lunedì 9 marzo 2009

Attesa e mobilitazione

Regna, attorno alla nuova Giunta di Gennaro Cinque, il sommesso silenzio, o forse la prudenza, che consiglia di verificare alcune cose. Innanzitutto la reale consistenza della maggioranza. Col licenziamento di alcuni assessori, grandi elettori del Sindaco, c'è da andare cauti prima di uscire con annunci di rilievo. Intanto, Dilengite, con un sarcastico manifesto di ringraziamento, ricorda al sindaco che la gran parte delle opere oggi in via di realizzazione, e delle quali Cinque si fa gran vanto, sono in realtà figlie della giunta Savarese e dello stesso Dilengite. I ringraziamenti sembrano (sono...) delle velenose stoccate che tendono a destabilizzare la Giunta in assetto. A tutto questo, si aggiungono le insinuazioni, riportate dai media, di una possibile infiltrazione nella vicenda comunale di questi giorni: volontà superiori starebbero decidendo le sorti del sindaco altrove, dentro le stanze del potere. Uno sgambetto del tutto inatteso che prevederebbe la caduta definitiva di Cinque. Data addirittura come imminente in occasione della prossima discussione del Bilancio in Consiglio Comunale. Continua...

In questi giorni c'è stato un gran daffare nel partito democratico provinciale: in vista delle primarie per designare il candidato alla presidenza della Provincia, incontri e dibattiti hanno aperto la strada a nuove prospettive per il prossimo futuro.
Guglielmo Allodi, che ha mobilitato una schiera di sottoscrittori, si presenta come il candidato della discontinuità: "Il tratto distintivo di questa candidatura, -dice Allodi- come si è sottolineato da più parti, è il fatto che sia partita dal basso. La nostra sfida è quella di rappresentare un elemento di discontinuità e di innovazione, un'idea della politica non consociativa e più coerente. Una politica più attenta alla vita reale e meno sensibile alle 'ragioni' delle segreterie di partito". Con queste parole ha convinto ben più di 1500 sottoscrittori, affermandosi, come dice su faceboock, a pieno titolo come uno dei candidati presidenti da scegliere con lo strumento, tutto piddino, delle primarie.
Sul fronte giovanile, Nicola Corrado a Castellammare di Stabia ha chiamato a raccolta i giovani del partito, incitandoli a non disperdersi e a unire le forze per attuare un vero cambiamento nel modo di fare politica, soprattutto in Campania. Ieri mattina nel corso dell'incontro tenutosi al Palazzetto del Mare, "RinnoviamoCi" è stata la parola d'ordine dei "ragazzi" under 40 che credono sia venuto il tempo di proporsi come classe dirigente del Pd: "Facciamoci avanti senza paura di perdere riferimenti e padri politici, conquistiamo il nostro diritto a scrivere la svolta necessaria per costruire il Partito Democratico. La Politica deve ripartire dalla politica, da chi, in carne ed ossa, vive in maniera viscerale una passione, un amore sincero per essa. Per proporsi come classe dirigente bisogna dimostrare di esserlo, fino in fondo." Queste le parole di Corrado che ha proposto cinque punti forti di discussione sui quali è giusto confrontarsi, piuttosto che affossarsi in una sterile contrapposizione tra vecchi e giovani.
Non si può che dargli ragione, forza Nicola!

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