"Per opportuna conoscenza e per l'assunzione di tutti i provvedimenti consequenziali, si comunica con nota del 26.02.2009 prot. n.5503, consegnata in data - ore 19.30 - nelle mani del Segretario Generale, acquisite al protocollo generale in data 27.02.2009 al n. 5535, il Sindaco pro-tempore del Comune di Vico Equense, sig. Gennaro Cinque, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica sindacale.
In merito si ricorda che l'art. 53.3 del TUEL dispone che "le dimissioni presentate dal sindaco.... diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dall0 scioglimento del rispettivo consiglio, con contestuale nomuna di un commissario."
IL SEGRETARIO GENERALE
Dott. Luigi Salvato
Con questo comunicato Salvato annuncia le dimissioni del sindaco.
Il motivo delle dimissioni non è stato ancora ufficializzato, ma, dicono i soliti ben informati, già da un po' nella maggioranza serpeggiano malumori legati soprattutto alle scelte politiche di Gennaro Cinque. Gli attriti del Sindaco con alcuni Assessori e Consiglieri, che riguardano lo stato della democrazia nel Comune, avrebbero logorato lentamente qualche rapporto un tempo politicamente molto saldo: pare che ieri sera siano volate parole grosse, violenti pugni sul tavolo ed esplicite accuse di voltafaccia.
Le giunte di destra, dunque, benchè raccolgano consensi plebiscitari, sembra che non siano in grado di garantire la stabilità. A suo tempo Dilengite fu sfiduciato e la sua maggioranza, in una notte, fu spazzata via da un tempestoso vento distruttivo. Subito dilagò l'impazienza di Gennaro Cinque che era stufo di fare l'Assessore a vita: con i suoi 300/500 voti di lista aveva rimpinguato più volte la coalizione del centrodestra, rimanendo però relegato solo a ruoli di secondo piano. In quell'occasione, Dilengite fu costretto a lasciare libera la poltrona più ambita e a candidarsi al ruolo di vice.
Così, Gennaro Cinque, l'amato Telearredo, fu finalmente incoronato Reuccio dalla massa, soprattutto moianese, che gli tributò un vero trionfo. Il giorno della sua elezione, Vico Equense fu invasa da una enorme folla festante di cittadini della zona alta. Per le vie del centro non si era mai vista tanta gente entusiasta, quasi inebriata, di un evento politico che considerava come una conquista.
Oggi, però, per la seconda volta in due anni, Gennaro si dimette, c'è di nuovo la crisi, la terza in quattro anni di centrodestra.
Le dimissioni di Cinque potrebbero essere ritirate in 24 ore o confermate entro 20 giorni. Questo davvero non ci è dato di sapere. Rassegnate oggi, probabilmente, non si è in tempo per andare alle urne a giugno, l'eventuale commissariamento potrebbe durare anche un anno e mezzo. Tutto dipenderà dalle scelte di Cinque e dei suoi Assessori e Consiglieri, ovviamente. Quali condizioni metterà l'ex sindaco per non mandare tutto all'aria? Sanguigno com'è, c'è da immaginarsi un patto chiaro: consenso senza condizioni o tutti a casa.
La posta in gioco in questa ottica è altissima, è in ballo il concetto stesso di esercizio del potere, bisogna scegliere cioè se stare dalla parte della democrazia o del potere esclusivo, quello che permette di scorrazzare nelle istituzioni democratiche, a mani libere, senza confronto, e ... senza limiti.
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