Come Verde Ambiente e Società sono profondamente rattristato per le sorti che sta subendo l’ambiente del mio paese, sto parlando di Vico Equense in Costiera Sorrentina. Preoccupa tutto quello che viene presentato da questa amministrazione come progettualità relativa all’ambiente: mi riferisco a due delibere del 27 maggio 2011 il cui oggetto è per una, la 113 “il recupero valorizzazione ed energizzazione secondo la procedura GEO BIO del sentiero della Minerva ( La Sperlonga n.d.r.).Approvazione progettazione” per 250 mila euro con fondi POR Campania, per l’altra, la 109: “ Faito: la montagna dei bambini” per un ammontare di 750 mila euro, ma ancora di più, preoccupa un un progetto di tutela e di sviluppo di un sito marino di eccezionale valore naturalistico e biologico. Si tratta della formazione sottomarina nota come banco di Santa Croce, situata nel territorio di Vico Equense ad una distanza di circa 0.5 miglia dal promontorio di Punta Capo d’Orlando. Questo progetto, al pari degli altri presenta numerosi interrogativi circa la gestione dei siti e le operazioni che si vogliono fare su di essi. Come non pensare immediatamente alle dichiarazioni della proprietaria dei Bikini, signora Scarsella quando dice: “«Per chi ha l’hobby delle immersioni, […] il nostro centro subacqueo Bikini Diving organizza immersioni guidate alla scoperta dei fondali del Banco di Santa Croce, un’oasi sommersa di flora e fauna marina che ha ottenuto il riconoscimento di riserva naturale. Si ha modo di ammirare il blu intenso degli abissi che si fonde con l’esplosione di colori della vegetazione marina. C’è anche la possibilità di noleggiare una barca da 16 metri per una giornata o per l’intero weekend, dotata delle attrezzature necessarie per effettuare le attività di diving» . Denunciare tutto alla Procura della Repubblica? Non basta, se alle spalle non c’è la volontà della popolazione di salvare il posto dove vive: nessun giudice prenderà mai seriamente un esposto, se non ravvisa l’interesse di una parte che si sente lesa e minacciata dagli interventi che si denunciano. Se la cura e la difesa del Banco di Santa Croce devono essere affidate agli interessi economici e privatistici dei proprietari dello stabilimento in questione, con tutto quello che questi hanno realizzato di mostruosamente abusivo sull’arenile, c’è da temere seriamente sulle sorti del sito marino cosi debolmente protetto. Potrei continuare con la lista delle mie preoccupazioni, ma mi rendo conto che apparirei patetico e forse inadeguato ai tempi che corrono. Il mio obiettivo oggi, sarebbe quello che la popolazione di questo posto, in un sussulto di dignità eroica, potesse costituirsi parte civile per la difesa di un ambiente naturale che vedo sempre più minacciato da operazioni economiche discutibili, che ne minano la semplice esistenza. Dovremmo avere la sensibilità ambientale dei tedeschi, purtroppo invece abbiamo l’interesse dei soldi dei levantini, perché siamo sempre stati un po’ morti di fame, un po’pezzenti dello spirito avvelenati dal cattolicesimo e dall’ l'idolatria del superfluo, e sto citando Nietzche di Così parlò Zarathustra che certamente non si sbagliava rispetto ai popoli mediterranei.
FRANCO CUOMO VAS - COSTIERA SORRENTINA
Nella foto: il Sentiero della Sperlonga
Nessun commento:
Posta un commento