lunedì 21 settembre 2009

Nessuna amministrazione comunale italiana

ha adeguato l'edilizia scolastica alle norme sulla sicurezza prima del 1994, per il semplice fatto che le norme non esistevano. Almeno per la sicurezza come la si intende oggi. La 626 ha cominciato a dare indicazioni precise solo da quell'anno e poi pian piano anche le norme europee hanno contribuito a internazionalizzare il concetto stesso di sicurezza e a rafforzarlo. Prima di allora si costruivano scuole, punto. L'incremento demografico e l'alfabetizzazione di massa favoriva l'edilizia scolastica solo da un punto di vista dell'edificazione o dell'apertura di nuovi plessi.
Per anni e anni ho insegnato in scuole dentro appartamenti, container, addirittura in negozi e sottoscala dove le norme di sicurezza e spesso anche quelle igieniche erano ridotte al lumicino. La grande urgenza, soprattutto negli anni '70, era, per i Comuni italiani, quella di dare a tutti una scuola dell'obbligo sotto casa, quanto più vicino possibile almeno, e in quello si investiva il denaro pubblico, senza badare alle sottigliezze.

Si badava, altresì, da parte dello Stato, a riempire meno le aule per dare maggiore spazio agli alunni. Si era larghi di manica nell'elargire contributi statali per attrezzare le scuole con quanto più materiale didattico era possibile. Si assumevano tante insegnanti di sostegno, si facevano convegni e ore e ore di dibattito sulle migliori e più innovative strategie educative. Si spendeva molto per aggiornare gli insegnanti.
Le scuole però, almeno in Campania, ma anche in Piemonte (io ho iniziato a Torino la mia carriera e lo ricordo benissimo), e anche a Vico Equense naturalmente, erano davvero bruttine, alcune proprio malmesse.
Tutto questo è durato fino a quando la scuola più che essere materia di dibattico pedagogico ed educativo è diventata materia delle finanziarie e luogo del risparmio collettivo.

Oggi, nonostante la 626, nonostante la normativa europea, le scuole, soprattutto nel sud, sono ancora il punto debole delle ammistrazioni comunali: ancora piove in tante aule, ancora ci sono scale pericolosissime, ancora, in molte realtà, mancano addirittura le porte antipanico, ancora le norme igieniche vengono disattese. In compenso sono aumentati gli alunni per classe, è diminuito lo spazio vitale nelle scuole, sono aumentati i disagi per la chiusura di infiniti plessi, si è badato sempre meno all'aspetto educativo e pedagogico della scuola pubblica italiana.

Ebbene, ho voluto fare questa premessa un po' prolissa, e me ne scuso, per arrivare a un punto specifico: ieri in Consiglio Comunale, la maggioranza, col Sindaco Gennaro Cinque capintesta, ci ha annunciato che è finita un'era a Vico Equense, ci siamo lasciati finalmente alle spalle anni bui e mortificazioni. Sul nostro territorio, dallo scorso agosto in poi, ci sono scuole come si trovano solo in Svizzera o nelle migliori capitali culturali europee e mondiali. I nostri figli e nipoti possono finalmente godere di aule grandi e confortevoli, ben riscaldate, luminosissime e avranno a disposizione i mezzi tecnologici più avanzati e l'organizzazione didattica più efficiente che si sia mai vista da secoli e secoli a questa parte.

E non è finita qui: fino a oggi la scuola di Vico Equense ha sfornato solo somari che non sanno leggere e far di conto perchè i fanciulli crescevano in tenebrose e lugubri pluriclassi che hanno mortificato intelletti e creato complessi della personalità gravissimi, ma da domani i nostri figli e nipoti diventeranno tutti scienziati eccellenti. Perchè, come è scritto in tutti i testi di pedagogia letti dall'illuminato trioss Giuseppe Guida e come da lui sperimentato nella lunghissima carriera scolastica (che durerà in eterno, sic!), a Moiano soprattutto, è la plaffonier al neon tecnologicamente avanzata che attizza il cervello, lo stuzzica e lo espande!

Cari cittadini di Vico Equense e soprattutto cari genitori eroici di Ticciano e Montechiaro, ecco la risposta alle vostre domande, ecco gli interlocutori che avete avuto: una giunta sciatta, scialba, completamente sorda e cieca e anche ottusa, autoreferenziale e disinteressata ai vostri problemi, ai vostri figli e al rispetto della legalità, desiderosa solo di appropriarsi delle vostre scuole per raggranellare qualche spicciolo dalla loro vendita.

Però un miracolo è avvenuto: Telearredo ha parlato! Per più di 10 minuti e usando più di 10 parole diverse: undici ne ho contate, pensate un po'!

5 commenti:

mario t ha detto...

EVVIVA!!!
Per la vertenza sull’apertura delle scuole di Ticciano e Montechiaro, un risultato è stato raggiunto:
IL SINDACO PARLA.
Il Sindaco ha parlato, non mi sembra vero, in occasione del Consiglio Comunale di lunedì 21 settembre per difendere le sue scelte in spregio alla Sentenza del TAR, in spregio alla legalità di cui dovrebbe essere un sostenitore per dare esempio a tutti i suoi concittadini, bambini compresi, in qualità di Primo cittadino.
Il Sindaco ha parlato, è vero me lo hanno confermato alcuni presenti, ed io ho perso l’occasione, forse unica, per ascoltarlo perché ero al lavoro come tanti altri nostri concittadini che pure avrebbero voluto sentirlo. Chissà se ci sarà qualche altra occasione, magari di pomeriggio, ma forse è meglio di no perché potrebbe esserci tanta gente. Troppa?
Eppure è strano che dopo circa tre anni e mezzo dall’inizio del suo mandato, abbia parlato. Non era mai accaduto; a stento, a volte si è sentito un sibilo all’appello, ma era la sua alzata di mano, prontamente rilevata dal Segretario, che testimoniava la presenza al Consiglio Comunale. Mai una risposta alle interrogazioni e mai una risposta alla richiesta di chiarimenti sulla discussione in atto. Richieste cadute nel nulla, o peggio, archiviate con un gesto della mano come per dire “ma …. va ….là”.
Stavolta ha parlato e la cosa, sensazionale già di per se, è stata riportata anche sulla stampa locale dove, tra l’altro, si legge virgolettato che “del futuro utilizzo degli edifici che si libereranno se ne potrà parlare tutti insieme. Abbiamo dato delle indicazioni ma nulla è definitivo. Siamo aperti al dialogo con genitori e amministratori”. Che simpatico sto Sindaco, forse un pò scordarello? Oppure i cittadini hanno raggiunto un altro risultato? Eppure solo pochi mesi fa lui e la sua giunta avevano già deciso le destinazioni per i due plessi da sopprimere approvando il 30 marzo scorso due delibere, la n° 44 e la n° 45 dove in sintesi la prima definiva a Montechiaro tre piani di box e parcheggi con nella struttura scolastica la realizzazione di un centro benessere e con la seconda si stabiliva che l’attuale scuola sarà oggetto di rifunzionalizzazione contestualmente alla realizzazione di una pista per cicloturismo e BMX al fine di rispondere alla domanda di chi viaggia in bicicletta o è appassionato di questo sport (UAMMAMIA QUANTI SARANNO).
Per tornare poi alla legalità, che oramai sembra un optional in disuso, che dovremo raccontare fra qualche anno agli attuali ragazzini di nove e dieci anni quando sentiranno di dover rispettare le sentenze emesse dai giudici? La risposta più logica che ci sentiremo dire: ma come non la rispetta il Sindaco la devo rispettare io.
Che dire poi dell’Assessore Coppola che ricordando che negli ultimi 15 anni non erano stati fatti interventi nelle scuole, dimentica che da ben più di 8 anni l’attuale Sindaco era già nell’amministrazione come Vicesindaco.
Comunque il Sindaco ha parlato ed ha difeso con grande enfasi il suo operato………………perché?
Mario Taranto

Anonimo ha detto...

E com'è che loro sono diventati scienziati e sanno fare tutto e bene?
L'assessore Guida ha studiato da qualche altra parte o ha fatto qualche corso accellerato di recupero?

mariad ha detto...

ciao Mario!
che onore averti qua

anonimo
che ridere, gli passerò la domanda che mi sembra molto pertinente!
:))

Anonimo ha detto...

peccato che l'anonimo non abbia fatto nemmeno il corso di recupero ACCELERATO visto che lo scrive con 2 elle.
Che PENA

mariad ha detto...

l'anonimo almeno non ha vantato capacità. Nè ha creduto di insegnare qlcsa a qlcn, nè tantomeno fa l'assessore al Comune di Vico Equense.
Ha fatto una domanda pertinente,secondo me, ma... interrogato il morto non risponde.
ciao ciao sapientone!