mercoledì 8 luglio 2009

Oceanoverdefaito

Il progetto varato dalla Giunta Comunale nell'aprile 2008 è articolato e ben fatto nel suo insieme. Gli obiettivi erano quelli di riportare all'attenzione di un pubblico internazionale il patrimonio naturalistico straordinario del Faito per l'interscambio di colture, culture e tradizioni. Il tutto per stabilire un nuovo senso civile per la salvaguardia dell'ambiente naturale e per potenziare tutte le attività e tipicità locali. Le manifestazioni previste erano qualcuna in più delle tre programmate per questa estate e l'Amministrazione destinava alla realizzazione del progetto la cifra di 60.000 €.
Leggendo il progetto originario, però, non c'è alcun accenno al rifacimento o alla sistemazione delle aree destinate a essere sedi delle manifestazioni. Per la stessa MediFlorFestival era previsto, per l' esposizione dei fiori, l'utilizzo degli spazi fieristici esistenti (quelli della Festa della Castagna) e si ipotizzava solo l'allestimento di un'area interna coperta con tendostruttura (rimovibile) di circa 2000 mq.
Non si parlava di "trenini/navetta" di nuovi gazebo, nè tantomeno di nuovi chioschi, nè di nuove strade di accesso, di terrazzamenti (di sversamento di terreno).

Poi, ad ottobre 2008, la Provincia di Napoli riceve dal Sindaco Gennaro Cinque una richiesta di finanziamento per un progetto denominato "Interventi per la rimozione barriere achitettoniche e miglioramento Aree destinate ad attività di socializzazione ed aggregazione". Con tale progetto, si intendeva favorire l'autonomia dei ragazzi portatori di handicapp e sviluppare la socializzazione e l'integrazione col territorio. Nella richiesta di finanziamento si fa riferimento a un'area molto bella del Faito realizzata dal comune di Vico Equense in collaborazione con dei volontari. Si tratta in realtà proprio dell'area della Fiera della Castagna realizzata nel 1997 della quale è allegata anche una piantina. Quindi il finanziamento fa riferimento a un'area che già esisteva nelle sue strutture fondamentali.
Il comune di Vico Equense si impegnava a coordinare tutte le attività relative alla realizzazione del progetto, all'acquisto dei beni durevoli, al rifacimento delle staccionate di sicurezza, al rifacimento /adeguamento dell'impianto elettrico, alla realizzazione di n 2 rampe di accesso ai disabili e a favorire l'uso delle attrezzature da parte dei cittadini e dei turisti. Il tutto avrebbe dovuto essere attuato entro marzo 2009.
Provincia e Comune di Vico Equense stipulano il contratto e il sindaco si aggiudica il finanziamento di 21.000 €.
Non si trovano nemmeno qua tracce di trenini/navetta, gazebo e chioschi (tant'è che questi sono stati affittati o acquistati con i 60.000 euro stanziati dal Comune per il progetto OceanoVerde).
Nè, francamente, ci pare che siano state abbattute le barriere architettoniche, essendo il percorso nell'area molto difficoltoso per la carrozzella di un disabile, specialmete l'accesso ai wc.
I due progetti, a un certo punto, cominciano un percorso comune.

Veniamo ai giorni nostri.
Dopo la denuncia del WWF, che dichiarava abusivi molti lavori, si avvicendano varie ispezioni della Guardia Forestale e dei Carabinieri. Il Comune di Vico Equense risponde con una relazione nella quale indica le seguenti autorizzazioni in suo possesso:
- n. 2 autorizzazioni dell'ufficio Attività Economiche del Comune stesso risalenti rispettivamente al 1997 e al 1999 e sempre rifacentesi all'area della Festa della Castagna
- un'autorizzazione del 2001 della Società Fintecna, allora proprietaria dell'area, a svolgere la Festa della Castagna con alcuni manufatti integrativi ed ubicati anche in maniera diversa dalla precedente.
- un'autorizzazione dell'ottobre 2007 dell'Ufficio Servizi Imprese e Turismo del Comune con la quale si concede l'autorizzazione alla sommininistrazione di cibi e bevande negli spazi appositamente allestiti per la "Festa della Castagna 2007".
- L' accordo tra Provincia e Conune del quale abbiamo già detto.
- Una relazione Tecnica Agronomica del gennaio 2009 relativa agli interventi necessari per il ripristino delle essenze di Castagno attaccate dal cancro corticale a firma dell' agronomo Ciro Luca Fiorentino.
- il Verbale di Somma Urgenza del 06/03/2009 redatto dall'Uffico Lavori Pubblici con il quale viene affidato all'Associazione Volontari del Faito (AVF) l'eliminazione del pericolo dettato dallo stato in cui versano alcuni alberi del castagneto.
Segue un resoconto dei lavori in corso al momento delle ispezioni, nel quale non risulta lo sversamento di nuovo terreno o la creazione di terrazzamenti dell'area. La relazione fa presumere che i terrazzamenti così come li vediamo oggi preesistevano. E si rimanda a un accertamento eseguito dal Corpo Forestale dello Stato circa le informazioni sul taglio dei castagni.
Evidentemente questa documentazione non viene ritenuta sufficiente dai NOA che sequestrano l'area.

A nostro avviso mancano il Parere della Soprintendeza di Napoli e Provincia e dell'Autorità di Bacino, l'autorizzazione del Settore Politica del Territorio della Regione Campania e dell'Ente Parco Monti Lattari. Questa documentazione non viene menzionata nella relazione del Comune ma è necessaria, secondo la normativa vigente. Per cui, a nostro giudizio, i lavori effettuati sono in gran parte abusivi.



Un po' di numeri
Ci sono, come già detto, due finanziamenti, uno del Comune che stanzia in bilancio 60.000 €, l'altro della Provincia di Napoli che ne stanzia 21.000.

Le spese fatte, almeno quelle di cui abbiamo documentazione, al momento sono le seguenti (distinte per finanziamento):

Determina n 83 del 18/05/09
Incarico Professionale
Art director dott Tommaso Graziuso, Pompei, per € 2.500 (60.000)

Determina n 86 del 21/05/2900
Affidamento per la fornitura di pali di castagno alla ditta Avitabile Giovanna, Pimonte per € 10.080 (21.000)

Determina n 93 del 29/05/09
Acquisto 40 gazebo presso la ditta BRICOFER - Centro Commerciale Campania, Aurno Marcianise per € 3.960 (60.000)

Determina n 96 del 09/06/09
costituzione di un fondo in contanti in favore dell'economo comunale di € 3.000 (60.000)

Determina n 94 del 01/06/09
Acquisto di 12 chioschi in legno presso la ditta Pinto & Co. Impex, Stramutati - Romania per € 12.400 (60.000)

Determina n 102 del 12/06/09
Affidamento fornitura materiale edile minuto alla ditta Gargiulo Calcestruzzi, Vico Equense, per € 2.900 (21.000)

Determina n 101 del 12/06/09
Affidamento per ulteriore fornitura materiale minuto alla ditta EDIL di C. e G., Vico Equense, per € 1.500 (60.000)

Determina n 103 del 15/06/09
Affidamento noleggio trenino/navetta per tre giorni alla ditta Due Golfi Train Tour, Massa Lubrense per € 1.650 (60.000)

Determina n 104 del 18/06/09
Affidamento servizio fornitura spettacoli musicali alla ditta Show Management di Antonio Carusa, Benevento, per un importo di € 1.800 (60.000)

Delibera n 124 del 30/06/09
Concessione contributo al Consorzio Villaggio Turistico Monte Faito, in persona del suo Presidente sig. Somma Giovanni, Vico Equense di € 2.000 per spese effettuate dallo stesso consorzio che consistono in: collegamento telefonico, computer, internet, fax, fotocopiatrice ecc e relativi costi energetici. (60.000)

Non c'è traccia delle spese sostenute per il trasporto di terreno da altri siti. Eppure sono stati visti numerosi camion sversare terreno contenente evidenti tracce di materiale cantieristico edile. Ripetiamo che non ancora tutta la documentazione relativa alla manifestazione è in nostro possesso.







2 commenti:

franco cuomo ha detto...

Cara Maria,
non vorrei puntualizzare sempre, ma purtroppo lo devo fare.Stiamo ancora a verificare se queste operazioni sono o non sono abusive? Ti invio un post del 3 luglio scorso:
Quello che si è realizzato a Faito è a tutti gli effetti un progetto realizzato che ha modificato interamente l’area in questione. L’area è in zona 8 del P.U.T ed è riportata come Parco Territoriale. La modifica è stata resa possibile non solo per il taglio indiscriminato di alberi secolari, ma anche per la trasformazione geomorfologica operata anche con lo scarico abusivo di ingenti quantità di materiali di risulta. In quanto progetto dunque, i lavori eseguiti necessitavano di permessi e autorizzazioni prodotti e rilasciati dagli organi ed uffici competenti preposti a farlo. Il progetto non ha una autorizzazione urbanistica, né tanto meno una autorizzazione ambientale, come attestano la lettera firmata dal funzionario della Soprintendenza, architetto Catello Pasinetti e quella della Presidente dell’Ente Parco, architetto Anna Savarese. Il progetto quindi è abusivo a prescindere dalla finalità e dalla proprietà dell’area, ma soprattutto non è relazionabile alle precedenti manifestazioni che si svolgevano nella stessa area ( festa della castagna e sagre affini): manifestazioni precedenti che erano di carattere transitorio e temporaneo. Quella della relazione con le precedenti manifestazioni, è la tesi che sostiene la relazione dell’accertamento tecnico edilizio prot.17171 del 19.6.2009 prodotta dal Comune di Vico Equense, per i carabinieri e redatta dal tecnico geometra Giovanni Savarese e dal responsabile del servizio architetto Catello Arpino. Questa relazione e la tesi contenuta vorrebbero sostenere che i lavori eseguiti avrebbero avuto le autorizzazioni necessarie, la qual cosa non è assolutamente vera, perché le autorizzazioni alle quali si fa riferimento sono quelle dell’Ufficio Attività Economiche del comune, quella dell’allora proprietario dell’area, quella dell’Ufficio Servizi Imprese e Turismo sempre del comune e ad un accordo tra comune di Vico Equense e l’Amministrazione Provinciale di Napoli ” per lo svolgimento in collaborazione del progetto”Interventi per la rimozione di barriere architettoniche e miglioramento aree destinate ad attività di socializzazione ed aggregazione”. Trattandosi di un progetto di fatto eseguito in una zona di vincolo ambientale, con tanto di opere visibili, durevoli e altamente impattanti, si ritiene che esso sia stato fatto senza alcuna autorizzazione necessaria e competente e dunque è completamente abusivo.

Come vedi queste cose si potevano già dire abbondantemente 10 gg. fa. Quello che invece ha da essere denunciato è la palese illegalità di tutta l'operazione.Ti invio anche - per quello che può servire il commento di un anonimo fatto al post che ti ho inviato, e che si firma anonimo per paura.Se c'è gente che ha paura di parlare vuol dire che certamente " c'è del marcio in Danimarca", come diceva marcello nell'Amleto.Eccoti il commento:
"Quellel cose non l'ha pensate Antonio De Martino. L'amministrazione comunale con i miei soldi paga un addetto stampa livoroso che prepara furbi comunicati che pescano nel trobido.
Caro Telearredo, stai attento a quello che fai, stai disruggendo un paese e la sua dignità residua.
Anonimo per paura".

Questo per dirti che è inutile approdare ora alla scoperta dell'abusivismo delle opere. Tutti noi, con le responsabilità delle proprie apparteneze dovrebbero spingere e sollecitare l'intervento della magistratura. Questa è l'unica direzione in cui muoversi.
Scusa la lunghezza.

mariad ha detto...

Franco lo sai che io sono metodica e mi attengo a quello che vedo o leggo.
Ho fatto una cronistoria carte alla mano non tanto perchè volevo arrivare alle conclusione che le opere sono abusive (già abbondantemete dichiarato anche dalla stampa locale), ma soprattutto per mettere in luce ancora una volta i metodi spicci e pelosi che usa la Giunta e l'amministrazione comunale.
Anche le dichiarazioni di Antonio Di Martino sono un tassello di questa storia. A breve usciranno le risposte di Claudio d'Esposito sul Gazzettino.
Mi auguro che la magistratura non abbia bisogno di incitazioni, che si attenga agli atti come è suo dovere. Vedremo. Purtroppo caro Franco ci vorrebbero dei giornalisti veri, di quelli che vanno nelle Procure e indagano come poliziotti. E all'orizzonte non ne vedo molti, anzi nn ne vedo nessuno.

Il clima è pesante, mi rendo conto, ma l'anonimo per paura è inutile che se la prende con l'addetto stampa, che è pagato per fare propaganda al sindaco. In effetti se la città si sta degradando la colpa è di tutti. Quando si fanno delle denunce, delle interrogazioni in consiglio comunale, delle mozioni pubbliche, degli esposti e si viene accusati di scarsa collaborazione, non si va tanto lontano.
Spieghiamolo a questo anonimo