Continua la battaglia tra Gennaro Cinque e i cittadini di Vico Equense che non vogliono assolutamente accettare l'installazione delle antenne per la telefona mobile a pochi metri da scuole e civili abitazioni. Per fare il punto della situazione si è costituto il Comitato "ART.32" molto agguerrito che non si acconternta delle chiacchiere del Sindaco tese a tranquillizzare l'opinione pubblica e smantella, dati alla mano, l'immagine del buon padre attento alla salute della famiglia che Gennaro Cinque vorrebbe dare di sè. Il Comitato "ART.32" contesta al sindaco proprio il fatto di non aver detto la verità sulla reale portata delle onde elettromagnetiche vicinissime al limite massimo di scurezza, e di non aver elaborato una mappa di siti alternativi, appiattendosi supinamente sulle proposte avanzate dai gestori della telefonia mobile.
Il Comitato "ART.32" vuole procedere con metodo e intransigenza nei confronti del Sindaco. Come primo passo ha chiesto la consulenza di tecnici specializzati nello studio degli impianti e, sulla scorta di ossevazioni specifiche e oggettive, pone dieci stringenti domande in un manifesto che a breve verrà affisso ai muri della città. Nelle loro domande i rappresentanti del comitato inchiodano il sindaco su alcuni punti cruciali ovvero la parziale relazione dei gestori di telefonia che volutamente hanno camuffato dati di importanza rilevantissima e la mancata ottemperanza da parte del Comune alla richesta del Ministero dei Beni Culturali di rimuovere le antenne poste sulla torretta dell'orologio del vecchio palazzo comunale.
In anteprima la bozza del manifesto del Comitato "ART.32"
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