giovedì 5 marzo 2009

I limiti della responsabilità

Staranno facendo un patto di sangue quelli della nuova Giunta? Quasi che il destino di Vico Equense dipenda da Gennaro Cinque? La gente lo ha votato, è vero, ha avuto consensi spettacolari. Ma questo non garantisce che lui il sindaco lo sappia fare. Fino a oggi ha dimostrato, in verità, di essere abbastanza inadatto a governare: ha dato il via in questa città a una impostazione di governo che difetta gravemente per democrazia e partecipazione, si è mostrato litigioso, irascibile e insensibile a tutte le critiche. Sordo anche ai buoni consigli che gli arrivano da chi è un po' più avveduto ed esperto di lui.

Il suo senso di responsabilità adesso consisterebbe nell'obbligo di tornare a governare...Ma come, sempre nel suo stile? Uno stile cioè che non garantisce nulla, a partire dalla stabilità che è la prima regola per il buon governo?
Noi pensiamo che Gennaro Cinque prima di decidere dovrebbe fare un po' di training autogeno (aiutato da un esperto nel campo) per imparare a gestirsi e a gestire la relazione con l'altro diverso da sè. Sarebbe opportuna anche una scuola di management con uno stage poderoso sul lavoro di gruppo e la conflittualità. Da non tralasciare nemmeno un po' di lezioni sulle competenze tecniche necessarie per un sindaco e su quali sono i suoi limiti. Dovrebbe leggere, tutte le sere prima di addormentarsi, l'abecedario della democrazia...(quello sul saper vivere glielo risparmiamo, va).

Solo alla fine di questa strada di rieducazione potrebbe decidere responsabilmente se è il caso di continuare o rinunciare per tornare alle vecchie occupazioni. Certo, per fare tutto ciò ci vuole un po' più del tempo che resta per ritirare le odiose dimissioni...
Ne deduciamo che il patto di sangue si farà e durerà purtroppo fino al prossimo ni... quando il rispetto per i cittadini e per la democrazia andrà di nuovo a farsi benedire.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

io gli consiglio anche una dieta dimagrante

Anonimo ha detto...

il troppo potere dà la sensazione di essere onnipotenti ed eterni. Gli altri, quelli che non ce l'hanno, come diceva qualcuno, vengono logorati e si attrezzano per ridimensionare il capo assoluto. Questo è stato anche il motivo per il quale in Italia i governi sono sempre stati instabili fino a Berlusconi. Berlusconi ha avuto dalla sua l'immenso potere economico e mediatico che lo stanno tenendo ancora in piedi. Inoltre ha sempre elargito a mani basse potere e posizioni ai suoi fedelissimi, sia uomini che donne.

Ma questa è una situazione del tutto anomala che si è insidiata nella democrazia italiana, che non rispecchia la realtà che ancora resta nei piccoli centri come il nostro. Dà ancora fastidio la supremazia assoluta di qualcuno, a nessuno piace dover tacere e rassegnarsi a ubbidire mentre gli altri, troppo pochi, si spartiscono la torta. La questione delle dimissioni è tutta interna alla maggioranza e mette a nudo la volontà di ostacolare un solo uomo dal quale dipendono tutte le decisioni e la scelta di chi è buono o di chi è inutile.
Gennaro sembrava un bravo ragazzo, simpatico e alla mano. Invece si è rivelato col tempo una persona incapace di ragionare con una gran voglia di prevaricare e prevalere.

Questo per ora ci dà la speranza, non avendo lui un impero mediatico, che prima o poi la sua maggioranza si sgretoli, non tanto perchè sia un cattivo sindaco, quanto perchè sta diventando ingombrante e di ostacolo per qualcuno.

mariad ha detto...

Ciao emilio, la dieta è affare molto difficile, il più difficile direi...
:)

R.D.
Il tuo articolato commento è condivisibile anche se un po' fumoso alla fine. Tu dici che è questione di spartizione della "torta"?
Però un buon sindaco sa spartire, se si parte dalla tua ipotesi.

cmq tra torte e diete avete fatto inconsapevolmente dell' ironia
:))))