lunedì 16 dicembre 2013

Politica - Il PD e Matteo Renzi


Son molteplici le emozioni che il nuovo Pd, il neo-eletto segretario Matteo Renzi e tutto il suo staff under40 suscitano in tante persone della mia
età. Da una parte c'è la benevola accondiscendenza genitoriale verso dei giovani che somigliano ai nostri figli, finalmente al posto degli ingrigiti leader ormai troppo stagionati per avere ancora il monopolio su tutto.
Dall'altra c'è la consapevolezza che qualcosa non ha funzionato nei metodi educativi e che non possiamo trovare capri espiatori, ce ne dobbiamo assumere tutta la responsabilità. Questi quarantenni sono cresciuti a metà tra i simboli sbiaditi di un '68 seppellito in fretta e la Milano da bere di Bettino Craxi. Nell'ipocrisia di una generazione, la nostra, che si sentiva protagonista di anni ed emozioni straordinarie ma che, diciamocelo, nella realtà stava mettendo in essere un clamoroso flop educativo e culturale. Una generazione che non ha saputo evitare gli anni bui del terrorismo, degli scandali di tangentopoli, che rimase imbelle davanti alle stragi mafiose, che non ha trovato i mezzi per impedire i crac finanziari come quello della Parmalat e soprattutto non ha saputo arginare quel fenomeno devastante che è stato Silvio Berlusconi. Immersa completamente nel consumismo più sfrenato, impegnata a volte socialmente, ma non abbastanza da crearsi una classe dirigente in grado di fare piazza pulita delle ipocrisie e della disonestà, non poteva insegnare niente di buono e di nuovo mentre si adeguava all'andazzo nazional popolare. E oggi raccoglie, politicamente parlando, i frutti del suo ex futuro.
 
Oggi, Renzi, discendente diretto ed erede di diritto del patrimonio di "famiglia", basa tutta la sua politica sul rinnovamento e sul cambiamento. Per ora ha cominciato delle facce, che è sicuramente una grande cosa perché i vecchi hanno stufato davvero tutti. Ma basta vedere dove le ha trovate quelle facce per capire che in fondo non è che intenda andare molto oltre. A parte Filippo Taddei, brillante assistente alla John Hopkins University, ha scelto in quella vasta area umana informe nella quale non ci si è distinti per grandi meriti. A lui infatti è bastato che i suoi più stretti collaboratori fossero giovani e rampanti e soprattutto che fossero suoi fans. Direi che come metodo non mi sembra tanto innovativo rispetto ai nostri, la meritocrazia tanto sbandierata in effetti va a farsi benedire.
Quando una tipo come Alessia Morani, delegata alla Giustizia nella segreteria nazionale, risponde a Cacciari che all'epoca di certi fatti lei non era ancora nata, si comprendono tutti i limiti di questi "ragazzi" che non sanno mettere avanti altro che la loro giovane età, a giustificazione di tutto. Certo non dell'aver studiato poco, come sottolineava giustamente Cacciari... 
Altri quarantenni, a ben cercare, avrebbero saputo rispondere meglio al professore, se non altro per dimostrare di essere consapevoli, coscienti anche se inesperti come giovinezza vuole. Perché inesperienza e ignoranza sono cose ben diverse. Ma evidentemente per Renzi fa poca differenza o non aveva voglia di cercare, a lui piace fare le cose subito, "adesso" e tutto sommato gli servivano dei fedelissimi, mica dei geni.
Tutto, nel mondo di Renzi, avviene in tempo reale, con l'iPad alla mano, che i papà e le mamme di un tempo non potevano avere. E fa certo differenza... Come sicuramente fa la differenza l'ottimismo a tutti i costi, anche mentre l'Italia s'incazza di brutto. "Il bello deve ancora venire", "Ci divertiremo"...Al governo come a una festa...
 
 
Lasciamo allora che la benevola condiscendenza genitoriale prenda il sopravvento sulle altre emozioni, giusto per non cadere in depressione. In fondo abbiamo fatto talmente guai noi che possiamo perdonare qualche défaillance dei nostri "ragazzi" al potere.
Prendiamo come principio generale che è "divertente" vedere il sindaco di Firenze correre spericolatamente in bicicletta o balzare atleticamente giù dal palco delle assemblee nazionali.
Li abbiamo abbuffati di proteine e almeno queste so soddisfazioni.
 

2 commenti:

cooksappe ha detto...

in bici!

Arianna ha detto...

Ciao Maria, non so se conosci l'ultima gaffe della deputata Madia, componente della nuova e "giovane" segreteria del PD di Renzi. La Madia, responsabile lavoro PD, è stata ricevuta dal ministro Zanonato (ministro per lo sviluppo economico) a cui ha illustrato i possibili interventi per l'occupazione giovanile. Dopo 20 minuti d'ascolto, il ministro Zanonato ha invitato la Madia a rivolgersi al collega del lavoro, il prof. Giovannini.
....siamo a cavallo!!!
Buon Natale!!!