lunedì 22 dicembre 2008

Vico Equense - Notte Bianca e Memoria

L'ultimo we è trascorso piacevolmente tra la Notte Bianca e alcune manifestazioni culturali. La Notte Bianca è stata una simpatica iniziativa che ha visti impegnati molti commercianti locali. Nei piccoli stand montati per l'occasione, gli avventori hanno potuto gustare ottimi assaggi di sfizi vari: misto alla brace davvero delizioso offerto dalla macelleria Petti, tipiche zeppole fritte da gustare al volo, caldarroste del Faito profumate e fragranti. Ed altro ancora a un prezzo davvero popolare e in una atmosfera festaiola e allegra. Bisogna dare atto ai commercianti di essersi ben inseriti nel contesto pre-natalizio, piacevole anche per la clemenza del tempo finalmente favorevole dopo i diluvi dei giorni passati. Tutta la manifestazione ha avuto il sapore più di una sagra che di un evento cittadino, in verità, ma è andata bene lo stesso.
Domenica invece all'insegna della cultura con l'avvio del progetto Radici. Si parte al mattino in via S. Ciro, sede di una bellissima mostra fotografica sugli antichi casali e di una esposizione di opere di artigianato presepiale. Attraverso un ideale percorso sul territorio di Vico Equense viene illustrata l'architettura rurale come elemento costitutivo del paesaggio e delle antiche attività artigianali e manufatturiere. Le foto sono tratte dal bel libro di Giuseppe GuidaIl presepe e il casale. Tra finzione e realtà” che mette in guardia per la costante perdita di identità delle aree rurali, soffocate dal dilagante modello urbano, e offre ottimi spunti di riflessione per salvaguardarne la conservazione.
Il libro, presentato nel tardo pomeriggio presso la nuova Sala Consiliare, ha dato lo spunto anche per un interessante dibattito sulle tradizioni etno-gastronomiche e sull'artigianato manifatturiero visti nella prospettiva di un turismo sotenibile: attraverso la conservazione paesaggistica e architettonica delle aree rurali è possibile creare, ad esempio, una rete di servizi a vantaggio dell'agricoltura e della produzione dei prodotti dop.
Da rilevare che questa intelligente operazione culturale è opera di giovani professionisti, Mario Castellano, Marco Cuomo, Giuseppe Guida, i quali hanno trovato accoglienza presso l'associazione Proloco. Il Comune, che ha patrocinato la manifestazione, è stato presente nella persona del Vice-Sindaco Dilengite.
C'è da chiedersi se sarà mai possibile progettare un turismo diverso sul territorio. Se cultura, tradizione e paesaggio possano mai rientrare in un progetto di ampio respiro per andare oltre il turismo d'assalto e di bassa qualità che finora è stato privilegiato. Un grande progetto bipartisan per la riqualificazione di un territorio che è ancora vivibile in gran parte ma che sembra destinato ad essere fagocitato dall'imperante vocazione al consumismo mordi e fuggi e dalla cementificazione a oltranza.
A guardare il degrado nel quale versano molti dei casali ben descritti da Giuseppe Guida e i tanti cantieri aperti in città che a tutto servono tranne che a riqualificare il territorio, non si può essere molto ottimisti...

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