venerdì 10 aprile 2009

Palazzetto dello Sport, quattro anni e 60.000 € in fumo

Nel dicembre 2005 vengono assegnati i lavori per il parcheggio interrato al Palazzetto dello Sport di Vico Equense. La ditta appaltatrice comincia i primi lavori di scavo con uno sbancamento di 4.000 mc di terreno. Poi tutto si ferma.
Fino al 2008, quando cioè la stessa ditta si fa promoter di un project financing per la riqualificazione dell'area esterna al Palazzetto dello Sport in via Madonnelle e per la costruzione di un parcheggio interrato. Cambia le natura del progetto, quindi, che da pubblico diventa privato e cambiano le caratteristiche dei lavori, ma non cambia la ditta, che diventa soggetto promotore, cioè quello che ci mette i soldi. Così stabilisce, con la determina n 35/2008 (tre anni dopo...), il geom. Iovine, Responsabile Unico del Procedimento, che chiude definitivamente con il progetto precedente. Nel frattempo i lavori restano fermi!
Passa un altro anno e arriva la determina n 19/2009 con la quale, sempre lo stesso geom. Iovine, si decide finalmente a ordinare il recesso dal primo contratto con la ditta datato 2005. A questo punto, sono passati inutilmente ben quattro anni!
E lo scavo iniziale? Dovrebbe stare ancora là. Invece no, lo scavo è stato ricolmato e non si sa da chi, nè come, nè quando. Ciò significa che in questo momento il cantiere si presenta esattamente nelle stesse condizioni di quando è stato dato in consegna alla ditta appaltatrice quattro anni fa! E sembra destinato a rimanere così ancora per molto.


Questa assurda tarantella quanto è costata alla collettività?
Ecco le cifre:
56. 300 € circa elargiti alla ditta per compensi vari
Compenso per la geol. Marina Madonna
Compenso per l'ing. Carmine Apuzzo
Compenso per il geol. Antonio Milano
Spese per bandire la gara di appalto.
Si può facilmente ipotizzare che sono stati liquidati dall'Amministrazione Comunale, andando al ribasso, non meno di 60.ooo € complessivi. Soldi pubblici serviti in sostanza per scavare un buco e per riempirlo di nuovo...

A proposito, la ditta aveva le chiavi del cantiere al quale si può accedere solo tramite un cancello da via Madonnelle, cancello che è rimasto sempre chiuso agli estranei. Nel verbale allegato alla determina si specifica che il terreno servito a colmare lo scavo già effettuato proviene "probabilmente" da altri lavori di scavo! Che significa probabilmente, chi lo deve sapere da dove viene il terreno se non chi aveva l'uso esclusivo delle chiavi del cantiere?
Con tre note, susseguitesi negli anni, alcuni consiglieri dell'opposizione hanno chiesto chiarimenti a Iovine e all'amministrazione sulle assurdità di questa vicenda. Naturalmente la risposta è stata il silenzio e la strafottenza.

3 commenti:

Emilio ha detto...

Queste tarantelle sono una vergogna. Ma nessuna si accorge di quanto sono irresponsabili questi soggetti?

mariad ha detto...

Perciò le scrivo qua Emilio, almeno qualcosa esce fuori dalle stanze. Cerco di fare informazione utile e stando al numero di ingressi quotidiani nel mio blog, persono interessate a sapere ci sono eccome.

Anonimo ha detto...

Queste notizie dovrebbero pubblicare i giornali. Vedo i reporter di Vico sempre per strada senza fare niente. Ma perchè non diventano più attivi e non fanno delle inchieste sugli sprechi del comune?