Sabato mattina, la sen. Teresa Armato, membro della commissione antimafia, e il consigliere regionale Tonino Amato sono venuti a portare la loro solidarietà ai genitori e ai cittadini di Ticciano dopo i tristi eventi di giovedì: il sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque, ha aggredito verbalmente e fisicamente alcuni genitori che presidiavano all’esterno l’edificio scolastico. Amato ha ribadito l’assurdità che un primo cittadino arrivi allo scontro fisico con dei genitori che stanno protestando civilmente per veder garantito il diritto allo studio dei propri figli, chiedendo, semplicemente che venga eseguita la sentenza del TAR Campania. L’avv. Angela Aiello ha fatto il punto della situazione sottolineando che ormai siamo arrivati a uno scontro istituzionale tra la Regione Campania e il comune di Vico Equense: nonostante il TAR ha disposto che il comune non ha competenze in materia scolastica, perché spetta alla regione decidere il ridimensionamento scolastico, l’amministrazione del comune di Vico Equense non intende tornare sui propri passi. L’ass. Gabriele aveva, tra l’altro, già ribadito la disponibilità di fondi regionali eventualmente destinabili allo scopo di favorire la conservazione dei plessi scolastici di Ticciano e Montechiaro. La sen. Armato ha espresso sconcerto rispetto alla situazione: il sindaco ha disposto la chiusura di due plessi ma gli edifici che devono ricevere gli alunni provenienti da questi risultano inadeguati in termini di spazi, igiene e sicurezza dei luoghi; siamo inoltre in presenza di un vero e proprio circolo vizioso in quanto si è verificato un esodo degli alunni verso istituti viciniori, proprio a seguito della non esecuzione della sentenza da parte del primo cittadino (molti “nulla osta” sono stati richiesti e concessi addirittura ad anno scolastico già iniziato) con ulteriore depauperamento della popolazione scolastica dei plessi suddetti. La senatrice si occuperà, perciò, di interpellare, con urgenza, il ministro dell’Istruzione Gelmini e il ministro della Giustizia, Alfano nonché il Prefetto di Napoli, affinché realizzi al più presto un incontro con i rappresentanti dei genitori dei due plessi scolastici interessati.
CONTATTI: Avv. Angela Aiello 3389175711 Comitato genitori3285816398
«Con un sindaco che arriva alle mani con dei genitori che stanno legittimamente protestando per garantire il diritto allo studio dei propri figli si è davvero superato ogni limite. Quanto avvenuto è intollerabile». Lo afferma in una nota il consigliere regionale del PD Antonio Amato, annunciando per domani la sua presenza a Vico insieme ad una delegazione di parlamentari del PD composta dalle Onorevoli Teresa Armato e Maria Fortuna Incostante.
«Stiamo preparando la documentazione per un’interpellanza parlamentare per chiedere al Ministro Gelmini di chiarire l’episodio in aula. Inoltre si chiederà il pieno rispetto della sentenza del TAR che blocca la chiusura dei plessi scolastici e il conseguente trasferimento degli alunni. Oltre alla piena solidarietà ai genitori che con enormi sacrifici continuano a presidiare le scuole perché non vengano portate via le suppellettili, in tutte le sedi attiveremo gli strumenti necessari per garantire che a quei bambini ed ai loro genitori siano garantiti pieni diritti».
«Pur comprendendo tensioni e nervosismo» continua Amato «è assolutamente ingiustificabile che il rappresentante istituzionale di una comunità perda il controllo ed il dovuto rispetto dei suoi cittadini giungendo addirittura ad uno scontro fisico. D’altro canto, la vicenda della chiusura di queste scuole continua ad essere avvolta dal più profondo mistero con una decisione della giunta che sembra volta a tutelare interessi non assimilabili a quelli della propria comunità, senza tener conto delle legittime esigenze di centinaia di bambini e dei loro genitori.
«Mi chiedo infine» conclude Amato «se il Presidente della Giunta Provinciale Cesaro, che pure sulla vicenda aveva assunto pubblicamente una posizione apprezzabile, sia intenzionato ed in che modo a dare seguito alle sue parole. Di certo noi saremo concretamente al fianco dei genitori e dei bambini delle scuole di Vico».
OGGI, 26 SETTEMBRE, L'ON. ANTONIO AMATO, LA PARLAMENTARE MARIA FORTUNA INCOSTANTE E LA SENATRICE MARIA TERESA ARMATO SARANNO A TICCIANO ALLE ORE 11.00 PER TESTIMONIARE LA LORO SOLIDARIETA' E DARE UN AIUTO CONCRETO AL COMITATO DEI GENITORI.
ORMAI SU QUESTA VICENDA SI SONO SCRITTE E DETTE TANTISSIME COSE, NEL POMERIGGIO DI IERI I GENITORI E I BAMBINI DI TICCIANO, VICO EQUENSE, SONO STATI AGGREDITI DAL SINDACO CINQUE GENNARO. IL BILANCIO E’ DI TRE GENITORI E UN BAMBINO FINITI IN PRONTO SOCCORSO. LE PAROLE NON SERVONO, SIAMO DISGUSTATI, CHIEDIAMO CHE VENGA APPLICATA LA SENTENZA N°4844/2009 DEL T.A.R. REGIONE CAMPANIA IN DATA 28/08/2009. SALUTI SERGIO DE MARTINO
Parole grosse, sgomitate tra donne e bambini, minacce, irruenza e pressione alta. Questo il quadro di Gennaro Cinque ieri mattina a Ticciano. Un cittadino portato in ospedale si è fatto curare una leggera ferita alla testa, sembra, procuratagli dal sindaco inbufalito e costretto a usare le chiavi del plesso scolastico locale come arma contundente. Ora anche il cortile della scuola è chiuso e la polizia farà rapporto al Prefetto. Breve cronaca di una squallida mattinata a Ticciano.
A chi mi dice "Ci vorrebbe l'intervento delle forze politiche, se esistono", malinconicamente rispondo: non esistono.
ha adeguato l'edilizia scolastica alle norme sulla sicurezza prima del 1994, per il semplice fatto che le norme non esistevano. Almeno per la sicurezza come la si intende oggi. La 626 ha cominciato a dare indicazioni precise solo da quell'anno e poi pian piano anche le norme europee hanno contribuito a internazionalizzare il concetto stesso di sicurezza e a rafforzarlo. Prima di allora si costruivano scuole, punto. L'incremento demografico e l'alfabetizzazione di massa favoriva l'edilizia scolastica solo da un punto di vista dell'edificazione o dell'apertura di nuovi plessi.
Per anni e anni ho insegnato in scuole dentro appartamenti, container, addirittura in negozi e sottoscala dove le norme di sicurezza e spesso anche quelle igieniche erano ridotte al lumicino. La grande urgenza, soprattutto negli anni '70, era, per i Comuni italiani, quella di dare a tutti una scuola dell'obbligo sotto casa, quanto più vicino possibile almeno, e in quello si investiva il denaro pubblico, senza badare alle sottigliezze.
Si badava, altresì, da parte dello Stato, a riempire meno le aule per dare maggiore spazio agli alunni. Si era larghi di manica nell'elargire contributi statali per attrezzare le scuole con quanto più materiale didattico era possibile. Si assumevano tante insegnanti di sostegno, si facevano convegni e ore e ore di dibattito sulle migliori e più innovative strategie educative. Si spendeva molto per aggiornare gli insegnanti. Le scuole però, almeno in Campania, ma anche in Piemonte (io ho iniziato a Torino la mia carriera e lo ricordo benissimo), e anche a Vico Equense naturalmente, erano davvero bruttine, alcune proprio malmesse. Tutto questo è durato fino a quando la scuola più che essere materia di dibattico pedagogico ed educativo è diventata materia delle finanziarie e luogo del risparmio collettivo.
Oggi, nonostante la 626, nonostante la normativa europea, le scuole, soprattutto nel sud, sono ancora il punto debole delle ammistrazioni comunali: ancora piove in tante aule, ancora ci sono scale pericolosissime, ancora, in molte realtà, mancano addirittura le porte antipanico, ancora le norme igieniche vengono disattese. In compenso sono aumentati gli alunni per classe, è diminuito lo spazio vitale nelle scuole, sono aumentati i disagi per la chiusura di infiniti plessi, si è badato sempre meno all'aspetto educativo e pedagogico della scuola pubblica italiana.
Ebbene, ho voluto fare questa premessa un po' prolissa, e me ne scuso, per arrivare a un punto specifico: ieri in Consiglio Comunale, la maggioranza, col Sindaco Gennaro Cinque capintesta, ci ha annunciato che è finita un'era a Vico Equense, ci siamo lasciati finalmente alle spalle anni bui e mortificazioni. Sul nostro territorio, dallo scorso agosto in poi, ci sono scuole come si trovano solo in Svizzera o nelle migliori capitali culturali europee e mondiali. I nostri figli e nipoti possono finalmente godere di aule grandi e confortevoli, ben riscaldate, luminosissime e avranno a disposizione i mezzi tecnologici più avanzati e l'organizzazione didattica più efficiente che si sia mai vista da secoli e secoli a questa parte.
E non è finita qui: fino a oggi la scuola di Vico Equense ha sfornato solo somari che non sanno leggere e far di conto perchè i fanciulli crescevano in tenebrose e lugubri pluriclassi che hanno mortificato intelletti e creato complessi della personalità gravissimi, ma da domani i nostri figli e nipoti diventeranno tutti scienziati eccellenti. Perchè, come è scritto in tutti i testi di pedagogia letti dall'illuminato trioss Giuseppe Guida e come da lui sperimentato nella lunghissima carriera scolastica (che durerà in eterno, sic!), a Moiano soprattutto, è la plaffonier al neon tecnologicamente avanzata che attizza il cervello, lo stuzzica e lo espande!
Cari cittadini di Vico Equense e soprattutto cari genitori eroici di Ticciano e Montechiaro, ecco la risposta alle vostre domande, ecco gli interlocutori che avete avuto: una giunta sciatta, scialba, completamente sorda e cieca e anche ottusa, autoreferenziale e disinteressata ai vostri problemi, ai vostri figli e al rispetto della legalità, desiderosa solo di appropriarsi delle vostre scuole per raggranellare qualche spicciolo dalla loro vendita.
Però un miracolo è avvenuto: Telearredo ha parlato! Per più di 10 minuti e usando più di 10 parole diverse: undici ne ho contate, pensate un po'!
I genitori ancora in presidio erano in riunione con gli avvocati Aiello ed Esposito di Montechiaro per prendere accordi condivisi sugli ultimi sviluppi della situazione. Molte mamme e nonne erano ancora a presidiare la scuola e mi hanno manifestato l'intento di continuare almeno fino al 30 settembre. Non mi sono presa l'incomodo di andare a leggere il manifesto che la Giunta comunale ha scritto contro il pd, mi sono bastate le parole di quelle donne per capire il senso del suo contenuto e prenderne le distanze: il pd avrebbe sobillato i genitori di Ticciano e Montechiaro per accendere la protesta, per cavalcarla... e per condurre la protesta su sentieri sbagliati.
Patetico questo ennesimo tentativo di frantumazione del Sindaco e dei suoi, patetico anche il tentativo di svalutare il movimento dei genitori in un puro atto politico, per di più strumentalizzato a dovere!
Pare proprio che il sindaco adesso voglia persino umiliare il cuore della protesta, i contenuti di cui via via si è andata riempendo, la forza di volontà che ha sorretto dei cittadini assolutamente "eroici".
Il manifesto è la prova della sua mala fede perchè sa bene, Telearredo, quanto sia costata e quanto stia costando questa resistenza. Sa bene anche che il movimento dei cittadini è stato assolutamente spontaneo, senza etichette, senza colori politici!
Anzi, se c'è una cosa di cui proprio il Pd deve dolersi e quella di non aver potuto fare di più, di aver dovuto adeguarsi a un movimento di cittadini che correvano svelti, molto più svelti, e con grande grinta: i genitori decidevano e decidono tutto autonomamente, il pd è stato solo un compagno di strada, a volte persino inadeguato, inefficace, suo malgrado, soprattutto nel consiglio comunale dove non si è mai aperto un confronto serio tra le parti.
Ora forse tra dei cittadini e il Pd di Vico Equense si è instaurato un rapporto di maggiore fiducia ma il Sindaco non dimentichi che il primo inerlocutore per i cittadini è stato lui e lui per un anno ha saputo solo rispondere con dei no a tutte le richieste civilmente fatte anche nelle sedi istituzionali. Si assuma le sue responsabilità, non cerchi sempre un nemico, non pratichi la strada della persuasione pelosa, la smetta di incazzarsi. Ammetta, almeno una volta, che le sue scelte possono anche essere sbagliate. E soprattutto rispetti la legge, adegui le sue decisioni sul dimensionamento alla sentenza del TAR, invece di fare manifesti fuorvianti e assolutamente inutili alla soluzione dei problemi.
il Sindaco vuole tenere aperte solo le materne di Ticciano e Montechiaro. Se ha perso deve obbligatoriamente tornare sui suoi passi e lasciare aperti i due plessi senza compromessi.
Apre finalmente uno spiraglio Gennaro Cinque dopo mesi e mesi di lotta dei genitori ma continua a porre veti e condizioni.
Sabato sera, parlando con delle insegnanti della materna di Arola, abbiamo preso atto che per loro il piano del Sindaco è ottimo e non ci pare impossibile che con i loro discorsi abbiano potuto condizionare molti genitori. A me sembravano de coccio ste ragazze... e non escludo che abbiano fatto la loro parte ad Arola per condizionare le mamme.
I genitori sono facilmente condizionabili, lo so per esperienza personale. In alcuni casi a molti di loro sfugge quale sia il nocciolo del problema, si perdono in un turbinio di voci che si rincorrono, voci contraddittorie e a volte invelenite dalla stanchezza o atte a strumentalizzare e facilmente perdono la bussola facendo errori grossolani.
Ma chi la bussola la mantiene orientata a risolvere i problemi seri non deve lasciarsi condizionare. Ora siamo a un punto cruciale, il Sindaco ha iniziato finalmente una trattativa.
I genitori rimasti sulle barricate, i partiti politici, le forze sociali, la cosiddetta socità civile devono pretendere che venga salvaguardata soprattutto la legalità. Mollare ora significherebbe non solo perdere la battaglia sulla scuola, o accontentarsi di una vittoria di Pirro, ma dismettere definitivamente la legalità nel nostro paese.
Il comunicato dell'addetto stampa del Sindaco di Vico Equense è pieno di bugie. Patetico il tentativo di far sembrare tutto finito a tarallucci e vino, nella pace generale. Così non è avvenuto e l'incontro sul dimensionamento scolastico dal Prefetto è stato di tutt'altra natura.
Innanzitutto, l'avvocato Angela Aiello non ha sottoscritto un bel niente a nome dei genitori e si è riservata di discutere la nuova situazione con il comitato. Inoltre l'amarezza è dilagata subito quando Telearredo ha detto chiaramente che non aprirà le scuole di Ticciano e Montechiaro e di essere sul punto di consegnare scuola materna, elementare e media solo ai cittadini arolesi.
Questo ha scontentato una larga fetta dei genitori che sono tuttora sul sentiero di guerra.
Non demorde, dunque, il Sindaco. E sulle pagine di Repubblica non esita nemmeno a dire che aprire un centro di benessere al posto della scuola, a Montechiaro, sia del tutto normale e non può creargli sensi di colpa.
Il sindaco si è dimostrato, nel corso di tutta questa vicenda sulla scuola, cinico e freddo. Non ha ascoltato nessuno dei genitori manifestanti. Non ha avuto nessuna sensibilità. Quando dei cittadini arrivano a passare molte notti al freddo, quando una protesta diventa dura, al limite del sacrificio fisico, noi pensiamo che il primo cittadino abbia il dovere di avvicinarli, di discutere con loro, di trovare una via di uscita. I cittadini di Ticciano e Montechiaro non hanno fatto danni, sono stati sempre pacifici, hanno protestato in un modo civilissimo, hanno vinto un ricorso al TAR, eppure finora non hanno ottenuto niente, nemmeno un colloquio. Questa è strafottenza pura, disinteresse assoluto verso le reali esigenze del territorio. Non ha niente a che vedere con la buona amministrazione, dimostra solo una incapacità di rispettare la legge e il malcontento, il disagio dei cittadini.
Dalle stesse pagine di Repubblica arriva l'allarme per quello che a Vico Equense sta per accadere. La cultura sacrificata in nome del consumismo, dell'affarismo e, se finora, in anni e anni, non si è trovato lo spazio e il modo di fare un nuovo Istituto Alberghiero, complici varie istituzioni, si trova però lo spazio e il modo di fare piste per ciclisti, parcheggi a strati, centri di benessere a spese delle scuole pubbliche.
Sappiamo che, anche se sfiniti, i cittadini continueranno a dimostrare. Sappiamo che sulla vicenda sono ancora accesi i riflettori regionali e provinciali. Sappiamo che stasera andrà in onda sul tg3 nazionale e regionale un servizio che descriverà la situazione di Vico Equense e informerà tutti i cittadini d'Italia.
Ore 01.00, frazione di Ticciano. Un gruppo di persone, perlopiù donne, presidia caparbiamente l'area della scuola elementare e materna. L'aria è molto fredda, pungente. Coperte e indumenti pesanti avvolgono le spalle e le gambe delle mamme sedute sui gradini antistanti all'ingresso. Una rudimentale barricata è stata issata davanti al cancello principale per ricordare a "LUI", al sindaco, che non c'è nessuna volontà di ripensamento e che di là non si passa.
Catturo qualche frase detta a denti stretti " E' una vergogna, non si vede nessuno!", "Anche stanotte passerà nell'indifferenza della Giunta!"
E in effetti è davvero vergognoso che dal comune arrivino solo segnali infastiditi dalla manifestazione di Ticciano e Montechiaro. Anzi, in mattinata Gennaro Cinque si è espresso con termini pesanti nei confronti di alcuni compaesani, addirittura minacciosi, nella frazione di Arola: una squadra del comune ha cominciato a rifare la pavimentazione davanti all'ingresso della Curia, dove domani mattina saranno aperte due nuove sezioni di scuola materna del Comune. Qualcuno chiama i Carabinieri che intervengono prontamente e sospendono i lavori, ritenuti abusivi. Il Sindaco in persona sopraggiunge e, con arroganza e strafottenza, senza chiedere o spiegare niente a nessuno, sbraita che lui delle denunce se ne "fotte" e, minacciando un po a desra e un po' a manca, ordina la ripresa dei lavori pronunciando più volte la parola "merda".
Ancora stamane sempre ad Arola inveiva contro i denigratori della "sua" delibera, quasi non gli fosse noto che dallo scorso novembre si è alzata la protesta popolare. Quasi che il non aver adeguato Ticciano e Montechiaro alle norme di sicurezza fosse una colpa di altri e non sua.
Queste le ultime mosse del primo cittadino. A Ticciano e Montechiaro questo è il segnale ricevuto. Perciò si continua a protestare, a presidiare senza sosta anche di notte, anche al freddo, anche su scomodi gradini. Per ripristinare il concetto di "diritto" che a Gennaro Cinque è del tutto oscuro. Il diritto dei cittadini di vedere rispettate la legalità e la democrazia nel loro paese. Quel diritto che lui continua indegnamente a calpestare da un anno a questa parte.
Dopo una giornata di presidio al comune, i genitori in rivolta, ieri nel tardo pomeriggio, hanno ricevuto una convocazione dal Sindaco, nella frazione di Fornacelle. La riunione avrebbe dovuto tenersi questa mattina. Inizialmente l'invito era rivolto a quattro mamme, poi dopo la protesta al grido "O tutti o nessuna!", è venuto giù dagli uffici del Comune il Difensore Civico a dire che la riunione poteva allargarsi a più persone del comitato genitori.
Non si è placato però il clima quando lo stesso Difensore Civico ha spiegato che l'incontro doveva servire a fare un ragionamento, tutti insieme, sul nuovo dimensionamento scolastico "a prescindere dalla sentenza del TAR". Ma, ragionare ancora, dopo un anno di battaglie, è proprio l'ultimo dei desideri di questi genitori i quali aspirano solo a vedere rispettata la sentenza del TAR, aldilà delle chiacchiere.
Anche a Montechiaro serrata di manifestanti. Quando alcuni operai del comune sono arrivati davanti alla scuola elementare e materna con l'intenzione di sbaraccare le aule e portare via banchi e lavagne, una barricata di persone e auto li ha immediatamente fermati. Dopo un po' gli operai hanno ricevuto l'ordine di desistere e tutto è rientrato nella normalità.
Sul fronte istituzionale, il Prefetto Pansa, in mattinata ha ricevuto i consiglieri di opposizione Pasquale Cardone, Marianna Di Martino e Consiglio Cannavale. Alla richiesta di aiuto e collaborazione fattagli dai consiglieri, il prefetto non ha dato risposte immediate, riservandosi di sentire prima il Sindaco per avere charimenti sullo stato dei plessi scolastici. Più tardi, la stessa delegazione di consiglieri ha incontrato il procuratore capo di Torre Annunziata, dott. Marmo, il quale ha ribadito che una sentenza del TAR non può essere disattesa, pena severe sanzioni penali e che sull'intera questione verrà aperto un fascicolo sulla base della documentazione presentata dai consiglieri e dal comitato genitori.
Per ora, in definitiva, si è in attesa delle decisioni del Sindaco che ancora non ha commesso reati penali. Solo lunedì mattina, quando riapriranno le scuole del territorio, si vedranno i fatti: se le scuole di Ticciano e Montechiaro resteranno chiuse il Sindaco commetterà un reato penalmente perseguibile. La questione rimane apertissima, dunque. E la soluzione ai problemi non sembra per niente vicina.
ps: ore venti, la finestra del sindaco è illuminata e aperta. I manifestanti chiedono a gran voce al sindaco di affacciarsi. Si staglia sul davanzale, per un attimo, l'inconfondibile sagoma del consigliere Di Martino che, con aria stizzita, chiude i vetri e sparisce verso l'interno.
Sala Consiliare stracolma ieri sera. I genitori nel tardo pomeriggio si sono spostati tutti a via De Feo per partecipare al presidio permanente insieme ai consiglieri comunali di opposizione. Presenti Pasquale Cardone, Marianna De Martino, Consiglio Cannavale. E' intervenuto l'Assessore Regionale Corrado Gabriele.
L'assessore, in particolare, ha ricordato ai presenti di aver sostenuto sin dal primo momento la battaglia dei genitori contro il dimensionamento scolastico di Gennaro Cinque. Infatti, risale allo scorso febbraio la Diffida Regionale all'Amministrazione comunale di Vico Equense contro la chiusura delle scuole del teritorio. L'Assessore ha inoltre ricordato che il Sindaco deve lasciare aperti tutti i plessi e deve rispettare la sentenza del TAR. Se ciò non dovesse avvenire già dall'inizio del prossimo anno scolastico, Gabriele vede solo la strada della denuncia penale nei confronti del Sindaco.
Stamane i consiglieri Cardone e De Martino hanno appuntamento con il Prefetto, a Napoli, insieme ad Antonio Amato e Salvatore Piccolo, per cercare di sbrogliare la matassa quanto prima, anche in vista della imminente apertura del nuovo anno scolastico.
Inutile dire che in Sala Consiliare non si è visto nessun esponente della Giunta Cinque. E sulle pagine di facebook il Consigliere Di Martino conta, guardando le foto pubblicate, il numero dei partecipanti al presidio, ostinandosi a non voler prendere in considerazione il nocciolo del problema.
Li conti adesso, caro consigliere, anche se non capisco a cosa le serve questo esercizio.
Stamane Vico Equense era presidiata: a via Filangieri e a via De Feo i cittadini e i politici di opposizione hanno dimostrato ancora una volta contro Gennaro Cinque e la sua delibera sul dimensionamento scolastico. Armati di cartelloni e striscioni, i cittadini del Comitato Genitori si sono organizzati in gruppi per poter restare 12 ore davanti alle sedi comunali. Contemporaneamente nella Sala Consiliare, si sono riuniti per un presidio permanente anche i politici del Pd e di altri partiti di opposizione.
E' guerra, dunque. Non si placa la rabbia dei cittadini che sono disposti a mettere in atto la protesta in tutte le sue forme, compreso lo sciopero della fame, come qualche politico ha ipotizzato per sè, o l'incatenarsi a oltranza al cancello di via Filangieri.
Nel frattempo il Sindaco si è dileguato, non s'è visto. Come non si sono visti gli Assessori della Giunta.
Intanto, per lunedì, giorno di apertura delle scuole, si prevede una manifestazione congiunta degli operatori della scuola e dei genitori. Non è escluso che una catena umana si disponga sul Ponte di Seiano per bloccare il traffico sulla statale sorrentina.
Ieri sera, ad Arola, mentre ero a una riunione del comitato dei genitori, leggevo le ultime disposizioni del Sindaco di Vico Equense in materia di ridimensionamento scolastico, inviate ai Dirigenti. Il diktat di Telearredo ha un sapore amaro, sgradevole, ridicolo per molti aspetti. Per i bambini di Ticciano e Montechiaro, ora anche per quelli di Arola, al danno si unisce la beffa...
Gennaro mette le mani avanti con i Dirigenti Scolastici del territorio. Dice che la sentenza del TAR è arrivata in ritardo, a pochissimi giorni dall'apertura dell'anno scolastico, che lui nel frattempo, fra luglio e agosto, ha dovuto provvedere alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, ha dovuto fare contratti con gli operatori delle mense, con gli autisti dei pullmini, ecc.. e non può mandare tutto a carte quarantotto a causa di una sentenza del TAR che non ha tenuto conto delle esigenze pedagogiche e strutturali della scuola vicana (...) .
Le uniche scuole pericolose, perciò, sono proprio quelle di Ticciano e Montechiaro che non rientravano nel nuovo assetto scolastico previsto dalla delibera 57 e che non sono state adeguate! E che resteranno chiuse!
Non lo sfiora l'idea che sta contravvenendo alla legge, che sta facendo un atto illegale. Non lo sfiora l'idea che per aprire le scuole interessate deve adeguarle nel più breve tempo possibile e consentire in tempi brevissimi ai bimbi di tornare tra i loro banchi, come gli ordina la sentenza del Tar. Non lo sfiora l'idea che la legge va rispettata, costi quel che costi!
Eccolo di nuovo il Sindaco Cinque autoritario e strafottente, quello che decide e pensa che le sue decisioni debbano per forza essere condivise da tutti perchè sono ottime, le migliori possibili. Ed ecco il riproporsi della solita questione della gestione del potere: Gennaro Cinque affronta tutto in questo modo, dalla insofferenza per l'opposizione che viene umiliata per mancanza di risposte alle propie istanze, alla ridicolizzazione di un movimento nutrito di genitori contro una sua delibera, addirittura disobbedendo ai giudici del Tar.
Oggi a Vico Equense si parla di scuola ogni giorno, ma fino a ieri, senza tanto clamore, quasi sempre nel silenzio generale, si è parlato di procedure azzardate nelle gare di appalto, di negazione di atti depositati ai consiglieri della minoranza. Si è parlato di progetti di finanza inseriti di soppiatto nel piano triennale e allegati al bilancio di previsione (di cui questo blog si è occupato incessantemente), della Casa di Riposo, dei parcheggi interrati, della vergogna di piazza Kennedi, delle spiagge, di Faito! E l'elenco è breve per necessità di spazio, ma tutti sanno che potrebbe continuare per ogni provvedimento adottato dalla Giunta Cinque.
La scuola è solo un capitolo, significativo quanto gli altri, dell'arroganza dei nostri Amministratori, della loro mancanza assoluta di rispetto per le posizioni altrui, politiche e civili, della incuria totale nella quale sta cadendo il nostro paese.
I cittadini, i partiti politici, le associazioni che assolutamente non si riconoscono in questo modo di fare e di essere o prendono atto che a Vico Equense stiamo di fronte a un problema complessivo di legalità e democrazia oppure sono destinati ad avere cocenti delusioni su tutti i fronti.
Ieri sera una sommossa popolare non ha impedito agli operai del comune di chiudere due aule di scuola materna ad Arola. Stando al racconto di Metropolis, la gente del borgo si è ribellata quando ha visto in opera gli addetti e, poichè l'atmosfera si è riscaldata un po' troppo, è anche intervenuta la Polizia di Sorrento. Ma a nulla è valso. Le due aule, di proprietà della parrocchia di Arola, non ci sono più.
In verità il Sindaco e la Giunta, già a luglio, hanno approvato tre Delibere, la 136, la 137 e la 138, con la quali delegavano il Responsabile del Servizio Lavori Pubblici dott. Guadagno a rendere operativi una serie di progetti per l'adeguamento delle strutture scolastiche del territorio, autorizzando spese per centinaia di migliaia di € e assegnando i lavori alle ditte e ai tecnici con la procedura della Somma Urgenza.
Quindi, pur in attesa di una sentenza del TAR, giunta il 28 agosto e che gli ha dato torto marcio sulla famigerata delibera 57, il Sindaco non ha esitato a predisporre il "suo" dimensionamento, tenendo fede alle promesse contenute nella delibera stessa.
Vediamo nel dettaglio le determine:
Il 14 luglio vengono assegnati gli incarichi di progettazione strutturale dei lavori di adeguamento.
determina n 64 - all'ing. Michele Ercolano, Napoli, per la scuola media di Massaquano, € 1.530
determina n 65 - sempre all'ng. Michele Ercolano, per la scuola elementare di S. Andrea, € 1.530
determina n 66 - ancora all'ing. Michele Ercolano per la scuola materna di Massaquano, € 1.530
Il 17 luglio altre due termine, la 69 e la 70, con le quali il Responsabile del Servizio Lavori Pubblici nomina per le opere di Massaquano e S. Andrea un collaudatore in corso d'opera, l'ing. Salvatore Iorio, funzionario del comune.
Si entra nel vivo dei lavori tra il 20 e il 24 luglio quando con le seguenti determine, sottoscritte sempre dal dott. Guadagno, si affidano i lavori alle ditte.
determina n 70 - manutenzione straordinaria ed adeguamento della scuola elementare di S.Andrea all'impresa "LA PENISOLA DI DE SIMONE ANTONINO E C. S.A.S." per la somma di € 54.502
detrmina n. 71 - adeguamento e messa in sicurezza Istituto Comprensivo Caulino all'Impresa "IMPERATO GIANLUCA", via Raffaele Bosco, per una somma di 86.000 € e all' impresa " "GRIMAS S.R.L.", via Piana di Semmana, per la fornitura di un impianto ascensore per € 24.000
determina n 73 - adeguamento della scuola materna di Massaquano all'impresa "ASSISICILIA s.r.l." Piano di Sorrento, per una somma di € 31.540
determina n 75 - adeguamento scuola elementare di S. Andrea all'impresa "LA PENISOLA DI DE SIMONE ANTONINO E C. S.A.S." per la somma di € 29.900
determina n 76 - adeguamento scuola materna di Massaquano all'impresa D'URSO BERNARDO, via Raffaele Bosco, per la somma di € 29. 800
Determina n 77 - adeguamento scuola media di Massaquano alla ditta "ARTIGIANA EDILE DI DI PALMA R. E RUSSO L., via Avellino, per la somma di € 29.412
Tutte le ditte assegnatarie si sono impegnate ad eseguire i lavori a regola d'arte e a consegnarli entro il 31/08/2009.
Nel frattempo però resta illegittima la delibera 57, i cittadini di Ticciano e Montechiaro hanno vinto una battaglia nella quale hanno sempre creduto e il Sindaco non potrà far finta di niente.
Per conoscere le reali intenzioni del Sindaco, tuttavia, e con tempi ormai strettissimi, il Consigliere Pasquale Cardone si è fatto promotore di una convocazione urgente del Consiglio Comunale sottoscritta da alcuni consiglieri dell'opposizione.