martedì 28 giugno 2011

Vico Equense - Nuovo Consiglio Comunale: Matteo De Simone eletto Presidente del Consiglio, Cinque giura sulla Costituzione

Prime scaramucce tra maggioranza e opposizione nel nuovo consiglio comunale di Vico Equense convocato martedì 28 giugno, per la prima volta dopo le elezioni.
Gennaro Cinque, fortissimo nei numeri, ha dato dunque il via ai lavori della nuova consiliatura che si compone di 11 membri di maggioranza, più il Sindaco, e 5 di minoranza.
All'ordine del giorno, primo punto, l'elezione del nuovo Presidente del Consiglio.
La maggioranza si è subito espressa a favore di Matteo De Simone, classe 1975, ex assessore ai lavori pubblici, il più votato alle recenti elezioni amministrative.
La minoranza, composta da Aldo Starace, Claudia Scaramellino, Natale Maresca, Giuseppe Dilengite e Francesco Buonocore, si è detta contraria alla proposta di nomi senza aver prima effettuato, come in democrazia sarebbe sempre auspicabile, un tavolo di discussione per consentire una possibile condivisione delle candidature. La minoranza ha altresì proposto Claudia Scaramellino, ritenendola una figura di equilbrio tra le parti, una donna, finalmente, a ricoprire una carica importante nell'assise.
La maggioranza, nella persona del Consigliere Giuseppe Aiello, ha ribadito che è necessario instaurare un rapporto di rispetto reciproco tra le parti. Ha aggiunto che in sede di riunione anche la maggioranza ha valutato la figura di Claudia Scaramellino. Avendo però deciso di conferire la carica a Matteo De Simone, la Scaramellino poteva accettare la carica di  Vicepresidente. A questo punto la minoranza ha ritirato la candidatura della prof.ssa Scaramellino e la votazione ha avuto il seguente esito: Matteo De Simone voti 11. Claudia Scaramellino voti 5.
Singolare è stata l'elezione del Vicepresidente del Consiglio. Al primo scrutinio tutti, maggioranza e opposizione, hanno votato scheda bianca. Un palese tentativo della maggioranza di capire l'orientamento dell'opposizione e di appoggiarlo in seconda battuta. Al secondo scrutinio, la Scaramellino è stata eletta con 11 voti a favore e 5 schede bianche, ma ha subito dichiarato di rifiutare la carica.
Finalmente, in terza votazione, è stato eletto Francesco Lombardi con 11 voti a favore, e 5 schede bianche.
La minoranza, dietro le quinte, ha giustificato il rifiuto della carica di Vicepresidente ritenendola un "contentino" che non poteva essere accettato.

Si è poi passati al momento solenne del Giuramento sulla Costituzione di Gennaro Cinque. Dpodichè, il sindaco, al suo secondo mandato con esito elettorale plebiscitario, ha fatto leggere dal neoeletto presidente De Simone, un proprio messaggio di saluto ed ha successivamente preso personalmente le parola, fedele a una promessa fatta in campagna elettorale, quella cioè di rompere il suo tradizionale mutismo in Consiglio Comunale.
Nel suo discorso di insediamento Cinque ha auspicato un atteggiamento di discontinuità da parte della minoranza rispetto alla passata consiliatura a suo dire troppo aggressiva e povera di proposte. Ha dato la sua piena disponibilità a collaborare con l’opposizione, "h24". - "L'importante -ha detto il Sindaco- è che le minoranze si esprimano in maniera più concreta possibile al fine di non perdere troppo tempo in chiacchiere e di badare soprattutto ai fatti."
Quanto alla Giunta, Gennaro Cinque ha ribadito di volersi affiancare di persone che svolgano il loro ruolo con dedizione e che si sentano responsabili fino in fondo degli atti e delle scelte che si votano in sede di Giunta e di Consiglio. Su questo punto il Sindaco ha bacchettato anche i suoi consiglieri spronandoli ad essere presenti in comune e a dedicare molto tempo alle commissioni delle quali faranno parte.

De Simone è poi passato alla discussione sulla tassa di soggiorno ed ha esposto gli esiti di un convegno tenutosi a Sorrento anche su questo tema. I sei sindaci della penisola sorrentina, presenti al convegno, non avendo raggiunto un accordo sull’istituzione della tassa, hanno deciso di rimandare la discussione a un prossimo appuntamento
Su questo punto l'opposizione si è spaccata. Dilengite innanzitutto ha ribadito al Sindaco che la parola viene prima dei fatti e che le civiltà sono nate dalle parole. Ha dunque proposto come "fatto" l'istituzione immediata della tassa di soggiorno, a totale carico dei turisti, per dare ossigeno alle poche risorse destinate al turismo nel bilancio comunale. Ciò indipendentemente dalle scelte degli altri comuni della Penisola Sorrentina. Questo renderebbe possibile, a suo dire, il finanziamento di manifestazioni come il "Vico Jazz Festival" che richiama turisti da tutto il mondo ma che quest'anno non verrà riproposta per mancanza di fondi.
Di parere diverso Starace, il quale si è detto sfavorevole alla istituzione di una nuova tassa e ha aggiunto che considera comunque necessario l'adeguamento del Comune di Vico Equense alla scelta che faranno gli altri comuni sorrentini in quanto la nostra città non può rimanere isolata e deve uniformarsi alle scelte del territorio.
Infine, la votazione sulla tassa di soggiorno è stata rinviata al prossimo consiglio comunale e De Simone ha chiuso la seduta.
Maria D'Ordia

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto come prima, direbbe il filosofo

mariad ha detto...

eheheheh, e anche il romanziere
:))

saverio conque ha detto...

A proposito della votazione sulla vicepresidenza del Consiglio Comunale, non so se sia possibile rifiutare una carica elettiva o se, viceversa, alla elezione dovevano far seguito le dimissioni. In ogni caso sembra trattarsi di una scorretteza istituzionale o sbaglio?
Saluti, saverio

mariad ha detto...

il vice-presidente del consiglio per essere eletto ha bisogno di un quorum che difficilmente si raggiunge alla prima votazione, a meno di un accordo preliminare. L'unanimità della maggioranza in seconda battuta significava la reale volontà di dare la vicepresidenza alla Scaramellino. Non ho capito le ragioni del rifiuto e più che una scorrettezza mi è sembrata una scelta dettata dall'improvvisazione, da una reazione istintiva. Io l'avrei portata a casa come primo segnale di distensione. Poi le dimissioni si potevano sempre dare in un secondo momento se ci si fosse trovati di fronte a scorrettezze o a inadempienze serie della maggioranza.

Anonimo ha detto...

no,hanno fatto bene a non dare nessu appiglio a telearredo. Meglio mettere subito le dovute distanze

Anonimo ha detto...

Senti chi parla di distensione, sei stata degna rappresentante del partito delle denunce, adesso parli di distensione. Vergognati. A proposito ve ne siete andati a casa dopo la figura di merda che avete rimediato? Se no siete pregati di farlo al più presto che teniamo da fare cose serie nel PD.

Anonimo ha detto...

La lezione non vi è sevita a nulla continuate con le vs. sterili ed inutili polemiche. Ora che il consiglio è insediato iniziate ad adoperarvi per una opposizione incisiva, incalzante e di contenuti. Ma come dice il filosofo ed il romanziere tutto come prima