martedì 10 maggio 2011

Vico Equense. Starace propone le Consulte, il Comitato dei Saggi e, a sorpresa, Gemma Trombetta, candidata nella lista del pd, alla carica di Prosindaco della zona alta.

Domenica prossima si deciderà il futuro politico di Vico Equense per i prossimi cinque anni. Arrivato alla scadenza del suo mandato, il sindaco uscente, Gennaro Cinque, si ripropone ancora come l’unico in grado di governare la città. A garantire per lui ci sono i “Fatti”, parola d’ordine e leitmotiv di tutta la sua campagna elettorale. Gli altri candidati si limiterebbero, sempre secondo Gennaro Cinque, alle “chiacchiere”.
I fatti di Gennaro Cinque sarebbero i mille cantieri aperti su tutto il territorio e i lavori pubblici portati a termine. Il sindaco uscente si auto-proclama il migliore in campo perché in cinque anni sarebbe riuscito a fare quello che altri prima di lui non sono riusciti in anni e anni di governo. A riprova di ciò ricorda opere pubbliche importanti come la rete per il gas metano, più una serie di riqualificazioni ambientali a Moiano, S. Salvatore, Massaquano, Vico Centro.
Non sono del suo parere gli sfidanti, gli avvocati Dilengite e Starace, che gli rimproverano innanzitutto di aver messo mano a dei progetti già approvati da altre giunte, come quella di Nino Savarese, tra i quali anche la metanizzazione, e soprattutto di aver favorito la quotidianità contro la programmazione a lungo termine.
Altro nervo scoperto del sindaco Cinque, sul quale insistono sia Dilengite che Starace, è la serie di rinvii a giudizio, condanne e ipotesi di reato che la magistratura ha contestatoa lui e ai suoi amministratori. Più i ricorsi al TAR che alcune ditte hanno inoltrato nei confronti del comune per aver adottato procedure illegittime nell’assegnazione degli appalti pubblici. Appalti poi revocati per ordine dei giudici del Consiglio di Stato. Non sfugge agli elettori attenti che nelle liste di Cinque sia stato candidato anche il titolare della ditta Rep sas Caso, che non aveva le carte in regola per eseguire i lavori della scuola di Arola.

Per smontare l’apparato di potere che Gennaro Cinque si è costruito durante il suo mandato elettorale, Dilengite e Starace mettono in evidenza anche alcune scelte azzardate del sindaco uscente che avrebbero compromesso due dei servizi più importanti per la collettività, quello delle Politiche Sociali e quello della Raccolta differenziata. In particolare Giuseppe Cioffi, candidato nelle liste di Dilengite, spiega che l’uscita da Terre delle Sirene, la società pubblica che gestiva tutto lo smaltimento dei rifiuti, non sembra un buon affare per i contribuenti di Vico Equense. Infatti, solo nel primo trimestre 2011, per l’emergenza rifiuti, si sborseranno 45.000 ero a fronte dei 18.000 fatturati da Terre delle Sirene. “Qualcosa non ha funzionato con la nuova società – dice Giuseppe Cioffi – “visto che il motivo sbandierato dall’attuale amministrazione è stato quello di ottenere un risparmio rispetto alla precedente gestione”.

Starace, dal canto suo, rimprovera al sindaco Cinque di essersi limitato a girare tra i cantieri, a non aver saputo “volare alto”, lasciando Vico Equense nelle stesse condizioni di tanti anni fa. Alcuni miglioramenti ci sono stati, secondo Starace, ma Cinque si è limitato a fare le cose semplici e le ha fatte anche male sprecando denaro pubblico. Starace, a capo di due liste civiche, pd e sel, lancia le sue proposte innovative di governo. Innanzitutto le Consulte, ovvero dei veri e propri comitati di cittadini che partecipano in prima persona al progetto per il paese. Propone inoltre un Comitato dei Saggi, ovvero di persone che dovranno di volta in volta valutare la regolarità delle procedure adottate dagli amministratori e garantire la trasparenza negli atti. Poi, consapevole che Vico Equense si stende in gran parte sulla zona collinare, lancia insieme a Vincenzo Belforte della lista sel, l’inserimento di Moiano, Ticciano e Arola nel Parco dei Monti Lattari per espandere le potenzialità turistiche, produttive e ambientali della zona alta. A sorpresa, infine, Starace annuncia che, una volta eletto sindaco, nominerà quale responsabile di questa zona e nella carica di Prosindaco il giovane avvocato Gemma Trombetta, di Moiano e candidata nella lista del Partito Democratico,

Dilengite e Starace hanno più volte chiesto un confronto pubblico con Gennaro Cinque, un dibattito a tre per spiegare agli elettori di Vico Equense quali sono le proposte di tutti i candidati per il futuro della città. Ma Cinque si rifiuta categoricamente di partecipare a un evento di questo genere, confermando la sua indisponibilità al dialogo con gli avversari e con quelli che non condividono le sue scelte. Nel confronto che doveva avvenire sabato scorso in piazza Umberto I, Cinque non si è presentato lasciando la sua sedia malinconicamente vuota.

Nelle foto, dall'alto: Giuseppe Cioffi, Gemma Trombetta con Aldo Starace, la sedia vuota di Gennaro Cinque.
Maria D’Ordia per Il Gazzettino Vesuviano

4 commenti:

raf starace (stareis) ha detto...

MARI, TUA:
"Dilengite e Starace hanno più volte chiesto un confronto..."

MIE SULLE EGR. TUE:
CONFRONTO FRA CANDIDATI A SINDACO:
altro che etica professionale e deontologia..! Chiedi alla dr. de rosa come aveva preparato il confronto...
naaaaaaaaaaaaaaa, null'altro.
IL FATTO È QUESTO ED È GRUOSSO E CI SAREBBERO GLI ESTREMI...

SPERO NON LA TAGLI PER MANIFESTO AUTOGOAL
RAFFAELE ESTASIATO STARACE

Anonimo ha detto...

alla faccia del giornalismo serio, avete riportato petissequamente solo ed esclusivamente quello che oramai ripetete come un disco rotto. Ho avuto l'impressione che quest'articolo fosse scritto dalla Tass la vecchia agenzia di stampa dell'Unione sovietica.Sono contenta che il candidato sindaco Starace si stia interessando con tanta attenzione ai Barbari Moianesi (così appellati da quel signore saccente )ha capito che la collina rappresenta un occasione unica di sviluppo per questo paese. Credo che però il tempo a disposizione per convincere i "barbari sia terminato" apprestatevi ad una nuova invasione che durerà purtroppo per voi altri 5 lunghi anni

mariad ha detto...

Questa strumentalizzazione di un articolo di tre anni fa, usato e strausato da persone come l'anonimo sopra cosa sarebbe invece, giornalismo moderno? O piuttosto il simbolo del pressapochismo di alcuni "adepti" del cinquismo, nuova religione vicana? L'attenzione che Aldo Starace sta ponendo alla montagna è seria e lo sta dimostrando con le sue dichiarazioni. E se ne stanno accorgendo tanti moianesi, arolesi e ticcianesi. Perciò l'ivasione ci piacerebbe, vi aspettiamo numerosi il giorno della vittoria di Aldo Starace sindaco di TUTTA Vico Equense.

Anonimo ha detto...

Aristotale diceva: La speranza è un sogno ad occhi aperti. Il tuo sogno cara Mari durerà poco piu' 5 giorni. Con affetto anonimo