mercoledì 18 dicembre 2013

La Legge sulla panificazione contro i prodotti abusivi.

Dal grano alla farina al tipo di legna usato nei forni fino al prodotto finale: il pane.
 

La legge regionale campana sul commercio, approvata la scorsa settimana, mira a tutelare un intero sistema e a contrastare forni illegali e pane abusivo. Il testo, che porta la firma di Fulvio Martusciello, assessore alle Attività produttive della Regione Campania, è frutto di un lavoro trasversale, sostenuto dall’opposizione di centrosinistra. A questi passi in avanti per la tutela del pane, si aggiunge una nuova proposta di legge presentata da Antonio Marciano, vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale“.
“Abbiamo scritto norme immediatamente applicabili – ha affermato Martusciello – per avere pane fresco e legale contro un prodotto che non rispetta le regole e diamo una mano a chi lavora secondo le norme”. Marciano ha spiegato che la necessità di una ulteriore legge sulla panificazione nasce dall’esigenza di rafforzare le misure contro i prodotti abusi“Ci battiamo da anni per un pane sicuro: adesso va tutelato”
„”La panificazione illegale ha un giro d’affari di 500milioni l’anno - ha detto – Siamo stati i primi a doterci di una buona legge su tracciabilità e imbustamento”. Il presidente di Unipan, Mimmo Filosa, ha sottolineato che “i sindaci che non notificheranno l’applicazione della legge, verranno diffidati”.
„Ci battiamo da anni per un pane sicuro – ha aggiunto – Invito a denunciare i forni abusivi, un appello che rivolgo anche i salumieri”. “Il contrasto alla panificazione abusiva – ha ricordato Francesco Emilio Borrelli, degli Ecorottamatori Verdi – è contrasto alla camorra”. Rino Strazzullo, segretario generale di Uiltucs, ha evidenziato che quella sul commercio “è una buona legge che tutela i lavoratori e le piccole imprese dai grandi centri di distribuzione”. (Ansa)
 

lunedì 16 dicembre 2013

Politica - Il PD e Matteo Renzi


Son molteplici le emozioni che il nuovo Pd, il neo-eletto segretario Matteo Renzi e tutto il suo staff under40 suscitano in tante persone della mia
età. Da una parte c'è la benevola accondiscendenza genitoriale verso dei giovani che somigliano ai nostri figli, finalmente al posto degli ingrigiti leader ormai troppo stagionati per avere ancora il monopolio su tutto.
Dall'altra c'è la consapevolezza che qualcosa non ha funzionato nei metodi educativi e che non possiamo trovare capri espiatori, ce ne dobbiamo assumere tutta la responsabilità. Questi quarantenni sono cresciuti a metà tra i simboli sbiaditi di un '68 seppellito in fretta e la Milano da bere di Bettino Craxi. Nell'ipocrisia di una generazione, la nostra, che si sentiva protagonista di anni ed emozioni straordinarie ma che, diciamocelo, nella realtà stava mettendo in essere un clamoroso flop educativo e culturale. Una generazione che non ha saputo evitare gli anni bui del terrorismo, degli scandali di tangentopoli, che rimase imbelle davanti alle stragi mafiose, che non ha trovato i mezzi per impedire i crac finanziari come quello della Parmalat e soprattutto non ha saputo arginare quel fenomeno devastante che è stato Silvio Berlusconi. Immersa completamente nel consumismo più sfrenato, impegnata a volte socialmente, ma non abbastanza da crearsi una classe dirigente in grado di fare piazza pulita delle ipocrisie e della disonestà, non poteva insegnare niente di buono e di nuovo mentre si adeguava all'andazzo nazional popolare. E oggi raccoglie, politicamente parlando, i frutti del suo ex futuro.
 
Oggi, Renzi, discendente diretto ed erede di diritto del patrimonio di "famiglia", basa tutta la sua politica sul rinnovamento e sul cambiamento. Per ora ha cominciato delle facce, che è sicuramente una grande cosa perché i vecchi hanno stufato davvero tutti. Ma basta vedere dove le ha trovate quelle facce per capire che in fondo non è che intenda andare molto oltre. A parte Filippo Taddei, brillante assistente alla John Hopkins University, ha scelto in quella vasta area umana informe nella quale non ci si è distinti per grandi meriti. A lui infatti è bastato che i suoi più stretti collaboratori fossero giovani e rampanti e soprattutto che fossero suoi fans. Direi che come metodo non mi sembra tanto innovativo rispetto ai nostri, la meritocrazia tanto sbandierata in effetti va a farsi benedire.
Quando una tipo come Alessia Morani, delegata alla Giustizia nella segreteria nazionale, risponde a Cacciari che all'epoca di certi fatti lei non era ancora nata, si comprendono tutti i limiti di questi "ragazzi" che non sanno mettere avanti altro che la loro giovane età, a giustificazione di tutto. Certo non dell'aver studiato poco, come sottolineava giustamente Cacciari... 
Altri quarantenni, a ben cercare, avrebbero saputo rispondere meglio al professore, se non altro per dimostrare di essere consapevoli, coscienti anche se inesperti come giovinezza vuole. Perché inesperienza e ignoranza sono cose ben diverse. Ma evidentemente per Renzi fa poca differenza o non aveva voglia di cercare, a lui piace fare le cose subito, "adesso" e tutto sommato gli servivano dei fedelissimi, mica dei geni.
Tutto, nel mondo di Renzi, avviene in tempo reale, con l'iPad alla mano, che i papà e le mamme di un tempo non potevano avere. E fa certo differenza... Come sicuramente fa la differenza l'ottimismo a tutti i costi, anche mentre l'Italia s'incazza di brutto. "Il bello deve ancora venire", "Ci divertiremo"...Al governo come a una festa...
 
 
Lasciamo allora che la benevola condiscendenza genitoriale prenda il sopravvento sulle altre emozioni, giusto per non cadere in depressione. In fondo abbiamo fatto talmente guai noi che possiamo perdonare qualche défaillance dei nostri "ragazzi" al potere.
Prendiamo come principio generale che è "divertente" vedere il sindaco di Firenze correre spericolatamente in bicicletta o balzare atleticamente giù dal palco delle assemblee nazionali.
Li abbiamo abbuffati di proteine e almeno queste so soddisfazioni.
 

domenica 15 dicembre 2013

Cinema - "Blue Jasmine", ultimo bellissimo film di Woody Allen


Ho letto di recente il romanzo "Il buio e la luce. La mia vita e i miei film" di William Friedkin, regista di film famosi e vincitori di Oscar come "Il braccio violento della legge" e "L'esorcista". Il libro non è stilisticamente eccellente, non è certo un testo memorabile ma mi ha avvinto. Friedkin racconta come si fa un film, in particolare come ha fatto i suoi film, partendo dalla sceneggiatura e passando per il cast, il montatore, lo scenografo, i costumisti, i tecnici. Un'avventura fantastica, appassionante, nella quale il regista si immerge completamente mettendo in gioco tutto se stesso, a volte rinunciando a situazioni di comodo pur di portare avanti le proprie convinzioni.
Ho fatto questa premessa per dire che il romanzo di Friedkin mi ha messo in condizione di guardare con maggiore consapevolezza un lungometraggio, consapevolezza del lavoro che c'è dietro le quinte dei grandi film. A Friedkin ho pensato, per esempio, davanti al nuovo film di Woody Allen, "Blue Jasmine", bellissimo e costruito con la tecnica magistrale di uno dei più grandi registi di tutti i tempi. Perfetta, stringente e coinvolgente la sceneggiatura, ottima la presa diretta per le strade di New York e San Francisco nella quotidianità dei personaggi, come solo Allen è capace di fare.
La storia racconta di Jasmine, o Charlotte a seconda del caso, una donna sposata con un ricchissimo uomo d'affari, Hal, e che vive nel mondo dorato dell'altissima società americana. Jasmine intuisce, dentro di sé lo sa benissimo, che il marito è un truffatore che trae benefici dalla rovina economica di poveri polli fiduciosi nelle sue capacità di incrementare patrimoni. Eppure non è questo aspetto fortemente inquietante che la turba, quanto l'idea che il marito possa lasciarla. Jasmine accetta tradimenti sfacciati, fa finta di non vedere le squallide manovre finanziarie di Hal a patto che questi le resti accanto. Il film a un certo punto diventa drammatico e la trama ha un epilogo piuttosto sorprendente, lasciando la sensazione di aver assistito a una storia maledettamente vera capitata a una persona amica, che abbiamo frequentato e per la quale proviamo pena.
Penso che Woody Allen abbia dato un'ottima prova di sé tornando, finalmente, a osservare da vicino la realtà americana, dando un taglio netto alle velleità di rappresentare l'Europa, a parte "Match Point", un vero capolavoro girato a Londra. Lo fa con la sua leggendaria ironia anche se mitigata forse dall'età e soprattutto da una visione realistica dell'America di oggi, un'America cioè meno ricca e intellettuale e più sfigata, dove il crollo dell'età dell'oro della finanza spregiudicata ha lasciato molte macerie e svuotato in gran parte il sogno americano.
Il ruolo della nevrotica Jasmine è interpretato da una bravissima  Cate Blanchett probabile candidata all'Oscar.
Resta un mistero la scarsa affluenza di pubblico, ridotto a poche decine nella sala grande dello Stabia Hall di Castellammare di Stabia allo spettacolo delle 20.00. Meriterebbe un interesse maggiore perché è una delle prove più riuscite di un maestro del cinema.

Ecco il trailer ufficiale in Italiano


giovedì 12 dicembre 2013

Vico Equense - Il sindaco ridimensiona le spese per le luci di Natale


Sulla determina è scritto chiaramente, il Sindaco ha pensato che fosse necessario ridimensionare la spesa per le luminarie di Natale e ha deciso che non era il caso di mettere un Babbo Natale di 2m e mezzo di altezza, né orsacchiotti luminosi in piazza Mercato. Né l'albero in corso Filangieri di 12 mt. I 10.000 € destinati a queste amenità fanciullesche era più utile spenderli per gli alluvionati della Sardegna. Le spese generali per le luci scendono dunque a 25.000 €.  Mi pare un gesto significativo, anche perché non si dubita che le luminarie non dovevano poi essere tanto dissimili dalle altre allestite in città, cioè abbastanza anonime e poco attraenti.
Mi sembrano meno probabili le lamentele che i commercianti e gli operatori di Vico annualmente mettono su per denigrare il Natale a Vico. Non hanno iniziativa, sono litigiosi e mai di parte. Tutte le volte che abbiamo cercato di chiamarli in causa nel nostro partito rispondevano:"Stiamo sulla piazza e non possiamo sputtanarci politicamente!" Lagnarsi va bene ma schierarsi è meglio di no.
A parte qualche caso di lungimiranza e di capacità imprenditoriale, diciamocelo che non vanno oltre al loro tornaconto personale sti esercenti vicani. A Vico, salvando la pace di qualcuno, si compra male, a prezzi salatissimi e con una scelta limitatissima. Questo è il motivo per cui la gente va altrove a comprare. Non c'entrano le luminarie... Anche gli sconti che metteranno in essere per questa iniziativa natalizia di... due ore, annunciata, non contribuirà molto a cambiare la situazione.
Meglio darli ai sardi alluvionati i soldi, almeno contribuiranno altrove a rendere il Natale meno spento.... E gli esercenti avrebbero fatto meglio a destinare anche loro qualcosa in beneficenza come associazione...
Certo l'Amministrazione comunale non brilla per iniziative attraenti in tempo di feste di fine anno. Dovevano arrivare dei fondi regionali che non si sono visti e non si è ben capito perché. Qualcuno dice che il Sindaco non li ha voluti, qualche altro che i comuni della Penisola Sorrentina ci hanno messi da parte. La sostanza è che sarà un Natale come gli altri, magari ancora meno organizzato. In tempi di magra generale non è nemmeno tanto scandaloso. Tanto nessuno approfondisce né chiede conto della capacità dei nostri amministratori...
In un paese dove ci si contenta del sole, della tranquillità persino sonnacchiosa, del pettegolezzo all'angolo della piazza, non si poteva pretendere di più. E sono ben spesi i soldi devoluti agli alluvionati sardi, almeno avremo fatto una giusta opera di carità.

Vico Equense - Cambio look e torno al blog più personale e intimista

Da oggi tornerò ad essere principalmente una blogger che racconta di quello che succede e di quello che pensa. Un po' stufa di fb e twitter torno alla forma discorsiva più esauriente.
Mi sono piaciuti i Punti che sono in questo nuovo design: punti fermi, punti di sospensione, punti interrogativi, esclamativi e "punti della situazione".
Chi vuole mi leggerà e scoprirà una Maria un po' diversa dal solito, meno categorica e più simile alla persona che sono. Molto incline alla tranquillità familiare e sociale, all'amicizia vera, alla buona tavola, alla socievolezza intesa come voglia di stare insieme senza ambiguità, ciascuno con le sue idee senza certezze, o anche con...

mercoledì 11 dicembre 2013

Vico Equense – Nuovi lavori alla scuola di Arola diventata un cantiere mai chiuso



Da qualche giorno presso il Comune è visibile il nuovo progetto per  la riqualificazione dell’area esterna alla scuola di Arola. L’amministrazione vuole rimettere a posto lo spazio molto degradato antistante all’edificio scolastico, passaggio obbligato per gli alunni e le famiglie. Varie segnalazioni dei cittadini e dei Vigili Urbani hanno infatti messo in evidenza la necessità di intervenire per evitare interferenze pericolose tra i flussi di traffico sulla Raffaele Bosco e i flussi scolastici.
Tutto l’intervento verrà a costare 250.000 € e il progetto esecutivo verrà affidato verosimilmente anche alla stessa ditta che si occupò dell' ampliamento della scuola di Arola, la ditta Sa.Ma di Melito di Napoli che si è detta disponibile.
Dunque, lievita ancora il costo della scuola di Arola che sembra ormai un cantiere eternamente aperto. Già i lavori di ampliamento,  per vicissitudini di carattere giudiziario, si protrassero ben oltre i limiti prefissati, con disagi molto gravi per la scolaresca. E quando furono  finalmente ultimati  si evidenziarono  tutti i limiti di un progetto raffazzonato alla meglio. E cioè le aule  anguste e inadeguate ad ospitare i piccoli della scuola materna e i più grandicelli delle elementari e delle medie, spesso allagate per le piogge  con gli alunni costretti a fare lezione a turno persino nell’androne. Mancano inoltre le uscite di sicurezza, i bagni sono insufficienti  e soprattutto non c’è una palestra nella quale fare attività fisica, svolta alla bell’e meglio nelle aule, tra i banchi,  in condizioni di sicurezza precarie.  Insomma una scuola assolutamente poco confortevole e non in linea con gli standard europei.
Oggi si interviene anche sull’area esterna che non si presenta meglio di quella interna e l’ulteriore aggravio per le casse pubbliche mette in rilievo la superficialità con la quale sono stati affrontati nel tempo tutti i lavori che riguardano la scuola. Ogni giorno c'è una toppa a coprire le magagne.
Il progetto di ampliamento fu presentato e propinato agli Arolesi come la panacea che risolveva i mali di un dimensionamento scolastico accettato contro voglia da tutti i cittadini. Vennero diffusi  rendering immaginifici, che mostravano intorno alla scuola vialetti allettanti tra romantiche vedute nel verde. Invece sia l’interno che l’esterno dell’edificio si presentarono fin da subito poco ospitali e per certi aspetti persino opprimenti. Tutto ciò nonostante i 900.000 € usciti dalle casse pubbliche.
Con i nuovi lavori piglieranno il volo altri 250.000 € e il  totale ormai ha largamente superato il milione di €. Una cifra enorme se si valutano gli aspetti negativi che gli allievi dalle materne alle medie vivono quotidianamente tra i banchi.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nelle foto: spazio antistante alla scuola; rendering nel vecchio progetto di ampliamento

mercoledì 4 dicembre 2013

Vico Equense – Consiglio Comunale, Gennaro Cinque:”Tutti i giorni sui cantieri per fare prevenzione ambientale.”



Il Consiglio Comunale di Vico Equense, nella seduta dello scorso 25 novembre, ha approvato sostanziali variazioni  al Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Innanzitutto lavori di messa in sicurezza di alcune strade, come la via Scraio,  via Aiello e via Boza, o di urbanizzazione primaria come la sistemazione della fogna in via Camaldoli ad Arola.
Alcuni di questi interventi vengono finalmente effettuati dopo anni di attesa da parte degli abitanti e sono state al centro di un vivace dibattito che si è tenuto in aula tra maggioranza e opposizione. Il contendere è nato da alcune considerazioni della minoranza. Il gruppo di MpV ha sottolineato che sono state apportate delle modifiche al Piano Triennale anteponendo i nuovi progetti ad altri che ancora attendono da anni la realizzazione, come quello della riqualificazione della via Satriano. MpV rilevava altresì  che nessuna opera servirà  per la messa in sicurezza di un territorio molto fragile visto che non esiste una progettualità complessiva in tema di prevenzione ed equilibrio  ambientale.
L’avvocato Dilengite ha insistito ancora una volta sulla mancanza di iniziativa dei consiglieri di maggioranza  che si fidano ciecamente del sindaco Cinque, il quale, secondo Dilengite,  sostanzialmente da solo fa il Piano Triennale e da solo lo modifica.
A sorpresa e dopo mesi di assenze e silenzi è intervenuto il Sindaco, ancora una volta  seduto nei banchi dell’opposizione, che con una lunga difesa del suo lavoro, ha spiegato quali grandi problemi esistono da tempo immemorabile  sotto l’asfalto di alcune strade centrali, quale via Filangieri, o collinari. Proprio in via Filangieri, ad esempio, molti scarichi fognari si riversavano dai caseggiati nella condotta pluviale confluendo poi tutti sulla Marina di Vico. Ripristinare il corretto defluire delle acque nere ha richiesto una dilatazione dei tempi previsti per i lavori, ma, secondo Gennaro Cinque, era necessario rimettere tutto in ordine proprio per evitare il protrarsi dell’ incessante inquinamento del litorale. La sua personale presenza sul cantiere ha evitato che tutto fosse di nuovo asfaltato e nascosto. Questa attività da “manovale" è fondamentale per la buona salute del territorio. Secondo Gennaro Cinque in questo sta la sua progettualità, sbrigando il quotidiano disegna il futuro perché gestire correttamente e direttamente fogne, tombini e caditoie alla fine significa preservare il territorio e difenderlo nel tempo dal punto di vista ambientale.
Purtroppo il dilungarsi della discussione su questi temi ha impedito l’approfondimento su alcuni importanti progetti, come quello relativo all’Oasi Blu Mare-Banco di Santa Croce, tornato in auge dopo essere stato abbandonato per alcuni anni, che generò a suo tempo non poche perplessità tra gli ambientalisti. Approvato senza discussione anche il progetto per la realizzazione dell’area pesca a Marina d’Aequa. In realtà stupisce che per la gran parte delle opere strutturali in definitiva non vi sia vero ostacolo da parte delle minoranze, quasi temendo di apparire ostruzioniste. Da un lato discutono il metodo ma dall'altro dichiarano di essere d’accordo con le opere in progetto, senza lasciare intendere con chiarezza quali strade diverse o alternative vorrebbero percorrere.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nella foto Gennaro Cinque al microfono durante il Consiglio Comunale

giovedì 28 novembre 2013

Vico Equense – Il Natale è alle porte, poche e vaghe le iniziative già programmate


Il Comune di Vico Equense si appresta all’organizzazione delle attività turistiche in vista delle feste natalizie. A finanziare le varie iniziative saranno i proventi ottenuti con la Tassa di Soggiorno, 170.000 €.
Poche le manifestazioni programmate.  Tra queste un laboratorio presepiale al fine di promuovere le tradizioni artistiche del territorio e potenziare l’offerta culturale e salvaguardare le arti e i mestieri.  I laboratori sono dedicati alle scolaresche di ogni ordine e grado  e a cittadini e visitatori di tutte le età. Questo progetto si svolgerà in due momenti, uno di apprendimento delle nozioni di arte e mestieri e a cui seguirà un laboratorio vero e proprio di ceramica. I partecipanti potranno realizzare un piccolo presepio personalizzato. Ci si può iscrivere fino al 30 novembre.
Non mancheranno le luci natalizie per le quali verranno sborsati 40.000 € e che illumineranno le vie del centro e dei borghi in collina. 20.000 €  è la cifra destinata invece alle manifestazioni annuali delle Pacchianelle e del Capodanno in piazza oltre che all’esposizione dei presepi artistici.
Il Comune per ampliare l’offerta  intende avvalersi della collaborazione delle associazioni territoriali, dei commercianti  e dei singoli cittadini e patrocinerà quelle iniziative che riterrà rispondenti agli obiettivi prefissati per l’occasione. Non mancheranno perciò le animazioni per bambini, i mercatini di natale, i concerti.

Quali siano le manifestazioni resta però ancora molto nel vago.
Al momento, infatti, non si sa se verrà riproposta la pista di pattinaggio su ghiaccio in piazza Mercato, anche se in via informale arrivano voci di una rinuncia a questa iniziativa.  Né si riesce a sapere in che termini si stia organizzando l’associazione dei commercianti. Nel passato i commercianti si sono divisi in manifestazioni a macchia di leopardo, non riuscendo a raggiungere un accordo. Lo scorso anno ad esempio via S. Ciro ha organizzato due eventi con distribuzione di dolci e attrezzature di gioco per i bimbi. Via Filangieri invece approntò una tombola all’aperto con tavolini e musica popolare.  Per ora non vi è notizia di una notte bianca a Vico Equense, evento che ebbe discreto successo un paio di anni fa con una buona partecipazione di pubblico, proponendo degustazioni di vario tipo e sconti particolari su tutti sugli articoli in vendita.
Purtroppo non si ha notizia nemmeno dei bei presepi viventi di S. Salvatore e di Moiano. A meno di un mese dal Natale, non esiste ancora un calendario di eventi. Un vero peccato perché alcune manifestazioni, come quella dei presepi viventi, appunto, se annunciate per tempo, attirano un gran numero di visitatori e turisti e si adattano benissimo ai suggestivi vicoli e vicoletti dei borghi alti. 
Gli altri Comuni della Penisola Sorrentina hanno già diffuso molte date allettanti per il mese di dicembre e fino alla Befana. Vico resta sempre fanalino di coda.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nella foto: Natale a Vico 2102

giovedì 7 novembre 2013

Vico Equense – Consiglio Comunale, varate le commissioni, ecco chi ne farà parte


A un anno dall'istituzione, il Consiglio Comunale ha nominato i membri della Commissione Pari Opportunità. Ne faranno parte dodici donne della società civile, sette nominate dalla maggioranza e cinque dalla minoranza:  Aiello Annunziata, Barba Tiziana, Denaro Daniela, De Maio Nancy, Santoro Carmen, Ponti Annamaria, Esposito Maria Grazia, De Gennaro Giorgia, Lombardi, Terracciano Emilia, Grieco Valeria ed Esposito Giulia.
L’assessore Marinella Cioffi si è detta molto soddisfatta per il raggiungimento di questo traguardo che per la prima volta vede nascere una Commissione in favore del mondo femminile spesso sottoposto a situazioni di disagio ambientale con chiari segnali discriminatori soprattutto nell’ambito lavorativo. “Non è un’ istituzione femminista, ha ribadito l’assessore, ma un tentativo concreto di affermazione dei diritti della donna attraverso iniziative di sensibilizzazione sociale.” Soddisfazione anche tra i banchi della minoranza che ha fatto della Commissione Pari Opportunità uno dei suoi cavalli di battaglia.

Varate anche le altre commissioni vacanti.
-        Regolamento e Statuto  Patrimonio Demanio: Giuseppe Aiello, Buonocore Andrea, Lombardi Francesco, Giuseppe Dilengite, Aldo Starace.
-          Spettacolo, Turismo, Attività Produttive, Commercio: Giuseppe Aiello, Eusebio, Savarese Luigi, Buonocore Francesco,Maresca Natale.
-          Ambiente, Cultura , Sport: Balestrieri Andrea, Savarese Luigi, Cioffi Vincenzo, Scaramellino Claudia, Cioffi Antonio.
-          Ubanistica, Lavori Pubblici: Cioffi Vincenzo, Balestrieri Andrea, De Simone, Cioffi Antonio, Maresca Natale .
Maria D'Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"

 

Maria D’Ordia

Vico Equense – Bocciata una delibera della minoranza, per ora il Comune resta fuori dal Piano Sociale di Zona.


Nessun colpo di scena nell’ultimo Consiglio Comunale di Vico Equense. Chi si aspettava clamorose svolte della maggioranza in rotta di collisione con il Presidente del Consiglio Maurizio Cinque, come annunciato da improbabili cronache cittadine, è rimasto deluso. L’assise si è svolta in un clima sonnacchioso, accesa solo da piccoli fuochi momentanei in una sala semideserta nonostante il corposissimo ordine del giorno con ben 16 punti in discussione. Che rimangano fortissime frizioni tra il Sindaco Gennaro Cinque e Maurizio Cinque lo dimostra il fatto che ancora una volta il primo cittadino si sia seduto ben lontano dal presidente, nei seggi destinati ai consiglieri. Il Sindaco però non è mai intervenuto nella discussione, si è allontanato per la gran parte del tempo, lunghissimo dalle 10.30 alle 16.00, suffragato  da una maggioranza compattissima che non ha esitato a dimostrare col voto la sua assoluta fedeltà.
Il primo fuoco lo ha acceso la minoranza quando si è votato un cambiamento dell’ordine del giorno. I consiglieri del MpV hanno reagito alzando la voce all’unisono  e minacciando l’abbandono dell’aula, che è stato scongiurato solo grazie alle importanti questioni che essi  stessi avevano portato in consiglio comunale e che, a loro dire, necessitavano assolutamente di essere discusse.
Si sono comunque approvati importanti provvedimenti, alcuni addirittura all’unanimità, come l’adesione al Pass Penisola Sorrentina e all’Interpass Campania per l’accesso ai fondi europei atti a favorire progetti di sviluppo economico e di difesa ambientale. Approvata anche la proposta di variante di percorso della linea di alta tensione. Con questo provvedimento si dà l’avvio a una complessa ed elaborata  procedura anche tecnica che consentirà nei prossimi anni la sostituzione dei tralicci e della rete elettrica aera ad alta tensione con una rete sotterranea, a beneficio dell’ambiente e della salute pubblica.
La minoranza ha poi messo sul tavolo i suoi piatti più succosi, cioè la proposta di aprire uno sportello anti-raket e anti-usura e una proposta di delibera per l’immediata adesione al Piano Sociale di Zona.
Il Consigliere Maresca si è addentrato in una disamina dei fatti criminosi avvenuti a Vico Equense e in Penisola Sorrentina negli ultimi trent’anni, suffragata da importanti stralci dei rapporti della DIA e della testimonianza di alcuni illustri parlamentari e magistrati che hanno segnalato il rischio reale di una contaminazione dell’economia territoriale attraverso il riciclaggio di denaro sporco. Lo sportello, in un territorio dove è assente una criminalità organizzata endogena, secondo Maresca è comunque un importante mezzo per diffondere la cultura della legalità e per prevenire   e contrastare eventuali infiltrazioni dovute ad appalti e investimenti  di origine mafiosa. La proposta è stata subito bocciata, anche per l’intervento del Consigliere Vincenzo Cioffi, che decretava l’inutilità di un ennesimo sportello, simile a suo dire a tanti altri che con il pretesto di offrire un supporto ai cittadini, servono solo a riempire i giornali di articoli autoreferenziali. Lo stesso consigliere Cioffi aveva visto approvare poco prima all’unanimità una sua proposta di delibera  per l’istituzione di un fondo comunale di 50.000 € a sostegno delle imprese e degli esercizi commerciali in difficoltà, ritenendo questo l’unico strumento efficace a fronteggiare  l’eventuale rischio  usura e ad allentare l’azione ricattatoria  delle banche.
La discussione è diventata davvero rovente solo quando il Consigliere Starace ha chiesto al Consiglio Comunale di rientrare subito nel piano sociale di zona, esortando la maggioranza a uscire dalla negativa influenza del Sindaco Cinque che con la sua testardaggine ha provocato il Commissariamento dei servizi sociali nei comuni che si erano consorziati, compresa Vico Equense. La reazione dell’Assessore Cioffi e della Consigliera Eusebio è stata durissima e immediata. Eusebio ha ricordato a Starace che il Commissariamento è da imputarsi a una serie di problematiche irrisolte nei vari comuni della Penisola Sorrentina, e non solo a Vico Equense e ha chiesto all’avvocato di smetterla di additarli come delle marionette, rispettando le scelte della maggioranza che opera in assoluta indipendenza. Marinella Cioffi, con i suoi dati alla mano, ha smentito con determinazione molte delle presunte  illazioni di Starace, come la perdita dei fondi regionali Pac per gli anziani e l’ifanzia, che non dipenderebbero dall’adesione al piano sociale di zona. Ed ha fermamente difeso le scelte del Comune di Vico Equense che sta portando avanti una battaglia a suo dire giustissima e a difesa dei cittadini più deboli.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"

giovedì 31 ottobre 2013

Vico Equense - Congresso pd, eletta Franca Rossi tra polemiche, disinteresse dei cittadini e vistoso calo delle tessere



Si è concluso, non senza polemiche, il congresso cittadino del partito democratico. Il nuovo segretario è Franca Rossi, medico in pensione, espressione della vecchia Margherita e pupilla di Savatore Piccolo. Nel direttivo, Gabriella Fraccola, Massimo Trignano, Grieco Giuseppe, Mastellone Anna, D’Urso Ferdinando, Evangelista Claudia, Capozzi Rossella, Guida Filomena, Fiore Antonio e Nunzio Ottaviano. Un direttivo non proprio espressione del rinnovamento, come promesso da Amalia Durazzo, da anni in lotta con gli ex rappresentanti del pd locale e portabandiera del nuovo congresso. Il rinnovamento non c’è stato anzi sembra un arretramento l’elezione della dott. Rossi, che aveva precipitato il partito in una sorta di immobilismo già qualche anno fa, quando fu nominata reggente dopo le dimissioni del segretario Morelli.
Adesso la dottoressa ci riprova in condizioni di estrema difficoltà, tra le macerie del centrosinistra precipitato al 20% alle comunali per opera del sindaco eletto Gennaro Cinque. La segretaria deve rimettere insieme i cocci dei disastri elettorali e della litigiosità infinita all’interno del partito che al momento è ancora spaccato. Molti ex iscritti si sono allontanati, non hanno partecipato al congresso per protesta e difficilmente questo direttivo riuscirà a ricostruire un partito sfaldato e frammentario.  La dottoressa conta, insieme alla factotum Amalia Durazzo, di agire pescando da altri fronti del centrosinistra. E’ infatti nelle intenzioni dell’attuale direttivo un riavvicinamento al MPV di Aldo Starace, dal quale già sono migrati alcuni rappresentanti, come l'ex candidato nella lista civica Nunzio Ottaviano che ha preso posto nel direttivo. Il pd negli ultimi anni era stato molto critico nei confronti del gruppo di Aldo Starace il quale era ritenuto molto debole ed evasivo, persino consociativo, nell’affrontare alcune questioni, tra cui quelle legate all’ex Cinema Aequa e alla gestione della SS. Trinità e Paradiso. I contrasti principali dei dissidenti che non hanno partecipato al congresso nascevano proprio dalla enorme distanza politica che si era frapposta tra gli obiettivi del partito, impegnato in una vera opposizione sul territorio, e le reprimende all’acqua di rose che i consiglieri del MPV declamano dai banchi del Consiglio Comunale.
Si presume che le incongruenze politiche non siano oggetto di discussione da parte di Franca Rossi e del nuovo direttivo ed è ipotizzabile che persino i consiglieri del MPV si trasferiscano nelle fila del pd cittadino. In questo caso non è chiaro che fine farebbe il vecchio progetto di Aldo Starace né in che termini la transumanza si tradurrebbe in consenso elettorale. Perso ormai il carisma della prima ora sui giovani sui quali l’avv. Starace aveva puntato, resta quasi tutta la vecchia nomenclatura politica che non è stata capace di raccogliere attorno a sé nuove energie e nuovi consensi. Il pd  oggi rischia infatti di diventare solo la nuova sede cittadina del MPV nella quale continueranno a ritrovarsi sempre le stesse persone che si spostano da una sigla politica all’altra. In questo panorama, quello che salta agli occhi è l’assoluta mancanza di un progetto politico capace di sfondare il muro di resistenza che gli elettori hanno alzato nei confronti del centrosinistra, rimanendo saldamente ancorati a un centrodestra tuttora agli apici del consenso.
Maria D’Ordia per  "Il Gazzettino Vesuviano"
Nelle foto: Amalia Durazzo, Franca Rossi, Aldo Starace
 

mercoledì 30 ottobre 2013

Vico Equense - PD, congresso cittadino, nuovo direttivo, anzi vecchio


E' con una certa riluttanza che mi appresto a descrivere l’ultimo congresso del pd cittadino, riluttanza dovuta un po’ alla consunzione di interesse verso un partito che non riesce a compiersi, un po’ perché ha cominciato ad insinuarsi in me una certa noia verso tutto ciò che riguarda la politica e le sue schizofrenie. Ciononostante, sforzandomi un po', ecco come si sono svolti i fatti.
Tesseramento – Tutti quelli che componevano il direttivo precedente si sono rifiutati di prendere parte all'ufficio adesioni. Le divergenze con il partito provinciale erano cominciate già alle primarie  per le candidature al parlamento. Il circolo locale e tutto il pd della penisola sorrentina si erano trovati sul groppone la candidatura al Senato di Amalia Durazzo, che non si era nemmeno iscritta al partito, piovuta dal cielo, generata chissà in quale stanzetta della federazione napoletana senza nemmeno consultare chi sul territorio si era fatto il mazzo.
Con queste premesse non ci sembrava il caso di far parte dell’ufficio tesseramento insieme alla medesima, Lavorare fianco a fianco con lei e altre persone che adeguano il partito cittadino ai loro usi e consumi ci sembrava poco dignitoso per la nostra idea di politica.
Fase precongressuale – Le tessere al partito sono diventate affare di Amalia Durazzo e della sempiterna Franca Rossi. Molti di noi non hanno fatto la tessera in questa fase aspettando di poter discutere in assemblea , come si è sempre fatto, le modalità del congresso. Ma l’assemblea non si è svolta. Napoli non ha mandato il delegato e si è trovata un’ottima scusa per non discutere proprio. Quando sono andata nell'ufficio elettorale, pensando di partecipare all'assemblea, non ho trovato nessuno, o quasi. Alla mia richiesta di vedere almeno la lista del direttivo mi è stato risposto che Amalia l’aveva nella borsa (SIC!) e nella borsa è rimasta perché nessuno di noi l’ha potuta vedere, nonostante la borsa della signora fosse là ben visibile insieme alla padrona.  Non solo, a un democratico che il giorno precedente chiedeva se c'era possibilità di fare una lista condivisa Amalia ha risposto che doveva sondare la situazione e che lo avrebbe richiamato. Cosa che naturalmente si è guardata dal fare. E durante l'assemblea mancata “Non ti ho voluto telefonare”…. gli ha risposto dispettosa e giuliva quando il malcapitato ha chiesto spiegazioni, troncando ogni discorso. Ciò ha suscitato una certa vivacità verbale, dovuta alla maleducazione della signora, ma nessuno ha cercato di boicottare il congresso, come è stato raccontato. Non si è potuto conoscere nemmeno il programma né il numero di persone che dovevano far parte del direttivo, come è diritto di ogni iscritto. 
La federazione avrebbe potuto sospendere, ma sospensione non c'è stata...
Congresso – Finalmente è uscita la lista del direttivo il giorno stesso delle votazioni, in contrasto con il regolamento provinciale che parlava di formazione della lista nel giorno dell'assemblea. Segretaria Franca Rossi. Segue un direttivo rabberciato alla meglio anche perché tanta gente non ha nessuna voglia di partecipare alla vita attiva di un partito e a quanto pare quella che Amalia Durazzo definisce "una svolta" non ha cambiato le cose.  Amiche ultra-settantenni, figli, qualche avventore, Massimo Trignano, a cui va la nostra solidarietà, a svettare sul nulla.
Diciamo che avevamo tutte le ragioni per non partecipare alle votazioni...
In queste condizioni diciamoci anche che non si dovrebbe parlare di congresso vinto, potrebbe altresì chiamarsi occupazione di uno spazio vuoto, di corpi in movimento… Per vincere qualcosa bisogna avere degli sfidanti. Ma qua se la sono cantata e suonata da soli...
Qualcuno si chiede perché non si sia presentata una lista alternativa. La risposta è che non avrebbe avuto senso tornare al solito cliscé dello scontro frontale. E poi la tensione si è allentata. Manca ormai la motivazione politica nelle diatribe, prevale l' interesse personale. Lo dimostra il fatto che nessuno ad oggi sappia qual è il programma di questo siffatto pd cittadino. Bisognava combattere contro tutto cio?
La risposta è no grazie, c'hanno sfracassato i cabasisi.


venerdì 25 ottobre 2013

Vico Equense – Tributo della città per i campioni Luca Parlato e Riccardo Perin



Il 19 ottobre, nella Sala Polifunzionale della S.S. Trinità e Paradiso, Vico Equense, si è tenuta una bellissima manifestazione in onore di Luca Parlato, campione mondiale di canottaggio nel “due con” e di Riccardo Perin,  vincitore del campionato nazionale di tennis under 13 nel singolo e nel doppio.
Momenti molto emozionanti hanno coinvolto i numerosissimi presenti. Il video della prodezza di Luca Parlato negli ultimi metri del percorso in canoa, a Chuncju, Corea del Sud, ha suscitato una vera e propria standing ovation. Si sono rivissuti gli istanti di quella magnifica e indimenticabile mattinata dello scorso agosto, quando Parlato, insieme a Vincenzo Abagnale e al timoniere Enrico D’Aniello, ha riportato alle glorie mondiali il canottaggio italiano.
Schivo e riservato, come sempre,  Luca è stato di poche parole, raccontando quanto grande sia il lavoro che porta al successo. Poche parole a dimostrazione che nella competizione agonistica conta soprattutto l’impegno, la fatica e la costanza e il fiato non va sprecato se si vogliono raggiungere le alte vette. Luca Parlato ci è riuscito.
La sua passione per il canottaggio germogliò negli anni della scuola superiore, quando il suo professore di Educazione Fisica  Antonio Apadula, all’ITIS Elia di Castellammare di Stabia, si accorse delle sue grandissime potenzialità. Da allora, Luca si è allenato ogni giorno per ore presso il circolo nautico di Stabia, culla di altri grandi canottieri mondiali, dimostrando umiltà, coraggio e determinazione in una disciplina che non ha il clamore di altri sport popolari ma che ha saputo regalare all’Italia momenti di grandissima emozione e orgoglio. L’ Assessore  Antonio Di Martino  ha consegnato a Luca Parlato un attestato con il quale la Città di Vico Equense gli esprime orgogliosa riconoscenza. Altri riconoscimenti gli sono venuti dalla Lega Navale di Vico Equense e dalla Polisportiva club Napoli.
Targa di riconoscimento per il talento anche a Riccardo Perin, tredicenne tennista che ha sfondato il traguardo nel doppio e nel singolo del Campionato italiano di Tennis under 13. A consegnarlo l’assessore Marinella Cioffi. 
Poco più che un bambino, Riccardo è dotato di grinta e determinazione eccezionali sul campo  e si è distinto nel mondo del tennis nazionale già dai tempi delle elementari, quando la sua maestra, Maria Rosaria Stinca, lo spronava a non mollare, a mettercela tutta, a credere nelle sue capacità. A Civitanova Marche quest'anno ha sbaragliato tutti nel singolo e nel doppio, entrando a pieno titolo nel futuro prossimo del tennis italiano con le stellette di un vero campione.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nelle foto: Luca Parlato e Vincenzo Abagnale; Riccardo Perin

giovedì 10 ottobre 2013

Vico Equense – Tares, stangata per famiglie numerose e ristoratori. Risparmiano gli albergatori


                                                     
La nuova imposta sulla spazzatura, ex Tarsu, oggi si chiama Tares e la sua applicazione passa attraverso una modifica sostanziale delle tariffe, calcolate sul numero di persone in ogni nucleo familiare e non solo sullo spazio in mq occupato dagli utenti. Inoltre, ed è la novità più rilevante, le nuove tariffe vengono divise in due grosse tranches, ovvero tra domestiche e non domestiche.  A Vico Equense le utenze domestiche rappresentano  il 73% contro un 23% delle attività imprenditoriali e commerciali.  Il Comune è arrivato a questa determinazione  grazie al monitoraggio commissionato alla Sarim, la ditta appaltata per la raccolta dei rifiuti quotidiani. La Sarim, ha inoltre calcolato che per il 2013 la raccolta dei rifiuti urbani, per le sue spettanze, costerà al Comune  4.000.100 €, che saranno ripartiti, appunto, per il 73% a carico dell’utenza domestica e per il 27% a quella non domestica.  In questa cifra è compresa anche l’eco-tassa provinciale per la gestione delle discariche, circa 600.000 €  e l’importo che la Sarim deve corrispondere a un’altra ditta sub-appaltata, che si occupa dello smaltimento in discarica dell’umido organico, ovvero  470.000 €.
 
Vediamo dunque come cambia la tassa sulla spazzatura a Vico Equense. Partiamo dalle famiglie. Per tutti vale Il principio che chi più inquina più paga.  Per questa ragione più è numeroso il nucleo familiare e maggiore risulterà l’imposta, calcolata anche rispetto ai mq occupati da ogni nucleo familiare.
Per calcolare le tariffe il Comune ha preso in considerazione i dati statistici in base ai quali l’abitazione media dei vicani si aggira intorno ai 100mq. Oggi chi vive da solo in un appartamento di 100mq risparmia rispetto alla vecchia Tarsu 126 €. Questo tipo di nucleo familiare rappresenta l’8% della popolazione vicana. Una famiglia di 2 persone risparmierà invece 33€.  La gran parte dell’utenza è rappresentata però dai nuclei familiari composti da 3 persone, circa il 65%, e per loro c’è un aumento di 23€. Le famiglie di quattro persone sono l’11% e si vedranno aumentare la Tares di un 19%, ovvero pagheranno  quest’anno una maggiorazione di 61€. La stangata peggiore riguarda i nuclei familiari con più di quattro persone, fino a sei ed oltre, che si vedranno aumentare l’imposta per la spazzatura dai 90 ai 131€. Per le famiglie bisognose, è importante ricordarlo, interverranno i servizi sociali con particolari benefit.
 
Passiamo alle attività commerciali e imprenditoriali. Rappresentano il 27% dell’utenza e per tutti o quasi ci sarà un risparmio rispetto alla vecchia Tarsu. Le uniche utenze ad avere delle maggiorazioni di un certo rilievo sono le attività di ristorazione, ortofrutticole e le pescherie, ritenute quelle più inquinanti. La nuova legge prevede per questi esercizi dei coefficienti altissimi e pur applicandoli al minimo le tariffe comunque lieviteranno. Ortofrutticoli e pescherie dovranno sborsare 22 € circa al mq, con una maggiorazione di circa 7 € al mq, i ristoranti 16€ al mq, ovvero 4€ in più rispetto alla vecchia Tarsu. Ininfluenti o quasi gli aumenti per pasticcieri, parcheggiatori e ricettivi come le case vacanze e i b&b che variano nell’ambito dei centesimi.  Tutte le altre categorie vedranno scontata la tassa fino a 7€ al mq, come per gli impianti sportivi e le palestre.  Gli albergatori  sono i maggiori beneficiati dalla Tares e passeranno dai circa 9€ al mq ai 5€ al mq, con un risparmio del 40%.
La nuova tassa ha dunque tutta l’aria dell’ennesima stangata soprattutto per la gran parte delle famiglie. Il Comune cerca di porre rimedio per i più bisognosi con voci specifiche del bilancio  nel comparto dei servizi sociali. Delle compensazioni, invece, riguarderanno gli operatori del Faito che quest’anno saranno esonerati dalla Tares. Un incentivo contro la desertificazione commerciale, punto di non ritorno per lo sviluppo del bellissimo ma sottostimato sito montano.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Foto: raccolta Sarim
PS Si ringrazia l'ass. Antonio Di Martino per la gentilissima collaborazione

mercoledì 2 ottobre 2013

Vico Equense - Marina d’Aequa e lo sfruttamento intensivo del mare


Spariti in gran parte lettini e ombrelloni privati e l’asfissiante calca estiva, restano in bella mostra tutti i “manufatti” costruiti lungo la Marina di Aequa per “incrementare l’attività turistica”. Pedane che si allungano fin sul mare Alcune rimovibili, prive di cemento,  fatte solo con assi di legno, altre con basi costruite in maniera permanente, come quella delle Axidie e di ‘O Saracino, ma tutte fuori contesto e deturpanti, un vero pugno nell’occhio che sconvolge la dolce linea dell’ arenile che va dalle Calcare allo Sporting.
Il posto di ormeggio delle barche continua a campeggiare anche in inverno al centro della conca di mare e l’incessante andirivieni  dei mezzi natanti di ogni forma e dimensione, in massima parte a motore, contribuisce a inquinare il mare in tutte le ore del giorno e in ogni stagione dell’anno. Sulla pedana di cemento antistante il “porticciolo”, qualcuno in estate ha ampliato, senza averne i requisiti legali, lo spazio per i tavolini di una improbabile pizzo-ristorante-birreria estiva.
Qualche metro più indietro rispetto alla spiaggia spazia il parcheggio privato del “Sireneo” di De Rosa, che sconfina con alcune costruzioni abusive nella proprietà dello stesso. Il quale ha tenuto in concessione, tra alterne vicende giudiziarie, la spiaggia del “Pezzolo” sulla quale veniva riversato ogni genere di spazzatura, sollevando l’ira dei bagnanti.
Poco più in là c’è il piccolo spazio concesso alla Lega Navale che, con le sue canoe messe l’una sull’altra, sembra essere l’unica depositaria di un’idea pulita del mare, di un rapporto sano con la natura.
Marina di Aequa è un litorale ormai completamente stravolto, sul quale la fanno da padrone pochi privilegiati che hanno ricche concessioni per l’occupazione del mare, in qualche caso blindato, inaccessibile da ogni lato, o della spiaggia dove i ristoratori e albergatori nel tempo hanno costruito dependances dei loro locali per avere tavolini persino sull’acqua, anche d’inverno.  Nel suo complesso si presenta, anche fuori dalla stagione balneare, degradata e in certi punti persino fatiscente. Una striscia di splendido arenile dove ogni centimetro quadrato è stato occupato per uno sfruttamento intensivo che ha un ritorno di benefici minimo per la collettività.
Qualche giorno fa l’Amministrazione Comunale ha deliberato lo stanziamento di una somma consistente per l’abbattimento del ristorante “O Saracino” al fine di ottemperare a una sentenza di demolizione arrivata dopo un contenzioso durato decenni. Cifra che i proprietari di 'O Saracino dovranno risarcire interamente.
 La sentenza farà giustizia di uno scempio perpetrato a suo tempo sul litorale, ma, nonostante sia in programma un progetto di riqualificazione che riguarda la sistemazione dell’area pescatori, non c’è in atto alcuna possibile modifica nella politica per la gestione delle spiagge e di tutto il borgo, politica ormai consolidata su presupposti che sembrano inamovibili. Nessuno mette più in discussione che alcuni spazi dell’arenile in estate siano preclusi all’accesso persino dal mare, ignorando le norme sul bagnasciuga che appartiene a tutti. Si continuerà a negare ai bagnanti la libertà di vivere l’arenile senza vincoli, si procrastinerà la licenza a chi ha allungato sull’acqua pedane di pessimo gusto, continueranno ad ormeggiare masse di imbarcazioni senza alcun rispetto per il paesaggio e per l’ambiente. In questo contesto l’abbattimento del ristorante “O Saracino” non servirà a rendere giustizia alla Marina di Aequa, anzi mette in rilievo l’assurda strada perseguita dall’amministrazione comunale di sfruttamento intensivo di un territorio fragile da parte di pochi soggetti  che hanno occupato, senza soluzione di continuità nel tempo, tutti gli spazi possibili, al prezzo di pochi spiccioli.
Maria D’Ordia per "il Gazzettino Vesuviano"
Nelle foto: occupazione e degrado di alcuni tratti della Marina d'Aequa

venerdì 20 settembre 2013

Vico Equense – Servizi Sociali di Zona: rientro obbligatorio, ma il comune non rinuncia al vaucher


Colloquio con Marinella Cioffi, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Vico Equense.

Allora Assessore Cioffi, continua la polemica sul Piano Sociale di Zona. Cosa c'è che non vi convince?
Tutto l’impianto della 328 del 2000 ha tanti punti di forza ma anche molte criticità. Se è vero che intorno alla persona fragile si costruisce una rete di tutele e servizi, è anche vero che nel Piano Sociale di Zona il soggetto utente deve sottostare a un sistema precostituito in maniera passiva, non ha la possibilità di scegliere l’assistenza che preferisce.
Avete quindi finora optato per il vaucher...
E uno dei punti di forza della stessa legge. La persona in difficoltà sceglie a chi affidarsi, non a casaccio o tra gli amici degli amici come a volte qualcuno insinua, ma tra enti qualificati ad erogare il servizio.
Chi  garantisce per questi enti qualificati?
Non si viene accreditati solo perché si conosce qualcuno, assolutamente no!  Ci sono dei criteri ben precisi che vengono fissati a livello regionale. I vaucher sono una garanzia di qualità. Tanto che sono stati subito inseriti in realtà sensibili alle innovazioni, come alcuni comuni della Toscana. Ma anche a Salerno. 
La Regione Campania purtroppo ha lasciato libero arbitrio sul vaucher. Eppure il vaucher non è una piccolezza, un dettaglio, perché, e mi ripeto, garantisce la qualità a monte delle prestazioni e la libertà dell’utente di scegliere l’ente che trova più rispondente alle sue esigenze. Anche di cambiarlo, se insorgono difficoltà. Questo mette in atto una forma di concorrenza tra gli enti erogatori che non si appiattiscono sulla quotidianità delle prestazioni, ma si specializzano, si perfezionano per rimanere a livelli competitivi. E non mi pare poco, soprattutto se si pensa che per i piani di zona si fanno gare triennali di appalto e nel frattempo non si garantisce sempre un vero controllo di qualità delle prestazioni erogate.
Eppure la normativa regionale impone la scelta del Piano Sociale di Zona.
La legge dice questo. Però è necessario spiegare perché l’amministrazione di Vico Equense ha sempre messo in campo le sue fortissime perplessità sui piani sociali di zona. Al momento per noi ci sono due nodi ancora da sciogliere.  Innanzitutto bisogna chiarire se si fa davvero economia di scala.
Cioè?
La normativa dice che le funzioni dei singoli comuni relative ai servizi sociali vanno distaccate agli uffici sovra comunali, nel nostro caso a Piano di Sorrento.  Cioè è previsto il distacco funzionale e materiale del personale.  Questo significa che negli uffici di Piano dovrebbe andare il personale già esistente nei comuni. Ma ciò in realtà non avviene.  Si fanno nuove assunzioni e le risorse economiche si disperdono invece che essere ottimizzate.
Qual è l’altro nodo?
La normativa regionale stabilisce anche che il comune capofila deve “preferibilmente” essere quello più popoloso, nel quale scegliere il dirigente d’ambito. Nel nostro ambito Vico Equense  è il comune più popoloso e avrebbe diritto al dirigente.  A Piano invece c’è un coordinatore, sempre lo stesso ( Gennaro Izzo, ndr), rinominato, che costa 97.000 € annui, quando avrebbe potuto tranquillamente insediarsi il nostro responsabile dei servizi sociali (Arturo Manganaro, ndr) senza ulteriori aggravi economici per la collettività. Pur apprezzando il lavoro svolto finora, noi riteniamo che debba essere costruito un nuovo piano più rispondente alla normativa, perché crediamo che le regole vadano rispettate sempre e non solo a senso unico. 
Per essere più chiara sulla dispersione delle risorse economiche aggiungo che Vico Equense, essendo il comune più popoloso, deve sborsare in proporzione un bel capitale, più di 400.000 € a favore del Piano Sociale di Zona. Lo stesso capitale utilizzando il vaucher è servito a gestire al meglio le istanze, anche quando sono aumentate e a razionalizzare e ottimizzare le spese.  Per esempio, nel Piano Sociale di Zona venivano assistiti solo quattro nostri ragazzi-adulti diversamente abili. Oggi al Madonnelle ne ospitiamo sedici. Quello che incideva di più sui costi era rappresentato dal trasporto degli assistiti per quattro volte al giorno, da Vico a Sorrento e viceversa.Investendo nel vaucher noi abbiamo procurato un enorme sollievo a ben sedici famiglie, migliorando enormemente anche la qualità della vita degli assistiti.
Come andrà a finire dunque questa diatriba?
Gli altri comuni hanno votato a maggioranza per un no secco a Vico Equense capofila.  Abbiamo allora chiesto di avere almeno il dirigente d’ambito, ma non è arrivata alcuna risposta. Per ora tutto si è fermato, anche se comunque rientreremo nel piano sociale di zona e ci atterremo alla legge. A gennaio si concluderà un percorso e se ne inizierà un altro, ma insisteremo con forza sull’utilità del vaucher  che ha assicurato ai nostri assistiti prestazioni di ottimo livello in loco e  senza lunghe attese. Naturalmente sarà il Consiglio Comunale a deliberare su ogni scelta dell’amministrazione. Certo gradiremmo da parte degli altri comuni delle posizioni meno arroccate. Quando si fanno dei percorsi insieme bisogna trovare delle linee comuni senza scartare a priori alcune scelte. Vico Equense è il comune che sborsa più soldi per il Piano Sociale di Zona. Non prenderne atto è un errore che va assolutamente evitato.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nella foto l'Assessore Marinella Cioffi

mercoledì 24 luglio 2013

Vico Equense - Atenne e telefonia

Via libera di Cinque alla modifica della struttura, atteso il parere dell’Arpac 

 da Metropolis 

Vico Equense - Le antenne di telefonia mobile tornano a far parlare di se. Ne spunterà un’altra, a Seiano, lungo i tornanti della Statale e dietro l’angolo c’è l’ennesima polemica. La penisola sorrentina cerca di restare al passo con i tempi che cambiano. Le tecnologie si migliorano e le diverse aziende del ramo, di volta in volta, si trovano costrette ad adeguarsi. Ma gli ambientalisti non ci stanno. Dopo il niet di Massa, gli interrogativi di quella Vodafone a Montechiaro, adesso a Vico Equense ecco spuntare il via libera per la modifica e adeguamento della struttura di Seiano. L’attesa per il parere dell’Arpac sulla istallazione della frazione di Montechiaro è ancora attesa nelle stanze di via Filangieri, l’opposizione freme, ma si va avanti. I cittadini della località costiera attendono risposte. C’è inquinamento elettromagnetico o no? La palla deve passare nelle mani della Agenzia Provinciale che stilerà un apposito verbale, ma nel frattempo si è dato il via libera per consentire alla Telecom di adeguare la propria antenna. Nell’ufficio del Protocollo di Vico Equense, lo scorso mese di aprile, era giunta la richiesta per poter effettuare i lavori a Seiano. La Telecom chiedeva l’autorizzazione da parte della Commissione paesaggistica di Vico Equense. Un passaggio dovuto, quello fatto dal legale rappresentante della società che gestisce telefonia fissa e mobile. Timbro sul foglio e via verso altri lidi. Una vicenda che i dirigenti della società speravano si potesse risolvere in un amen.
 
La querelle delle antenne è un nervo scoperto per tutti i comuni della terra delle sirene. Si passa da un’indagine ad un’altra in un battibaleno e vedere accolte le proprie richieste non sempre è una cosa semplice. A Vico la Commissione paesaggistica, dopo aver analizzato a fondo la richiesta, ha avallato la proposta giunta dalla Telecom a maggio. Insomma tutto sembra far presagire che ai lavori si possa ottemperare in tempi celeri. Infatti, dopo aver dato il proprio benestare il comune di Vico Equense, secondo quanto previsto dalla normativa, ha richiesto il parere vincolante della Sovraintendenza dei beni architettonici e paesaggistici di Napoli. Fax inviato a giugno. Una serie di fogli numerati per richiedere il via libera dell’ente. Una volta che la documentazione è giunta nelle stanze a Napoli, la sovraintendenza ha dato il placet affinché l’antenna di Seiano possa essere oggetto di lavori. Nessun intoppo con i dirigenti e gli impiegati che hanno potuto firmare, tranquillamente, l’atto con il quale la società di telefonia potrà intervenire. Un impianto tutto nuovo per migliorare l’efficienza del segnale e caso mai anche proiettarsi nell’era del 4G.

martedì 23 luglio 2013

Vico Equense - Spiagge, braccio di ferro tra Armando De Rosa e il Sindaco per la gestione del lido Pezzolo

Anche quest’anno il tormentone delle spiagge e del loro affidamento ai privati torna a turbare la tranquillità dei bagnanti di Vico Equense. Partita come al solito in notevole ritardo, la gara per appaltare i lidi sembrava chiusa solo a giugno inoltrato con l’espletamento di tutte le assegnazioni. Una in particolare aveva però suscitato qualche discussione, soprattutto sulle pagine di facebook,  e cioè la nuova gestione del Pezzolo, a Seiano. Il nuovo assegnatario, Il Sireneo d’Aequa di Armando De Rosa, aveva scalzato il vecchio gestore, l’Antico Bagno di Seiano della signora Maria Esposito affidataria del lido da molti anni con soddisfazione dei clienti.
La nuova gestione faceva subito acqua da tutte le parti e il Pezzolo è diventato in breve ricettacolo di rifiuti di ogni genere suscitando l’ira dei bagnanti che, con documenti fotografici alla mano, hanno segnalato  lo scempio alle autorità comunali.
A seguito della valanga di proteste, il sindaco Gennaro Cinque, metteva in atto tutte le iniziative per verificare se avevano ragion d’essere. Effettivamente tutte le verifiche effettuate dai Vigili e dalla Capitaneria di Porto hanno messo in evidenza la presenza di cumuli di rifiuti, nonché l'assenza di personale addetto al salvataggio in mare.
Dopo aver ripulito l'arenile per ordine del Sindaco, la Sarim, società per la raccolta della spazzatura, ha denunciato lo stato indecoroso e la carenze di igiene nel quale il lido  continuava a versare mentre la Capitaneria di Porto lamentava l’assenza di sorveglianza e della guardiania notturna. Il 9 luglio è quindi scattata la revoca dell’assegnazione al Sireneo d’Aequa, che, nonostante i richiami del Sindaco, non ha posto alcun rimedio alle gravi carenze di gestione.  Il 12 luglio l’assegnazione passa quindi automaticamente al secondo nella graduatoria delle aggiudicazioni, tornando all’Antico Bagno di Seiano”della sig.ra Esposito.
 
 
Armando De Rosa non accetta la revoca del Sindaco e fa ricorso al TAR. Che gli dà ragione. De Rosa rientra  ma l’affidamento gli viene nuovamente revocato in quanto le condizioni igienico-sanitarie della spiaggia restano immutate. Nuovo ricorso al TAR di De Rosa che  vince per la seconda volta. Gennaro Cinque a questo punto taglia la testa al toro. Il 21 luglio scorso revoca l’assegnazione a entrambi gli affidatari e torna a gestire il Pezzolo in proprio, dichiarando che il comune ha tutti i mezzi, le strutture e il personale a disposizione per poter fare a meno di affidamenti esterni. Questa decisione arrivata a stagione inoltrata suscita molte perplessità, in quanto sembra quasi una beffa. Da anni da parte dei vicani si invoca la gestione pubblica delle spiagge ma il comune ha sempre risposto che versava in condizioni economiche disastrose e non poteva permettersi di gestire i lidi in proprio. Oggi si scopre che almeno per il Pezzolo i soldi ci sono.
 
 
Sembra abbastanza improbabile comunque che la querelle tra De Rosa e il Comune si fermi all’ultima revoca del Sindaco. A favore di Cinque, almeno agli occhi dell’opinione pubblica, c’è il fatto inequivocabile che De Rosa non ha certo brillato nella la gestione del Pezzolo, anzi il lido  è precipitatto in uno stato di abbandono senza precedenti.
L’ex Assessore Regionale deve fronteggiare un altro fronte a lui avverso. A ottobre si riaprirà  il processo per abusivismo nella Piana di Seiano. La vicenda riguarda la ristrutturazione di una casa colonica. Stando alla ricostruzione fatta dal pm, De Rosa e la moglie Flora Beneduce, da poco nominata Consigliera Regionale, avrebbero dato l’ok per le strutture in cemento armato senza la regolare denuncia dei lavori al Genio civile della Regione Campania e in assenza di una direzione delle opere affidata a un tecnico competente. Inoltre, l'assessore De Rosa presentò una richiesta di conformità urbanistica proprio per quegli interventi, che però fu bocciata dal Tribunale amministrativo regionale della Campania, a fine 2011, ma ciò non gli impedì di dare il via libera agli operai. La costruzione sotto accusa si trova proprio a ridosso del Pezzolo.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nelle foto: Armando De Rosa; la proprietà di De Rosa e la spiaggia del Pezzolo a Seiano

Vico Equense - Edizione del Festival Music Week


Edizione del  Festival Music Week:

22 – 27 luglio Vico Equense

 

Parte questa sera la prima edizione del Festival Music Week, il concorso musicale che vedrà esibirsi dieci artisti, dal 22 al 24 luglio, nei locali di Vico Equense che hanno aderito alla manifestazione: Wembley, Bar del Sole, Joan, Titos, Cherry Light e Cerasè, Terra Mia e Signum.

Ad ascoltare e giudicare le esibizioni ci saranno i rappresentanti della giuria popolare, composta da duecento giovani, che la serata del 27 luglio assegneranno il premio “Miglior Performance”.

La finale del 27 luglio sarà presentata dalla giornalista Elena Pontoriero e vedrà come ospiti d’eccezione Gino Fastidio, il noto comico di Made in Sud, e Pasquale De Rosa che aprirà la serata insieme al suo gruppo: Pasquale De Rosa al piano, Pasquale de Paola alla batteria, Vittorio Pepe al basso, Claudio Cardito al sax.

In quella occasione la giuria tecnica, presieduta da Dario Salvatori, e composta da Max Carola della Max Sound, da Radio Antenna Uno, media partner dell’iniziativa, da Gino Fastido e dal musicista Max Puglia, assegnerà il premio “Miglio Inedito” che consiste in in un contratto di Distribuzione Digitale del brano (include iTunes, Deezer, Spotify, Amazon e oltre 70 altri network digitali), inclusa pagina internet dedicata, promozione su social networks, rendiconti trimestrali di vendita e streaming. Il premio comprende anche un buono di 500,00€ da spendere presso i nostri studi per la registrazione, il missaggio ed il mastering. A questo si aggiunge il premio offerto da Radio Antenna Uno, ovvero uno speciale dedicato in radio ed il passaggio sulla emittente del proprio brano.

Martina Costanza Vitale, direttrice della Rivista “La Kermesse”, e Katiuscia Laneri giornalista (Kappaelle.net) assegneranno il Premio della Critica.