I genitori ancora in presidio erano in riunione con gli avvocati Aiello ed Esposito di Montechiaro per prendere accordi condivisi sugli ultimi sviluppi della situazione. Molte mamme e nonne erano ancora a presidiare la scuola e mi hanno manifestato l'intento di continuare almeno fino al 30 settembre. Non mi sono presa l'incomodo di andare a leggere il manifesto che la Giunta comunale ha scritto contro il pd, mi sono bastate le parole di quelle donne per capire il senso del suo contenuto e prenderne le distanze: il pd avrebbe sobillato i genitori di Ticciano e Montechiaro per accendere la protesta, per cavalcarla... e per condurre la protesta su sentieri sbagliati.
Patetico questo ennesimo tentativo di frantumazione del Sindaco e dei suoi, patetico anche il tentativo di svalutare il movimento dei genitori in un puro atto politico, per di più strumentalizzato a dovere!
Pare proprio che il sindaco adesso voglia persino umiliare il cuore della protesta, i contenuti di cui via via si è andata riempendo, la forza di volontà che ha sorretto dei cittadini assolutamente "eroici".
Il manifesto è la prova della sua mala fede perchè sa bene, Telearredo, quanto sia costata e quanto stia costando questa resistenza. Sa bene anche che il movimento dei cittadini è stato assolutamente spontaneo, senza etichette, senza colori politici!
Anzi, se c'è una cosa di cui proprio il Pd deve dolersi e quella di non aver potuto fare di più, di aver dovuto adeguarsi a un movimento di cittadini che correvano svelti, molto più svelti, e con grande grinta: i genitori decidevano e decidono tutto autonomamente, il pd è stato solo un compagno di strada, a volte persino inadeguato, inefficace, suo malgrado, soprattutto nel consiglio comunale dove non si è mai aperto un confronto serio tra le parti.
Ora forse tra dei cittadini e il Pd di Vico Equense si è instaurato un rapporto di maggiore fiducia ma il Sindaco non dimentichi che il primo inerlocutore per i cittadini è stato lui e lui per un anno ha saputo solo rispondere con dei no a tutte le richieste civilmente fatte anche nelle sedi istituzionali. Si assuma le sue responsabilità, non cerchi sempre un nemico, non pratichi la strada della persuasione pelosa, la smetta di incazzarsi. Ammetta, almeno una volta, che le sue scelte possono anche essere sbagliate. E soprattutto rispetti la legge, adegui le sue decisioni sul dimensionamento alla sentenza del TAR, invece di fare manifesti fuorvianti e assolutamente inutili alla soluzione dei problemi.
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