sabato 27 novembre 2010

VICO EQUENSE - PIAZZA KENNEDY, LA DITTA SBAGLIA MA PAGA IL COMUNE

Riprendono i lavori a piazza Kennedi, dopo qualche anno di stop. La tribolata storia del primo parcheggio interrato costruito a Vico Equense è lunga e ricca di colpi di scena. Nato con la buona intenzione di rappresentare una svolta nella storia edilizia e architettonica del paese alla fine ha rappresentato invece solo un buon affare per la ditta costruttrice, la Passarelli, che ne ha tratto benefici economici immensi, mettendo su un edificio brutto e di scarsa utilità pubblica.
Il progetto di finanza approvato a suo tempo, prevedeva inizialmente la costruzione di box interrati da vendere ai privati di Vico Centro e di posti a rotazione per incentivare la sosta dei turisti pendolari del fine settimana. Per la realizzazione dell’opera fu necessario abbassare il livello della piazza soprastante di qualche metro. Il vuoto sarebbe stato colmato, così sembrava in un primo momento, da terreno che avrebbe consentito di realizzare anche un giardino ornamentale con piante ed alberi di abbellimento (vedi foto a sinistra). Per apportare questa variante, la ditta Passarelli fece lievitare il costo dell'opera di 1.000.000 di €!
Vico Equense, durante la messa in opera delle fondamenta, rimase strangolata in una morsa micidiale, tra i lavori del tunnel di Seiano e la corsia unica forzata proprio in piazza Kennedy. Il cantiere mise a dura prova tutta la popolazione e mandò in ginocchio gli esercizi commerciali.
Alla fine, tra impedimenti di carattere giudiziario, con estrema lentezza, i lavori furono portati a termine. I box interrati vennero ceduti ai privati e calò il numero dei posti a rotazione, di proprietà della ditta Passarelli per 25 anni. Il giardino soprastante non venne completato e al suo posto restò il tetto del parcheggio asfaltato e circondato da transenne.
Oggi la situazione è pressocchè uguale. Tra infinite annunciazioni di ripresa dei lavori e infinite interruzioni, la piazza Kennedy resta ancora da realizzare. Infatti, nel frattempo, sono sopraggiunti anche impedimenti di carattere tecnico, come le infiltrazioni che in alcuni punti all’interno del parcheggio fanno gocciolare il tetto come un colabrodo. Questo inconveniente ha determinato un ripensamento sulla sistemazione della piazza, meglio piastrellare tutto isolando l’edificio piuttosto che riempire il vuoto di terreno, permeabile e poco pratico.
La beffa sta nel fatto che questi nuovi lavori di sistemazione saranno tutti a carico del comune, il quale renderà un favore alla ditta costruttrice Passarelli del valore di 800.000 €. La ditta ha sbagliato, ma non paga!
Il risultato finale di un quinquennio di lavori da sfinimento appare quantomeno grottesco: box privati con costo lievitato del 100% per gli acquirenti di tutta l’area di Vico Equense e non solo per gli abitanti del centro. Posti a rotazione dimezzati e a totale beneficio della Ditta Passarelli. Piazzale Kennedy che diventa un'anonima spianata ricoperta di orribili piastrelle.
Maria D’Ordia
per il Gazzettino Vesuviano IGV

domenica 21 novembre 2010

Questo è il testo del messaggio che avevo inviato al blogger d'esposito in risposta a un un suo scritto. Non ho avuto accesso al suo blog, nonostante ripetuti tentativi, ma non è una novità per me. Il blogger d'esposito si permette di pubblicare il mio nome e cognome ma non mi consente di rispondere, di esprimere anche la mia opinione, neppure di accedere ai commenti. Questo tipo di comunicazione informatica somiglia a quella che Saviano ha denominato "la macchina del fango", facendo le dovute differenze tra quelli che sono i big del giornalismo di bassa lega e il microbo che rappresenta il blogger d'esposito col suo blog. Ma ha imparato da buoni maestri e il suo, pur essendo un "carretto" sgangherato del fango, sempre fango produce.
Ho inviato, da poco, il mio commento anche via mail. Vediamo se avrà il coraggio di pubblicarlo

Ecco il commento inviato al blogger d'esposito

Su questo blog si fa un dialogo con i fantasmi, che non hanno faccia e che sotto lo scudo dell'anonimato cianciano spesso a perdere. Chi, con coraggio, si espone, subisce l'amara esperienza di avere un confronto dove mancano pari dignità e opportunità.
Personalmente, non sono mai stata ospitata dal blogger d'esposito il quale ha ritenuto che i miei interventi fossero meno interessanti di quelli che hanno il cattivo sapore del pettegolezzo da bassifondo. Ha sempre oscurato i commenti a difesa, il diritto di replica, una voce che uscisse dal suo coro, un coro del tutto privo di credibilità, senza voce, senza facce, senza idee.
I commenti anonimi, anche sull’incontro di Aldo Starace all'hotel Mary, esposto in maniera totalmente distorta dal blogger d'esposito, vorrebbero rappresentare un centrosinistra dove nn c'è compattezza, frammentario e frammentato, nel quale i partiti non esistono più. Io non credo proprio che sia così. Aldo non ha ancora ufficializzato la sua candidatura, a quanto ne so, ma se lo facesse avrebbe dalla sua parte giovani e vecchi del centrosinistra e non solo. Società civile e partiti, movimenti e persone che sentono il bisogno di voltare pagina nel nostro paese arrivato a una stagnazione insopportabile in tutti i settori.
Aldo credo che voglia prima di tutto questo, cambiare in meglio il nostro paese. Essere, ancor prima che il candidato sindaco, l'autore di una rigenerazione totale della politica e del sistema consunto che ancora tenta di sopravvivere. Il protagonista di una nuova stagione con una classe dirigente totalmente rinnovata e capace di aprire un discorso nuovo nel quale, pian piano, tutti si sentano coinvolti, al di là e al di sopra degli steccati tradizionali della destra e della sinistra.
Io ho letto anche questo nelle domande che Aldo ha posto ai suoi interlocutori di ieri sera, e che invece nello scritto del blogger d'esposito vengono formulate in maniera fredda,come un elenco staccato dalla realtà, quasi una paginetta delle buone intenzioni.
La realtà è che se si vuole parlare del futuro di Vico Equense, bisogna farlo altrove, nelle sedi che ci si costruisce insieme, ognuno per interagire con l’altro come sa e come può, nei luoghi di reale scambio e comunicazione, dove ci si guarda per essere a favore di una cosa buona e contro nessuno. Allargando gli orizzonti affinchè lo sguardo arrivi oltre il pettegolezzo da piazza e l’insulto anonimo che non porta da nessuna parte se non al consolidamento di quello che c’è di vecchio, a favore del marciume del quale il blogger d’esposito sembra un valido, ed antico, rappresentante e sostenitore.
In luoghi come questo non si può che soffocare ogni cosa in un asfittico dibattito con dei fantasmi.
Maria D’Ordia
Stamane un amico mi ha detto che alcuni commenti anonimi sembrano i miei. Effettivamente ci sono delle espressioni che uso solitamente, furti di parole o addirittura di stralci dal mio blog. Una buona imitazione, devo dire, se quanlcuno crede di riconoscermi. Ma solo un'imitazione, appunto. Non scrivo post o commenti anonimi da nessuna parte.

sabato 13 novembre 2010

Vico Equense - Il TAR dà ragione alla SA:MA che si aggiudica i lavori di ampliamento del plesso di Arola


Forse si avvia alla conclusione il travagliato percorso del progetto di ampliamento del plesso scolastico di Arola. Il Tar avrebbe accolto il ricorso della SA.MA Costruzioni Generali srl aggiudicando i lavori alla ditta stessa.
Come è noto, la gara era stata aggiudicata dal Comune di Vico Equense alla ditta RAP Costruzioni di Caso Vincenzo. Mancava però nella documentazione della ditta l'attestazione SOA, ovvero un documento necessario a comprovare la capacità dell’impresa di eseguire opere pubbliche con importo superiore a 150.000 €.Contro questa aggiudicazione la ditta SA.Ma Costruzioni ha presentato ricorso al TAR, ritenendo che la ditta RAP non avesse rispettato i tempi e i modi espressi nel bando della gara di appalto. Il Tar avrebbe dato ragione alla SA.MA Costruzioni aggiudicandole i lavori.
Comune condannato, quindi, in prima battuta. Forse, nei tempi previsti per appelli e contappelli, l'assurda vicenda dei lavori di ampliamento del plesso scolastico di Arola si avvia a conclusione definitiva.
Maria D'Ordia

mercoledì 10 novembre 2010

Vico Equense - Chi sarà il nuovo sindaco? Si accettano scommesse

In un clima apparentemente letargico, favorito dalle giornate uggiose, in sordina, Vico Equense si prepara alle elezioni amministrative del prossimo giugno. Movimenti in giro, anche se ancora molto discreti, se ne vedono, riunioni politiche semi-segrete, approcci timidi ma vogliosi, indiscrezioni sussurrate. E sotto la cenere covano malumori, risentimenti, pettegolezzi. Uno di questi, che si ripete stancamente ma insistentemente, è la diceria che il sindaco Cinque non abbia intenzione di ricandidarsi. L’essersi sottoposto a un superlavoro, dicono i suoi amici, l’avrebbe ammazzato di fatica e reso incapace di sottoporsi a una nuova performance. Qualche nemico invece ipotizza la subdola insinuazione che lavorando sempre sul filo del rasoio, al limite tra il lecito e l’illecito, Cinque tema ripercussioni giudiziarie e starebbe pensando di togliersi di mezzo prima che la situazione diventi pericolosa per lui. In realtà queste voci, da qualunque parte provengano, non sembrano suffragate dai fatti. Anzi, l’uscita dal piano sociale di zona, l’addio a Terre delle Sirene e persino l’ultimo concorso per l’assunzione dei Vigili Urbani a tempo determinato, sembrerebbero le mosse strategiche di chi non vuole mollare la presa ma sia pronto a buttarsi a capofitto nella nuova stagione elettorale.
Nell’attesa, si moltiplicano i movimenti di chi vuole scongiurare a tutti i costi queste eventualità considerata una vera jattura. Gennaro Cinque di nemici se ne è fatti molti, nello stesso centrodestra, e, alla fin fine, anche per tanti abitanti, Vico Equense in questi cinque anni non è migliorata molto, anzi. Il paese è rimasto troppo spesso strangolato proprio dal ”fare” del sindaco che è diventato nel tempo uno “strafare” inutile, dannoso, senza risultati di grande rilievo per nessuno.

Nell’attesa che la candidatura di Cinque venga riproposta o meno, comunque, i primi a muoversi sono gli uomini legati all’ex sindaco Dilengite, il quale, in via ufficiosa, già si è reso promotore e partecipe di un incontro con un nutrito gruppo di simpatizzanti.
Nuovi soggetti incalzano, come l’Associazione per Vico e i suoi Casali, che deciderà solo dopo un’attenta analisi della situazione con chi schierarsi, al di là degli steccati tradizionali di centro destra e centrosinistra. L’importante è battere la maggioranza al governo della città con l’uomo giusto che può garantire la vera svolta per il futuro. Almeno questo sembra di capire dalle rare ma ficcanti esternazioni degli associati.

Intanto il centrosinistra, già attivo e presente sulla questione, ancora non ha ufficializzato un proprio candidato. E ancora non è chiaro se ci saranno delle primarie. Le scuole di pensiero sono due. Il partito democratico cittadino crede che sia indispensabile proporre compattamente un solo candidato forte abbastanza da demolire l’attuale sindaco. Solo in caso di più candidati credibili, secondo i membri del coordinamento, si può pensare di aprire un confronto che altrimenti risulterebbe dispersivo e persino controproducente. L’Italia dei Valori invece sarebbe più propensa a svolgere le primarie di coalizione proponendo anche un suo candidato.
Il candidato del centrosinistra, però, secondo i simpatizzanti di area, al di fuori dei partiti e delle primarie, dovrà organizzarsi e stringere patti anche con le associazioni di categoria, i professionisti e i movimenti della società civile. Dovrà, insomma, pescare ovunque per riuscire nell’impresa. La partita, il centrosinistra, vuole giocarsela seriamente. Anche perché, dalla vastità della spaccatura nel centrodestra dipenderà tutto. Se su questo fronte ci sarà più di un candidato, come è molto probabile, il gioco diventerà più agevole e la strada meno impervia.

Ora come ora, dunque, per Vico Equense non ci sono candidati ufficiali, il riserbo è strettissimo da parte di tutti e persiste uno stato di calma apparente. La posta in gioco è troppo alta e a nessuno va a genio di esporsi prima del tempo. Tutto sommato, per ora, meglio sondare bene il terreno e mettersi in gioco solo quando si avrà in mano una proposta credibile e vincente.
I fuochi d’artificio, come da tradizione, cominceranno davvero solo col nuovo anno.
Maria D'Ordia per Il Gazzettino Vesuviano IGV

Vico Equense - VICO EQUENSE - Il geometra Iovine non risponde alle richieste dell'opposizione e minaccia ritorsioni

Ancora una volta si accende lo scontro tra il consigliere del partito democratico Pasquale Cardone e il capo dei Lavori Pubblici, geometra Francesco Saverio Iovine. Il motivo del contendere è sempre lo stesso. Cardone pone (clicca) delle domande e Iovine non risponde, o risponde a modo suo, cioè eludendo le questioni e parlando di altro. Questa volta il nocciolo della questione è stato il famigerato parcheggio di piazza Kennedy, che ancora non ha visto completamente la luce. Il piazzale soprastante l’edificio è infatti tuttora incompleto, recintato da un’impalcatura peraltro instabile che crolla ad ogni folata di vento un po’ più consistente.
Ma veniamo ai fatti. I consiglieri Cardone e Cannavale nello scorso mese di giugno chiedevano al geometra Iovine con una nota scritta di conoscere pubblicamente i motivi per cui Iovine stesso non avesse firmato carte sostanziali del progetto esecutivo del parcheggio di piazza Kennedy.
Iovine non inviò alcuna risposta per iscritto e in un successivo consiglio comunale rispose in maniera del tutto evasiva senza approfondire gli aspetti della questione posta dai consiglieri. Assicurò, però, in quella occasione, che aveva già risposto per iscritto con una lettera esaustiva e si meravigliava del fatto che né Cardone né Cannavale l’avessero ricevuta.
In realtà la risposta di Iovine non è mai giunta ai due consiglieri e Cardone è andato a prenderla di persona dato che dopo quattro mesi giaceva ancora agli atti nel Comune.
Ma la beffa è giunta alla lettura, quando il costernato consigliere Cardone apprende che Iovine, senza rispondere assolutamente a quanto gli veniva richiesto, evidenzia l’aggravio di lavoro e il danno a diversi livelli che le richieste dei due consiglieri avrebbero procurato a sé e ai suoi collaboratori. Non dimenticando di aggiungere che intendeva far valutare l’entità di tali danni nelle sedi opportune. Iovine, insomma, non solo non risponde ma addirittura minaccia i danni.
Di fronte a questa situazione paradossale, grottesca per certi aspetti, Cardone ha perso la pazienza ritenendo, non a torto, offensivo l’atteggiamento di Iovine e denunciando la sua amarezza ed esasperazione sulle pagine di un quotidiano locale..
Il partito democratico di Vico Equense si è associato alla protesta del consigliere Cardone e ha chiesto, con un comunicato al Sindaco e alla Giunta, di pretendere dai funzionari comunali il rispetto dei ruoli. Maggioranza e opposizione, dice il comunicato, devono confrontarsi in un clima di garanzia reciproca e non sono accettabili intimidazioni di sorta che offendono la dignità di chi, per mandato elettorale, ha l’obbligo di esercitare la sua attività di controllo.

Maria D’Ordia per Il Gazzettino Vesuviano IGV
Questa richiesta non è mai stata accolta. Nel consiglio Comunale del mese di giugno si rimandò la decisione per consentire a tutti i consiglieri di leggere gli atti relativi al parcheggio in piazza Kennedy. A ottobre, i Consiglieri su questo punto fecero mancare il numero legale e non se ne fece niente. La commissione d'indagine non è stata istituita e tutto resta ancora in sospeso...

mercoledì 3 novembre 2010

Vico Equense. Scuola di Arola, un ricorso al Tar blocca i lavori di ampliamento



Nello scorso gennaio, con grande clamore, veniva sancito pubblicamente l’accordo, anzi la pace fatta, tra i cittadini di Arola e la Giunta Cinque. Dopo la chiusura del plesso scolastico della scuola media e il trasferimento degli alunni a Fornacelle, la cittadinanza arolese era insorta e con la raccolta di oltre 1.500 firme, aveva dichiarato guerra al Sindaco Gennaro Cinque, accusato di aver stravolto l’assetto scolastico dell’intera città di Vico Equense. Per correre ai ripari il sindaco aveva perciò promesso l’ampliamento della scuola primaria arolese, in modo da ripristinare la situazione e riportare gli alunni delle medie vicino casa.
Nella “serata di gala” dello scorso gennaio, il Sindaco, i funzionari comunali, l’assessore De Simone e una parte dell’opposizione, congiuntamente, promettevano la realizzazione in tempi brevissimi delle nuove aule e pubblicizzavano con grande entusiasmo l’avvenuta approvazione di un progetto che avrebbe consentito di chiudere i lavori di ampliamento in pochissimi mesi. La cosa sembrava già fatta, con le nuove aule pronte all’uso già all’apertura del nuovo anno scolastico a ottobre 2010.
Oggi, a quasi un anno da quella serata passata sull’onda dell’entusiasmo, tra un pubblico acclamante e gongolante e una Giunta dal sorriso a 360...denti, nulla si è compiuto. La scuola resta quella che era, di aule nuove nemmeno l’ombra. E ci si chiede: che fine ha fatto quel progetto?
Non si può dire che l’amministrazione comunale in questi mesi se ne sia stata con le mani in mano. La gara di appalto dei lavori di ampliamento in realtà è stata bandita già nel mese di febbraio, ma è andata avanti tra alterne vicende fino all’aggiudicazione definitiva avvenuta solo il 9 settembre alla ditta REP Costruzioni di Caso Vincenzo & C di Vico Equense. Come mai tanto tempo?
Nonostante la solerzia con la quale il bando era stato emesso sono subito sorte delle difficoltà. Infatti, non tutte le ditte avevano prodotto la documentazione necessaria richiesta dal bando. Tant’è che la stessa ditta Rep Costruzioni era stata esclusa per delle irregolarità. Mancava alla ditta l’attestazione SOA, ovvero un documento necessario a comprovare la capacità dell’impresa di eseguire opere pubbliche con importo superiore a 150.000 €.
Fu perciò stabilito un tempo di dieci giorni per dare tempo a tutte le ditte deficitarie di documentazione di mettersi in regola. Nel successivo mese di marzo, la ditta in questione, e non solo, viene riammessa in gara. Bisogna però specificare che non tutti i membri della commissione erano d’accordo sulla riammissione. Secondo il geom. Langella, infatti, la ditta REP Costruzioni, non aveva prodotto materiale sufficiente. Tant’è che il presidente della commissione, il dott. Luigi Salvati, nella successiva riunione del mese di aprile, si picca di fare un corposo preambolo (quasi tre pagine del verbale) nel quale richiama alla ragionevolezza e al diritto alla più ampia partecipazione delle ditte e produce una serie di citazioni relative a risposte della Regione Campania e a sentenze del Tar. Dopodichè, nella stessa riunione, invita la commissione ad esaminare senza indugio le migliori offerte economiche giunte alla commissione dalle ditte riammesse. Dopo il tempo necessario all’esame delle proposte, tra i mesi di maggio e settembre, la gara viene infine aggiudicata, prima provvisoriamente e poi definitivamente, come già detto, alla RAP Costruzioni di Vico Equense, che totalizza il miglior punteggio sul piano tecnico ed economico.
Tutto fatto dunque? I lavori sono pronti a partire? Macchè! La ditta SA.MA Costruzioni Generali s.r.l., seconda per punteggio nella graduatoria delle aggiudicazioni, presenta un ricorso al TAR, in quanto parte lesa perchè ci sarebbero state delle irregolarità che non consentivano l’aggiudicazione definitiva alla ditta Rep di Caso Vincenzo.
Tutto fermo, dunque. Stop all’aggiudicazione e ai lavori in attesa delle decisioni del TAR
La cosa curiosa è che si voleva attribuire all’opposizione, in particolare al Cons. del Pd di Vico Equense Pasquale Cardone, la responsabilità di eventuali ritardi nell’esecuzione dei lavori. Da più fonti partivano velate denunce di ostruzionismo, spacciando il giusto dissenso di Cardone verso un’opera pubblica costosa e inutile per polemica distruttiva frutto di esibizionismo.
Agli abitanti di Arola, ancora senza scuola, il giudizio definitivo su questa storia. Che, come al solito, sembra costruita sul pressapochismo e, forse, anche sulla malafede di qualche funzionario del Comune.
Maria D’Ordia per Il Gazzettino Vesuviano IGV