domenica 9 novembre 2008

I volti di "Medusa"

Venerdì pomeriggio, al Castello Giusso, Franco Cuomo autore del libro, "Dei volti che ha Medusa - Drammaturgia del rischio. Ermeneutica e testo nel teatro di Autiero, Moscato, Ruccello", ha ripercorso, durante da presentazione del libro, l'opera dei tre drammaturghi in chiave filosofica, chiamando la città a partecipare non tanto, credo, alla presentazione di un libro sic et simpliciter, quanto piuttosto a un test dal risultato probabilmente per lui già scontato. Non a caso gli ho sentito ripetere più volte ultimamente che era la sua prima volta a Vico Equense, dichiarando una riserva e un pudore nell'esporsi senza veli in un contesto dove il camuffamento è uno stile di vita.
E' stata una prima volta piena di luci e colori nuovi, una ventata di aria fresca nel panorama culturale di Vico Equense, devastato e devastante per la sua miseria. Franco Cuomo irrompe nella monotonia locale con la sua energica sferzata da intellettuale puro, senza logiche ambigue, naturale talento eversivo in un angolo di mondo votato al conformismo verso il peggiore modello culturale e sociale che la "modernità" ci vuole imporre. Parla del suo libro, di Napoli/Medusa, dei suoi amici drammaturghi. Lo fa pensando a Lacan, a Focault, facendo riferimento ad Adorno, Derrida...
Si duole che a Vico Equense ancora nessuno abbia pensato ad un riconoscimento ufficiale del talento di Franco Autiero, a cui ha dedicato il libro. Parla a lungo di lui, delle sue doti umane e lo ricorda con l'affetto di un amico sincero verso un compagno insostituibile di vita e di avventure intellettuali. Si ripromette la pubblicazione, insieme a chi lo ha amato e apprezzato, dei suoi testi teatrali, una raccolta preziosa da mettere in biblioteca accanto a quelle di Moscato, Ruccello, Santanelli, Silvestri...
Domenico Sabino, che ha presentato il libro, si propone, a chiusura, con la sua Memento/Liturgie attraverso le voci bellissime di Giuseppe Esposito Migliacco e Patrizia Monti che trasformano il testo in alchimie sonore di grandissimo fascino.
Io spero che non sia stata la prima e... ultima performance di Franco Cuomo. Per i suoi amici e per i suoi fans è emozionante partecipare a questi eventi culturali nella cornice che più gli si addice. E poi proprio laddove sembra che non vi siano orecchie e occhi e discernimento vale la pena di accendere una luce, sia pur piccola. Almeno per quelli che apprezzano.
ps
Ho conosciuto Annibale Ruccello tanti anni fa, pochi mesi prima della sua tragica morte. Troppo tardi purtroppo. Parlai con lui per un una buona mezz'ora, eravamo a una festa di amici comuni. Mi colpì quel giovane uomo per la sua forza espressiva, per la sua vitalità, per la sua profonda cultura. Ci ripromettemmo un nuovo incontro che non avemmo il tempo di organizzare.
Moscato, forse lui non lo ricorda nemmeno, lo presentai ad un convegno del CIDI, a Torre Annunziata, sul finire degli anni '80. Il capofila della nuova drammaturgia napoletana era al massimo della sua popolarità come drammaturgo e come intellettuale. La sala era gremita di gente, ci fu tra noi poco più che un minuto di conversazione per definire l'impostazione del suo intervento. Il minuto necessario per comunicarmi che lui avrebbe parlato di teatro...
Franco Autiero mi è stato vicino in molte occasioni, legate apparentemente solo al fatto di essere stato l'insegnante di Storia dell'Arte di due miei figli, al liceo classico di Meta. Ma eravamo diventati qualcosa in più, si era stabilita una reciproca stima, un legame affettivo: Franco Autiero si faceva carico delle sofferenze umane, le faceva entrare dentro le persone, non prescindeva mai dal vissuto di ciascuno. Io gli ho voluto bene e mi manca molto, moltissimo.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Maria grazie!Mi hanno anche detto che scattavi foto come una matta ahaha. Grazie veramente grazie, ma come ho detto ad Adriano credo proprio he sia stata la prima ed ultima volta.Questo è un paese cattivo.C'è stato qualcuno- che tra l'altro conosci- che dopo avermi detto in faccia che io me la canto e io me la suono- non si è neanche prsentato. Ma figurati!Io mi aspettavo di riempire solo le priem due file e invece ho sentito il calore di amici e di persone che mi vogliono bene, almeno credo,ovvero la parte migliore di questo paese che continua ad amare solo toponomasticamente, insomma solo per i luoghi, ma abitato da una genia di gente rozza, maligna ed invidiosa: Si, per la prima volta ho dato spettacolo con la filosofia e i miei filosofi preferiti che sentivo protettivi alle mie spalle e la mia vita e la recitazione magistrale di due giovani talenti. Sono stato contento dell'abbraccio di mia sorella commossa e delle mei nipoti e di tutti voi. ma questo posto è cattivo cara Maria e più defilati si sta meglio è.Io vado per la mia strada, come il velvet goldmine del mio nuovo post. Ripeterò l'evento a napoli il 21, forse a Roma e pure a Bologna.Ma con vico ho chiuso.Grazie ate e a tutti voi che mi siete stati vicini, meno male che ci siete.Grazie ancora di cuore.
Un bacio

Anonimo ha detto...

Vico Equense lo si vede solo come il paese della pizza, del provolone e del gelato, oppure delle spiagge. Nessuno pensa a Vico come al paese di Giovanbattista della Porta, di Antonio Asturi, dove riposa Gaetano Filangieri.
Per questo sono importanti tutte le occasioni dove si parla di cultura e dobbiamo ringraziare Franco Cuomo che ci ricorda che esiste anche la filosofia, la nuova drammaturgia napoletana, gli intellettuali come Franco Autiero.
Mariagrazia

Anonimo ha detto...

Franco Cuomo spesso sembra aggressiva e non viene compreso anche se molte delle cose che dice sono condivisibili al 100%
Deve assolutamente essere presente a Vico Equense perchè esponendo il suo punto di vista di persona può incidere meglio che attraverso i giornali o i suoi libri.
Non deve essere questa l'ulima volta che si presenta sulla piazza vicana, non sarebbe giusto per lui e per i vicani in genere. E' una risorsa per il nostro paese, deve saperlo e ricordarlo.

mariad ha detto...

si frà, ho scattato molte foto.
purtroppo tengo una fotocamera vecchia e scagata che mi abbandona e sono venute troppo scure, perciò non le ho messe nel post

ho letto adesso il tuo post, è giusto ke tu prenda posto dove ti senti più libero, conosco bene Vico Equense...
Io sono venuta proprio volentieri a sentire e vedere la presentazione del tuo libro, è stato cmq un successo che hai conseguito tu personalmente e senza l'aiuto di nessuno, a parte quello dei tuoi amici che ti hanno dato una mano solo perchè ti apprezzano per quello che sei e che fai.
Alla grande allora! Mi piacerebbe venire a Bologna, che è tanto che ci manco. Sarebbe bellissimo ritrovarci. Se si concretizza questo appuntamento fallo sapere in tempo, magari facciamo un giro da quelle parti, noi amici di sempre.
:)

x i gentili mariagrazia e anonimo
potete dirglielo direttamente nel suo blog, trovate il link di fianco.
Così si capacita che ci sono persone che lo vogliono ogni tanto pure a casa sua.
:)

Anonimo ha detto...

A Vico c'è l'Unitrè e c'è il Suo blog, c'è Franco Cuomo e c'è stato Franco Autiero, e poi c'è Teatro Mio e tante associazioni e persone che fanno cultura e partecipano. Siamo proprio sicuri che dobbiamo piangerci sempre addosso e usare il termine "decadenza". Sono trent'anni che sento la stessa solfa. Ma rimbocchiamoci le maniche e basta - una volta e per tutte - con le geremiadi.

mariad ha detto...

gentile Francesco Di Maio
lei ha citato persone e Associazioni di tutto rispetto, figuriamoci. Mica ho detto che tutti siano incolti, solo che il panorama a Vico è deprimente dal punto di vista culturale. Inoltre, a parte Teatro Mio, mi pare, nessuno di quelli da lei menzionati gode di incentivi pubblici. Devono auto-gestirsi, pensare ogni momento alla pagnotta, per così dire. Nel caso dell'Unitre, ad esempio, questa associazione sopravvive grazie al contributo dei soci e di molti volenterosi che si prestano, gratuitamente, per arricchire l'offerta delle proposte.
Le pare che ci si voglia piangere addosso? Sbaglia, si sprona Francesco, si sprona... o almeno ci si tenta

Anonimo ha detto...

Ma francesco di maio dove vive? Sicuramente non a Vico Equense se fa queste dichiarazioni. A Vico esiste una biblioteca, un cinema, uno spazio per la cultura? Sono previsti fondi? Vada a chiederlo all'assessore Astarita quali iniziative culturali ha preso o prenderà in futuro!
O forse francesco di maio pensa che la cultura sia un'attività spontanea che ognuno deve fare per conto suo?
Ma come si può essere così opportunisti?

mariad ha detto...

x il gentile anonimo
vorrei chiedere anche io all'assessore Astarita quali iniziative il suo Assessorato sta preparando. Magari vado a chiederglielo di persona. E di persona vorrei chiedergli, se mi farà l'onore di rispondermi, se per esempio qualcuno ha mai pensato in comune di fare anche una semplice commerazione di Franco Autiero, molto conosciuto e amato, tra l'altro, anche da una bella schiera di giovani e giovanissimi sui ex studenti alla scuola media e al liceo classico

marco cuomo ha detto...

E' un dato certo e incontestabile che l'attuale amministrazione abbia come unico, o quantomeno pricipale, obiettivo lo "sviluppo infrattutturale" del paese trascurando la crescita culurale dello stesso. Non dobbiamo aspettarci altro tipo di politica dalla nostra giunta per il semplice motivo che il 90% della cittadinanza vicana è interessato più ad una autorizzazione per un box interrato che una rappresentazione teatrale dell'indimenticabile Franco. Ma questo non deve essere motivo di resa da parte di chi ritene, a torto o a ragione, che la cultura sia una strumento indispensabile di crescita, anche economica. Sto vivendo una esperienza positiva con la Pro-loco di Vico,dove ho la possibilità di confrontarmi, senza pregiudiziali, con altre persone di orientamento politico diverso dal mio, ma animate dallo stesso desiderio di cercare un percorso alternativo per cambiare il Nostro paese. Stiamo lavorando a diversi progetti che puntano al recupero delle tradizioni come punto di partenza per un nuovo modello di svilluppo eco ed etico-compatibile.
Chiunque sia interessato a collaborare mi può contattare all'indirizzo marco.cuomo1@tin.it

mariad ha detto...

x Marco
grazie per questa segnalazione
Se ci sono iniziative in questo senso non si può che esserne contenti. Ti contatterò per eventuali informazioni più dettagliate, visto che sul tuo blog, nuovo di zecca, non ci si può arrivare tramite linck...