venerdì 9 gennaio 2009

Auguri a Morando, ma...

Sono giunte a questo blog molte domande sullo stato del partito democratico a livello provinciale e regionale e su cosa ne pensi la sottoscritta. Tra le altre una in particolare mi chiedeva come mai parlassi del sindaco di Vico senza nemmeno fare un accenno alla preoccupante situazione di Napoli, dove la sindaca Iervolino non sta brillando per il suo comportamento.
Rispondo un po' a tutti.
Come cittadina di Vico Equense mi sono pronunciata su alcune dichiarazioni del mio sindaco che trovavo del tutto inopportune: non si può scaricare la responsabilità del degrado di Faito solo su Regione e Provincia. Cinque questo lo sa benissimo e avrebbe dovuto esprimersi in termini propositivi senza trovare scappatoie di comodo.

Per quanto riguarda il PD napoletano, come tutti quelli che hanno una tessera del partito in tasca, ma anche come qualsiasi cittadino che ha dato fiducia al PD, non si può che rimanere amareggiati per quello che sta accadendo. Inoltre, se da un lato sconcertano le dimissioni di Nicolais, dall'altro non si può fare a meno di provare anche del disappunto. Al brindisi di fine anno l'ex segretario provinciale non ha assolutamente dato l'impressione di voler gettare la spugna e le sue dimissioni sono sembrate davvero intempestive e improvvise, per certi aspetti inaccettabili: in un momento di tempesta non si dovrebbe abbandonare la nave, la capacità di un leader sta nel saperla portare in porto, in acque più tranquille, seguendo una rotta possibile e non solo la più facile e la più comoda per lui.
Quanto al Sindaco Iervolino credo che abbia il diritto di verificare se ha ancora una maggioranza in Consiglio Comunale. Sta riformulando una proposta e tocca a lei renderla attuabile finchè ha i numeri, indipendentemente dalle defaillances della sua ex giunta. Quello del sindaco è un potere che si regge sui numeri, se non ci sono si va a casa. D'altra parte che non ci siano motivi giudiziari che la obbligano a dimettersi è una buona ragione per continuare il cammino e tentare di correggere il tiro. Se c'è pure la capacità di rimettere insieme i cocci ora lo deve dimostrare solo lei, sapendo bene che non ci saranno prove di appello e al primo piccolo strappo non avrà più scuse, non potrà più appellarsi a nulla. Quello che sta facendo è l'ultimo tentativo di rianimazione, se il paziente non riprende a respirare da solo è assolutamente il caso che vada a riposare in pace.
Nei prossimi giorni è stata annunciata una visita di Veltroni a Napoli e un incontro pubblico per spiegare insieme al commissario Morando quali strategie politiche si vogliono attuare. In realtà da troppo tempo il PD che insieme ad altri governa la Campania sta nell'occhio del ciclone, da troppo tempo si aspetta una svolta che sembra non dover arrivare mai. Non credo che Morando, gran galantuomo al pari di Nicolais, abbia la bacchetta magica. Penso che la situazione sia diventata ingestibile e se non c'è la effettiva volontà da parte di tutti di operare un'inversione di tendenza sarà difficile trovare soluzioni nuove. Certo un cambio al vertice del partito provinciale non è sufficiente, una scrematura sarebbe necessaria, ci vorrebbe un azzeramento dell'establishment campano, in toto. Ma se Bassolino non molla difficilmente qualcuno potrà obbligarlo a lasciare il governo della Regione. E forse iniziare un nuovo braccio di ferro col Governatore è davvero improduttivo. Soprattutto se non si ha il coraggio o la forza di andare fino in fondo.



Enrico Morando

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma è bruttissimo!!!!Mamma mia che faccia!!!!!

mariad ha detto...

ehehehehe
bè direi che tutti i politici italiani sono bruttissimi, salvo le sventole berlusconiane, pierferdi e il rutellone.
Cmq Morando ha dei vantaggi indiscutibili, è intelligente e onestissimo. Due qualità che sono ancora più rare della bellezza, no?
:))