lunedì 31 ottobre 2011

Vico Equense - Un premio al Sindaco pescatore e all’inventore della Pizza a Metro

Gennaro Cinque: “Abbiamo bisogno di simboli”


Vico Equense - Il Premio internazionale “Giano” - Piccolo Nobel Italiano, è giunto quest’anno alla settima edizione. Il riconoscimento, donato dall’Associazione Culturale “Rinascimento” fondata da Benito Ferraro, andrà a quelle personalità che si sono impegnate nella diffusione di cultura, legalità, rispetto dei valori, senso della giustizia e dell’ambiente. La cerimonia avrà luogo sabato 12 novembre 2011 alle 17,00 presso il Castello Giusso e saranno insigniti del premio: il Professor Tommaso Romano da Palermo, scrittore, poeta e uomo politico siciliano, l’Avvocato Antonino Cuomo da Sorrento, giornalista pubblicista, collabora con molti giornali e periodici, Angelo Iannelli da Napoli, fondatore dell’Associazione Multiculturale “Vesuvius” e Livio Piccinini da Viterbo per il “Saper fare”. Infine, due riconoscimenti postumi: per il coraggio e l’onesta, ad Angelo Vassallo, l'ex sindaco di Pollica assassinato dalla camorra a settembre del 2010 e Luigi Dell’Amura di Vico Equense, geniale inventore della Pizza a Metro, uno tra i prodotti più famosi della tradizione gastronomica italiana. "Abbiamo bisogno di simboli. - commenta il Sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque -. A distanza di un anno, il barbaro assassinio di Angelo Vassallo, non ha avuto ancora giustizia. Un uomo con la schiena dritta e con un amore per la cosa pubblica che spero sarà d’esempio per le generazioni presenti e future. Altro modello è Luigi Dell’Amura. La Pizza a Metro è meta tutto l’anno di numerosi turisti provenienti da tutta Europa, ma anche d’oltreoceano. Vico Equense deve la sua fama nel mondo senza dubbio anche alla bravura di un maestro unico, che seppe distinguersi per generosità e operosità.” Durante la serata sarà presentata la “Guida al Monte Faito – Arte, cultura, storia, tradizioni” di Benito Ferraro. Il libro ha l’obiettivo di rilanciare il Faito. L’autore, infatti, ne descrive luoghi e ritrovi seguiti da iconografie oleografiche fiabesche: dalle nevicate agli autunni, dalle primavere alle estati, raffigurate da Benito Ferraro con una tecnica molto particolare. L’autore del libro, e pittore di fama nazionale, opera sul Monte Faito da mezzo secolo con esposizioni, mostre, meeting portando le immagini della montagna che domina Vico Equense in giro per l’Italia e in tutta Europa. La premiazione sarà presentata dall’attore romano Angelo Blasetti.

Vico Equense - Comunicato stampa del pd di Vico Equense

Coordinamento Cittadino

Circolo ”Carlo Fermariello”
VICO EQUENSE (NA)
Il Pd di Vico Equense, circolo “Carlo Fermariello”, SI DISSOCIA completamente dalla dichiarazione pubblicata in data odierna sul quotidiano Metropolis dall’Assessore Comunale di Meta di Sorrento, Giuseppe Tito, che difende l’operato di questa amministrazione in merito all’ istallazione delle antenne di telefonia mobile sulla cas...a comunale di Vico Equense.
La nostra posizione è quella già espressa in altre sedi e concertata con Sel, Vas, e Comitato Art. 32, e cioè di contrarietà a forme di elettrosmog che possano mettere a rischio la salute dei nostri concittadini.
Il nostro dissenso è riferito in particolar modo alle modalità con cui si è sviluppato l’iter procedurale seguito dalla Giunta Cinque ed avallato dalla Soprintendenza di Napoli. Riteniamo che la tutela della salute, come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, così come richiamato dall’art.32 della nostra Carta Costituzionale, rappresenti uno dei capisaldi irrinunciabili della nostra azione politica.

Vico Equense, 30/10/2011

Vico Equense - Benedetto Migliaccio: "Il PTCP non ingabbi il territorio!"

”L’economia è ferma, basta scelte sba-gliate! Non rubiamo il futuro ai giovani ed al Territorio”
Vico Equense - Nei giorni scorsi l’assessore regionale all’Urbanistica e al Governo del Territorio Marcello Tagliatatela, ha insediato il Tavolo di copianificazione per la redazione del Piano Terri-toriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Napoli. La Provincia aveva avviato una prima fase di consultazione articolata su base territoriale, svolgendo tra febbraio e giugno del 2010 un incontro per ciascuna delle macroaree in cui sono stati aggregati i comuni della provincia. L’incontro tenuto-si con la macroarea Penisola Sorrentina-Isola di Capri risale al 19 maggio dello scorso anno. Suc-cessivamente a quella data non risultano incontri fino al 18 luglio del 2011 quando viene convocata una riunione per presentare “osservazioni”, considerazioni e proposte di modifica dello schema PTCP che saranno “oggetto di approfondita valutazione da parte della Giunta Provinciale. Il PTCP è lo strumento di copianificazione, previsto dalla Legge 13/2008; d’intesa con le stesse amministra-zioni provinciali, il percorso amministrativo dovrà portare entro il primo semestre del 2012 all’approvazione di tutti e cinque i piani di coordinamento provinciale.

Al Tavolo delle amministrazioni comunali - svoltasi in Provincia di Napoli lo scorso 25 ottobre – ha partecipato il Vicesindaco, Benedetto Migliaccio, delegato dal Sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque. Nelle riunioni precedenti il Comune di Vico Equense, come quelli della Penisola sorrenti-na, sottoposti alla sovrapposizione tra pianificazione urbanistico-territoriale e PUT della Penisola sorrentina (L.R. 35/87), avevano presentato osservazioni e posto problematiche che avrebbero ri-chiesto una revisione dello schema di Piano Territoriale.

L’intervento di Vico Equense questa volta è stato deciso nei toni e forte nei contenuti “A tutt’oggi – spiega il Vicesindaco – non si conoscono le determinazioni assunte in merito da parte dell’Ente provinciale. Eppure, in tutte le riunioni è stata ripetuta la volontà di stabilire un percorso e un me-todo condiviso con le amministrazioni comunali per gli ulteriori approfondimenti del piano, intento che non ha avuto attuazione.” Il tono di Vico Equense è stato critico sul passato: “Le scelte Ideolo-giche e sbagliate del passato fanno si che oggi l’Urbanistica si faccia con Vigili, Carabinieri e Procure, e non con il pensiero rivolto al territorio ed a chi lo vive”. La causa è nella guerra tra PCI e DC, sfociata nell’approvazione con legge regionale del PUT per la Penisola Sorrentina senza i ne-cessari approfondimenti ed adeguamenti. “Il PUT venne pensato alla fine degli anni ‘60 secondo ideologie marxiste, ed è stato approvato nella seconda metà degli anni 80, quando era già vecchio! Ha prodotto guasti irreparabili, ed ha generato mostri tra cui l’abusivismo, rubando il futuro al paese ed a più di una generazione.” L’analisi è spietata “Basti pensare al dimensionamento delle esigenze abitative, fondato sull’equazione 1 vano ad abitante (e chi abitava in più vani che avrebbe dovuto fare, prendere nella propria casa i senza tetto? Dar vita ad una specie di comune, tanto di moda in quei tempi?) Od all’accorpamento ai fini del dimensionamento delle esigenze abitative anche delle seconde case, su cui fonda l’economia turistica e produttiva della zona (E qui che avremmo dovuto fare? Espropriare ad e-sempio il Castello Giusso per darlo ai vicani senza casa?).” Né si cambia tono quando si parla di infrastrutture “Pensi che il PUT, approvato nel 1987, prevede una strada necessaria ad evitare l’attraversamento del Centro di Vico per le auto dirette a Sorrento! Non sapeva che negli anni 80 era stata già aperta la Galleria”. Ancora più feroce la critica sulla mobilità “basata sui rilievi di traffico al casello au-tostradale di Castellammare del 1966, per cui è ovvio che le nostre strade apparissero sufficienti! Chi nel 1966 aveva l’auto?” Od al divieto di adeguamento delle strade principali, inclusa la Raffae-le Bosco”che andava bene nel 66, ma oggi scoppia. Eppure già all’epoca si era rilevata la necessi-tà della strada dorsale, mai fatta sempre e solo per ragioni ideologiche”.

Un nuovo Strumento è dunque necessario ma bisogna evitare di rubare ancora il futuro alle nostre zone! A Vico Equense, come in Penisola Sorrentina, non si costruirà mai più e il PTCP si orienta verso la formula di un’abitazione per ogni nucleo familiare. “Quest’opzione non dà risposte né pro-spettive alle giovani coppie che hanno necessità di un alloggio, ma avvantaggia la logica del con-flitto sul territorio che poi sfocia nell’abusivismo”. Vico Equense ha dunque posto quesiti specifici sul “dimensionamento”, il rapporto tra il numero di abitanti/famiglie e il numero di vani che genera il “fabbisogno” abitativo. Il Piano di Coordinamento – aggiunge Benedetto Migliaccio - non tiene conto della tipicità del nostro territorio che avendo una forte vocazione turistica conta molte secon-de case, per questo abbiamo ripetuto con forza la necessità di rivedere i contenuti dello schema di PTCP adeguandolo per gli aspetti che ci riguardano. Inoltre, quanto al concetto di famiglia bisogna essere particolarmente attenti; negli ultimi anni nella nostra Città – sottolinea il Vicesindaco - si è registrato un aumento dell’8% circa dei nuclei familiari e solo del 2% circa della popolazione, que-sto perché il concetto di famiglia oggi è cambiato rispetto al passato. Le coppie separate, ad esem-pio, formano più nuclei familiari, oppure i giovani che vanno a vivere da soli. Le conseguenze di scelte sbagliate da parte delle Pianificazioni Territoriali sono drammatiche. Secondo il PTCP, chi non ha la capacità di trovare residenza nella propria città deve ricorrere all’edilizia sociale (da non confondere con le case popolari) o andare in perequazione nei Comuni limitrofi, che però versano nelle medesime condizioni. Quindi prima di trovare una città “accogliente” dalle nostre parti biso-gnerà spostarsi di parecchio e “noi vogliamo evitare che ci dicano di inviare i nostri giovani al “Rione Salicelle, ad Afragola”. Il PTCP deve evitare quindi di “ingabbiare” i comuni in rigidi Pia-ni, che “sono di dettaglio e non di ambito” e per evitare di commettere ulteriori errori gravissimi deve operare “demandando e non sottraendo le Potestà pianificatorie ai Comuni che più agevol-mente permetterebbero di agire in merito.”

La proposta presentata dal Comune di Vico Equense durante la seduta conclusiva svoltasi il 25 ot-tobre si riassume nei seguenti quattro punti:

1. La necessità che il PTCP riduca al minimo i contenuti prescrittivi in termini di quantifica-zione di indici e parametri e assuma una più marcata caratterizzazione come strumento di indirizzo e programmazione strategica lasciando piena autonomia ai Comuni nell’individuare le azioni più adeguate da intraprendere per lo sviluppo del proprio territorio purché coerenti con il quadro di obiettivi definiti dal PTCP;

2. Il dimensionamento del fabbisogno residenziale dovrebbe essere calcolato tenendo conto del numero complessivo di famiglie, del numero di componenti medio calcolato sul numero complessivo di famiglie, e del saldo naturale e migratorio e comunque sulla base di un’attenta analisi delle dinamiche, anche socioculturali, che hanno condotto alla formazione delle diverse realtà urbane

3. Per le modalità di valutazione del fabbisogno per i servizi turistici, il Comune di Vico E-quense propone di considerare le residenze turistiche, e le volumetrie relative, come attività produttive e non computarle ai fini abitativi;

4. La necessità che il PTCP assume le forme di valenza di Piano Paesisitico previste dalle nor-me vigenti, come pure dal recente Regolamento per il governo del territorio (art. 9, com-ma2), in modo da conseguire una semplificazione normativa ancora più efficace ove si co-gliesse l’occasione di mettere in coerenza il Piano Provinciale con il redigendo Piano Paesi-stico Regionale.

Il Vice Sindaco di Vico ha poi concluso con una puntualizzazione: “per affrontare in modo proficuo le complesse e articolate sfide del cambiamento sociale, culturale e urbanistico bisogna ricorrere a progetti lungimiranti per il rilancio dell’economia e dello sviluppo dei nostri territori. L’impegno delle Amministrazioni Comunali, affiancate da Provincie e Regioni, deve necessariamente fondarsi su una politica di contrasto al degrado e al deturpamento dei luoghi, adoperandosi in maniera concreta per la tutela e la salvaguardia dell’ecosistema e attivando idonee misure di supporto e le-va allo sviluppo delle attività produttive, residenziali e del terziario”. “Facendo altre scelte sba-gliate, si genereranno tensioni e conflitti di cui il territorio potrebbe essere chiamato a pagare il conto!”

domenica 30 ottobre 2011

Vico Equense - Senza spessore politico le dicharazioni di Giuseppe Tito

Stamane sulle pagine dii Metropolis è stata pubblicata un’intervista di Fabio Orecchiuto all’Assessore di Meta Giuseppe Tito. Nell’articolo veniva altresì pubblicata la notizia di un incontro dello stesso assessore con il cons. regionale Amato e con il sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque. La runione, sollecitata da Amato, serviva a fare il punto della situazione sulle famigerate antenne di telefonia che hanno creato un bel po’ di subbuglio tra i cittadini di Vico Equense preoccupati per gli effetti sulla salute delle onde elettromagnetiche.
Leggendo le assurde conclusioni a cui giunge Tito dopo la riunione, attraverso un ragionamento pressappochista e privo di contenuti di un qualsivoglia spessore, si resta sconcertati, davvero basiti.
Secondo Tito, infatti, il sindaco Cinque sta facendo di tutto per salvaguardare la salute pubblica, perché a Vico Equense saranno montate delle “microcellule”, ovvero delle antenne a bassa frequenza. Tali microcellule, secondo Cinque e Tito, non danneggerebbero la salute e in più consentirebbero un’entrata in denaro necessaria al Sindaco a coprire le spese per le politiche sociali.
Sono davvero sconcertanti le parole di Peppe Tito per tutta una serie di motivi, di cui è bene mettere in rilievo quelli più importanti.
Innanzitutto a che titolo l’assessore Tito si fa portavoce del Sindaco e delle sue nobili intenzioni, bay-passando tutti coloro che da mesi si stanno battendo per evitare l’installazione delle antenne in punti vitali come il centro di Vico Equense o il campo sportivo di Massaquano? Ci sono i consiglieri di opposizione, il Comitato Art. 32, Sel, Vas e il Partito Democratico che hanno affrontato l’argomento da tutti i punti di vista. In particolare, SEL, Vas e Articolo 32, hanno anche studiato il progetto, rilevato le magagne della “misurazione” dell’inquinamento, chiesto incontri con i consiglieri Regionali e con il Direttore dell’Arpac, ente preposto alla vigilanza sull’inquinamento elettromagnetico e con tecnici esperti del settore. Da queste attività è venuto fuori che le misurazioni non sono state eseguite correttamente e che c’erano grosse incongruenze nelle procedure adottate per legittimare l’installazione delle antenne, prima fra tutte la relazione della dott.ssa Santamaria che tratta l’argomento più da rabdomante che da esperta del settore.
Di tutto questo evidentemente l’ass. Guseppe Tito non sa un bel nulla e le sue poco illuminate conclusioni lasciano il tempo che trovano poiché giungono come cavoli a merenda in una questione serissima che sta procedendo su dati di fatto e non su qualunquistiche opinioni del primo che arriva.
Stupisce anche il tono usato dall’ass. Tito, il quale sembra giustificare l’operato del Sindaco partendo dal presupposto che Cinque sia buono e che sta facendo delle scelte per il bene dei cittadini. Tito non tiene assolutamente conto che quelle antenne spuntate da un giorno all’altro sulla torretta del municipio non le avevano certo autorizzate i cittadini e che se non ci fosse stata una ventata di protesta generale starebbero ancora là.
Non stupisce, invece, che Tito non abbia chiesto al Sindaco come mai adesso viene fuori la faccenda dei soldi che servono per i servizi sociali. Tito, infatti, non sa che il sindaco personalmente aveva garantito che il canone pagato dagli enti gestori sarebbe servito per mettere su una commissione di vigilanza al fine di controllare che le emissioni non superassero la soglia di sicurezza e per creare un sito internet di rilevamento del livello delle emissioni.
Insomma l’Assessore di Meta, che non sa assolutamente nulla dello stato dei fatti a Vico Equense, si permette di lanciarsi in una serie di valutazioni del tutto campate in aria. Dispiace solo che Tito sia un assessore del Pd metese e da uomo di partito, da politico, prima ancora che da rappresentante di un comune “altro” avrebbe dovuto prima di tutto mettere a parte i suoi compagni di partito a Vico Equense delle sue personali valutazioni, visto che nella vicenda vicana lui non ha avuto nessun ruolo né di primo piano né marginale.
Per onore della verità bisogna aggiungere che proprio l’ on. Amato aveva informato i rappresentanti del pd di Vico Equense dell’incontro di cui parla Metropolis, e si era preoccupato di riferire l’esito del colloquio avuto con Cinque, per il quale Giuseppe Tito era stato un semplice intermediario. Sulle risposte del sindaco Cinque il partito stava elaborando un suo piano di azione da condividere con le altre forze politiche e con i movimenti cittadini. Tito si è intromesso inutilmente, forse solo per fare scena. E si sa che da un po’ personalismi, primogeniture, fughe in avanti contraddistinguono le scelte di alcune persone che sembrano voler intraprendere la via “politica” più per clamore di se stessi che per rendere un servizio alla collettività. Di queste persone anche Giuseppe Tito sembra essere un degnissimo rappresentante.

Detto questo, sulla questione delle antenne rimangono degli interrogativi sostanziali. Innanzitutto in cosa consiste la variante al progetto chiesta dalla Vodafone Omnitel? E se questa variante sarà applicata automaticamente o necessita di approvazione ed eventualmente da parte di chi. E poi qualche chiarimento dovrebbe arrivare anche sui siti dove verranno installate le “microcellule” di cui parla il sindaco e sulla quantità delle onde emesse. Resta tutto uguale a parte che non saranno più visibili gli impianti? Non sarebbe un grande passo avanti, soprattutto se dal comune continuassero a pervenire numeri che somigliano più a quelli del lotto che a dati scientifici comprovati e inequivocabili.

venerdì 28 ottobre 2011

Vico Equense - Ripartono i servizi sociali con le nuove regole - Avviso pubblico

AVVISO PUBBLICO PER L’ACCESSO AI SEGUENTI SERVIZI:
• ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
• ASSISTENZA DOMICILIARE P.H.
• ASSISTENZA SPECIALISTICA MINORI P.H.
• ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI
• TELESOCCORSO
• TRASPORTO DISABILI AI CENTRI DI RIABILITAZIONE
Detti servizi saranno erogati attraverso l’erogazione di “BUONI SOCIALI” e/o “VOUCHER SOCIALI”.
L’accesso al Servizio è subordinato al possesso dei requisiti previsti dal Regolamento approvato con delibera di Consiglio Comunale n° 43 del 15/09/2011.
Si inviatano i cittadini interessati a presentare domanda all’Ufficio Servizi Sociali del Comune utilizzando, esclusivamente, la modulistica prevista che è disponibile presso lo stesso ufficio o sul sito www.comune.vicoequense.na.it. – nella sezione modulistica – Ufficio Politiche Sociali.
Le domande d’accesso devono essere presentate entro, e non oltre, il giorno 18 novembre 2011
I cittadini in possesso dei requisiti previsti, saranno inseriti in apposita graduatoria di merito fino alla concorrenza del budget finanziario messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale.
Il servizio è erogato previo approvazione del P.I.P. (Piano Individuale Personalizzato) all’uopo predisposto dall’Uffico Politiche Sociale del Comune.
Saranno inoltre attivi i seguenti ed ulteriori servizi:
• CENTRO DIURNO DISABILI
• CENTRO ASCOLTO FAMIGLIA
• MEDIAZIONE FAMILIARE
• INCONTRI PROTETTI PER MINORI
Detti servizi saranno svolti previa prenotazione presso il CENTRO BENESSERE di Via Madonnelle.
Tutti gli altri servizi di Segretariato Sociale saranno regolarmente assicurati dall’Ufficio Politiche Sociali presso la nuova sede comunale di Via Luigi De Feo.
Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali nei giorni e negli oari di apertura al pubblico o telefonando al n° 081/8019211.
IL RESPONSABILE SERVI SOCIALI
- Istr. Dir.vo Arturo Manganaro -

Vico Equense - Stamattina le antenne sono state rimosse dalla torre, ma la battaglia di civiltà è appena iniziata. Franco Cuomo

Stamattina, in tarda mattinata sono state rimosse le antenne dalla torre dell’orologio sulla storica casa municipale di Vico Equense. Questo avvenimento, per la battaglia che in molti stanno facendo nel paese, dal Comitato art. 32, ai V.A.S a Sinistra Ecologia e Libertà al Movimento per Vico, mi rende felice ma nel contempo mi preoccupa. Il motivo della preoccupazione è presto detto: io sono dell’avviso che stiamo entrando nella fase più dura della battaglia di civiltà e di qualità della vita che tutti noi abbiamo intrapreso, perché se il progetto, di cui si sta parlando da più tempo, è quello di incassarle nel muro o di postarle dietro la torre, allora l'intervento che si prepara è ancora più devastante dal punto di vista della tutela e del rispetto dei beni culturali mentre il progetto, relativamente alla salute dei cittadini, diventa più subdolo: si tenta di nascondere le antenne alla vista della gente con la filosofia dell’ “occhio che non vede cuore che non duole”, ma non è così che agisce una pubblica amministrazione degna di questo nome, i cittadini vogliono CHIAREZZA, TRASPARENZA ed ONESTA’. All’albo pretorio è stata affissa oggi una richiesta di variante all’autorizzazione n. 21634 del 4 agosto 2011 da parte della VODAFONE OMNITEL, che riguarda la stazione radio base denominata 4-NA 5028 “Vico Equense Città” sul terrazzo di copertura dell’immobile Casa comunale di via Filangieri. Che cosa riguarda questa variante? Di cosa parla? I V.A.S. ne chiederanno immediatamente copia, ma intanto è sacrosanto che i cittadini che lo sappiano che gli enti gestori non possono disporre a loro piacimento, insieme all’ente che autorizza cioè il comune, di decisioni che invece riguardano tutti i cittadini. La Soprintendenza, travolta dai suoi marchiani errori di valutazioni, per non dire leggerezze pesanti, si barcamena in “consigli” che sarebbe opportuno seguire, ma fino a questo momento non ha chiesto ancora la revoca delle autorizzazioni date vergognosamente.Il sindaco Gennaro Cinque e la sua Giunta devono sapere che non è così che si agisce per il bene dei cittadini! Il sindaco Gennaro Cinque e la sua Giunta devono avere rispetto per quella gente che firmò contro le installazioni, non è così che si amministra la cosa pubblica! Il sindaco Gennaro Cinque e la sua Giunta devono sapere che chi scrive, insieme ai cittadini che hanno intrapreso questa battaglia di civiltà, non si faranno abbagliare da questa operazione di facciata, anche questa appoggiata dalla Soprintendenza, come sempre. Pertanto dobbiamo essere vigili ed ancora più duri e fermi nel contrastare quella che si configura essere una scelta di comodo, un uscirsene dal rotto della cuffia, un voler salvare capre e cavoli. Per i V.A.S. quelle antenne devono essere rimosse dal quel posto e dal centro di Vico, così pure per il Comitato art.32 e per SEL. Fidiamo nell’aiuto di tutti per sostenere questa battaglia di civiltà.

giovedì 27 ottobre 2011

Vico Equense - Franco Cuomo scrive a Paolo Guadagno e al Sindaco Cinque

All’ Ing. PAOLO GUADAGNO
Responsabile Servizio Territorio
Responsabile Unico del Procedimento
Comune di VICO EQUENSE
e p. c. al SINDACO
del Comune di VICO EQUENSE

OGGETTO: Realizzazione di un impianto di telefonia cellulare presso il Campo Sportivo comunale sito in Vico Equense, località Massaquano.
Società WIND telecomunicazioni. AUTORIZZAZIONE N° 20051 del
19.07.2011.
RICHIESTA INFORMAZIONI
Il sottoscritto Prof. Franco Cuomo, nella qualità di Coordinatore del Circolo AEQUA di VICO EQUENSE dell’ Associazione VERDI AMBIENTE E SOCIETA’ (V.A.S.), portatore di interessi diffusi, espone e richiede quanto segue.
Il Consiglio Comunale di Vico Equense approvò nella seduta del 30 giugno 1999, con atto n. 46, il “ Regolamento per l’installazione di nuovi impianti e/o sistemi fissi di telecomunicazioni e radiotelevisivi e per le procedure di controllo degli esistenti”. Detto Regolamento, all’art.7, sancisce che “è vietata l’installazione degli impianti di cui all’art.1del presente Regolamento su…(omissis)…”e all’interno di parchi gioco e di aree destinate ad attività sportive…”. Risulta, inoltre,allo scrivente, per quanto di conoscenza, che il suddetto Regolamento non è stato mai revocato dai vari Consigli Comunali che si sono succeduti nel tempo, né che sia stato interessato da modifiche e/o integrazioni, per cui il sottoscritto ha motivo di ritenere che il Regolamento in questione sia tuttora in vigore!
Ciò premesso, il sottoscritto, nella qualità, chiede di conoscere i motivi per i quali la S.V. ha rilasciato l’autorizzazione segnata in oggetto pur trattandosi di impianto all’interno di una zona sportiva!
Prima di esporre quanto segue alle competenti Superiori Autorità, il sottoscritto resta in attesa di un cortese ed urgente riscontro di chiarimento.
Distinti saluti.
IL COORDINATORE
( Prof. Franco Cuomo )

mercoledì 26 ottobre 2011

Vico Equense – Il Partito Democratico torna sulla scena politica cittadina. La direzione provinciale nomina la nuova segreteria.

Con un comunicato stampa, il partito democratico di Vico Equense annuncia la sua ripartenza sul territorio e promette di voler affrontare solo i problemi più sentiti dai cittadini. I rappresentanti delle nuova segreteria credono nella mission a loro affidata dal vice- segretario provinciale Gino Cimmino che consiste nel ridare forza a un progetto politico interrotto ma che deve al più presto ripartire. La nuova segreteria è formata da un gruppo di cinque persone, Maria Laura Cilento, Tommaso de Gennaro, Ciro Starace, Gemma Trombetta e Arianna Verde, che già sono al lavoro per avviare nuove iniziative. A coadiuvare il lavoro della segreteria c’è il gruppo dei sette, sempre nominato dalla segreteria provinciale, un nuovo direttivo del tutto legittimato ad andare avanti, col benestare del Commissario provinciale Orlando. E in effetti si sta già lavorando intorno al problema delle antenne di telefonia mobile e si è pronti al confronto con le forze politiche istituzionali e con i movimenti cittadini sui temi sensibili come scuola, ambiente, politiche sociali, turismo e attività produttive. Le parole d’ordine sono “lavorare per un progetto condiviso e non contro qualcuno”. I nuovi dirigenti non sono disposti a farsi trascinare nelle polemiche che attraversano tutto il centrosinistra vicano, il loro scopo è quello di dare dignità, visibilità e omogeneità al pd cttadino e riportarlo al centro della politica cittadina, lavorando intensamente e aggregando quanta più società civile possibile.

Un lavoro che non è dei più facili perché a Vico Equense intorno al Sindaco Gennaro Cinque si è fatta terra bruciata. Poche le opportunità di conquistarsi degli spazi dopo la pesante batosta del centrosinistra che si è fermato al 20%, il peggiore risultato della sua storia politica degli ultimi quarant’anni. Eppure delle possibilità di riaprire degli spiragli ci sono, soprattutto perché la nuova Giunta del centrodestra è ancora in fase embrionale. Ci sono gli assessori ma non le deleghe e Gennaro Cinque sta gestendo tutto in solitudine. Nessuno sa quali siano i problemi per i quali le deleghe non sono state ancora assegnate, o meglio, si ipotizzano lotte interne alla maggioranza che non consentono a Gennaro Cinque di raggiungere la quadra, ma l’immobilismo nel quale è caduto il sindaco è davvero difficile da decifrare. Nel frattempo giacciono i debiti paurosi accumulati dal Comune, languono in un limbo le politiche sociali tutte da ricostruire, latita la sensibilità ambientale, non decolla il rilancio delle attività produttive. Su queste voragini aperte dal sindaco Cinque, il pd vuole dire la sua cercando convergenze con tutte le realtà positive di Vico Equense, sapendo bene di dover intraprendere un cammino difficile ma accettando la sfida di mettersi in gioco con dignità, umiltà e tanta volontà di voltare pagina e riprendere un dialogo con la città per riaffermare un progetto che non ha avuto compimento ma che è ancora valido e può tornare a vincere.
Maria D'Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"

LEGGI IL COMUNICATO STAMPA DEL PD DI VICO EQUENSE, CIRCOLO "CARLO FERMARIELLO"

domenica 23 ottobre 2011

Vico Equense - Le Macchine di Leonardo, boom di prenotazioni

2000 studenti della Provincia di Napoli hanno già confermato la loro adesione
Vico Equense - Nella sala polifunzionale della Santissima Trinità e Paradiso si è svolta sabato mattina la conferenza d’inaugurazione della mostra itinerante dedicata al genio di Leonardo da Vinci. L’evento è stato possibile grazie a un accordo siglato tra il Comune di Vico Equense e l’associazione OmpSi (Osservatorio per il Monitoraggio della Pace e della Sicurezza Territoriale) in collaborazione con la Confederazione Internazionale dei Cavalieri Crociati di Malta e l’Associazione Pietro Bove. In esposizione nella sala polifunzionale dell'Istituto SS. Trinità e Paradiso vari modelli in scala delle macchine inventate da Leonardo e ispirate ai quattro elementi essenziali della vita: acqua, aria, terra e fuoco. La mostra visitabile fino al 30 novembre 2011, è interattiva, infatti, i visitatori potranno interagire con le macchine realizzate con materiali dell'epoca (legno, cotone, ottone, ferro e corde). All’apertura dell’esposizione sono intervenuti: l’Avv. Benedetto Migliaccio, Vicesindaco del Comune di Vico Equense, il dott. Giovanni Manzo della Confederazione Cavalieri Crociati - Gran Priore della Campania, la Prof.ssa Katia Eliana Gentilucci, Presidente OmpSi, la Dott.ssa Maria Nappi, funzionario delegato della Direzione regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali MIBAC, l’Avv. Antonio Pentangelo, Assessore Provincia di Napoli, l’On. Fulvio Martusciello, Capogruppo PDL alla Regione Campania e Rita Margiotta, in rappresentanza dell’Associazione Pietro Bove. Più tardi anche il Sindaco Gennaro Cinque è giunto all SS. Trinità.“Guardare oltre”. “È il messaggio lanciato durante la conferenza di presentazione – dichiara il Gennaro Cinque - infatti, i lavori di Leonardo si prestano a numerose interpretazioni proprio in virtù della capacità di questo straordinario artista del Rinascimento italiano, di non avere voluto mai rendere espliciti i contenuti delle sue opere, ma di richiedere da parte dell’utente lo sforzo di guardare oltre l'apparenza delle cose”. L'intento della mostra è quello di ampliare la conoscenza di Leonardo al di là del suo essere stato pittore e scultore e testimoniare quanta forza ed energia possano esserci nella ricerca scientifica. Attraverso una serie di modelli, scelti per favorire l'immediata comprensione, si mette a fuoco il contributo di Leonardo alla tecnologia, favorendo anche la riflessione sul difficile passaggio dall'intuizione alla realizzazione scientifica nel corso del tempo. Più di venti modelli di macchine che, concepite nel XV secolo, precorrono le invenzioni dei nostri tempi. Questa iniziativa, presentata per la prima volta in provincia di Napoli, ha già ricevuto il plauso di circa 400 scuole, che hanno deciso di aderire al progetto.


Per informazioni: tel. 081.8019220 – 333.7096626
turismo.cultura@comune.vicoequense.na.it
ingresso libero
dal Lunedì al Venerdi: ore 9/12 riservato alle visite scolastiche
dal Lunedì al Venerdì ore 15/17 e sabato/domenica ore 10/12 e 15/17
visite guidate ogni ora – chiusura serale ore 18
Complesso Monumentale SS. Trinità e Paradiso
Viale della Rimembranza

mercoledì 19 ottobre 2011

Vico Equense - PERCHE' POCHI UOMINI POSSONO AGGREDIRE UN ANGOLO DI NATURA CHE HA GIA' UN SUO EQUILIBRIO IN SE' NELL'INDIFERENZA DI TUTTI?
di Franco Cuomo

Vico Equense - Hollywood e Vico Equense unite dal Social World Film Festival

La seconda edizione si terrà dal 7 al 13 maggio 2012


Vico Equense – “La Città di Vico Equense sostiene il cinema giovane.” Questo il commento del Sindaco Gennaro Cinque alla notizia che il 22enneGiuseppe Alessio Nuzzo, fondatore del Social World Film Festival, kermesse giovanile emergente dedicata al cinema sociale internazionale ambientato a Vico Equense, insieme con altri nove professionisti rappresentativi delle migliori eccellenze nel mondo italiano del cinema under 35, dal 10 al 17 ottobre è stato a Hollywood, distretto “cinematografico” di Los Angeles, per confrontarsi con le realtà del cinema americano. Il ventiduenne ha avuto la possibilità, attraverso un articolato programma coordinato dalla “Fondazione Azzurra” di Los Angeles, di ampliare le prospettive del festival ambientato nella Città di Vico Equense partecipando a eventi e workshop che coinvolgono alcune tra le più importanti realtà cinematografiche mondiali tra cui gli Universal Studios, l’American Film Institute, le scuole di regia dell’Università del Southern California e dell’UCLA University oltre che alla lezione con il gruppo italiano dei “Subsonica” sul tema “Musica e Cinema”. Il progetto, inserito nell’ambito della kermesse musicale “Hit Week”, è stato cofinanziato dal Dipartimento delle Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Giuseppe Alessio Nuzzo, dopo il grande successo del “Social World Film Festival”, per il quale ha ricevuto questa importante occasione, è già impegnato nella realizzazione della seconda edizione che si terrà dal 7 al 13 maggio 2012 a Vico Equense, immediatamente sostenuta dal Primo Cittadino. “La Città di Vico Equense crede nelle potenzialità di questa manifestazione. Il cinema sociale, – sottolinea Gennaro Cinque – con la proiezione di cortometraggi e lungometraggi, di videoclip e documentari nazionali e internazionali sul tema, vuole essere un momento d’integrazione culturale, un’occasione di denuncia, confronto e riflessione dedicato al mondo giovanile. Sono molto contento per il successo di Giuseppe, che porta in giro per il mondo l’esperienza nata nella nostra Città. Il cinema giovane è quello che rischia di più, per questo faremo di tutto per rendere ancora più rilevante la seconda edizione del Social World Film Festival.” Giuseppe Alessio Nuzzo, da anni è organizzatore di mostre ed eventi culturali, ha diretto numerosi cortometraggi, documentari e spot a tema sociale, dal recente terremoto in Abruzzo ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau alla sicurezza stradale, per i quali ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello europeo tra cui i premi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Pubblicità Progresso e Unione Europea. Attivo da sempre nelle politiche giovanili, ha partecipato a seminari, scambi culturali, scuole di cittadinanza e presiede da quattro anni un’associazione cinematografica con sede ad Acerra che si propone, tra i tanti obiettivi, quello di avvicinare i giovani al cinema e al territorio.

 

Pompei capitale della cultura digitale

Nei graffiti pompeiani le prime tracce dei social network Laboratori da ottobre a dicembre, c'è anche de Kerckhove


NAPOLI - Da ottobre a dicembre, Pompei sarà il laboratorio della cultura digitale. L’innovativa iniziativa «McLuhan incontra Pompei. Scrivere al tempo dei social network. Dai graffiti pompeiani alla realtà aumentata», è rivolta ai giovani pompeiani per iniziativa dell’Assessorato alla comunicazione ed innovazione tecnologica del Comune di Pompei, in collaborazione con l’associazione Onlus «Amici di Media Duemila». Il primo evento è previsto il 20 ottobre a Pompei, presso il teatro “Di Costanzo Mattiello”, con l’inizio di un percorso culturale dedicato alle nuove tecnologie ed alle applicazioni idonee a promuovere conoscenza attraverso momenti di approfondimento tradizionali ed ai più innovativi laboratori creativi e connettivi. Per alimentare la curiosità di studenti e professori, il massmediologo Derrick de Kerckhove, guru indiscusso dell’era digitale, allievo, assistente e coautore di Marshall Mcluhan, il teorico del villaggio globale, ci spiega l’oggi attraverso uno strumento creativo da lui stesso inventato: il muro digitale. La schermologia, l’innovazione per eccellenza che vede il matrimonio fra linguaggio ed elettricità, dal telegrafo a twitter, saranno contrastati da un analisi altrettanto interessante sull’importanza della scrittura manuale, proposta dalla nota grafologa Candida Livatino.

Conoscere se stessi attraverso la scrittura ed un questionario che ci riporta a Cicerone e McLuhan, perché quest’ultimo ha trovato spunto dal grande oratore per distinguere le persone fra retorici, grammatici e logici. Un questionario che sarà distribuito cercherà di far comprendere la propria tendenza agli studenti. «Con i graffiti pompeiani che si trovano sui muri dell’antica città romana, nasce la prima forma di social network che si conosca – spiega Maria Pia Rossignaud, direttore di Media Duemila, prestigiosa rivista di cultura digitale – ad una frase incisa sui muri si aggiungevano nel tempo commenti e considerazioni di altri, proprio come avviene oggi su facebook o twitter». L’originale tesi che attribuisce a Pompei il ruolo di «luogo antico della modernità», verrà discussa nel corso del workshop dell’archeologo Antonio Varone, direttore degli scavi di Pompei, profondo conoscitore del ricco patrimonio di iscrizioni ed epigrafi dell’antica città di Pompei.

Le originali e stimolanti attività del progetto per i giovani della città di Pompei, prevedono laboratori creativi di comunicazione digitale e atelier di intelligenza connettiva dedicati alla politica. «Con questo evento la città si candida a capitale della cultura digitale – ha detto con orgoglio il vicesindaco ed assessore alla comunicazione, Claudio Alfano – perché da radici antiche si possono costruire ponti per il futuro, solo se gli strumenti dell’innovazione digitale e della comunicazione vengono conosciuti ed usati dalla pubblica amministrazione e dai cittadini». I laboratori creativi sono diretti dagli artisti digitali, Salvatore Jaconesi ed Oriana Persico, che riuniranno gli studenti per promuovere azioni in grado di creare, con le opportunità offerte dalle tecnologie, emozioni e prodotti digitali. Lo scopo sarà quello di consolidare il legame fra individuo e territorio attraverso un messaggio fruibile globalmente, che riporti la persona al centro dell’azione dei processi di innovazione. Molto accattivante si preannuncia il “laboratorio di intelligenza connettiva”, dedicato alla politica, con il ricercatore dell’Università di Milano e Barcellona, Matteo Ciastellardi, che proporrà ai giovani del “forum” della città di Pompei, un metodo partecipato per un’analisi politica della amministrazione locale e della situazione nazionale, utile per aiutare lo spirito critico di una generazione che sembra allontanarsi sempre più dal dibattito politico.
Dal "Corriere del Mezzogiorno"

martedì 18 ottobre 2011

Vico Equense - Politica e alta ristorazione, un'intesa per la Città di Vico Equense

Vico Equense – Vico Equense dimora l’alta ristorazione. La prova giunge dalla nuova guida “I Ristoranti d’Italia dell’Espresso” per il 2012, che conferma al primo posto in Campania lo chef Gennaro Esposito della “Torre del Saracino” a Marina d’Aequa. Reduce dal Festival del Cinema di Venezia, lo chef vicano, con la sua squadra di cucina, è al centro del docu-film “Più come un artista” di Elisabetta Pandimiglio. Gennaro Esposito è un cuoco premiato da ogni guida gastronomica, volto televisivo, relatore a convegni, etc. La sua esperienza di lavoro è iniziata a Vico Equense quando aveva solo nove anni e portava i dolci dal laboratorio al negozio dello zio Gianni. La Città di Vico Equense ha l’onore di ospitare anche altri chef che hanno ottenuto importanti riconoscimenti gastronomici, Giuseppe Guida “Osteria Nonna Rosa”,Danilo Di Vuolo ristorante “Maxi” e Michele de Leo “L’Accanto” che ne fanno il Comune italiano con la massima concentrazione di eccellenze riconosciute della famosa e accreditata guida Michelin. “La buona tavola – sottolinea il Sindaco Gennaro Cinque – è diventata una risorsa preziosa per il turismo, da sempre una delle voci più rilevanti della nostra economia. In quest’ottica l’Amministrazione comunale, ha deciso di rendere operativa la predisposizione della necessaria documentazione per la presentazione della candidatura della Città di Vico Equense a Città della Gastronomia.” Il network “Città Creative”, promosso dall’Unesco, ha come obiettivo la creazione di un legame tra città in grado di sostenere e di fare della creatività culturale un elemento essenziale per il proprio sviluppo economico, offrendo agli operatori locali una piattaforma internazionale su cui convogliare l’energia creativa delle proprie Città e gettando così le fondamenta per proiettare esperienze locali in un contesto globale, con l’obiettivo di promuovere l’industria della cultura. “Attraverso questa rete, – aggiunge il Primo Cittadino – le Città possono condividere le proprie esperienze e sostenersi reciprocamente, valorizzando le proprie capacità e incrementando la presenza dei propri prodotti culturali sui mercati nazionali e internazionali.” Ogni anno Gennaro Esposito organizza l’evento che prende il nome di “Festa a Vico”. Nata nel 2003 è diventata da subito un esclusivo e atteso appuntamento. La kermesse enogastronomica ogni anno cresce seguendo un tema specifico senza mai perdere il suo spirito goliardico e informale. I fortunati ospiti di tutta Italia godono delle bellezze della splendida cornice del golfo di Napoli e del borgo di Marina di Aequa degustando gli originali piatti elaborati da famosi chef nazionali e da alcune giovani promesse della cucina italiana. Anche quest’anno la “Festa a Vico” ha conseguito un notevole successo, raccogliendo la cifra di 49.850,00 euro donata all’Associazione Onlus Santobono di Napoli per realizzare il progetto denominato TIN.
“Esprimo viva gratitudine e profonda stima – conclude il Sindaco – ai quattro chef stellati di Vico Equense, che con il loro autentico talento e grande genio creativo, sono ambasciatori d’immagine per la nostra città. Alta ristorazione e gourmet siano binomio e veicoli importanti di economia per il nostro territorio”.
L’amministrazione comunale ha dedicato un’intera pagina del sito web istituzionale alla ristorazione d’eccellenza dando menzione non solo dei quattro maestri stellati della cucina, ma anche della Gelataria “Gabriele” e della “Pizza a Metro”, icone del gusto in Penisola Sorrentina.
info@gennarocinque.com



lunedì 17 ottobre 2011

Vico Equense - Anche l'attore Gianfelice Imparato, nostro concittadino, è contro le antenne

C'È anche l'attore Gianfelice Imparato, il don Ciro del film "Gomorra", trai promotori del comitato di cittadini che protesta contro il sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque, del Pdl.

Da alcune settimane sono spuntate antenne per la telefonia mobile, installate sulla torretta dell'orologio del palazzo comunale, in pieno centro cittadino. «Non ci sentiamo affatto sicuri - spiega Gianfelice Imparato - le antenne sono troppo potentie rischiose per la salute dei nostri figli. Non ci convincono le rassicurazioni del sindaco».
Il "Comitato articolo 32 contro l'elettrosmog" riunisce oltre 60 persone: è presieduto da una professoressa di lettere, Angela Barba, e ha chiesto spiegazioni al primo cittadino. «Già a metà settembre abbiamo manifestato davanti al municipio - racconta - Cinque ci ha detto che ci avrebbe pensato lui, ma a oggi le antenne sono ancora lìe nessuno ha fatto niente. Noi non le vogliamo, vicino ci sono la scuola materna, alcune classi dell'Alberghiero e l'ospedale».
A dicembre 2010 Tim, Vodafone e Wind chiesero al Comune di Vico Equense di installare quattro antenne in città: al Municipio, allo stadio di Massaquano, nell'area picnic di Faito e a Ticciano. Nelle stessa relazione tecnica prodotta dai tre gestori si raccomandava di installare una guaina protettiva sul tetto del Comune e di evitare l'esposizione per più di 4 ore di persone su alcuni terrazzi del centro storico. Stamattina è in programma una raccolta di firme in via Filangieri.

Vico Equense - Pane, ricotta e Dunga Dunga!

da un’idea di Beniamino Cuomo

BAR MARIANELLO - 25 ottobre 1011, ore 21, 15 in punto!
Con:
SCILLA ACCURSO
GIOVANNI IACCARINO BENIAMINO CUOMO

L’intreccio tra celebri passi degli ” Essays” di Michel de Montaigne (1533-1592), le neglette poesie - con lo stesso titolo ”La culeide”- di Gabriele Rossetti(1783-1854) e Girolamo Gigli (1660-1722),i mozartiani versi della “cunneide” del prete calabrese Domenico Piro ( 1660-1696), la morbida espressività di “Culu tunnu” scritto da Raffaele Petra (1798-1873);le profetiche e metastoriche pagine della “Cazzaria” di Antonio Vignali (1550-1559) e della “Servitù volontaria” di Etienne La Boetie (1530-1563) danno luogo ad un testo che, mettendo insieme letteratura colta, fantasia e stilemi della Commedia dell’Arte, si libra con leggerezza ed ironia sulle vicende italiane dell’ultimo anno.
Rappresentato sul sagrato della Cappella Rossa di Montechiaro l’11 luglio c.a., ha ottenuto un lusinghiero successo di pubblico e critica…
Ecco alcune recensioni importanti:
• Un testo da sbellicarsi dalle risate- Alberto Frigo Docente di Filosofia presso l’Università di Caen/Normandia.
• Un testo intelligente ed arguto – Sergio Lambiase del Corriere del Mezzogiorno.
• Colto e popolare allo stesso tempo, un’ intelligente analisi della realtà italiana – Giuseppe Aprea Presidente Centro culturale Caprese.

domenica 16 ottobre 2011

Vico Equense - Antenne per la telefonia mobile, prossima mobilitazione a Massaquano

E’ da quasi un mese dalla sua costituzione che il Comitato art.32 si batte per la rimozione della antenne di telefonia dalla Torre della monumentale Casa Comunale, per le riconosciute correlazioni che l’inquinamento da elettrosmog ha sulla salute.
Il caso delle antenne a Vico Centro generato da un iter burocratico e amministrativo incredibile e di poca chiarezza, ha visto coinvolti enti e uffici in un’azione di rara tempestività ed efficientismo, tanto che in pochi giorni sono riusciti a concludere tutte le procedure.
Tra questi si distingue per velocità di giudizio la Sovrintendenza di Napoli che in meno di quattro giorni tra il 20 e il 28 dicembre 2010 esprime PARERE FAVOREVOLE sull’installazione delle antenne sul torrione del Comune.
SABATO 22 OTTOBRE l’arch Ricciardelli della Sovrintendenza firmataria degli atti, sarà a MASSAQUANO invitata dal parroco Guida a parlare non so di che, forse del palo deturpatore del campo sportivo.
Il Comitato art.32 sarà presente a manifestare. ad esprime tutta la sua indignazione per la ambigua posizione della Sovrintendenza sugli impianti di telefonia.
L’invito che rivolgiamo agli amici di In Movimento per Vico e del PD, è di manifestare con noi, uscire per un attimo dal internet e facebook e scendere in piazza. Non lo interpretate come polemico, ma è la constatazione che al di là delle dichiarazioni di buoni propositi quello che è mancato è una concreta mobilitazione a fianco di cittadini che rivendicano il loro sacrosanto DIRITTO ALLA SALUTE
Silvio Tommolillo

venerdì 14 ottobre 2011

Vico Equense - Verde pubblico e bandiere.... spesi dei soldi ma non si vedono gli effetti

Il comune di Vico Equense ha liquidato, con una determina del 26 settembre, la somma di 1.790 € per l'acquisto di alcune bandiere da appendere ai grandi pennoni della nuova piazza Mercato (o Kennedy). Le bandiere sono arrivate, ma giacciono ancora nei depositi del Comune, visto che nella piazza sui pennoni non c'è ancora nulla a sventolare.

Sono poi stati acquistati, per la modica cifra di 8.500 €, gli attrezzi per la cura del verde pubblico. Ci si stupisce che in un paese come il nostro pieno di verde, manchino zappette, falcetti, seghe elettriche e quant'altro serve a tenere i giardini in ordine. Però meglio tardi che mai. Sono mesi che non si dà, per esempio, una pulita al costone tra l'Hotel Sporting e la Villetta. La vegetazione prolifera senza controllo, nell'incuria e tra la sporcizia. Sembrano inezie, queste, rispetto ai problemi seri che Vico Equense continua ad avere, ma sono pur sempre segnali di inefficienza e di trascuratezza nel gestire la città.
Per il momento, comunque, nonostante l'acquisto del materiale, tutto il verde superfluo sta ancora là

giovedì 6 ottobre 2011

Vico Equense – Santissima Trinità e Paradiso, un futuro ancora incerto e nessun passo avanti

La SS Trinità e Paradiso, antico monastero di Vico Equense, è stata ultimamente oggetto di una nuova aggressione vandalica. Qualcuno ha preso a sassate le finestre mandandone in frantumi più d'una. Nel frattempo in giro sul web si apprende che sarebbe più vicina l'acquisizione al comune della struttura. Eppure leggendo gli atti prodotti in Comune e in parlamento si ha la netta sensazione che, su questo argomento, si stia ciurlando nel manico da parte di tutti, consiglieri della minoranza e della maggioranza insieme. Si dice che la delibera approvata il 15 settembre scorso sarebbe la dimostrazione che il Sindaco ha confermato l'interesse all'acquisizione. In realtà il Sindaco non ha nemmeno in passato dimostrato di essere contrario alla cosa. Anzi, già c'era, dalla primavera scorsa, una delibera con la quale si approvava la disponibilità di tutto il consiglio Comunale all' acquisizione non appena si fosse sbloccata la intricata situazione della proprietà dell'immobile. La nuova delibera perciò non sembra un passo avanti. Probabilmente, da parte dei consiglieri di opposizione, Starace, Maresca e Scaramellino, c’era la necessità di suggellare col proprio nome un delibera fotocopia della precedente, visto che, come si evince anche dal verbale del Consiglio Comunale, l’Assessore Ferraro ricorda che la delibera era stata discussa e approvata grazie a una richiesta dell’ex consigliere Pasquale Cardone.
Il passo avanti consisterebbe adesso, forse, nel fatto che un piccolo drappello, formato dal Sindaco Gennaro Cinque, dal vice-sindaco Matteo De Simone e dal consigliere Claudia Scaramellino, sia andato a Roma il 29 settembre a conferire con la presidente della VII Commissione Cultura, Scienze e Istruzione, Valentina Aprea. Effettivamente, il drappello è andato a raccomandarsi, e il giorno dopo si è riunita pure la commissione. Però dal sommario redatto in Commissione seduta stante, si evince che si è letta un po' la storia dell'ente, tra l'altro a leggerla è stata una deputata della Lega Nord, tale on. Paola Goisis, e si è fatto rapidamente riferimento a due proposte di legge per trasferire la SS Trinità e Paradiso e il relativo patrimonio al Comune di Vico Equense. Tutta l'operazione si è svolta tra le ore 09.10 e le ore 09.25. Non pare che emerga nulla di nuovo dal sommario. Si è solo concordato che: "in considerazione anche di procedure ed opportuni approfondimenti informali, si debba costituire un comitato ristretto per la prosecuzione dell'esame dei provvedimenti." Cioè, gli “onorevoli deputati, in un quarto d'ora (ma in questi pochi minuti hanno discusso anche di un altro argomento), hanno deciso di spedire il tutto a un gruppo ancora da formare che dovrà rileggersi carte, storia e vincoli giuridici della SS Trinità! La commissione non ha deciso un bel nulla, ma ha riportato indietro l'orologio. Se c'è un modo in Italia per fare arenare qualsiasi cosa è propio quello di rimpallarla tra commissioni e gruppi ristretti.
Perchè I consiglieri comunali non denunciano queste lungaggini parlamentari? Perchè si fa finta che tutto stia procedendo bene grazie al “buon lavoro” svolto da tutti?
Al sindaco tutto sommato conviene che si perda tempo perchè al momento per lui acquisire la SS Trinità sarebbe un bel guaio: la deve rimettere a posto perchè è fatiscente più che mai, poi ci deve pagare tutti gli eventuali debiti e, cosa più difficile di tutte, la deve mettere in condizione di rendere, di non diventare un ulteriore e gravoso peso per le già distrutte casse comunali. Però, la minoranza pure si accontenta di un Comitato ristretto, che forse suona bene alle orecchie ma è di là da venire e le cui conclusioni sono ancora tutte da valutare. Ci si sarebbe aspettati almeno che, letto il sommario della commissione, maggioranza e opposizione, tutti insieme, chiedessero ai parlamentari loro referenti di fare un'interrogazione parlamentare urgente!
Nel frattempo la SS Trinità sta deteriorandosi sempre più e resta bersaglio incustodito di commandos di studentelli senza scrupolo e di vandaletti all'avventura.

Maria D’Ordia
Nelle foto: segni del degrado alla SS Trinità
Foto di Maria D'Ordia

mercoledì 5 ottobre 2011

Vico Equense - Silvio Tommolillo: "Rispondo all'indegno articolo pubblicato sul vico-online"

ELETTRSMOG ?
NO GRAZIE !
    
Cara Maria,
Leggo sul tuo blog la pubblicazione del manifesto del COMITATO ART.32 contro l’ELETTROSMOG al Centro di Vico Equense
 LE DIECI DOMANDE AL SINDACO GENNARO CINQUE.
Non ti avrei mandato nessuna nota a riguardo, anche perché il manifesto è di una chiarezza a prova di qualsiasi interpretazione o contestazione, ma sollecitato da alcuni amici indignati da un articolo apparso su un blog cittadino, che di solito non leggo, perché esempio di una OVERDOSE DELLA DISINFORMAZIONE, gestita perlopiù dalla nostrana coppia casareccia Sallustri-Belpiero che invece di informarsi sui fatti e leggere con attenzione i documenti, un’attitudine che palesemente non hanno, sparano palle di fango a pagamento.
Questi signori dalla lingua lunga a penzoloni, l’arte del leccare è un lavoro faticoso certo ma anche redditizio, avrebbero potuto notare che le DIECI DOMANDE poste al Sindaco Gennaro Cinque esulano completamente dalla disputa tra gli “agit-prop comunisti” e i loro informatori scientifici sulla correlazione tra l’inquinamento da elettrosmog e malattie tumorali, anche se tale ipotesi è sostenuta anche dalla arch. prof. Graziana Santamaria autrice della relazione commissionata dall’Amministrazione Comunale sul “MONITORAGGIO GEO-BIOLOGICO DEI SITI PER LA DELOCALIZZAZIONE DELLE ANTENNE” che a pag. 29 scrive “dovranno comunque tener conto di quei risultati della ricerca scientifica che, sebbene ritenuti non conclusivi e minoritari, contengono specifiche indicazioni di rischio quantificabile”. Ma questa è un’altra storia.
Le DIECI DOMANDE del manifesto del COMITATO ART.32 fanno riferimento a dati e conclusioni di un DOCUMENTO INCONFUTABILE : la RELAZIONE di CONFORMITA’ DPCM 8 LUGLIO 2003 , redatta dal ing. Emanuele Migliari a corredo della richiesta di installazione delle antenne sulla Torre Orologio della Casa Comunale.
Mi soffermo solo su alcune questioni del MANIFESTO DIECI DOMANDE AL SINDACO CINQUE .
Dalle tabella 3 allegate della relazione della VODAFONE , sotto riportata emergono i seguenti dati:
(Clicca sulla tabella per ingrandirla) 

Come si può constatare i valori calcolati, pur trattandosi di una studio previsionale,sono tutti vicini ai limiti max prefissati per legge 6 V/m per i luoghi in cui la permanenza umana non deve superare le 4 ore/giorno, e ben lontani dal non oltre 2,1 V/m come dichiarato dal Sindaco Gennaro Cinque all’incontro del 14 settembre con una rappresentanza dei cittadini in agitazione.
Ma come si evince, dalla tabella n.3, si parte da un VALORE di FONDO <1che il tecnico ha misurato all’esterno della abitazioni coinvolte, così come da lui dichiarato, perché impedito o per assenza dell’inquilino o per diniego all’accesso.
Una domanda spontanea e legittima di un qualsiasi cittadino di Vico, sempre se non è prezzolato, è:
Per quali motivi e considerazioni tecniche nella relazione non si è tenuto conto, visto il carattere previsionale dello studio, della possibilità di eventuali campi magnetici generati principalmente da impianti di WIRELESS oramai assai diffusi all’interno delle case, che certamente avrebbero alterato la rilevazione dei valori di fondo dei siti?
Una valutazione di questo tipo, misurazione all’interno delle case, avrebbe portato in alcune abitazioni valori ben SUPERIORI ai 6 V/m stabiliti per Legge.
Inoltre si chiede:
  • Per quali motivi e considerazioni tecniche i siti monitorati sono tutte abitazioni e sono stati esclusi dall’indagine i cosìddetti SITI SENSIBILI quali gli edifici scolastici, gli uffici comunali, l’ufficio postale, e l’ospedale presenti nella zona interessata ?
  • Per quali motivi e considerazioni politiche l’Amministrazione Comunale non ha elaborato alcuna mappa di identificazione di SITI ALTERNATIVI, affidandosi pedissequamente ed esclusivamente alle proposte del gestore, nonostante gli alti valori elettromagnetici dichiarati?
  • ed infine Per quali motivi e considerazioni politiche il SINDACO Gennaro CINQUE si ostina alla non RIMOZIONE delle ANTENNE così come esplicitamente richiesto dalla SOVRINTENDENZA in data 8 settembre 2011?
Dubito molto che il Sindaco GENNARO CINQUE possa rispondere a queste DIECI DOMANDE o per non conoscenza o per corresponsabilità, comunque coerente alle sue promesse di “tranciare con le sue stesse mani i cavi, qualora i valori risultassero maggiori” gli posso consigliare una buona ferramenta per l’acquisto di una tenaglia.

Un abbraccio
Silvio

martedì 4 ottobre 2011

Vico Equense - Contro le antenne nasce il comitato "ART.32"

Continua la battaglia tra Gennaro Cinque e i cittadini di Vico Equense che non vogliono assolutamente accettare l'installazione delle antenne per la telefona mobile a pochi metri da scuole e civili abitazioni. Per fare il punto della situazione si è costituto il Comitato "ART.32" molto agguerrito che non si acconternta delle chiacchiere del Sindaco tese a tranquillizzare l'opinione pubblica e smantella, dati alla mano, l'immagine del buon padre attento alla salute della famiglia che Gennaro Cinque  vorrebbe dare di sè. Il Comitato "ART.32" contesta al sindaco proprio il fatto di non aver detto la verità sulla reale portata delle onde elettromagnetiche vicinissime al limite massimo di scurezza, e di non aver elaborato una mappa di siti alternativi, appiattendosi supinamente sulle proposte avanzate dai gestori della telefonia mobile.  
Il Comitato "ART.32"  vuole procedere con metodo e intransigenza nei confronti del Sindaco. Come primo passo ha chiesto la consulenza di tecnici specializzati nello studio degli impianti e, sulla scorta di ossevazioni specifiche e oggettive, pone dieci stringenti domande in un manifesto che a breve verrà affisso ai muri della città. Nelle loro domande i rappresentanti del comitato inchiodano il sindaco su alcuni punti cruciali ovvero la parziale relazione dei gestori di telefonia che volutamente hanno camuffato dati di importanza rilevantissima e la mancata ottemperanza da parte del Comune alla richesta del Ministero dei Beni Culturali di rimuovere le antenne poste sulla torretta dell'orologio del vecchio palazzo comunale. 

In anteprima la bozza del manifesto del Comitato "ART.32"
Clicca sull'mmagine per ingrandirla

lunedì 3 ottobre 2011

Vico Equense - Dal blog di Franco Cuomo

Vico Equense - Forse in dirittura d'arrivo i lavori di via De Feo

Durante il Consiglio Comunale del 30 settembre, il consigliere di minoranza Starace ha fatto un'interrogazione riguardante i lavori sulla via De Feo, interrotta già da tempo, che si stanno protaendo oltre le previsioni. L'interruzione della strada provoca notevoli disagi alla circolazione, soprattutto da quando, alla riapertura delle scuole, l'uscita degli scolari e le auto in sosta sulla via Nicotera, creano congestionamenti del traffico di difficile gestione. 
Come è noto i lavori in via De Feo fanno parte di una variante al progetto di ricopertura dei box interrati nella adiacente piazza Mercato (o Kennedy) che comprendeva anche il completamento della piazza stessa con gli arredi urbani oggi realizzati e che nel complesso richiedeva una spesa di ben 800.000 €.
Come qualcuno ricorderà erano sorti problemi con la ditta Passarelli  in quanto si erano verificate numerose infiltrazioni sul tetto del parcheggio interrato che danneggiavano anche i sottostanti box-auto. Da ciò la necessità della variante che fu messa totalmente a carico del comune nonostante l'evidente errore di esecuzione dei lavori commesso da Passarelli.
La via De Feo doveva essere consegnata insieme alla piazza lo scorso 30 agosto, ma le difficoltà sembrano non dover mai finire perchè, stando alla risposta del vice-sindaco Benedetto Migliaccio, sotto il manto stradale era nascosto un intricatissimo e inestricabile attorcigliamento di fili, condutture, tubature e quant'altro si può nascondere sotto terra. Questo ha rallentato i lavori che, per il ripristino delle reti sottostanti, si sono ulteriormente allungati. Per vedere la fine del tormentone annosissimo di pazza Mercato si dovrà dunque aspettare il 22 ottobre che, secondo Migliaccio, è la data ultima. Così come dà per certo la copertura con i basoli del manto stradale, in omogeneità con il Corso Filangieri sul quale la via De Feo confluisce. 
Maria D'Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Foto: lavori in via De Feo e la piazza Mercato

domenica 2 ottobre 2011

Vico Equense - Riceviamo dall'Hotel Aequa

"Gentili Signori
Sono il portiere dell’hotel Aequa, scrivo questa mail riferendomi all’articolo del sig. Tommolillo sul vostro blog, riguardo alle misurazioni dei campi elettromagnetici che il tecnico ing. Migliari, avrebbe dovuto effettuare a Vico Equense il 13 dicembre 2010 e che L’Hotel Aequa gli avrebbe addirittura aizzato i cani contro, cosa veramente assurda, in quanto l’Hotel non possiede alcun cane.
In ogni caso porterò l’articolo all’attenzione dei proprietari dell’albergo la quale decideranno il provvedimento da prendere per il danno d’immagine che l’articolo stesso può causare.
Distinti saluti"

Gentile portiere dell'Hotel Aequa
l'articolo di Silvio Tommolillo è volutamente ironico e si basa sulla relazione del tecnico ing. Migliari, o chi per esso. Le affermazioni a cui lei si rifà in riferimento all'Hotel Aequa sono di chi si è divertito a segnalare, durante i rilievi effettuati a Vico Equense, numerosi casi di assenza dal domicilio o di aggressività che suscitano perplessità e in qualche caso ilarità. Anche in consiglio comunale è stata contestata quella relazione nella quale vengono fatte affermazioni abbastanza avventate.
La gentilezza e la professionalità, nonchè l'impegno civile sempre dimostrato dai propietari e dalla direzione dell'Hotel Aequa, non sono messi in discussione e Tommolillo mi pare che abbia tra le righe proprio voluto dimostrare quanto assurda fosse quella relazione.
Sono convinta che i propretari dell'albergo, che conosco e stimo, colgano il vero senso dell'articolo di Tommolillo, così come credo che lo abbiano colto anche i lettori del mio blog.
Distinti saluti anche a lei
Maria D'Ordia

Vico Equense – Il Consiglio Comunale approva il Bilancio al fotofinish. Ennesima fumata nera per le antenne di telefonia.

Il Consiglio Comunale degli “emendamenti”. Così potrebbe definirsi l’ennesima beffa della maggioranza d Gennaro Cinque, che porta in aula proposte di delibera completamente modificate nottetempo e spiazza la minoranza. Così è stato sia per il Bilancio che per le famigerate antenne per la telefonia. La prima approvata come al solito a colpi di maggioranza, la seconda rimandata ancora una volta a futura discussione.
Che la maggioranza fosse in difficoltà sul bilancio lo si è capito subito. Sui banchi del centrodestra erano assenti troppi consiglieri. Mancavano pezzi importanti come la dott.ssa Cristallo e Andrea Buonocore, mentre la dott.ssa Eusebio è arrivata in gran ritardo, giusto per far registrare la sua astensione.
Ad aprire la discussione è stato Dilengite con il suo lungo e bell’intervento nel quale ha espresso forti perplessità su alcuni debiti messi fuori bilancio e che a norma di legge non potevano farne parte. Per esempio, i 95.000 € elargiti alla ditta G.M.G che, senza delibera specifica ma “sua sponte”, ha piazzato in giro tra Faito e Vico centro ben 336 punti luce non preventivamente programmati. Alcuni debiti fuori bilancio, secondo Dilengite, sembravano piuttosto essere frutto di “ un accontentamento del popolo” in vista della incombente campagna elettorale.
Dopo l’intervento di Dilengite, il colpo di scena. Il consigliere Aiello candidamente annunciava che la manovra era stata modificata nottetempo e che ben sette punti, pari alla bellezza di tre milioni e passa di €, erano stati stralciati dai debiti fuori bilancio con un emendamento a sorpresa di cui nessuno nella minoranza sapeva nulla!. La cosa ha creato il putiferio nella minoranza soprattutto perché, come ha sottolineato l’avv. Starace, si stava giocando a rimpiattino con un argomento serissimo nascondendo oltretutto la polvere sotto il tappeto. Con o senza emendamento, i debiti stralciati non si disperderanno nel nulla ma continueranno a pesare gravemente sul bilancio comunale e ci si chiede in che modo saranno pagati.
Nonostante le reprimende dell’opposizione, comunque, il bilancio è passato al fotofinish perché il giorno stesso del consiglio comunale, il 30 settembre, era il termine ultimo per l’approvazione, pena la caduta del Consiglio Comunale.

Ennesima fumata nera, invece, sulle antenne per la telefonia. L’argomento aveva subito uno spostamento nell’ordine del giorno e se ne è iniziato a parlare solo verso le 13.00, quando gran parte del pubblico interessato era andato via. In discussione vi era un ordine del giorno presentato da Dilengite, che cercava di fare dei passi avanti sulla spinosa questione. Dilengite ha proposto alla maggioranza di escludere dalle richieste della minoranza l’annullamento della precedente delibera di installazione degli impianti e di ottenere però delle garanzie, soprattutto riguardo a un piano per la telefonia che apre alla possibilità futura di eliminare le antenne invise ai cittadini. Anche su questo però la maggioranza, sempre nottetempo, aveva già preparato un emendamento alla vecchia delibera, che apriva comunque uno spiraglio rispetto alle precedenti posizioni oltranziste della Giunta Cinque. Nell’emendamento della maggioranza, infatti, si propone una commissione di garanzia formata da tutte le parti in causa e un sito Internet che registra l’intensità delle onde elettromagnetiche e sul quale quotidianamente tutti possono verificare che non vengano sforati i livelli di sicurezza.
Subito dopo Natale Maresca ha illustrato, in un accorato e dettagliato intervento, tutti i pericoli per la salute che possono derivare dall’inquinamento da elettro-smog e che sono tuttora allo studio della comunità scientifica. Ha denunciato l’aumento dei tumori soprattutto nella popolazione infantile e la possibile concausa dell’elettro-smog. Ha altresì invitato la maggioranza alla giusta prudenza e alla prevenzione come uniche possibilità di non commettere errori grossolani dei quali sarebbero vittima le generazioni future.
Quando però è arrivata la stringente richiesta di Dilengite che chiedeva se si era d’accordo ad approvare il suo ordine del giorno, il Consigliere Aiello ha proposto di rimandare la discussione a un prossimo consiglio comunale al fine d arrivare a un documento condiviso che non scontenti nessuno Accettata all’unanimità la proposta, il Presidente De Simone scioglieva la seduta.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nelle foto maggioranza e opposizione in Aula Consiliare