venerdì 21 dicembre 2012

Vico Equense - Il restauro della Fontana dei delfini compie 10 anni. 21 dicembre 2002-2012

Vico Equense - Il restauro dell’ottocentesca Fontana dei delfini di Piazza Umberto I, compie dieci anni. Il 21 dicembre del 2002 Vico Equense si scrollava di dosso l’immagine di città “vecchia”, degli anni ‘60/70 e si apriva alla Città contemporanea. La grande Festa che il Popolo tributò la sera del 21 dicembre al restauro ed al riposizionamento della Fontana, ha segnato lo spartiacque, consegnando a Vico la meravigliosa vetrina costituita dalla nuova Piazza. La fontana “splendida e viva” ridiventa il cuore pulsante della Città, cambia e si modifica anche la vita sociale che si sviluppa intorno ad essa. Il successivo intervento, concluso nel 2011, di Piazza Mercato rappresenta l’ideale prosecuzione del percorso. Per i prossimi anni vorremmo chiudere il programma riqualificando la Piazza della Circumvesuviana, che dovrà diventare la vera Porta del Paese, e quella Marconi, che storicamente simboleggia il luogo dove i vicani passano momenti estremamente significativi della loro vita, dall’infanzia al matrimonio, alla terza età.

Nell’800 i cittadini vicani, stanchi della precaria mancanza d’acqua, chiesero la possibilità, da parte della Real Cassa di Amministrazione, di far costruire nel mezzo del paese una pubblica fontana. Nel 1838 iniziò la gara d’appalto e la sottoscrizione del progetto. L’acqua sarebbe servita anche per l’abbeveraggio dei cavalli. L’Architetto Raffaele Spasiano la volle ornata di delfini, eseguiti in pietra di taglio di Caserta, detta bianca, e non più di piperno, come aveva affermato nel primo progetto, con pareti interne di intonaco di lapillo e mazzocchia e con un rivestimento di fabbrica con schiuma del Vesuvio e pozzolana vulcanica e con uno scalino in pietrarsa. La data di consegna della fontana, 1844, è incisa sulla base di uno dei delfini.

Essi, dopo il restauro sono tornati all’antico splendore, con il loro movimento plastico, ricco di volute, con il colore bianco del marmo che crea un efficace effetto di bicromia e con il piperno, tipico delle costruzioni neoclassiche.

Negli anni del secondo dopoguerra, tra il 1952 e il 1953 poiché i carri e gli stessi cavalli bloccavano la piazza e la strada che portava verso la costiera, l’allora Sindaco Giuseppe Attanasio e l’Assessore Frevola decisero di interrare la fontana e di far costruire attorno ad essa un muretto sovrastato da una ringhiera, in modo tale che nessuno potesse più avvicinarsi.

L’opera dell'architetto Raffaele Spasiano venne così scempiata; l’incuria la lasciò ricoprire di calcare su cui nacquero erbe e muschi. Fu poi riportata alla sua originale bellezza dall’amministrazione cittadina, nel 2002, su iniziativa dell’ufficio di pianificazione territoriale e progettazione urbanistica del Comune di Vico Equense. “Anche sotto il profilo delle risorse umane, - ricorda il Vice Sindaco Benedetto Migliaccio, all’epoca del restauro conservativo Assessore alla Programmazione Urbanistica, così come oggi – l’intervento fu innovativo: il restauro fu interamente pensato, disegnato, progettato e realizzato in casa.”

La grande festa di Piazza del 21 dicembre 2002 restituì alla città il suo monumento più caro; una coreografia semplice, ma efficace, vide sollevare l’immenso telo azzurro dalle braccia di decine e decine di cittadini, e l’apparire lento della nuova fontana fu salutato dallo splendido accompagnamento musicale del dj Fabio Zotti, dalla cerimonia religiosa e da una città finalmente unita attorno ad un suo simbolo, senza distinzioni politiche e critiche farlocche.
info@gennarocinque.com

mercoledì 19 dicembre 2012

Vico Equense - Gennaro Cinque in aula si scaglia contro i dissidenti, ma la maggioranza resta compatta

Approvata l'ennesima delibera sulle antenne di telefonia mobile nella seduta consiliare della scorsa settimana, lunedì 17 dicembre è ripresa la discussione sui punti all’ordine del giorno di un consiglio comunale ormai diventato infinito, continuamente aggiornato a nuove date.
L’esordio del Sindaco Gennaro Cinque, che ha chiesto per primo la parola, è stato durissimo e chiaro. La scorsa settimana, secondo il Sindaco, si è aperta una spaccatura nella maggioranza grave e irresponsabile sulla questione delle antenne e di fatto Cinque ha messo fuori dalla maggioranza i consiglieri Maurizio Cinque, Andrea Balestrieri e Maria Lora Cristallo. Cacciati in quanto non allineati al suo pensiero. Le dichiarazioni del Sindaco sono cadute come macigni e si poteva ipotizzare che avrebbero condizionato l’andamento del Consiglio Comunale. Ma chi ha sperato in questa possibilità è rimasto deluso. Mai come in questa seduta la maggioranza è stata compatta e i dissidenti non si sono espressi nemmeno per quegli atti sui quali ci poteva stare un’astensione. Per esempio sulla discussione del mega-progetto per un impianto sportivo con annessa piscina olimpionica a Moiano, sul quale la minoranza ha messo in luce delle presunte illegittimità nelle procedure, pur condividendone la sostanza. Oppure sul progetto di modifica della legge regionale sui parcheggi proposta dal Movimento per Vico. La proposta molto tecnica e articolata poteva dare lo spunto a una discussione in aula utile a un approfondimento su un tema molto sentito sul territorio. Invece la stroncatura netta del provvedimento con una maggioranza schiacciante ha sorpreso la platea che si aspettava qualche replica al Sindaco nelle dichiarazioni di voto.

Proprio questo silenzio della maggioranza in aula è il fatto politico più rilevante che si sia registrato. Ciò potrebbe significare che sono finite le belligeranze, oppure, al tempo stesso, che il gruppetto di dissidenti ha in mano il destino del Sindaco e che, al momento opportuno, potrebbe infierire il colpo mortale. Da indiscrezioni trapelate nei giorni immediatamente prima del Consiglio Comunale, Gennaro Cinque avrebbe sfidato i suoi incitandoli, se hanno il fegato, a sfiduciarlo in aula, ad avere il coraggio delle proprie azioni. Ma tale eventualità non si è manifestata e gli esiti per il futuro non sembrano comunque ipotizzabili.

In questo clima, si è potuto persino raggiungere l’unanimità del voto per le delibere sulla creazione di un polo ospedaliero nel comune di S. Agnello che sostituirà l’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense, ma con delle garanzie sulle prestazioni di pronto soccorso e sull’ambulatorio di Moiano, e sull’Istituto della S.S. Trinità e Paradiso. In particolare, per quello che riguarda l’antico complesso monumentale, si è preso atto che con la caduta del governo Monti si è allontanata la possibilità di acquisizione al patrimonio comunale ma unanimemente il Consiglio ha deliberato che nel frattempo il Ministero competente nomini un Consiglio di Amministrazione formato da persone altamente rappresentative del territorio.

Il consesso si è chiuso nel cuore della notte, aggiornato a data da stabilirsi per discutere degli altri punti all'ordine del giorno ormai diventati una specie di tormentone e sui quali si preferisce rimandare il confronto. Può sembrare giustificato il rinvio sulla prevenzione degli incendi in quanto l’inverno e la pioggia allontanano qualsiasi pericolo immediato. Desta invece molte perplessità la mancata discussione sui fatti di criminalità accaduti sul territorio che vanno relegati sempre agli ultimi punti e non si affrontano per consunzione delle energie dopo ore e ore di lavori consiliari. Di fatto l’argomento non sembra destare nessun interesse nel Consiglio Comunale, a parte quello dell’avv. Dilengite che ogni volta lo ripropone restando però costantemente a bocca asciutta. Evidentemente per tutti gli altri valgono le parole del sindaco Cinque:” A Vico Equense la camorra non esiste”.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nella foto un momento di sospensione durante l'ultimo consiglio comunale

martedì 18 dicembre 2012

Vico Equense - PROLOCO - Presentazione delle opere di Eduardo Savarese e Silvestro Sentiero

















Venerdì 21 Dicembre, presso la Sala Polifunzionale - Complesso SS.Trinità, alle ore 18.00, la città di Vico Equense accoglierà un "doppio" incontro con autore: lo scrittore Eduardo Savarese con il Prof. Domenico Casa presenterà il suo libro "Non passare per il sangue", e il poeta Silvestro Sentiero con il filosofo Berardo Impegno presenterà la sua ultima raccolta di poesie "Sulle orme del tonno".


Eduardo Savarese è magistrato, ricercatore di diritto internazionale e scrittore.
"Non passare per il sangue" è il suo primo romanzo.
Il romanzo viene pubblicato con Edizioni E/O nella collana Sabot/age diretta da Colomba Rossi e curata da Massimo Carlotto.

IL LIBRO

È la prima volta che Luca torna in Afghanistan dopo la morte di Marcello. È un giovane ufficiale dell’esercito italiano che più di ogni cosa vuole compiere il proprio dovere, anche se quella terra secca gli ricorda Marcello a ogni respiro, il vuoto che gli ha lasciato dentro da quando non c’è più. A lui toccherà l’ingrato compito di consegnare alla famiglia i suoi effetti personali ed è la nonna di origini cretesi, Agar, a presentarsi all’appuntamento. Nel loro incontro Marcello rivivrà bambino nei ricordi della nonna, e uomo fatto in quelli di Luca che presto svelerà ad Agar l’intensità del sentimento che li legava. Un legame che la donna rifiuta, stretta nel rancore verso il nonno di Marcello, conosciuto al tempo dell’occupazione fascista di Creta. La tensione tra i mondi così lontani di Agar e Luca, attraverso gli echi di due guerre e la perdita degli affetti, si scioglie nella accettazione dell’irriducibile identità di ciascuno. C’è vita oltre il sangue.


Silvestro Sentiero, più volte ospite in programmi televisivi alla rai e in mediaset, ha lavorato, come attore, col Teatro Settimo di Torino, con la compagnia Libera mente di Napoli, in alcuni cortometraggi di Raffaele Di Floro e Marcello Amore come attore protagonista.
Nel 1994 è protagonista del film di Paolo Sorrentino: Dragoncelli di fuoco.
Nel 1995, dopo aver accumulato tante pagine di diario, vengono fuori i suoi versi con il libro "Nude passeggiate" per l'editrice La pannocchia. Le poesie seducono Achille Bonito Oliva e sempre nel 1995, al Palazzo delle esposizioni, per una manifestazione a cura dello stesso storico dell'arte, sulla pedana di tufo realizzata da Matteo Fraterno, Silvestro legge le sue composizioni e viene festeggiato come monumento vivente della poesia.

Queste poesie, l’anno successivo diventano uno spettacolo teatrale per la regia dello stesso autore.Nel 1999 ha riscritto "La Tempesta" di Shakespeare in napoletano per il gruppo "Libera Mente". La drammaturgia vince il premio Ubu. Lo spettacolo raccoglie un grande successo nei maggiori teatri italiani dove vediamo Silvestro attore protagonista.
Nel 2002 ha finito di scrivere, senza averlo ancora pubblicato, il suo primo romanzo "Liberaci dal mare". Sempre nello stesso anno riscrive "I giganti della montagna" di Pirandello con Davide Iodice. Lo spettacolo, con la famiglia del circo Rois e gli attori della compagnia Libera mente, si svolge sotto al tendone esordendo alla biennale di Venezia.
Nel 2003 con Enzo De Caro e Marcello Amore finisce di scrivere la sceneggiatura "Liberaci dal mare" tratta dal suo primo romanzo.
Nel 2004 con Marcello Amore scrive il cortometraggio "L’estro di Mario" nel quale è attore protagonista con Enzo De Caro.
Dal 1990 al 2005 è poeta performer nei maggiori Festival italiani di letteratura.

Vico Equense- TARSU: cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia

Qualche giorno fa il Sindaco ha fatto delle dichiarazioni con le quali si contestavano il contenuto del nostro manifesto sulla TARSU che, a suo dire, aveva "imbrattato" i muri della Cittá.
In particolare, in quelle dichiarazioni si contestava la veridicitá delle tabelle di confronto fra la tassa pagata a Vico e quella dei comuni limitrofi e si fornivano quelle che venivano definite le "vere" tabelle.

Vogliamo ribadire che:

1) proprio per evitare di confrontare valori diversi per la presenza o meno di voci aggiuntive, la nostra tabella è stata ricavata direttamente dalle cartelle di riscossione recapitate ai cittadini dei comuni presi in esame, effettuando una semplice operazione di divisione: importo della tassa diviso la superficie dell’abitazione.

Tale metodo risulta quello maggiormente significativo in quanto omogeneo e comprensivo di tutte le addizionali. In definitiva, noi abbiamo confrontato direttamente quello che pagano i cittadini, e non i valori dichiarati dai vari Comuni.

2) la scelta dei comuni da comparare è stata effettuata adottando un criterio di omogeneità e continuità territoriale, infatti partendo da Vico Equense è stata percorsa l’intera linea di costa della Penisola sorrentino-amalfitana, da ciò discende una comparazione rispondente alle realtà turistiche e socio economiche simili a quella vicana, oltre che rispondente ad analogo servizio di raccolta domiciliare “porta a porta” offerto agli utenti nonché analoghi risultati in termini di percentuali di raccolta differenziata.

Utilizzare come termine di paragone, come si fa nella comunicazione del Sindaco, Castellammare, che effettua la raccolta con cassonetto stradale e non supera il 30% di raccolta differenziata, o Pimonte, che opera con raccolte stradali (campane e cassonetti), è una operazione fuorviante.

Altrettando fuorviante è il paragone con i Comuni di Amalfi e Minori, nei quali il servizio è svolto con un criterio di conferimento in cassoni di prossimità e in parte con il sistema “porta a porta” ed entrambe hanno notevoli costi di trasporto.

Si ha l’impressione che per la comparazione del Sindaco, lui o chi per lui, in barba a criteri di omogeneità ed analogia, abbia scelto i comuni dove si paga di più.

Ad ogni buon conto cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia e, nonostante le tabelle fornite da Sindaco, due cose sono incontestabili:

1) Vico Equense resta insieme a Meta e Piano di Sorrento il Comune dove la tassa sui rifiuti è elevatissima, in particolare i cittadini di Vico pagano il 55% in più di Sorrento che é rimasta a gestione pubblica.

2) la tassa per le abitazioni a Vico nel solo 2012 è aumentata del 18%.

Relativamente poi ai risultati brillanti ottenuti da Vico nella raccolta differenziata, noi non possiamo che rallegrarcene.
É un merito che va ascritto soprattutto ai cittadini di Vico ed al loro elevato senso civico.
Ma non possiamo dimenticare chi a Vico ha avviato, in tempi difficili il discorso della raccolta differenziata; chi, ad esempio, con l'opposizione strenua degli attuali amministratori, costruì l'isola ecologica e costituì la società pubblica "Terre delle Sirene", il cui lavoro straordinario é dimostrato dal fatto che Massalubrense, che ha continuato ad utilizzare quella societá, a differenza di Vico che invece si é rivolta ad una impresa privata, é in assoluto il Comune della Provincia di Napoli con la più alta percentuale di raccolta differenziata e, al tempo stesso, a differenza di Vico, é riuscita a contenere le tariffe.
In Movimento per Vico

mercoledì 12 dicembre 2012

Vico Equense – Mistero sulle dimissioni di Gennaro Cinque. Le antenne di telefonia mobile minacciano la maggioranza

In un Consiglio Comunale per certi aspetti tinto di mistero si è approvata una nuova delibera contro l’inquinamento da elettromagnetismo. Che l’atmosfera non fosse delle più idilliache si è capito subito, anche sull’onda di alcuni “spifferi” che attraversano da giorni il Palazzo Comunale. Un gruppo di Consiglieri, Maurizio Cinque, Andrea Balestrieri, Giovanni Starace, avrebbe comunicato al Sindaco Gennaro Cinque di voler diventare gruppo indipendente determinando una pericolosa spaccatura nella maggioranza. Qualche avvisaglia della tempesta per la questione delle antenne di telefonia mobile si era avuta sempre grazie a delle indiscrezioni trapelate a seguito di presunti contatti tra Aldo Starace e uno dei consiglieri dissidenti per votare insieme, a sorpresa, una delibera del Movimento per Vico. Poi, per ragioni inesplicabili, l’accordo non ci sarebbe stato, lasciando tutto in sospeso.

Il nodo centrale da sciogliere nell’ultima seduta consiliare era quello legato alla delibera 71 del dicembre 2011, nella quale all’unanimità si era deciso di installare un’antenna di telefonia nel campo sportivo di Massaquano. La decisione era stata presa quasi come una sorta di scambio di cortesie. Il Sindaco infatti era propenso a non attivare il contestatissimo impianto installato in pieno centro a Vico e a pochi metri da scuole e abitazioni, chiedendo in cambio al Consiglio Comunale una deliberazione per dare il via libera a tutti gli altri impianti programmati sul territorio, tra i quali quello di Massaquano. Sembrava risolto il caso nel totale accordo di tutti, ma i Massaquanesi, viste le dimensioni imponenti della nuova antenna, entrata subito in funzione, si sono ribellati chiedendone l’immediata rimozione. Questa protesta inattesa quanto determinata, avrebbe messo in crisi Maurizio Cinque, Andrea Balestriere e Giovanni Starace, che detengono a Massaquano un notevole pacchetto di voti. Il timore di perdere consensi avrebbe prevalso sulla Ragion di Stato al punto da stringere possibili accordi con la minoranza.

Nell’ultima seduta consiliare, comunque, si è innazitutto preso atto che la delibera approvata l’anno scorso conteneva una contraddizione in termini e cioè da una parte si approvava che le antenne dovessero essere installate lontano da luoghi frequentati soprattutto dai bambini e dall’altro si dava il via libera all’impianto di Massaquano proprio in pieno campo sportivo, luogo frequentato quotidianamente da giovanissimi. La minoranza si è assunta la responsabilità di aver collaborato all’approvazione di un provvedimento contraddittorio e ha proposto, il Movimento di Starace, la revoca del contratto stipulato con le compagnie di telefonia e l’immediasta interruzione del segnale. Il Vicesindaco Migliaccio ha spiegato che questa soluzione sarebbe stata altamente onerosa per le Casse del Comune costretto a pagare un risarcimento alle compagnie telefoniche e che, essendosi insediata da pochi giorni una commissione con esperti del settore, fortemente voluta dal comitato civico Art. 32 per una razionalizzazione e delocalizzazione meno impattante degli impianti, era meglio aspettare l’esito degli studi effettuati dalla commissione stessa in modo da avere in mano una documentazione scientifica che avrebbe consentito di spostare le antenne senza danni per l’erario. I consiglieri dissidenti durante la discussione in aula non hanno profferito parola. E a questo punto si apre il mistero. Si dice che il sindaco, presente fino a un certo punto e poi scomparso nel momento della discussione sulle antenne, abbia inviato un sms ai consiglieri della maggioranza e alla Giunta col quale avrebbe comunicato”Mi dimetto”.Sarebbe rientrata percio la decisione di formare un gruppo unico separato dalla maggioranza e dopo una sospensione si è votato una nuova delibera con la quale si accolgono le istanze del Vice Sindaco Migliaccio. Cioè si aspetteranno per un tempo massimo di quattro mesi gli esiti dello studio della Commissione preposta che dovrà indicare un luogo diverso dal Campo sportivo di Massaquano e poi si delibererà di conseguenza.

Il mistero delle dimissioni del Sindaco resta tale non essendoci conferme nè disdette ufficiali, ma non sarebbe una novità che Gennaro Cinque, messo alle strette nel Consiglio Comunale, minacci di lasciare tutti a casa. Non è mai stato disposto ad accettare intimidazioni. O si fa a modo suo o lui lascia senza tentennamenti. Un comportamento antidemocratico che però finora è servito a rimettere tutti in riga, voltagabbana e opportunisti compresi.
Maria D'Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"



martedì 4 dicembre 2012

Vico Equense-A fine dicembre la presentazione a Seiano del nuovo romanzo di Franco Cuomo

Nel nuovo Romanzo di Franco Cuomo, “Quando gli Angeli scappano via”, si può rivivere la straordianaria storia artistica che ha attraversato l’Occidente tra gli anni ‘60” e gli‘80”. Cuomo la rivisita con gli occhi e l’obiettivo di una artista della fotografia, Nan Goldin, sotto le spoglie di Noon John Goldin, io narrante nel romanzo, per descrivere la parte nascosta e trasgressiva di New York e la tensione emotiva che in quegli anni attraversava l’arte in quella città e nell’Occidente intero.
Ciò che colpisce nel romanzo è soprattutto la capacità di trasmettere il senso di vuoto, di angoscia di un’intera generazione, rimasta orfana di valori e di speranza. Una generazione cresciuta nel mito dei templi dell'arte di New York, il Guggenheim Museum, il Moma. Oppure delle notti passate a ubriacarsi tra musica psichedelica e le nuove tendenze punk al GBGB’s o all’Eroes di Manatthan, o allo Studio 54, in compagnia di Ginsberg e Borroughs e Warhol, in un’atmosfera buia e fumosa e insieme esaltante e protettiva. La speranza in un mondo migliore si esprimeva soprattutto attraverso l’arte, musa salvifica. L’arte a 360 gradi, che spazia dalla musica al cinema, alla fotografia, alla pittura, alla poesia e che entra nell’esistenza per alleggerire le tensioni dell’amore, della morte, della eterna disperazione umana. In quegli anni tutte le sfere emozionali erano vissute anche con la testa. Ci si abbandonava ai deliri intellettuali come alle follie amorose e carnali avvolti da una calda consapevolezza di sé stessi e del mondo, fuori dai compromessi e spendendosi completamente. O, almeno, a tutto ciò si ispira Franco Cuomo descrivendolo con notevole intensità narrativa.

Ma, arriva la fine di un’epoca che piomba come un macigno a riportare tutti nella realtà. Noon John Goldin, in un’ansia di nomadismo,va via da New York dove si è consumato un declino artistico e intellettuale insopportabile e dove si è spento tragicamente ogni ardore dell’anima per la morte del suo compagno eroinomane. “Gli angeli sono scappati via lasciando il loro posto solo a dei ceffi”.
L’attacco alle Twin Towers “ ha del tutto congelato la città e l’ha consegnata alla decadenza planetaria e insieme ad essa il mondo occidentale rovinava”. Prima di partire, realizza I’ll Be Your Mirror, ispirato dall’omonima canzone di Lou Reed quando cantava con i Velvet Underground, per rendergli omaggio “ e ricordare una città che in qualche modo era già stata consegnata alla storia.

Noon John Goldin arriva dunque a Napoli, spinto da un ricordo giovanile e dalla ricerca di un posto antico dove poter ricominciare. In compagnia di Lucio Amelio, del quale era stato ospite nella sua villa a Capri, la città gli era apparsa un crogiuolo di creatività, un laboratorio interessante per nuove esperienze. Inoltre la bellezza della costa e la luce di Napoli avevano positivamente stimolato la sua creatività. Dopo tanti anni, e morto ormai Lucio Amelio, nella città fotografa di tutto, ma comincia anche a riaffiorare la sua angoscia. Goldin a poco a poco prende coscienza della decadenza assoluta di Napoli, diventata sciatta, sporca e disordinata. I suoi abitanti sono incattiviti e tristi. E soprattutto, anche a Napoli, si è spenta qualunque forma artistica. L’arte è ridotta a merce, a pubblicità della peggiore qualità di cui si servono artisti e politici. Già, la politica, che nella sua abissale ignoranza e tracotanza organizza in pompa magna l’esposizione di super star dell’arte che promuovono se stessi attraverso gesti eclatanti e ripugnanti fatti passare per opere d’arte, come la testa di mucca mozzata di Damien Hirst al Museo Archeologico Nazionale, tra antiche statue dell’epoca classica. O, sempre quella stessa politica, inaugura con gran clamore dei media un museo d’arte contemporanea, il MADRE, dove tra caroselli pubblicitari e artisti presi a nolo si consuma la spinta creativa di una città sempre più vuota.
Goldin decide che giustizia va fatta con un’azione purificante e catartica che accenda i riflettori mondiali sullo scempio che sta avvenendo a Napoli, che pure non gli appartiene, e progetta insieme al suo nuovo compagno, Tonino, un attentato terroristico: l’esplosione di una bomba nel pian terreno del museo MADRE, per cancellarlo dalla faccia della terra. La bomba, però, non verrà innescata perché, per uno uno strano scherzo del destino, il museo salta per aria per conto suo per una fuga di gas riducendo finalmente la città a un luogo dove “l’arte non ha più nessun diritto all’esistenza”. Si placa così in qualche modo l’angoscia di Noon John.

Il romanzo è il racconto struggente e vitale di una generazione sul limite della vecchiaia, che non si è mai rassegnata alle banalità dei luoghi comuni e del conformismo culturale e nello stesso tempo una fedele registrazione del disagio di vivere in un mondo che ignora il tempo della natura e il tempo di una coscienza che fa i conti con le trasformazioni del corpo.

Il libro di Franco Cuomo, edito da Photocity ed. Napoli, 2012, in self publishing già presentato a Napoli allo Studio Sedicinoni a viale Gramsci, verrà presentato presso la sede della Lega Navale a Seiano, Vico Equense, il 29 dicembre, alle ore 17.00. e a Salerno dall’ ARCI Gay a fine gennaio 2013.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nella foto: la copertina del libro, Franco Cuomo

Vico Equense - Social in the World @ Los Angeles

Vico Equense - Il Social World Film Festival, la kermesse cinematografica ambientata a Vico Equense, torna per il secondo anno consecutivo negli Stati Uniti con il "Social in the World @ Los Angeles”. Un mese dopo la Corea, qualche settimana prima di sbarcare a Barcellona, dal 6 al 13 dicembre il festival del cinema sociale vola oltreoceano presso l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. Il programma prevede per la serata del 7 dicembre una proiezione tributo ad Anthony e Francesco Quinn, simboli del legame storico tra le cinematografie italiana e statunitense. Prenderanno parte al galà i registi Christophe Nassif e Fawaz Al-Matrouk, autori rispettivamente dei cortometraggi “What to Bring to America” (USA, 15’) e To Rest in Peace (USA, 20’). Le loro opere sono state selezionate come le migliori all’interno della sezione “Screening USA” della passata edizione del “Social Wolrd Film Festival” di Vico Equense. A presentare i corti made in USA, ci sarà Sandrine Cassidy, direttrice della Scuola di Cinema della University of Southern California. Durante il ricevimento emergerà anche il cinema italiano. Il direttore artistico Giuseppe Alessio Nuzzo presenterà due tra i migliori cortometraggi delle passate edizioni del festival del cinema sociale: “Il sospetto” di Giovanni Meola (Italia, 15’) e “La Colpa” di Francesco Prisco (Italia, 12’). Contestualmente, sarà premiata Fiorella Santopietro per il suo documentario breve “Dipende Da..” (Italia, 8’). L’opera della Santopietro ha vinto il workshop “Doc to Young”, un contest su temi ambientali, tenutosi durante la kermesse “Aspettando il Social World Film Festival” di Caselle in Pittari (SA) nell’agosto scorso. Il festival premierà anche altri nomi illustri del cinema internazionale: a Los Angeles riceverà riconoscimenti la produttrice e montatrice Mary Sweeney, l’attore Vincenzo Soriano e il direttore della fotografia Dante Spinotti. Ad arricchire l’evento, i saluti di David Bellini, rappresentante a Los Angeles della SACT (Scrittori Associati Cinema Televisione), e gli intermezzi musicali del Maestro Adriano Aponte. L’ultima proiezione prevista durante la serata di apertura di “Social in the World @ Los Angeles” è il trailer di “33 Postcards” di Pauline Chan. Il lungometraggio è stato girato tra Australia e Cina ed è già in corsa per partecipare alla terza edizione del “Social World Film Festival”. Il Social in the World, terminerà a Vico Equense dall’1 al 9 giugno 2013. Parole di apprezzamento dal Sindaco Gennaro Cinque il quale si dice “orgoglioso di aver creduto nelle potenzialità del festival. Una manifestazione che oggi porta il nome della Città di Vico Equense, in giro per il mondo”.

comune.vicoequense@e-comunica.it


Vico Equense - “Quintango” in concerto a Vico Equense

Vico Equense - Due appuntamenti irrinunciabili per gli amanti del Tango. L’Azienda di Turismo di Vico Equense in collaborazione con la Regione Campania e il Comune di Vico Equense hanno organizzato per il 4 e per l'8 dicembre due concerti del gruppo “Quintango” in programma al Castello Giusso e nell’Auditorium di Massaquano, intitolato al musicista Luigi Guida. “Il primo evento è in programma martedì 4 alle 18.30 nella sala convegni del Castello con musiche di Carlos Gardel e Astor Piazzolla, due degli artefici dell’affermazione del tango a livello mondiale. Il secondo appuntamento vedrà protagonista il quintetto musicale l’8 dicembre alle 18.30 nella frazione collinare di Massaquano e sarà preceduto alle 17.30 dalle visite guidate della cappella trecentesca di S. Lucia. Qui, Antonella Cioffi, esperto di storia dell’arte, illustrerà il ciclo di affreschi di tarda ispirazione giottesca presenti su tre pareti di questo vero scrigno d’arte del 1385. Naturalmente, - continua il Primo cittadino - il concerto di Massaquano, ideale omaggio al maestro Luigi Guida, musicista autore di celebri inni mariani, vedrà la formazione statunitense presentare un programma di brani di Gardel e Piazzolla totalmente diverso dal precedente concerto del Castello Giusso. Il Sindaco Gennaro Cinque, esprime grande soddisfazione per la collaborazione messa con in atto con l'Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo di Vico Equense. "Ringrazio il dott. Luigi Lucarelli, commissario dell'Azienda di Turismo - dichiara il Primo Cittadino - che si è detto immediatamente disponibile a mettere in campo azioni sinergiche mirate alla crescita e allo sviluppo del territorio". Quintango è un gruppo da camera che s’ispira alla formula della tipica orchestra argentina di tango con violini, bandoneon, bassi e pianoforte. Il quintetto, fondato nel 1997, ha una rinomata reputazione nell’ambito della musica tanghèra, ed ha fatto concerti nei due continenti americani e recentemente si è esibito in Francia, Argentina e Costa Rica. Ospite frequente di numerose rassegne internazionali, la formazione si è esibita per undici stagioni nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Importanti riconoscimenti sono stati, a Washington DC, i concerti alla Casa Bianca per il Presidente degli USA e i suoi ospiti e il concerto all’Ambasciata Americana a Buenos Aires. Risultato finalista all’International Tango Competition nel 2004, il Quintango è stato definito dal Washington Post: “una perfetta combinazione tra la passione travolgente e una straordinaria precisione”. La discografia comprende cinque cd, ripetutamente premiati con il prestigioso Wammie americano. Numerose e prestigiose le apparizione in noti programmi televisivi musicali degli USA, mentre le registrazioni del Quintango sono state la colonna sonora dei films “Inside Straight” del 2001 e “Fiction” del 2002.


 

Vico Equense - Borse di studio per il Master in "Ecologia del Paesaggio"

Vico Equense - L’Amministrazione comunale, su proposta dell’assessore all’urbanistica Benedetto Migliaccio, ha stabilito di finanziare otto borse di studio, per la partecipazione al Master in "Ecologia del Paesaggio", avviato presso l'Università “La Sapienza” di Roma. L’obiettivo del corso è di formare esperti in grado di affrontare problematiche ambientali secondo metodologie e tecniche integrate, fornendo ai partecipanti gli strumenti teorici e pratici per operare con specifica competenza professionale relativamente alla pianificazione e alla progettazione nell’ambito della complessità del sistema ambiente, impiegando le metodologie più moderne e riconosciute a livello nazionale e internazionale. “L’amministrazione comunale – spiega il Sindaco Gennaro Cinque - ha intrapreso un percorso di approfondimento e valorizzazione del proprio territorio ponendo tra i suoi elementi fondanti il paesaggio rurale contemporaneo inteso quale essenziale elemento del paesaggio sublime mediterraneo, che caratterizza profondamente la Penisola sorrentina. Questo tema – continua il Primo cittadino – è in primo piano nella nuova pianificazione urbanistica ambientale in itinere del Comune. Pertanto, è nostra intenzione promuovere percorsi di formazione specialistica e di ricerca applicata nell’ambito del territorio comunale congruente con i temi suddetti. In conformità a questi presupposti, è stata avviata anche un’importante collaborazione con la Soprintendenza di Napoli e Provincia, con le Università di Roma, Napoli, Caserta, Salerno e Vienna. Questa sinergia – aggiunge il Sindaco – ha prodotto un Convegno Internazionale proprio in questo Comune, con mostre d’arte e di studio, sul tema del paesaggio rurale.” Il Corso proposto dall’Università “La Sapienza” affronta la complessità del paesaggio che si esprime a più livelli (fisico, biologico e umano), che confluiscono in un sistema composto di un mosaico di elementi associati in modo non casuale e interagenti in maniera dinamica, dove il disturbo gioca un ruolo importante a differente scala spazio-temporale. Avvalendosi delle conoscenze scientifiche dei processi e dei fenomeni che sono alla base degli attuali sistemi di paesaggio, saranno sviluppate le basi della gestione e della pianificazione ambientale nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. Saranno inoltre approfonditi i metodi e le capacità professionali per svolgere attività nei settori di recupero e riqualificazione ambientale secondo i principi della geobotanica applicata, dell’ecologia del paesaggio, della restoration ecology, della biologia della conservazione e dell’urbanistica partecipata. “Potranno accedere – conclude il Sindaco – alle borse di studio, tutte le persone nate o che abbiano ora la residenza in uno dei comuni della Penisola sorrentina.” La scadenza per la presentazione delle domande di ammissione è fissata per il 10 gennaio 2013.

Tutte le informazioni circa il bando sono disponibili sul sito web dell'Ateneo Romano - www.uniroma1.it