sabato 4 luglio 2009

Nuova svolta al Faito

Vico Equense - I sigilli nell’area Oceano Verde presso il Monte Faito sono stati nuovamente rimossi. A deciderlo è stato il pubblico ministero Emilio Prisco della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Si tratta della zona prima denominata “area pic-nic” che si estende per circa mille metri quadrati e che ritorna a disposizione di tutti gli appassionati della montagna e non solo. Sarà, infatti, sede delle numerose manifestazioni che si svolgeranno a Faito nell’ambito del progetto “OceanoVerdeFaito”. “Molti lo definiscono ‘una terrazza con vista sospesa tra cielo e mare’ – afferma Matteo De Simone, assessore al turismo - altri "un miracolo della natura". Si tratta della più bella area verde di cui la Campania dispone, ma della quale si conosce poco, il Monte Faito. Ed è obiettivo dell’Amministrazione di Vico Equense accendere i riflettori su questo luogo, affinché tutti possano apprezzarne le bellezze. Per questo motivo abbiamo ideato e promosso “Oceanoverdefaito”, un progetto che vuole metterne in risalto le caratteristiche e che include quattro manifestazioni: “Mediflorfestival”, “Expo Faito”, “Faito DOC Festival” e “Festa della castagna”. Il Mediflorfestival si è svolto dal 26 al 28 giugno presso il centro sportivo ed ha riscosso grande successo, coinvolgendo espositori provenienti da diverse zone d’Italia e dall’estero. L’apposizione dei sigilli nell’area ‘parco Oceano Verde’ ha impedito soltanto lo svolgimento degli spettacoli previsti per la serata. Siamo felici della loro rimozione in primo luogo perché viene ribadita l’assenza di presupposti per giustificare la chiusura dell’area e l’infondatezza delle numerose accuse pervenute dalle associazioni ambientaliste, in secondo luogo perché sarà finalmente possibile utilizzare lo spazio per le manifestazioni previste, al fine di rilanciare l’immagine del Faito”. Sulla vicenda il sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque ha detto. “Un altro segnale positivo e distensivo arriva con la decisione presa dalla magistratura. Per l’ennesima volta si ribadisce l’assenza di presupposti per giustificare la chiusura dell’area che, invece, è stata restituita a chi vive, frequenta ed ama il Faito. Questo attesta che non c’è stato alcuno scempio, altrimenti i provvedimenti presi sarebbero stati conseguenti e commisurati alla gravita dei fatti denunciati e sbandierati ai quattro venti nelle settimane scorse. Ripeto quello che ho affermato qualche giorno addietro: c’è stata un enorme montatura propagandistica contro chi vuole tutelare la montagna e le sue tipicità. Altro che distruzione di verde, abbiamo lavorato per la salvaguardia del verde e per la tutela dell’ambiente nella totale assenza delle altre istituzioni e delle associazioni ambientaliste”. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa è un'altra delle incredibili cose che succedono a Vico Equense. Tutti possono vedere quello che è stato fatto sopra Faito. Anche la storia del cancro della corteccia è una bufala. Adesso il sindaco vorrebbe dimostrare che aveva ragione lui, ma non è stato per niente messo un punto. E' ancora tutto da vedere.
Le sue responsabilità non c'entrano con il dissequestro.

mariad ha detto...

Sono d'accordo. Bisogna conoscere le cause che motivano il dissequestro. Lo stesso Di Martino dice che sarà nominato un perito super partes per valutare gli eventuali danni ambientali e gli abusi. Quindi la questione è ancora apertissima. Sicuramente non è finita qua