venerdì 19 giugno 2009

La risposta del sindaco

Tra pochi giorni il tuffo nell’ “Oceano Verde Faito”
I suoi profumi inebriano, i suoi colori affascinano, i suoi sapori stupiscono i palati più sofisticati. Molti lo definiscono “una terrazza con vista sospesa tra cielo e mare”, altri “un miracolo della natura”. Si tratta della più bella area verde di cui la Campania dispone, ma della quale si conosce poco. Ed è obiettivo dell’Amministrazione di Vico Equense accendere i riflettori su questo luogo, affinché tutti possano apprezzarne le bellezze. Si tratta del Monte Faito, incantevole montagna dove si estendono cento ettari di bosco e macchia mediterranea. Si chiama “Oceanoverdefaito” il progetto ideato e promosso dal Comune che vuole metterne in risalto le caratteristiche e che include quattro manifestazioni: “Mediflorfestival”, “Expo Faito”, “Faito DOC Festival” e “Festa della castagna”. Queste verranno presentate nel corso della conferenza stampa che si terrà mercoledì 24, ore 11,00, presso la sala consiliare del Comune. Una particolare attenzione verrà rivolta al “Mediflorfestival”, evento che si svolgerà dal 26 al 28 giugno e che coinvolgerà i più importanti florovivaisti del territorio, e non solo. Oltre venti gli espositori che troveranno spazio nella mostra mercato il cui tema principale è la rosa. “Piante agrarie ornamentali, floro-vivaismo, sementi, attrezzature per giardinaggio e tanto altro caratterizzerà la manifestazione – spiega Luigi Salvato, direttore generale del Comune di Vico Equense e ideatore dell’iniziativa – con l’obiettivo di incentivare la cultura del verde restando perfettamente in linea con il programma di rilancio del Faito per cui sta lavorando il Comune”. Si apriranno i battenti venerdì 26, ore 16.00. Nei giorni successivi l’esposizione comincerà dalle 10.30, presso il “Centro sportivo del Monte Faito”, e finirà alle 21.00, quando l’attenzione si sposterà verso il “Parco Oceano Verde” dove saranno protagonisti l’enogastronomia (prodotti tipici, cucina mediterranea, pizza) e l’intrattenimento. Ogni sera si terranno spettacoli musicali, il 26 sarà la volta di “Angela ed Enza Show”, il 27 di “Tony e the winemakers”, il 28 della musica popolare a cura de “I Cantori”. “Obiettivo principale della manifestazione e dell’intero progetto è avvicinare la gente al Faito, montagna bellissima ma ancora sconosciuta al grande pubblico – afferma il sindaco Gennaro Cinque - pertanto metteremo a disposizione il ‘Trenino delle meraviglie’ che durante i tre giorni della manifestazione, percorrerà tutti i luoghi più caratteristici della montagna”. Durante il “Mediflorfestival” troverà spazio anche la pittura floreale e il bouquet da sposa, sempre in linea con il tema principale, la rosa. “Abbiamo scelto la rosa perché si rivolge sia ai grandi che ai più piccoli – spiega Tommaso Graziuso, direttore artistico della manifestazione – sta bene ovunque, in luoghi chiusi, all’aperto, fuori ai balconi… E poi, la rosa è la ‘regina dei fiori’ e fa emozionare”.
Ilenia De Rosa
Un breve accenno al taglio degli alberi era gradito...

7 commenti:

Antonello ha detto...

Feste strapaesane per far ingoiare il Faito dal consumo di massa. Il trenino è certo una bella novità, per amanti del silenzio e dell'aria pulita... se ci mettiamo anche le giostrine e i venditori di zucchero filato avremo un bel luna park per i gitanti della domenica, altro che oceano verde.
Sarà che sono un po' snob, ma a me questa idea di un faito che si snatura e diventa un ambiente chiassoso e privo di identità, uguale a tanti altri luoghi di mordi e fuggi mi fa un po' schifo.

Anonimo ha detto...

Perchè ti fa schifo? Meglio lasciare il Faito com'è? Si comincia a fare qualcosa, non si può solo criticare!
La manifestazione dei fiori avrà un grande successo e i denigratori saranno messi a tacere dalla realtà dei fatti!

franco cuomo ha detto...

...purtroppo non è solo il taglio degli alberi, ma anche la modifica strutturale del terreno e la costruzione di opere abusive...poi per tutto il resto qualcuno dovrebbe avere il coraggio di dire che ormai il CAFONAL DELLO STRAPAESE la fa da padrone tra suoni, luci e cotillons, muzzarelle, cascavall, riavulilli e pizza a gogò...mica da questa gente potevamo aspettarci il Festival di Bayreuth . Ognuno si tiene quello che ha...noi abbiamo la predominanza del moianesimo e...indubbiamente lo stile si vede.

mariad ha detto...

Franco, il parcheggio nuovo fatto a via S.Sofia, quello privato, dove anticamente sorgeva la vecchia pizzeria di giggino o zuzzus, è molto rappresentativo del buon gusto vicano. All'eserno spiccano le scalette e le colonnine di gusto "neoclassico"... i vasoni orribili, dei mattoni assolutamente improbabili.
Nessuno si è preoccupato di chiedere al costruttore una cosa che avesse un minimo di buon gusto. Un pugno nell'occhio e sta storia sta andando avanti da quando io sono in pianta stabile in questo paese. Una volta era comprensibile la mancanza di gusto urbanistico per mancanza di informazione, ma tutta una serie di leggi e vincoli urbanistici e una voglia di conservazione degli ambienti venuta fuori da un paio di decenni non ha fatto venire scupoli di coscienza a nessuno.
Il Faito, come il resto del paese, seguirà lo stesso destino. Stile più che montano, da far west. Casupole in legno con staccionate che fanno venire in mente un villaggio di pionieri americani...

Anonimo ha detto...

Perchè l'area non è stata ancora sequestrata dai CC di Vico o dai Vigili, nonostante l'evidenza degli scempi commessi dal sindaco Telearredo enonostante le richieste di urgenti iniziative sollecitate dal presidente del parco dei monti lattari e dalla soprintendenza di Napoli. Chi copre chi e perchè? Procura della Republica fai vedere che ci sei!!!!!

Anonimo ha detto...

La misura dell'impunità è ormai intollerabile. Occorre una rivolta morale dei vicani(???? !!!!)

mariad ha detto...

ma quanti commenti! Peccato che al dunque non si presenti mai nessuno...
cmq pubblico solo per far capire quanto siamo tutti colpevoli e irresponsabili. il faito diventerà una specie di parco giochi in preda ai pendolari domenicali e lontanissimo da chi lo ama per i suoi incredibili silenzi, per la sua suggestiva e inquietante bellezza.