giovedì 14 maggio 2009

La riposta di Pasquale Cardone al sindaco Gennaro Cinque


Il giorno 8 maggio scorso, a Vico Equense, si è tenuto un Consiglio Comunale che, come i cittadini già sanno, è stato molto breve poichè Antonio Di Martino ha posto delle pregiudiziali che sono state accolte dalla maggioranza. Non c'è stata perciò nessuna discussione, nonostante i temi all'ordine del giorno fossero di estrema importanza e necessitassero di un ampio e approfondito dibattito. Qualche giorno dopo il Sindaco ha fatto delle dichiarazioni alle quali, secondo me, è importante dare delle risposte, che per comodità di lettura elencherò.
  1. La richiesta di Consiglio Comunale formulata dalle minoranze non era affatto generica e limitata al piano triennale delle opere pubbliche ma, in modo puntuale, chiedeva una discussione su otto punti relativi ad opere pubbliche avviate o da avviare sul territorio comunale.
  2. Non risponde al vero che la maggioranza abbia fatto un'apertura alle minoranze e basta leggere i verbali della Conferenza dei Capiguppo per capire che è stata la minoranza a chiedere di andare in deroga al regolamento del Consiglio Comunale per consentire ai consiglieri di maggioranza, che si lamentavano di non averne avuto il tempo, di approfondire gli argomenti posti in discussione (rispettando le norme, il consiglio si doveva tenere entro il 29 di aprile).
  3. I Consiglieri proponenti hanno più volte evidenziato che la finalità della loro richiesta era quella di ottenere dal sindaco una dettagliata relazione sui perchè del grave ritardo nell'ultimazione di alcune opere pubbliche e su quale programmazione urbanistica, sociale e culturale fosse a monte dei progetti che impegnano la bellezza di oltre 40.000.000 di euro.
  4. Circa la pregiudiziale posta dal consigliere Di Martino, con riferimenti legislativi e al regolamento, vorrei rilevare, come già detto in consiglio comunale, che gli stessi non avevano attinenza alle questioni poste: è stato più volte ribadito, nella conferenza dei capigruppo e in Consiglio Comunale, che non c'era nessuna volontà di prevaricare altri istituti o organi della pubblica amministrazione ma si voleva esclusivamente rivendicare quell'autonomia del consiglio comunale che consente a tutti i consiglieri di poter intervenire, con cognizione di causa, su tutti gli argomenti e di poter dare il dovuto contributo alla discussione.
  5. Per quanto riguarda la questione delle numerose denunce alle autorità inquirenti, voglio ricordare al Sindaco il gran numero di note, inviate a cadenza quasi settimanale, per sottolineare un clima politico di chiusura da parte di più apparati della pubblica amministrazione. In particolare, l'ultima nota, protocollata in data 24 febbraio e indirizzata al Presidente del Consiglio e a tutti i consiglieri comunali, è scaturita dalla negazione di una delibera di giunta da parte del Segretario Generale. Nota che si concludeva con queste parole:" Siamo convinti sostenitori della democrazia rappresentativa e riteniamo che sia un dovere di tutti i portatori di deleghe elettive onorarle con impegno, serietà e onestà, accettando e rispettando le diversità politiche di idee e di funzioni con la consapevolezza che quello che più conta è concorrere al prevalente ineteresse pubblico nel rispetto della legge. Quando si impedisce ai consiglieri e al Consiglio Comunale di esprimersi sull'attività dell'Amministrazione, questi riferimenti si perdono di vista e la Politica delega le sue funzioni, in particolare l'attività di controllo, ad altri soggetti, come ad esempio alla magistratura. Questo rappresenta una sconfitta per tutti.

Comunque, per concludere e al di là di tutto, continuo a chiedere alla maggioranza consiliare di recuperare il tempo perduto, di ricucire questo ennesimo strappo istituzionale e di consentire a tutti i membri del Consiglio Comunale di partecipare ad un confronto severo e sereno sui motivi che non permettono l'ultimazione delle opere pubbliche.
Per quanto mi riguarda, sono sempre disponibile, in ogni sede e con le modalità che si ritengono più opportune, ad un confronto sulle questioni poste.


Il Consigliere Comunale di Vico Equense

Pasquale Cardone

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Pasquale
il sindaco dimostra di non avere a cuore niente. Ha fatto cadere una giunta e ne farà cadere anche un'altra se a lui sta bene così. Tu vai avanti per la tua strada e non perdere nemmeno tempo a fare confronti con lui. Lui l'unico confronto lo fa con se stesso e le sue convenienze.

Aldo Cinque ha detto...

Egregio consigliere Cardone, le dò atto che il suo impegno di opposizione è quasi sempre unico all'interno del Consiglio Comunale. Ma fa da portavoce ai consiglieri del suo partito? Mi sembra di no considerata l'ottusa risposta di Buonocore, il quale inopportunamente dichiara che il suo impegno e quello della De Martino si limita a sottoscrivere gli atti che lei produce....e lo dice pure..... Aldilà delle presenze in C.C. non mi pare che da Moiano siano giunte petizioni o istanze di intervento e non credo che in quella frazione non ci siano problemi, ma forse è meglio non disturbare il manovratore. Nella risposta del Buonocore colgo la preoccupazione di una sua troppo evidente visibilità.....ma di che parliamo....io direi, piuttosto, di una sua troppo evidente esposizione.....
Cordialità, aldo cinque

Aldo Cinque ha detto...

Dimenticavo.......era meglio che entrambi vi risparmiavate la polemica sul giornale e che insieme facciate opposizione che solo tre o a volte quattro potreste fare. L'altra "minoranza" non è opposizione. Ma il gruppo consiliare del PD è stato costituito? Forse no xkè non si riesce a individuare il capogruppo? Eppure non ci dovrebbero essere perplessità. Dovrebbe farlo chi in questi tre anni più si è speso