giovedì 18 settembre 2014

Vico Equense – Consiglio Comunale: varati i Referendum, ma sul Cinema Aequa è ancora fumata nera

Nuova fumata nera sulla ricostruzione del cinema Aequa. Relegato, come al solito, nei punti finali di un OdG chilometrico, l’argomento è stato rimandato al prossimo Consiglio Comunale.  Nell’Assise svoltasi stamattina si è discusso di altro e cioè sostanzialmente di Referendum comunali e di spiagge. Poche le novità, comunque, in un consesso nel quale c’è una schiacciante supremazia della maggioranza, compattissima se si tratta di demolire le istanze che vengono dalle minoranze. Meno compatta se si guarda al suo interno dove le vecchie faide non si sono ancora sanate. Il Sindaco Gennaro Cinque ha dimostrato andando via quasi subito che la maggioranza c’è ancora, il numero legale regge e non c’è bisogno delle opposizioni per  lo svolgimento dei Consigli Comunali. Si è guardato ancora bene però dal sedersi a fianco del Presidente Maurizio Cinque, mentre nei banchi della maggioranza si sono notate un paio di assenze significative.
Questo clima non ha impedito il varo di un importante provvedimento sul quale c’è stata l’unanimità, ovvero il regolamento sui Referendum comunali che d’ora in avanti anche a Vico Equense saranno possibili.
I Referendum potranno essere promossi dal Comune stesso oppure dal 20% degli iscritti nelle liste elettorali, ovvero dalla raccolta di 3.400 firme. Non sono ammissibili i Referendum che riguardano gli strumenti urbanistici attuativi e l’organizzazione degli apparati comunali, i tributi e le attività amministrative. La validità è sancita dalla partecipazione del  40% dei votanti, che a Vico corrisponde all'incirca a 7.000 elettori.
Bocciata sonoramente, invece, la proposta di delibera inoltrata da Dilengite e Cioffi, consiglieri della minoranza di centrodestra. Dilengite e Cioffi hanno proposto di revocare gli affidamenti triennali degli arenili ai privati anche e soprattutto alla luce del disastroso bilancio di fine stagione balneare.  La gestione privatistica ha infatti  prodotto la limitazione massima delle spiagge libere a spese soprattutto dei residenti nonchè il degrado delle zone limitrofe che risultano sporche e trascurate e l’invasione da parte di turisti mordi e fuggi che arrivano dall’hinterland napoletano e che saccheggiano il territorio senza benefici per la collettività locale. I due consiglieri hanno proposto di tornare alla vecchia gestione pubblica degli arenili che nei fatti risulta essere la migliore possibile e di limitare al massimo i pendolari del mare favorendo navette per i turisti alloggiati negli alberghi,  nelle case-vacanza e per i residenti.  Anche l’abolizione parziale dei parcheggi in riva al mare sarebbe un deterrente per gli insopportabili invasori estivi.
A sorpresa il maresciallo Cioffi si è detto anche lui mortificato dalle condizioni in cui versano le spiagge vicane in estate, ma ciò non gli ha impedito di votare contro la proposta di delibera di Dilengite e Cioffi che è stata liquidata nonostante la giustezza degli argomenti portati all’attenzione.
Maria D’Ordia per Il Gazzettino Vesuviano

Vico Equense – SS. Trinità e Paradiso tra turbolenze interne mentre si allontana l’acquisizione al Comune

Per chi si aspettava una rapida conclusione dell'iter di acquisizione al Comune di Vico Equense dell'Istituto SS Trinità e Paradiso, nel maggio scorso è arrivata una doccia gelata dal Ministero delle Finanze. La Ragioneria dello Stato ha infatti restituito la relazione tecnica con esito negativo. Le ragioni che hanno determinato tale calamità sono sempre le stesse da anni ormai e cioè le incertezze economiche del Comune che non sembra avere la possibilità di acquisire l'Ente senza aggravio per la collettività e l'inquadramento del personale già in forza sul quale, secondo il Ragioniere dello Stato, permangono dei dubbi di notevole entità in quanto "È necessario chiarire inequivocabilmente se suddetto personale appartenga al comparto pubblico o privato, se sia stato assunto a tempo indeterminato e con quale inquadramento."
Sarà per questi motivi che il MpV, gruppo di minoranza nel Consiglio Comunale cittadino, ha pubblicato un manifesto con il quale si rivolge direttamente al PdC Matteo Renzi chiedendo il suo fattivo intervento per la soluzione del problema.
Il manifesto esce dopo un'estate segnata anche da alcune turbolenze interne al CdA della SS Trinità. Il Presidente Enzo Esposito ha concesso l'uso del giardino annesso all'Istituto alla Fondazione FAST e, secondo alcune esternazioni dei membri del CdA Scaramellino e De Simone, lo avrebbe fatto senza consultarsi con loro e senza rispettare il bando per la concessione emesso dallo stesso CdA.
Andrea Lauro, del MpV, subentrato all'avv. Starace in Consiglio Comunale si dice convinto che l'iter burocratico continuerà fino all'acquisizione ed esprime dei dubbi sulle presunte frizioni nel Cda.
Con il nuovo manifesto MpV chiede a Renzi di accelerare l’acquisizione della SS Trinità. Esistono ancora delle possibilità?
“Che ci sia stato un rallentamento dell’iter burocratico, è innegabile. Ma siamo difronte a questioni facilmente risolvibili, per questo io e il movimento civico a cui appartengo, siamo e restiamo fiduciosi che l’acquisizione al patrimonio pubblico sia un obiettivo realizzabile in tempo ragionevole”. 
Dalle ultime notizie relative alla Fondazione FAST  che ha provveduto alla "rinascita " del giardino della SS Trinità e da alcune esternazioni della prof.ssa  Scaramellino si evince che c'è stato un certo disappunto in quanto Esposito avrebbe fatto tutto a insaputa degli altri componenti del CdA.
“Non sono a conoscenza di eventuali screzi all’interno del cda della Santissima Trinità. Quanto all’associazione di cittadini, personalmente non posso che essere contento dell’impegno e la passione profusi per la realizzazione di un progetto ammirevole che, però, mettere a nudo le carenze del Comune. È l’amministrazione che dovrebbe farsi carico di erogare servizi e garantire spazi pubblici per i bambini. Ma ciò non sempre avviene. Basta guardare piazza Marconi, lo stato in cui versa l’area destinata ai bambini è di totale abbandono, nonostante gli appelli del nostro gruppo consiliare. Associazioni di genitori e cittadini dovrebbero tutti impegnarsi e spronare l’amministrazione affinché garantisca spazi pubblici attrezzati”.
C'è il timore che la partecipazione  della Fondazione al ripristino  del giardino della SS Trinità allontani l'acquisizione o addirittura possa favorirne la privatizzazione?
“L’acquisizione della Santissima Trinità al patrimonio pubblico è trasversalmente considerata un obiettivo politico importante. Per questo mi sento di poter dire che, al momento, non ho timori riguardo ad appropriazioni dell’Istituto da parte di privati, sotto qualsiasi veste. Certo, saremo vigili e seguiremo tutto l’iter necessario affinché l’Istituto venga restituito alla “Città di Vico Equense” e a tutti i suoi cittadini. Mi auguro che tali intenti siano condivisi da un numero sempre maggiore di cittadini e  che ciascuno, per quanto possibile, collabori. Evitare fazioni partigiane o basate su rivalità personali, è indispensabile se vogliamo garantire un futuro pubblico alla Santissima Trinità”.
Maria D'Ordia per Il Gazzettino Vesuviano