mercoledì 28 gennaio 2009

"Frane, problema irrisolto" - Non ci resta che pregare

Tecnici della protezione civile regionale sono stati inviati per un sopralluogo nelle aree ove si sono verificati gli smottamenti, ossia ai due ingressi della galleria di Seiano, a monte della ss 145 in località Scrajo e in località ponte di Seiano. “E’ in concreto pericolo la sicurezza dei cittadini – afferma il sindaco Gennaro Cinque - non possiamo rimanere inerti a guardare. Vanno prese decisioni immediatamente operative. Non vogliamo che Vico possa correre il pericolo di un’altra Sarno. Allo stato attuale è rischioso per i cittadini attraversare quell’area”.
Questo è quanto si legge oggi sulla pagina dei comunicati stampa del comune di Vico Equense.

Signor Sindaco se lei è così convinto di quello che dice, che è spaventoso, e se nessuno le dà retta, perchè non si veste di autorità e non prende lei stesso dei provvedimenti in un territorio che è sottoposto al suo governo? E' vero che Vico Equense è un paese popolato di fervidi credenti, ma dover ricorrere alla preghiera come ultima spiaggia, visti gli esiti della riunione, è un po' troppo...

lunedì 26 gennaio 2009

Vico Equense è il paese del sole


La pioggia torrenziale è micidiale nel nostro territorio davvero troppo fragile dal punto di vista idrogeologico. Due mesi di pioggia quasi ininterrotta non li può assorbire nessun terreno, figuriamoci il tufo, i terrazzamenti, le rocce in bilico, i pendii terrosi e scoscesi che finiscono direttamente a mare...
Un territorio così avrebbe bisogno di cure amorevoli, di attenzione costante, soprattutto quando non piove, quando cioè c'è la possibilità di fare interventi in sicurezza e lungimiranti.
Ma si sa, la prevenzione è il punto debole del nostro paese: l'Italia è un posto dove si ineterviene sempre dopo, quando ormai la frittata è fatta.
E' così anche qua, vicino a noi. Bisogna aspettare le piogge torrenziali, come quelle di 10 anni fa (anche allora si gridò al disatro dopo anni di incuria e strafottenza) per capire che tutto ciò che si poteva fare non è stato fatto e che si rischia di nuovo sul serio, molto sul serio.
In questi giorni ho letto varie dichiarazioni del Sindaco che si lamentava del fatto che agli altri danno i soldi e a lui no, oppure che l'Anas non può rispondergli che i territori sono suoi (del Sindaco), che l'allarme c'è e bisogna fare subito interventi radicali. Abbiamo avuto l'impressione, in verità, che volesse mettere le mani avanti, che ci tenesse ad apparire come quello che lo aveva detto che il pericolo era grosso...
Però caro Sindaco così anche lei si fa protagonista del solito balletto all'italiana sulle competenze, sulle responsabilità, sul chi deve iniziare... Anche questo è un vizio antico degli italiani, di quelli che comandano: riuscire a svicolare dalle proprie responsabilità inoltrandosi nella intricatissima giungla dei settori, delle competenze, della gerarchia burocratica. Diciamo la verità, tutti i diretti inetressati conoscono i rischi e le incongruenze di alcuni comportamenti: il ministero e la regione che fanno le cose a spizzichi e a mozzichi, l'anas che interviene in genere sempre in ritardo di almeno 4 o 5 anni e i comuni che si fidano dei loro tecnici e fanno un po' quel che gli pare.
E se ne scordano però, o fanno finta.
Così succede che Gennaro Cinque non dice che alla Marina di Vico, ad esempio, ha voluto caparbiamente fare quel che gli pareva. Non dice che c'è stato chi si è strenuamente opposto alla riqualificazione di tutto il Borgo così come era avallata dalla Giunta e dagli esperti del comune. Non dice che l' Autorità di Bacino si era espressa con queste testuali parole: "Si evidenzia che i vari gazebi sono stati ubicati a ridosso del muro sottostante il costone in area P4 (pericolosità molto elevata)
Tale sistemazione risulta pertanto, in pieno contrasto con il parere su riportato e con le norme di attuazione di questa Autorità.
Si ribadisce quindi, che viene trasferita al Comune ogni responsabilità civile e penale derivante dall'inadempienza consapevole di una norma tecnica chiarissima e inequivoca.
"
Che si trattasse di lavori in una zona ad alto rischio non turbava nessuno, tantomeno il Sindaco e l'Assessore. Turbava solo qualche rompiscatole ostruzionista...
Caro sindaco, lei che adesso è pronto ad aprire un "conflitto serio" non è da meno degli altri. Se c'è da edificare, cementare, sportosare lei è in prima fila in barba a qualsiasi rischio idrogeologico. Ed è responsabile come gli altri della mala gestione del territorio.

domenica 25 gennaio 2009

Determina n° 18 del 3 maggio 2007

Con questa determina vengono aggiudicati i lavori per l'ascensore che dalla "villetta" scende alla Marina di Seiano dentro il costone.
La ditta che si aggiudica l'appalto ha vinto la gara per la cifra di 995.000 euro.
I lavori vengono consegnati nel dicembre 2007.
Si tratta, in parole povere, della realizzazione di un ascensore, appunto, che dalla villetta scende a valle e di un tunnel sotterraneo, come quello dello Sporting, che arriva all’incrocio tra via Torretta e via Pezzolo.

Il 26 sett 2008 con la Delibera di giunta n° 195, su proposta dell’assessore Matteo De Simone e del dirigente dell’ufficio Lavori Pubblici geom. Iovine, la Giunta approva uno schema di accordo tra il comune e dei privati cittadini per l’occupazione temporanea dei suoli, al fine di realizzare a sue spese una pista di cantiere che dallo sbocco del tunnel nella roccia taglia alcuni terreni privati, attraversa il Rivo d’Arco tramite un ponticello e sbuca su via Murrano all’altezza della Gargiulo Calcestruzzi. Tutto ciò, si legge nella determina, al fine di accelerare ed agevolare l'esecuzione dei lavori aprendo un varco più comodo ai mezzi pesanti.
Successivamente, in data 18 novembre 2008, il responsabile dell’ufficio Lavori Pubblici, con la determina n°59, approva una proposta di variante migliorativa alla luce degli accordi raggiunti e sottoscritti tra i proprietari dei terreni e il Comune per la realizzazione della pista di cantiere e, cosa singolare, lo fa senza modificare il quadro economico precedente.

Due considerazioni:
1)- La ditta che si è aggiudicata la gara aveva fatto la sua offerta in base all'unica strada percorribile al momento dai mezzi pesanti e cioè attraverso la via Torretta, passando dietro la Torre del Saraceno per poi sbucare sulla via Murrano all'altezza della marina. E ha considerato le difficoltà e gli oneri relativi in misura di quel percorso. Nel momento in cui il percorso dei mezzi pesanti viene cambiato e reso immensamente più agevole, è del tutto prevedibile un congruo risparmio sulle previsioni iniziali. Ma il comune non ne chiede conto e lascia invariata la cifra totale dei lavori a tutto vantaggio della ditta.
2)- Sfugge in verità proprio il motivo per il quale il comune si fa protagonista di un accordo con i proprietari dei terreni per agevolare o favorire la ditta che ha vinto la gara. Non si può certo dire che lo fa per avere lavori migliori o in un tempo più breve di quello previsto, poiché questi sono affari della ditta vincitrice che si assume le sue responsabilità quando fa la sua offerta. Insomma non si vuole entrare nei dettagli tecnici, ma si potrebbe configurare una turbativa d’asta, stando a come si sono svolti i fatti.

Quanto alla nuova strada con annesso ponticello è una struttura temporanea che dovrà essere rimossa alla fine dei lavori. La bonaria accettazione (queste le parole usate) dei proprietari dei terreni affinchè dei mezzi pesanti vadano a stravolgere i loro beni con un andirivieni incessante inquinante e devastante, non sarà ricompensata in alcun modo.
C’è ancora gente disinteressata a questo mondo che agisce solo per il bene comune e la cosa ci emoziona e ci commuove.
Chi vivrà vedrà


Visualizzazione ingrandita della mappa
Su questa mappa è ben visibile il vecchio percorso dalla base del costone della villetta attraverso via Torretta. Quello nuovo taglierà i terreni e arriverà direttamente sulla via Murrano all'altezza della Gargiulo Calcestruzzi.

sabato 24 gennaio 2009

martedì 20 gennaio 2009

Andando per... foto

Come mai Piazzetta Croce ancora non è pronta?
I lavori dovrebbero già essere completati ma i vasoli giacciono ancora ammucchiati e il vicoletto è un vero percorso ad ostacoli. Gli abitanti della Piazzetta dicono che stamane dovevano riprendere i lavori di pavimentazione, ma non si è visto nessuno. Qualcun altro insinua che nel mettere le varie tubature gli operai e i tecnici si siano un po' distratti... Mah, vedremo.
Qualche mese fa ero andata a fare foto giù al Vescovado. Ci sono tornata stamane, non è assolutamente cambiato nulla: mura imbrattate, spazzatura tra le frasche sotto al belvedere della Cattedrale, il Largo dei Tigli sempre più area di parcheggio... Anche il casotto è ancora là e gli alberi continuano a oscurare il panorama più bello del mondo.
A guardarle le foto sembrano le stesse, invece queste sono fresche di giornata. Ed è passato un bel po' di tempo, ormai.
Eppure i lavori pubblici fervono a Vico Centro, ma per altre ragioni: un nuovo parcheggio a strati sta per nascere e l'ennesimo cantiere che farà tremare pareti e pavimenti per sprofondare metri e metri sotto il livello della strada, è in piena attività.
Ma in quel punto non si doveva fare anche il nuovo cinema?
Il progetto della Giunta Savarese lo prevedeva. Dalla targa all'entrata del cantiere però non risulta, si legge che è in costruzione solo un'autorimessa interrata. Una vera delusione, almeno per chi ama il cinema. Una domanda c'è da farsela come cittadini, però: ma a che ci servono tanti parcheggi? In quel punto, come era indicato nel vecchio progetto, il parcheggio era ottimo perchè doveva nascere un polo culturale e di aggregazione sociale simile allo Stabia Hall di Castellammare. Una libreria, un cinema, un bar... tutto un complesso insomma che avrebbe dato un po' di respiro alle asfittiche (...) risorse culturali della città. Gli accordi non sono stati possibili, dice qualcuno. Chi doveva finanziare(un privato) è venuto meno. Ma un progetto alternativo non si poteva ipotizzare? Via tutto e resta solo l'autorimessa interrata? Un'altra?... Certo avete una fantasia...
L'ultimo sguardo va al costone sotto la Cattedrale, bellissimo e inquietante. Il distacco di un masso dalla parete tufacea ha messo in allarme un po' tutti. Ma con chi ce la prendiamo? Responsabilità di terzi, si dice, della Regione che non stanzia fondi per il risanamento del costone. E certamente sarà vero. Fa male pensare, però, che nessuno si occupa con amore di questa nostra terra meravigliosa. A tutti i livelli.
Guarda il Fotoracconto
ps mi scuso per l'inesatteza: il cinema Aequa si farà. Ho letto stasera la delibera dove è chiaramente detto. Per una volta sono stata precipitosa.
Non può che farmi piacere, naturalmente, l'essermi sbagliata.
Il resto di cui parlo nel post però è sotto gli occhi di tutti.


venerdì 16 gennaio 2009

Vico Equense a prova di traffico

Per arrivare a Vico Equense, o anche per uscirne, non sono tutte rose e fiori, ammettiamolo. Le code ci sono e ci vuole tempo per superarle. Ma era prevedibile. La chiusura del tunnel di Seiano è un brutto accidente per noi che abbiamo una sola strada e solo su quella dobbiamo circolare. E ci sia augura tutti che la nuova bretella sia pronta al più presto possibile e che si possa quanto prima tornare alla normalità.
Indubbiamente, per ora, la situazione è sotto controllo, in centro i vigili e i vigilantes sono all'erta e bisogna dire che di auto in sosta in doppia fila non se ne vedono più lungo i marciapiedi. Gran conquista questa, considerato che fino a qualche giorno fa per i pedoni non rimaneva molto spazio. Ed è però legittimo chiedersi se ci volevano i lavori in corso per spingere i responsabili del piano traffico normale a togliere le auto dalla strada....
Altra domanda legittima: che fine hanno fatto tutte le macchine che c'erano prima? Saranno nei parcheggi a pagamento? I concittadini le avranno messe nei box sotto casa che servivano da sgabuzzino? O dove? Certo è che sono sparite e lo spazio dove metterle è uscito. Anche questa mi sembra una cosa da ricordare dopo.
Nonostante l'andamento tutto sommato tranquillo di questi giorni, mi sembrano comunque esagerate gli sperticamenti elogiativi e i salamelecchi tra Sindaco, cittadini, media ecc...A poche ore dall'entrata in vigore del nuovo piano traffico non si possono fare nè previsioni, ne bilanci, nè ovazioni. Per intanto è già stato modificato quanto disposto per la circolazione dei mezzi pesanti e poi il cattivo tempo ha tenuto lontani i pendolari abituali, quelli del gelato e della pizza per intenderci, i quali forse prevedendo massicci ingorghi, hanno preso altre strade. Quindi non tutto è filato liscissimo e non ci sono state presenze fuori numero che hanno messo in crisi più di tanto la circolazione. Che senso hanno quindi i proclami entusiasti di questi giorni? Bisogna riparlarne fra un mesetto almeno, o no?
Nel frattempo si dovrebbe solo confidare "nella paziente collaborazione dei cittadini".



Questa foto è stata scattata stamane dopo 45 minuti di fila a partire dal Crowne Plaza di Castellammare di Stabia.

venerdì 9 gennaio 2009

Auguri a Morando, ma...

Sono giunte a questo blog molte domande sullo stato del partito democratico a livello provinciale e regionale e su cosa ne pensi la sottoscritta. Tra le altre una in particolare mi chiedeva come mai parlassi del sindaco di Vico senza nemmeno fare un accenno alla preoccupante situazione di Napoli, dove la sindaca Iervolino non sta brillando per il suo comportamento.
Rispondo un po' a tutti.
Come cittadina di Vico Equense mi sono pronunciata su alcune dichiarazioni del mio sindaco che trovavo del tutto inopportune: non si può scaricare la responsabilità del degrado di Faito solo su Regione e Provincia. Cinque questo lo sa benissimo e avrebbe dovuto esprimersi in termini propositivi senza trovare scappatoie di comodo.

Per quanto riguarda il PD napoletano, come tutti quelli che hanno una tessera del partito in tasca, ma anche come qualsiasi cittadino che ha dato fiducia al PD, non si può che rimanere amareggiati per quello che sta accadendo. Inoltre, se da un lato sconcertano le dimissioni di Nicolais, dall'altro non si può fare a meno di provare anche del disappunto. Al brindisi di fine anno l'ex segretario provinciale non ha assolutamente dato l'impressione di voler gettare la spugna e le sue dimissioni sono sembrate davvero intempestive e improvvise, per certi aspetti inaccettabili: in un momento di tempesta non si dovrebbe abbandonare la nave, la capacità di un leader sta nel saperla portare in porto, in acque più tranquille, seguendo una rotta possibile e non solo la più facile e la più comoda per lui.
Quanto al Sindaco Iervolino credo che abbia il diritto di verificare se ha ancora una maggioranza in Consiglio Comunale. Sta riformulando una proposta e tocca a lei renderla attuabile finchè ha i numeri, indipendentemente dalle defaillances della sua ex giunta. Quello del sindaco è un potere che si regge sui numeri, se non ci sono si va a casa. D'altra parte che non ci siano motivi giudiziari che la obbligano a dimettersi è una buona ragione per continuare il cammino e tentare di correggere il tiro. Se c'è pure la capacità di rimettere insieme i cocci ora lo deve dimostrare solo lei, sapendo bene che non ci saranno prove di appello e al primo piccolo strappo non avrà più scuse, non potrà più appellarsi a nulla. Quello che sta facendo è l'ultimo tentativo di rianimazione, se il paziente non riprende a respirare da solo è assolutamente il caso che vada a riposare in pace.
Nei prossimi giorni è stata annunciata una visita di Veltroni a Napoli e un incontro pubblico per spiegare insieme al commissario Morando quali strategie politiche si vogliono attuare. In realtà da troppo tempo il PD che insieme ad altri governa la Campania sta nell'occhio del ciclone, da troppo tempo si aspetta una svolta che sembra non dover arrivare mai. Non credo che Morando, gran galantuomo al pari di Nicolais, abbia la bacchetta magica. Penso che la situazione sia diventata ingestibile e se non c'è la effettiva volontà da parte di tutti di operare un'inversione di tendenza sarà difficile trovare soluzioni nuove. Certo un cambio al vertice del partito provinciale non è sufficiente, una scrematura sarebbe necessaria, ci vorrebbe un azzeramento dell'establishment campano, in toto. Ma se Bassolino non molla difficilmente qualcuno potrà obbligarlo a lasciare il governo della Regione. E forse iniziare un nuovo braccio di ferro col Governatore è davvero improduttivo. Soprattutto se non si ha il coraggio o la forza di andare fino in fondo.



Enrico Morando

mercoledì 7 gennaio 2009

Il Sindaco e il Faito

Gennaro Cinque fa lo sceriffo sul Faito
Poi si lamenta dell'abbandono in cui versa la nostra affascinante montagna senza dire che il primo a lasciarla in quello stato di abbandono è proprio lui. Non dice, infatti, il Sindaco che la spazzatura viene raccolta una sola volta alla settimana, se va bene, oppure che lui stesso aveva fatto delle promesse in campagna elettorale a chi sul Faito ha un'attività alberghiera o commerciale, largamente disattese finora. Non spiega come mai quest'anno non sia stata organizzata nemmeno la decennale Sagra della Castagna, oppure perchè iniziative come quella del settembre 2008 "Faito Etnofestival" che servivano a qualificare tutto il territorio, non abbiano più avuto luogo. E manco una sillaba spreca per spiegare come mai la Raffaele Bosco, unica via di accesso al Faito da Vico Equense, sia ridotta allo stato di un gruviera da un bel po' di tempo ormai...
Se è vero che l'ente proprietario del Faito non è il Comune, è anche vero che di progetti di riqualifiquazione non ne sono stati messi in campo, a nessuno cioè è venuto in mente di fare proposte da sottoporre al vaglio di Regione e Provincia.
Comunque bisogna ammettere che è molto rassicurante sapere che all'alba, nonostante il freddo intenso, il nostro instancabile Sindaco già è al lavoro e vigila sulla sicurezza del Faito e di tutti noi, scrutando l'orizzonte e acciuffando manigoldi.
Telearredo - Sceriffo- Superman!
Che vuoi di più dalla vita?