mercoledì 29 ottobre 2008

Primi passi tra la gente


L'incontro all'Hotel Aequa di lunedì sera dal tema Legalità e Democrazia a rischio nel Comune di Vico Equense, ha dato lo spunto a un interessante e proficuo dibattitto sullo stato della vivibilità istituzionale a Vico Equense. Alla presenza di un pubblico molto motivato e desideroso di dare un contributo per il cambiamento significativo della situazione attuale, si sono espressi l'ex ministro Nicolais, Segretario Provinciale del pd, e il Cons. Regionale Tonino Amato.
I due politici si sono impegnati a dare una mano per sbloccare la situazione, sottolineando che è una abitudine ricorrente nel Governo, come in alcune realtà locali, quella di bypassare la minoranza e operare nelle istituzioni con la violenza di un ariete, a colpi di maggioranza e ignorando totalmente le richieste dell'opposizione. Nicolais si è quindi impegnato a fare un'interrogazione parlamentare relativa allo stato di inciviltà istituzionale di alcuni funzionari del Comune di Vico Equense, rivolta al Ministro dell'Interno, al quale chiederà anche di intervenire. Amato ha rimarcato quanto detto da Nicolais e sollecitato i consiglieri della minoranza a continuare nella loro opera incalzando la maggioranza tutte le volte che si aprono delle falle democratiche e in tutti i modi consentititi dalla legge.
Come già noto, i Consiglieri della minoranza e in particolare quelli del PD locale, hanno lamentato da sempre l'indifferenza della Giunta Cinque a tutte le loro istanze pubbliche e l'arroganza di alcuni funzionari comunali. La chiusura dell'ufficio dei Lavori Pubblici per un intero mese la scorsa primavera, le mosse a sorpresa del geom. Iovine che addirittura pretendeva un risarcimento danni dal cons. Cardone, la mancanza di riscontri alle istanze sia nei Consigli Comunali che alle note scritte, e ultima, la negazione immotivata delle copie degli atti ai consiglieri da parte del dott. Salvato, hanno logorato al massimo il confronto tra le parti, creando uno strappo violento che a Vico Equense non ha precedenti, almeno negli ultimi quattro o cinque decenni. In alcuni casi e sconsideratamente si è parlato di questioni personali tra un consigliere i funzionari e qualche assessore. In realtà è in discussione tutta la gestione della cosa pubblica, volutamente sciatta, fallosa, omissiva. E ciò è molto grave quando si tratta di appalti pubblici, commesse esterne, contratti, che prevedono l'investimento di numerosi milioni di €
Con l'incontro avvenuto lunedì all'Hote Aequa a Vico è iniziata una seria campagna di informazione che coinvolgerà prossimamente in modo capillare tutti gli strati della popolazione.
Vico Equense deve tornare ad essere un paese civile e vivibile, non rassegniamoci a diventare il bronx della Penisola Sorrentina.

martedì 28 ottobre 2008

CAMORRA

Oggi verso le 12/12.30 all'imbocco di Gragnano, sul bivio di Via Castellammare, un omicidio di camorra ha lasciato due cadaveri sul selciato. Un lenzuolo a malapena copriva quei corpi immersi nel loro sangue. Un pugno allo stomaco ricevuto sulla strada di casa, tornando dal lavoro.
Due vite spezzate a mezzogiorno tra la folla e il traffico.
La camorra spezza vite, distrugge sogni, affossa desideri, ci soffoca tutti.
La camorra è qui tra noi, adesso.
Non facciamo finta di niente, non ce ne sentiamo estranei.
Nessuno di noi lo è.
Suo malgrado

sabato 25 ottobre 2008

Appello alla Città: iniziativa pubblica del Partito Democratico


LEGALITA’ E DEMOCRAZIA A RISCHIO NEL COMUNE DI VICO EQUENSE
interverranno:

ON. ANTONIO AMATO
Consigliere Regionale

ON. LUISA BOSSA
Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati

ON. LUIGI NICOLAIS
Segretario Provinciale PD

Lunedì 27 ottobre ore 18,30, Hotel Aequa

La cittadinanza è invitata
Nell'assemblea precongressuale di venerdì sera, i presenti unanimamente hanno dato il loro assenso a questa iniziativa pubblica per richiamare l'attenzione di tutti sull'increscioso comportamento dei funzionari comunali nei confronti della minoranza del PD di Vico Equense. Un atto dovuto, quindi, per spiegare il clima nel quale la Giunta Cinque vuole agire e l'importanza vitale di ripristinare un normale confronto tra le parti.
La presenza di parlamentari e di politici regionali contribuirà ad estendere il discorso anche su quello che sta avvenendo a livello nazionale col Governo Berlusconi.

domenica 19 ottobre 2008

A un passo dal traguardo

L'assemblea precongressuale del PD si è svolta in un clima sereno. Sostanzialmente le posizioni assunte da ciascuno si possono sintetizzare in alcuni semplici ma fondamentali punti che riguardano la politica nazionale e locale:
  1. Darsi una identità partendo da quelle che sono le esperienze precedenti, senza lasciarsene condizionare in maniera permeante, per puntare su una politica riformista in tutto il Paese
  2. Assumersi l'onere di fare una opposizione dura e nello stesso tempo propositiva partendo dalla convinzione che le illegalità vanno evidenziate e combattute.
  3. Dare vita a Vico Equense a un partito che, con i cittadini e per i cittadini, proponga una prospettiva politica diversa da quella totalizzante dell'attuale giunta di centro-destra.

Io credo che per lavorare in questo senso sia necessario, al di là dei rapporti di forza emersi col tesseramento, creare un gruppo di lavoro movimentista e progettuale. Pur venendo da partiti ed esperienze diverse ora bisogna farsi capaci che è determinante il saper lavorare insieme e che non è tanto una questione di numero di persone di una parte e dell'altra, quanto della volontà di voler fare un cammino comune per creare opportunità politiche positive. Nella prossima assemblea si decideranno le modalità con cui verrà composto il Direttivo. Entro novembre il partito deve rendersi attivo sul territorio e sarà necessario il contributo di tutti.


mercoledì 15 ottobre 2008

Democrazia limitata

Sono passati oltre 10 giorni da quando è stato posto il veto di consegnare le copie delle delibere e delle determine ai consiglieri comunali.
Decorso questo termine, i consiglieri non possono più fare ricorsi o contestare le scelte dell'amministrazione comunale.
Vico Equense sta vivendo in un regime a democrazia limitata. Una situazione vergognosa che non crediamo abbia pari in Italia.
Grazie Gennaro Cinque per questo bel primato.

IL GRANDE ROSICAMENTO

Il verbo rosicare, nei dizionari di lingua italiana, viene messo in relazione allo sgranocchiamento, oppure gli si dà un significato ironico nel senso di guadagnare qualcosa, trarre piccoli profitti.
L'altro significato, quello che lo accomuna al dialettale schiattare in corpo, non viene menzionato, eppure è molto usato nella parlata comune. Per esempio tra i giocatori di burraco, ( io sono una discreta giocatrice soprattutto estiva, perciò lo so) il rosicamento è tipico di chi acchiappa la mazziata e non accetta di perdere.

Ci sono dei rosicatori eccezionali: attribuiscono la vincita degli avversari solo al loro grande sedere, senza nessun merito di chi vince. Gli rimproverano il gioco sporco della furbizia, alcuni addirittura li accusano di barare. Nessun perdente è pronto a riconoscere che l'avversario è stato più bravo, ha saputo giocare bene, ha atteso con pazienza le carte buone, ha battuto gli altri per competenza nel gioco... Così succede che chi perde mette in campo il grande rosicamento, non avendo argomentazioni di una qualche consistenza per sfogare la rabbia.
Ci scusiamo per la divagazione, ma quando ce vò ce vò!

domenica 12 ottobre 2008

FINALMENTE NASCE IL PARTITO DEMOCRATICO DI VICO EQUENSE

Partecipa - Discuti - Decidi


ANCHE A VICO, DUNQUE, GRAZIE ALL'ADESIONE DI UN CONGRUO NUMERO DI CITTADINI, IL PARTITO DEMOCRATICO E' UNA REALTA'. IL TESSERAMENTO CONCLUSOSI OGGI E' SUFFICIENTE PER ANDARE AL CONGRESSO E DECIDERE COME SARANNO COMPOSTI GLI ORGANI DIRIGENTI. E' IL MOMEMTO DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI, DAI BUONI PROPOSITI ALLA OPERATIVITA'.

IL NUOVO PARTITO DEMOCRATICO PUO' ORA DAR VOCE AI CITTADINI CHE DESIDERANO IMPRIMERE UNA SVOLTA ALLO SVILUPPO DEL NOSTRO PAESE.


venerdì 10 ottobre 2008

RIPRENDE L'ATTIVITA' CULTURALE PER I SOCI DELL'UNITRE

Al traguardo del 14° anno di attività, l'Ispettore Vincenzo Esposito ha aperto l'Anno Accademico dell' Unitre 2008-2009, presso la S.S. Trinità, a Vico Equense.
L'associazione, presente sul nostro territorio con attività culturali e sociali di grande successo, ha visto il suo culmine con l'iniziativa editoriale in compartecipazione con la casa editrice Nicola Longobardi di Castellammare di Stabia, per la pubblicazione del libro di Maria Bonghi Jovino "Mitici approdi e paesaggi culturali. La Penisola Sorrentina prima di Roma". E' la prima opera del genere in Campania che, prodotta in tiratura limitata, è già quasi esaurita dopo pochi giorni dalla presentazione, avvenuta il 19 settembre scorso a Vico, di fronte a un foltissimo pubblico e con la partecipazione di insigni personalità del mondo accademico.
L'Ispettore Esposito, con l'entusiasmo che lo contraddistingue, ha presentato le attività che avranno luogo quest'anno e si è soffermato sugli obiettivi dell'Unitre, primo tra i quali è quello di "migliorare la qualità della vita delle persone di ogni età con la pratica di iniziative di socievolezza, di socialtà, di approfondimenti culturali, di uso intelligente del tempo libero con il sapere, il dialogo, l'attività di ricerca." "La scienza di oggi è unanime - ha continuato l'Ispettore Esposito - nel riconoscere che la longevità e la salute fisica dipendono dall'esercizio mentale, dai rapporti interpersonali, dalle conoscenze e dalle attività, nessuna esclusa."
Tanto ne è convinto che la "sua" università si arricchisce mettendo a disposizione dei soci valenti docenti, medici, esperti di discipline e organizzando incontri con scrittori e conferenze di professori universitari. Un calendario di attività davvero ricco che prevede anche quest'anno laboratori di arte e mestiere, salotti letterari, musicali e di dinamica di gruppo, per citarne solo alcuni.
L'unica nota dolente per l'Ispettore è la insensibilità delle istituzioni che in sostanza si disinteressano dei problemi degli anziani, negando risorse per migliorarne la qualità della vita.
La serata si è conclusa con la brillante presentazione del libro "Vico Equense, che bellezza!" da parte dell'autore, l'arc. Antonio Irlando che ha tenuto una piacevolissima conversazione col pubblico sulle motivazioni che lo hanno spinto a scrivere il libro e sulla necessità di preservare nel migliore dei modi le bellezze, soprattutto quelle architettoniche, presenti nel nostro paese.
Questa particolare occasione di incontro è stata piacevolissima, una vera boccata di aria fresca, stimolante dal punto di vista culturale, in compagnia di un folto pubblico, vivace e molto partecipativo.


giovedì 9 ottobre 2008

E bravo il Segretario Generale!

All' Albo Pretorio sono pubblicate le delibere e le determine in libera visione a tutti. Ma se un consigliere comunale fa richiesta delle copie gli si risponde di no, che non le può avere. Se il consigliere chiede il perchè di tale diniego, gli si risponde che il Segretario Generale non ha autorizzato l'impiegata addetta a rilasciare le copie...
"E perchè?" - "Perchè no!" diceva una canzonetta molti anni fa, e questo sembra anche il motivo che accompagna questo piccolo spaccato di democrazia vissuta. Non ci sono altri motivi che autorizzano il no.
Allora ci si chiede se è normale sottrarsi a degli adempimenti obbligatori da parte degli uffici del Comune e se non siano esagerate queste forme di insofferenza da parte del Segretario Generale e di altri funzionari del Comune. Non ci fanno una bella figura in queste situazioni: si sentono davvero tanto vessati o piuttosto sono amanti del teatro, anzi dello psico-dramma, visto che mettono in scena continuamente atteggiamenti e pose che riportano più a sofferenze psicologiche infantili che a comportamenti responsabili di adulti?
Se le delibere e le determine sono a disposizione dei consiglieri comunali per legge, diamogliele ai consiglieri. Che controllino, che facciano i loro rilievi in pace. E la si smetta con la lagna delle denunce e dell'ostruzionismo e dei consiglieri "guastatori". Le regole vanno rispettate da ambo le parti. Non si pretenda di essere anche i controllori di se stessi. Visto che già si controlla tutto il controllabile.

lunedì 6 ottobre 2008

Tanto per chiarirsi

Mi è stato chiesto come mai non avessi scritto dell'ultimo Consiglio Comunale. In realtà avevo ben poco da dire su un consesso incolore e noioso. Inutile ricamarci sopra, tanto vale, certi avvenimenti, lasciarli nell'angolo del dimenticatoio.
Se proprio una nota dobbiamo inserirla, stavolta è a carico dell'opposizione che, in questa occasione, ha mostrato tutta la sua debolezza, la sua frammentarietà. In verità non è la prima volta che ciò accade. E non a caso, la risposta di certi Consiglieri della maggioranza, noti per finesse e predisposizione al bon ton, era stata il dileggio e la malacreanza.

Una minoranza debolissima, dunque, e inefficace. Al punto che le battaglie per la trasparenza e per il giusto riconoscimento del ruolo dell'opposizione, portate avanti da qualcuno, sembrano le incursioni di un cavaliere solitario che combatte solo per se stesso e a nome suo. Naturalmente ci si riferisce alla minoranza che si riconoscerebbe nel pd locale, e che al momento potrebbe essere l'unica a creare qualche problema alla Giunta, se solo fosse convinta del suo ruolo. Ma nell'ultimo consiglio, tanto per dire, la minoranza non ci ha fatto una bella figura. Poteva presentare ai cittadini, a proposito degli anziani, una sua proposta e chiedere alla Maggioranza di discuterla e votarla. Invece di proposte unitarie nemmeno l'ombra e ci si è attardati a rispondere su argomenti capziosi, tipo le foto dell'inaugurazione di via Madonnelle, o ci si è abbandonati a considerazioni abbastanza stucchevoli sulla vecchiaia, sulla solitudine, sulla morte... Considerazioni che sanno di aria fritta quando alle parole non seguono i fatti. Luoghi comuni, insomma. Naturalmente la Maggioranza ci ha sguazzato in questo clima.

Ma una proposta valida e costruttiva poteva venire solo se un minimo senso di appartenenza a un'area, che si auto definisce di centro-sinistra, avesse creato tra i consiglieri del pd un comune sentire intorno al problema. Se ci fosse stata, in questa e in altre mille occasioni, una discussione, un ragionamento politico condiviso, un'intesa di fondo. Invece si procede in ordine sparso o si lascia andare avanti il cavaliere solitario, senza mai prenderne effettivamente le distanze, il che sarebbe comunque un dato di cui prendere atto, e senza nemmeno esprimere solo solidarietà, anche in alcuni momenti davvero bui e autoritari della Giunta. Ci sorprende in questo senso l'espressione ricorrente di un consigliere del pd - io non voglio fare polemica... - Ma chi la fa la polemica, consigliere? Lo dica per favore, almeno nel partito. Qua c'è bisogno di chiarezza non di ambiguità. Lei da che parte sta? Lo dica perchè nessuno lo ha ancora capito.
Il ragionamento, a questo punto, passa automaticamente al Partito Democratico di Vico Equense. Pur esprimendo un piccolo numero di consiglieri comunali, potrebbe rappresentare una sponda per quanti non condividono il modo di governare del centro-destra. Potrebbe assumere connotati chiari e venire fuori con forza con sue proposte diverse sullo sviluppo e la crescita del nostro paese. Invece, finora, è rimasto il più delle volte incolore e scialbo, incapace di comunicare con i cittadini, e soprattutto senza delle linee guida. Parlando tempo fa, purtroppo non ricordo con chi, ci si diceva che a Vico, allo stato, non si riesce ancora a capire dove sta il confine tra centro-destra e centro-sinistra. E si concludeva amareggiati che di un altro partito di centro destra, camuffato, in verità, non abbiamo per niente bisogno.

Allora forse è venuto il momento di chiarirsi un attimo. Da che parte va il pd? Quale ruolo vuole assumere dentro e fuori il Consiglio Comunale? C'è una possibilità di vedere il Gruppo Consiliare che marcia in sintonia almeno sulle questioni cruciali del paese?
Nelle risposte a queste domande sta disegnato il futuro politico del pd di Vico. Perchè a nostro avviso, qua non si tratta di preparare la strada a qualche consigliere comunale che vada a scaldare la sedia per cinque anni, magari per curarsi anche i propri interessi, ma di costruire una politica seria che riesca a convincere i cittadini che il pd è in grado di governare bene la città, con un sindaco capace e all'altezza della situazione.
Per fare questo ci vogliono obiettivi chiari, progetti condivisi intorno alle idee, il senso di appartenenza a un'area politica, e soprattutto c'è bisogno di visibilità e di riconoscimento partecipato da parte degli elettori.
In questo momento è davvero difficile capire se ci saranno questi ingredienti.

mercoledì 1 ottobre 2008

ANTONIO IRLANDO TRA STORIA, CULTURA E TRADIZIONI DI VICO EQUENSE

Ho aspettato un po' prima di sfogliare il bel libro di Antonio Irlando e Pino Faiello, giusto il tempo di trovare una finestra libera dai condizionamenti e dai malumori della quotidianità. Essì, perchè solo a dare una sbirciatina alle splendide foto di Faiello, si intuiva che il libro meritava uno squarcio di tempo di qualità, assolutamente dedicato. E non mi sbagliavo.
"Vico Equense, che bellezza!" è un riuscito tentativo di amalgamare storia, cultura e tradizioni in un territorio che appare, e non sempre a torto, in evoluzione per compartimenti stagni. A Vico Equense non si percepisce infatti uno spirito comune di appartenenza al territorio e alle tradizioni. I casali e il centro sono realtà a sè stanti, con interessi diversi, prospettive distanti e in qualche caso addirittura coflittuali.
Irlando tenta di restituire a questi luoghi e alla gente che li abita la consapevolezza di una matrice storica e culturale comune, insistendo sulle origini millenarie della città e sull'importanza di “immaginare la nostra storia, le nostre opere, i luoghi, l’aria, i prodotti, come pezzi di un patrimonio di cui essere orgogliosi di possedere e compiaciuti di saper conservare e valorizzare.”
Il percorso suggerito per evidenziare al meglio questa opportunità di comunanza più che di separatezza, è suggestivo e tocca i punti salienti del territorio dal punto di vista storico e culturale. Sulla via Raffaele Bosco, attraversata in auto o anche a piedi, come nel centro cittadino, Irlando indica con ricchezza di particolari, coadiuvato dalle immagini di Pino Faiello, quali sono i luoghi più significativi per ricostruire la storia della città e fa un bell’inventario, accurato e agile, delle pregevoli opere artistiche ritrovate negli antichi insediamenti, o conservate nelle chiesette e nei conventi sparsi a macchia di leopardo. Bello il racconto delle tradizioni religiose, la descrizione delle processioni e divertente è la storia del famoso provolone del monaco, prodotto tipico che rimanda alla passione e all’accuratezza dei nostri allevatori di bovini di un tempo, ahimè forse perdute per sempre.
Vico Equense, che bellezza! è una testimonianza appassionata e sapiente di quello che la città potenzialmente contiene e dovrebbe rappresentare anche uno spunto di riflessione per quanti interpretano la cementificazione ad oltranza come unico elemento di sviluppo e di crescita.