mercoledì 18 maggio 2011

Vico Equense – Vittoria schiacciante di Gennaro Cinque con percentuali bulgare. Pesantissima sconfitta degli sfidanti Dilengite e Starace. Pd in caduta libera

La competizione elettorale a Vico Equense si è conclusa con un vincitore assoluto, Gennaro Cinque, riconfermato primo cittadino con percentuali da capogiro. La sua vittoria era netta già a due ore dall’apertura delle urne, quando si è capito, senza ombra di dubbio, che non vi erano margini di recupero per gli sfidanti Starace e Dilengite.
Il distacco tra i candidati è nettissimo: Cinque si riconferma sindaco della città andando oltre il 68% dei consensi. Starace resta al palo con un magrissimo 21%. Dilengite supera di poco il 10% dei consensi.
Grandi numeri anche per le liste collegate a Cinque che si aggiudicano undici consiglieri comunali, superando il premio di maggioranza. Il partito di gran lunga prevalente sugli altri è il PDL che sfiora i 4.000 voti e porta a casa cinque consiglieri. Vanno bene anche le altre liste, in particolare l’UDC che si attesta al 17% e la civica Colline Vicane che col suo 16% incassa due consiglieri. Forza Vico si aggiudica un consigliere col 6%.
Il più votato in assoluto è stato Matteo De Simone del PDL che riesce a totalizzare più di 600 voti. Si riconfermano anche i giovani Giuseppe Aiello con 403 voti e Luigi Savarese con 243 preferenze.
Trombati nella stessa lista Francesco Mario, a cui non è bastato il supporto dell’ex assessore Lello Esposito, Antonio Di Martino consigliere comunale uscente e paladino di Gennaro Cinque e un altro suo fedelissimo, Ciro Vanacore, fermo a 202 voti, insufficienti per essere eletto. Al loro posto entrano Loretta Cristallo, 261 preferenze, sostenuta da Flora Beneduce consorte di Armando De Rosa, e Andrea Balestrieri, giovane esordiente nel consiglio comunale che raggiunge un ottimo risultato personale raccogliendo più di 300 voti.
Resta fuori anche Antonio Cioffi, presidente del consiglio uscente e da oltre 30 anni presente nell’assise, primo non eletto nell’UDC con 262 voti. Nella lista si aggiudicano un seggio Giovanni Starace, Francesco Lombardi, ex centrosinistra, e Giovanni De Simone.
Nella civica Colline Vicane, prevale nettamente Andrea Buonocore, ex partito democratico, che pur essendo passato da uno schieramento all’altro, si aggiudica più di 500 consensi. Gli fa compagnia Giuseppe Russo che incassa 442 preferenze. Non ce la fa invece Maurizio Cinque, altro transfuga ex IDV che resta al palo nonostante i 294 voti raccolti. Fuori anche Nicola Migliaccio, sempre ex centrosinistra, transumato in Colline Vicane a rimpolpare il drappello di nuovi adepti di Gennaro Cinque. Tra i trombati c’è anche Angelo Caso, la cui candidatura aveva suscitato non poche polemiche da parte di Aldo Starace in quanto titolare di una ditta che viene spesso appaltata dal comune per eseguire lavori pubblici.
Fanalino di coda della coalizione di centrodestra è la civica Forza Vico che si aggiudica un solo consigliere, la candidata Mariateresa Eusebio new entry con 172 voti.
Eletti gli 11 consiglieri comunali di maggioranza e cinque di opposizione, Gennaro Cinque ha più di un problema da risolvere per formare la nuova giunta. Innanzitutto dovrà sistemare gli amici trombati che già scalpitano fuori dalla sua stanza nel palazzo comunale. La nomina dei quattro assessori di cui si compone la Giunta e del presidente del Consiglio Comunale potrebbe consentire l’ingresso in assise di nuovi e vecchi amici che non hanno raggranellato i voti sufficienti all’elezione. Ma qualcuno inevitabilmente resterà deluso soprattutto a causa della recente normativa sulla composizione del consiglio e della giunta comunale che restringe nettamente la rosa della rappresentanza. Queste ragioni faranno inevitabilmente allontanare la proclamazione della nuova Giunta sulla cui composizione nulla è ancora trapelato.
Inoltre, si muove intorno al clamoroso risultato del sindaco la notizia di una denuncia depositata presso i Carabinieri di Vico Equense per una presunta compravendita di voti da parte di un candidato del centrodestra. Si parla di un’indagine aperta che, se anche confermasse il reato, non inficerebbe in alcun modo il risultato elettorale.
Per quanto riguarda l’opposizione il bottino è davvero magro. Clamoroso il flop delle liste di Dilengite e Starace. Forza del Sud, cartello che fa capo alla nuova corrente del PDL di Gianfranco Miccichè, totalizza 1.200 voti per Dilengite e si aggiudica un seggio. La lista dell’Associazione Per Vico e i Suoi Casali racimola solo 448 voti.
Va un po’ meglio Aldo Starace che supera le preferenze personali rispetto alle liste con uno scarto di 300 voti e conquista tre seggi. Al suo si aggiungono infatti quello delle civiche In movimento per Vico, 1090 voti, e Frazioni Unite, 812 voti. Siederanno in consiglio comunale a fianco di Starace Natale Maresca, stimatissimo pediatra di Vico Equense e la prof.ssa Claudia Scaramellino, ex pd.
Aldo Starace non riesce a portare in consiglio comunale nessuno dei suoi giovani, come auspicato da lui stesso durante tutta la campagna elettorale, nonostante il buon risultato ottenuto da alcuni candidati, tra i quali Andrea Lauro con 150 preferenze, rimasti fuori per una manciata di voti.
Il risultato elettorale penalizza gravemente anche il Partito Democratico escluso dal consiglio comunale. Il pd riesce a portare a casa solo 521 preferenze che lo fanno crollare paurosamente a quota 3%. Resta fuori Pasquale Cardone, battagliero ex consigliere di opposizione che si blocca a 138 preferenze.
Sinistra Ecologia e Libertà totalizza 107 voti.
Gli elettori di Vico Equense, risulta evidente dall'analisi del voto, non hanno dato credito a nessuno dei due sfidanti né alle loro proposte ma hanno premiato largamente la politica della giunta e del sindaco uscente. Gennaro Cinque rimane un beniamino popolare, amatissimo dai suoi elettori e assolutamente privo di rivali in grado di scalfire i suoi consensi.
Nelle foto, dall'alto, Gennaro Cinque, Giuseppe Dilengite e Aldo Starace
Maria D’Ordia per Il Gazzettino Vesuviano

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