mercoledì 1 ottobre 2008

ANTONIO IRLANDO TRA STORIA, CULTURA E TRADIZIONI DI VICO EQUENSE

Ho aspettato un po' prima di sfogliare il bel libro di Antonio Irlando e Pino Faiello, giusto il tempo di trovare una finestra libera dai condizionamenti e dai malumori della quotidianità. Essì, perchè solo a dare una sbirciatina alle splendide foto di Faiello, si intuiva che il libro meritava uno squarcio di tempo di qualità, assolutamente dedicato. E non mi sbagliavo.
"Vico Equense, che bellezza!" è un riuscito tentativo di amalgamare storia, cultura e tradizioni in un territorio che appare, e non sempre a torto, in evoluzione per compartimenti stagni. A Vico Equense non si percepisce infatti uno spirito comune di appartenenza al territorio e alle tradizioni. I casali e il centro sono realtà a sè stanti, con interessi diversi, prospettive distanti e in qualche caso addirittura coflittuali.
Irlando tenta di restituire a questi luoghi e alla gente che li abita la consapevolezza di una matrice storica e culturale comune, insistendo sulle origini millenarie della città e sull'importanza di “immaginare la nostra storia, le nostre opere, i luoghi, l’aria, i prodotti, come pezzi di un patrimonio di cui essere orgogliosi di possedere e compiaciuti di saper conservare e valorizzare.”
Il percorso suggerito per evidenziare al meglio questa opportunità di comunanza più che di separatezza, è suggestivo e tocca i punti salienti del territorio dal punto di vista storico e culturale. Sulla via Raffaele Bosco, attraversata in auto o anche a piedi, come nel centro cittadino, Irlando indica con ricchezza di particolari, coadiuvato dalle immagini di Pino Faiello, quali sono i luoghi più significativi per ricostruire la storia della città e fa un bell’inventario, accurato e agile, delle pregevoli opere artistiche ritrovate negli antichi insediamenti, o conservate nelle chiesette e nei conventi sparsi a macchia di leopardo. Bello il racconto delle tradizioni religiose, la descrizione delle processioni e divertente è la storia del famoso provolone del monaco, prodotto tipico che rimanda alla passione e all’accuratezza dei nostri allevatori di bovini di un tempo, ahimè forse perdute per sempre.
Vico Equense, che bellezza! è una testimonianza appassionata e sapiente di quello che la città potenzialmente contiene e dovrebbe rappresentare anche uno spunto di riflessione per quanti interpretano la cementificazione ad oltranza come unico elemento di sviluppo e di crescita.

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