Nuova delibera dell'Avcp, l'organo di vigilanza sui contratti pubblici. L'Avcp bacchetta il Sindaco e i funzionari comunali di Vico Equense per illegittimità nell'assegnazione dei lavori per il parcheggio interrato al Palazzetto dello Sport.
Il progetto, che doveva essere pubblico in una prima fase, fu trasformato in un progetto di finanza e finì in mano ai privati. Questo non ne ha facilitato l'esecuzione che resta, dopo oltre sei anni dal primo appalto, ben lontana dall'essere realizzata. Ciò, nonostante che siano stati sborsati quasi 60.000 € per liquidare ditte, consulenti ed esperti del settore.
Dell'argomento si è cominciato a parlare già nel lontano 2005, quando il comune appaltò per la prima volta i lavori per un parcheggio interrato presso la struttura sportiva di via Madonnelle. Risale invece al dicembre 2008 la prima richiesta di chiarimenti sui lavori da parte dell'Autorità di Vigilanza che voleva conoscere tutti gli atti di indirizzo politico prodotti dalla Giunta, le varianti al progetto eseguite in corso d'opera, la lista dei consulenti e dei professionisti pagati nell'ambito del progetto. Inoltre l'Autorità di vigilanza voleva sapere nel dettaglio quali sono stati i criteri per la costituzione della commissione, quali sono stati gli atti prodotti e le relazioni effettuate prima e dopo che fosse espletata la gara d'appalto. Tali richieste si rifacevano ad un esplicito esposto presentato da alcuni consiglieri comunali di opposizione che avevano ravvissato le irregolarità nelle proceure.Dopo l'invio della corposa documentazione da parte dei responsabili del Comune di Vico Equense, l'Avcp si è messa al lavoro e l'8 marzo ha deliberato le sue conclusioni.
Le magagne riscontrate nelle procedure di appalto, prima pubblico e poi privato tamite progetto di finanza, sono numerose e alcune di gravità notevole. Viene messo in rilievo soprattutto l'esborso di danaro pubblico senza alcun beneficio da parte degli abitanti di Vico Equense dopo sei anni dall'aggiudicazione del primo appalto.
La delibera dell'Avcp rimarca gli errori, le omissioni, il danno provocato alla collettività. In particolare, dalle carte inviate dal comune, si evince che in una prima fase alcune ditte avevano presentato una documentazione falsa e non potevano partecipare alla gara. Tale documentazione mendace non fu comunicata agli organi competenti. Inoltre, nella prima e nella seconda fase della gara di appalto, le procedure seguite per l'assegnazione dei lavori non sono conformi alle norme vigenti.
Quello che viene fuori con evidente chiarezza è l'assurdo iter seguito dalle autorità comunali, soprattutto dal Rup, cioè Francesco Saverio Iovine, per l'assegnazione del progetto di finanza. Nel passaggio tra il progetto pubblico e la sua trasformazione in progetto privato, si sono persi anni e anni senza che si muovesse un filo d'erba. Anzi, si cominciò a scavare ma lo scavo fu interrotto e dopo un po' persino ricoperto. Questo passaggio ha comportato l'esborso di circa 60.000 € a vuoto, soldi pubblici che sono volati via inutilmente. Tant'è che l'Avcp ipotizza un danno erariale e lo segnala alla Corte dei Conti. Inoltre, l'Avcp rileva l'omissione della documentazione falsa prodotta dalle ditte in gara, in particolare della ditta Magliulo Costruzioni s.r.l. e Fratelli Casciello s.n.c. L'Avcp infine considera illegittima la procedura di assegnazione seguita dal RUP essendo difforme dalla normativa vigente.
E' la seconda volta che l'Avcp rileva illegittimità nell'operato del Rup. Si era, infatti, espressa in tal senso solo un mese fa anche nei confronti dei parcheggio in piazza Mercato, in quanto deliberò che i lavori eseguiti sembravano essere ad esclusivo beneficio della ditta assegnataria e a danno della collettività.
Maria D'Ordia per Il Gazzettino VesuvianoNella foto il parcheggio di piazza Mercato
foto di Maria D'Ordia
1 commento:
Con le carte lo sai che ci fai? Invece di pensare alle procedure diteci le vostre idee riguardo al palazzetto dello sport.
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