sabato 20 dicembre 2008

Vico Equense - Per una politica del confronto e della concertazione

Il PD di Vico Equense nell'ultimo direttivo, si dà le linee guida per intervenire sul territorio e diventare punto di riferimento, alternativo e diverso dalla maggioranza al governo della città. Lo fa cercando tra e con i cittadini nuove proposte per migliorare la qualità della vita in un paese dalle immense potenzialità, che sta morendo sotto la pressione della conduzione personalistica e strapaesana imposta da Gennaro Cinque. Lo fa creando gruppi di studio, opportunità di incontro, momenti di confronto sui problemi reali con i cittadini e le istituzioni.

Per capirsi, ad esempio, anche se in via ancora ufficiosa, si sa che la delibera sul dimensionamento scolastico voluta dal Sindaco non è passata in Provincia, segnale questo di una cattiva gestione di tutto il problema relativo al Decreto Gelmini. Il PD in questo caso, come era giusto che facesse, è stato vicino ai cittadini promuovendo un dibattito approfondito. Cosa che il Sindaco si era ben guardato dal fare, usando come al solito i suoi metodi preferiti, che restano quelli non ufficiali, senza dichiarazioni pubbliche, che viaggiano sulla strada delle promesse inter nos di sicuri interventi risolutivi. Come è nel suo stile, ancora oggi per convincere i genitori riottosi, fa diffondere di bocca in bocca che a Moiano sorgerà una scuola fantastica, dotata di ogni comfort e tecnologicamente avanzata. Non chiarisce però quando ciò avverrà (se avverrà...), come nel frattempo bisognerà sopperire alla mancanza di aule e di strutture. Chi si prenderà in carico i disagi.
Il PD invece, da subito, programma una serie di interventi in loco per decidere con i soggetti interessati come affrontare la situazione e quali soluzioni sono possibili, condividendo una proposta da sottoporre al vaglio della Giunta e del Consiglio Comunale di cui si dovrà tenere conto.
Anche per altri interventi pubblici di "immensa portata", il Sindaco ha fatto così. Senza darsi troppa pena se nel frattempo le strade si sono interrotte per periodi insopportabilmente lunghi, se il traffico è andato in tilt, se il commercio e l'immagine della città sono scivolati in un declino che li ha portati fuori dai circuiti del turismo di qualità.
Il Pd vuole distinguersi da tutto ciò, vuole creare un patto con i cittadini autentico, basato sulle reali necessità del territorio. Cercano, gli uomini e le donne del PD, di allargare le maglie di un tessuto sociale troppo piegato su se stesso e diremmo anche accecato dalla lusinga di miglioramenti individuali più che collettivi e di crescita comune. Si vuole insomma parlare un linguaggio diverso che rimetta al centro i cittadini nel loro ruolo di protagonisti dello sviluppo.
In questo modo nuovo di interpretare la politica c'è una forte unità nel partito locale di oggi. Il profondo rinnovamento degli organi dirigenti voluto da vecchi e giovani ne è la testimonianza.

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