mercoledì 2 novembre 2011

Vico Equense - Le parole sono pietre, diceva qualcuno

Passare il tempo a doversi difendere da attacchi insensati è davvero stressante. I nuovi dirigenti del pd di Vico Equense stanno tentando di uscire dal tunnel dello scontro sterile per fare politica e si trovano a dover invece fronteggiare continui insulti e polemiche davvero gratuite. L'ultimo episodio dell'assessore metese ne è un esempio. Invece di essere tutti compatti nell'opposizione contro le inutili parole di Tito, dal quale il partito di Vico si è subito dissociato, qualcuno ha trovato sponda per avere da ridire persino sul comunicato di dissociazione. Discreditando come al solito, col solo intento distruttivo e senza mettere in rilievo l'impegno che dal primo momento, cioè dal mese di gennaio, il circolo "Carlo Fermariello", insieme ad altri, ha messo sulla questione delle antenne. Questo impegno dipersè lo dissociava dalle insulse affermazioni di Tito. 

Vale la pena di ricordare anche le strombazzate e infuocate dicharazioni della delegata regionale del pd, Amalia Durazzo, se non altro perchè non è possibile che chiunque possa alzarsi la mattina e decidere di raccotare impunemente  le storie fantasiose che gli passano in testa sul partito di Vico.
 La signora Durazzo, sempre impegnata sul fronte dello sfracassamento, dai tempi della giunta Savarese nella quale ha avuto un ruolo importantissimo essendo stata per un po' Presidente del Consiglio Comunale, si è divertita a diffondere sul web dicharazioni indignate verso il circolo di Vico Equense. Qualche precisazione su quel comunicato della Durazzo è bene farla.  
Dopo una riunione molto tranquilla nella quale si era giunti alla formazione della nuova squadra per la direzione del partito, dettata direttamente da Gino Cimmino della direzione provinciale del pd, è nata una discussione pittosto accesa nella quale è volata qualche parola di troppo, qualcuna effettvamente pesante, uscita dalla bocca dell'ex segretario Mario Taranto. Non si deve mai trascendere, questa è la mia convinzione, nemmeno se certe parole te le tirano, perchè si passa inevitabilmente dalla ragione al torto.
Finita la riunione l'ex segretario del pd si è avvicinato ad Amalia Durazzo chiedendo scusa per l'espressione troppo colorita che aveva usato, sguaiata in effetti. Tutti i rappresentanti del Crcolo hanno dato la loro solidarietà alla Durazzo riconoscendo che l'ex segretario aveva sbagliato. Lo stesso Gino Cimmino, responsabile dell'organizzazione del pd provinciale ha ritenuto improvvida la frase pronunciata. Qundi il sostegno la Durazzo l'ha avuto, unito alle scuse più volte invocate da chi aveva sbroccato. Ebbene, il giorno dopo la Durazzo esce con un comunicato che non tende a screditare solo chi l'aveva apostrofata, cosa che ci si sarebbe potuti aspettare, nonostante le scuse, vista la pesantezza dell'espressione,  ma coinvolge tutto il pd, da Cimmino al nuovo direttivo, dicendo addirittura che c'erano stati atteggamenti di connivenza e di mortificazione nei suoi confronti da parte di tutti.
Dicendo questo Amalia Durazzo ha volotuo dare deliberatamente una versione del tutto falsata della situazione, perchè sa benissimo come sono andate le cose. Ha avuto solidarietà da tutto il direttivo e non può permettersi di accusare ingiustamente chi non ha nessuna responsabilità. 
Spero che la signora Durazzo abbia il coraggio di dire pubblicamente quello che è realmente successo e chieda scusa. Lo deve a Gino Cimmino che si è davvero prodigato moltissimo per il partito di Vico Equense, assicurando la sua costante presenza già prima delle elezioni comunali, ma soprattutto lo deve alla nuova segreteria del pd, che avrebbe voluto tenersi fuori dalle polemiche "vecchie". Invece la dolce Amalia ha pensato bene che i primi da affossare fossero proprio loro, che di beghe e di litigi non sono assolutamente responsabili.
Io mi auguro che si metta un punto alla continua litania messa in atto sul web, tesa alla distruzione sistematica e scientifica sempre per opera solo delle stesse persone rancorose e animate da sete di vendetta. La collaborazone non si instaura insultando ma riconoscendo gli sforzi che si fanno per arrivare a trovare la quadra. E chi invoca il superamento delle vecche ostilità si facesse portatore di pace e di ideali e non di meschine e vuote insinuazioni e di insensate accuse.
Tanto lo dovevo per rispetto delle persone che si stanno impegnando nel nuovo pd di Vico Equense, dimostrando coraggio, nonostante tutto!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

senti chi parla di insulti. mettiti scorno

Anonimo ha detto...

Cara Maria, sei stata troppo onesta a descrivere le cose in questo modo. Non hai detto che proprio Amalia ha fatto in modo che la riunione degerasse perche solo lei si era opposta alla nuova segreteria e si era rivolta a tutti con modo aggressivo. Mario ha reagito nel modo che tu stessa censuri ma bisogna anche dire che a lui Amalia aveva detto una frase della stessa gravità accompagnandola con un gesto. E’ ben chiaro che Amalia sta cercando il suo posizionamento in vista del prossimo congresso del partito democratico e presto questo starà sotto gli occhi di tutti. Usa tutti i mezzi per piazzarsi in una posizione di comando, bella delegata.

mariad ha detto...

caro/a anonimo/a, ti ringrazio di questa precisazione. Parli di cose a cu sembra tu abbia assistito...
cmq a certe azioni non si dovrebbe rispondere usando lo stesso metro. nfatti ti assicuro che mario si è molto pentito del suo comportamento anche perchè, involontariamente, ha anche fornito alla signora l'assist per segnare il suo gol personale.

mariad ha detto...

ps quanto al congresso, spero sia solo un momento di crescita politica, come dovrebbe essere, e non un'altra corrida dove poter matare il toro di turno. Se così non fosse sarebbe davvero la fine

Anonimo ha detto...

No non c'ero ma SO

mariad ha detto...

mmmmm sai troppo....