domenica 10 gennaio 2010

Piano Casa tra riserve e fiducia

L'incontro all'Hotel Aequa sul Piano Casa ha riscosso un notevole successo di pubblico e destato molto interesse, soprattutto tra gli addetti ai lavori. Sono intervenuti, come è noto, l'avv. Aldo Starace, il cons. regionale Michele Caiazzo e il prof. Antonio Di Gennaro.
Il Piano Casa elaborato dalla Regione Campania ha suscitato reazioni di varia natura: da un lato ha solleticato gli appetiti di chi ci vuole speculare, ha spaventato chi teme un nuovo scempio del territorio, ha mandato in confusione chi deve in qualche modo mettere in atto i meccanismi burocratici e pratici della nuova legge sull'edilizia. Dall'altro ha riacceso la speranza dei tanti lavoratori del settore, oggi senza lavoro, e di chi ne vede un possibile utile strumento per lo sviluppo sostenibile delle attività territoriali.
Molto critico sulla nuova legge il prof. Di Gennaro che teme un nuovo saccheggio del territorio, avendo il Piano Casa inglobato tutto, dalle aree protette dei Monti Lattari agli abusi edilizi cosiddetti di necessità.
Secondo l'avvocato Starace il nuovo Piano Casa può invece rappresentare un elemento di sviluppo in penisola sorrentina, come altrove, a patto che si rispettino i vincoli ambientali e che i comuni siano virtuosi. Non sarebbe, ad esempio, un buon vettore di sviluppo se provocasse abbattimenti e ricostruzioni improprie, tali cioè da intaccare il patrimonio paesistico e ambientale. Sui nostri colli esistono ville di notevole pregio che il Piano Casa rischia di stravolgere se male interpretato. Sul condono degli abusi di necessità Starace esprime parere favorevole, con riserva, invitando i sindaci a trarne una interpretazione intelligente.
Michele Caiazzo si è pronunciato sugli aspetti tecnici, tenendo a precisare che la nostra è un'area particolare e che spetta ai comuni mantenere il rigore necessario affinchè il Piano Casa diventi strumento di sviluppo e non di scempio. Ricordando, tra l'altro, che la totalità degli edifici abusivi in attesa di abbattimento, che rappresentano una vera spina nel cuore di tantissimi cittadini e amministratori, sono ubicati in aree di natura completamente diversa dalla nostra.
Numerosi gli interventi da parte del pubblico. Anna Savarese, Presidente dell'Ente Parco Monti Lattari, ha sottolineato che devono essere chiariti alcuni punti importantissimi. Per esempio, la necessità di stipulare dei patti puntuali: edificare o ampliare in zone protette deve avere come contropartita la manutenzione del terreno da parte del proprietario (vedi terrazzamento e gestione del flusso delle piogge), e l'incremento e lo sviluppo delle attività turistiche in linea con le esigenze ambientali e paesistiche.
Di particolare rilievo anche gli interventi del vice sindaco di Meta e dell'ing Cannavale, dirigente dell'uff. di urbanistica di Sorrento, i quali hanno rimarcato l'inadeguatezza del Piano Casa relativamente all'aspetto giuridico: temono gli amministratori la valanga di ricorsi che si abbatterà sui comuni, generata da una giurisprudenza troppo altalenante tra Stato, Regioni ed Enti vari e per molti aspetti contradditoria.


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