macchia, come un'ombra, su tutta l'amministrazione Cinque.

lunedì 9 febbraio 2009

Infiniti problemi e...infiniti consulti nel Comune di Vico Equense

Le consulenze qui riportate sono state tutte stipulate dal Comune di Vico Equense nel secondo semestre del 2008, tra il mese di agosto e il mese di dicembre.
Ecco l'elenco dei consulenti e i loro compensi:

Agr. Raffaele Starace - Vico Equense - compenso complessivo € 4.654

dott.ssa Silvia Centoze - Castellammare di Stabia - compenso € 4.705

ing Agostino Elefante - Castellammare di Stabia - compenso € 1.305

geom Ciro Fiorentino - Vico Equense - Compenso di € 1.305

geom Coppola Massimo - Vico Equense - Compenso di € 3.717

Raggruppamento Temporaneo di Professionisti: arch. Guido Grosso-arch. Michele Napolitano-arch. Tommaso Napolitano - Nola - Compenso di € 7.642

Raggruppamento Temporaneo di Professionisti: arch. Guido Grosso-arch.Michele napolitano-arch. Tommaso Napolitano - Nola - Compenso di € 13.901

Raggruppamento Temporaneo di Professionisti: arch Guido Grosso-arch. Michele Napolitano-arch Tommaso Napolitano - Nola - Compenso di € 36.863

dott.ssa Vanacore Carmela - Vico Equense - compenso mensile per un anno di € 1.000 tot € 12.000

Associazione professionale "Avvocati Associati Picone, Paparella, Viggiano e Marzano" - Napoli. Compenso di € 7.636

arch. Brigida De Somma - S. Giorgio a Cremano - Compenso di € 4.930

ing Gianluigi De Mare - Matera - Compenso di € 4.930

avv. Paolo Picone - Napoli - Compenso Complessivo di € 4.930

ing. Carmela D'Avino - Somma Vesuviana - Compenso di € 1.142 al mese per 4 mesi. Tot € 4.568

arch. Anna Palumbo - Napoli - Compenso di € 1.500

ing. Giovanna Capuozzo - Napoli - 1.381 per dieci mesi, tot 13.810

Il totale complessivo dei compensi spettanti ai consulenti del Comune di Vico Equense, per il solo secondo semestre del 2008, è di € 118.529.

sabato 7 febbraio 2009

Nessuna rissa in Comune - clicca e guarda il VIDEO


Tutto era tranquillo ieri sera nonostante la grave offesa ricevuta dal Consigliere Cardone da parte del dott. Salvato, che ha negato senza motivazioni la copia di una delibera di Giunta. Intorno a Cardone, a dimostrargli solidarietà, il Partito Democratico, i consiglieri De Martino e Cannavale, semplici cittadini. Anche per questo non si capisce perchè qualcuno ha chiamato di nuovo i Carabinieri i quali hanno ritirato i documenti di chi pacificamente sostava sui ballatoi e sulle scale del comune: non c'era stato alcun invito ad allontanarsi, non era in atto una occupazione del comune, nessuno ha alzato la voce. Si era là solo in attesa degli eventi.
In tarda serata è di nuovo sopraggiunto il Sindaco, accompagnato da Dilengite, con aria torva, incazzatissimo e con un atteggiamento ben diverso da quello tenuto nel pomeriggio, quando con voce suadente incitava i presenti ad ammorbidire la posizione di Cardone, ribadendo che il comune è la casa di tutti e che nessuno sarebbe stato cacciato fuori. Non ha salutato nessuno in serata, ha alzato la voce e ha rilasciato infine la delibera al Consigliere Cardone.
A quel punto, non essendoci più motivi per restare negli uffici comunali, Cardone e gli astanti sono andati via.
Resta, dopo questo episodio, l'indignazione di quanti ritengono quella del Sindaco una figura istituzionale rappresentativa della democrazia e rispettosa del corretto rapporto tra maggioranza e opposizione: Salvato non è stato eletto dai cittadini è può essere ignorante e pressapochista nei confronti delle regole democratiche. Il Sindaco e la maggioranza hanno però il dovere di garantire il riconoscimento pubblico delle Opposizioni.
Salvato a nostro avviso deve essere rimosso dal suo incarico, il suo atteggiamento è in profondo contrasto con le elementari regole democratiche.

venerdì 6 febbraio 2009

Nuovo increscioso episodio del dott. Salvato


Il Consigliere Cardone stamane si è recato al Comune ed ha fatto regolare richiesta per la copia di una delibera di Giunta al Dott. Salvato, Segretario Generale del Comune di Vico Equense. Ricevuto l'ennesimo NO il Consigliere Cardone ha deciso di restare negli uffici del comune seduto al suo posto fino a quando la delibera non gli fosse stata formalmente rilasciata. Nel frattempo sono sopraggiunti i Carabinieri, chiamati dallo stesso cons. Cardone, i quali hanno steso regolare verbale sull'accaduto.

Il Sindaco Gennaro Cinque e l'Ass. Matteo De Simone, giunti in comune poco dopo i Carabinieri, hanno cercato di convincere Cardone a desistere dalla sua posizione, assicurandogli che entro lunedì prossimo questa incresciosa tarantella avrebbe avuto termine e che al Consigliere sarebbero state consegnate le carte richieste tutte le volte che ne avesse fatto regolare richiesta. Ma Cardone ha ribadito il suo diritto, in quanto membro dell'opposizione legittimamente eletto, di ricevere ad horas, come sancito anche dalle norme in vigore, gli atti del comune già pubblicati.
Sta di fatto che il dott. Salvato alle ore 14.00 ha lasciato gli uffici del Comune salutando in pompa magna (jammuncenne a casa!!!...) e dimostrando la solita arroganza con fierezza.
In questo momento la situazione è stazionaria. Con Cardone nelle stanze del Comune ci sono alcuni membri del Direttivo del Partito democratico di Vico Equense, altri Consiglieri dell'Opposizione e si attendono sviluppi. Sono stati convocati anche i maggiori organi di stampa locale e Metropolis Tv.
ps: a dire del Sindaco c'è stato un colloquio tra lui e il dott. Salvato, ma questi non ha voluto sentire ragioni. Altri membri dell'esecutivo sono stati redarguiti dall'irascibile Segretario Generale al momento di ricondurlo a più ragionevoli posizioni.
A Vico Equense nessuno ricorda avvenimenti simili dalla fine della dittatura fascista. Da quando esiste la Repubblica, si riconosce all'Opposizione, in tutti i livelli istituzionali, un ruolo fondamentale per la democrazia, quello del controllo e della partecipazione alle scelte dell'Esecutivo.

mercoledì 4 febbraio 2009

Sentitissime condoglianze

alla famiglia di Luigi Tommasino, al Sindaco Vozza e a tutto il Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia. Un abbraccio particolare al giovanissimo figlio del Consigliere Tommasino involontario testimone di un episodio sconvolgente, mostruoso come tutti i vigliacchi agguati della camorra.
Maria D'Ordia