Nessun colpo di scena nell’ultimo Consiglio Comunale di Vico
Equense. Chi si aspettava clamorose svolte della maggioranza in rotta di collisione
con il Presidente del Consiglio Maurizio Cinque, come annunciato da improbabili
cronache cittadine, è rimasto deluso. L’assise si è svolta in un clima
sonnacchioso, accesa solo da piccoli fuochi momentanei in una sala semideserta
nonostante il corposissimo ordine del giorno con ben 16 punti in discussione. Che rimangano fortissime frizioni tra il Sindaco Gennaro
Cinque e Maurizio Cinque lo dimostra il fatto che ancora una volta il primo
cittadino si sia seduto ben lontano dal presidente, nei seggi destinati ai
consiglieri. Il Sindaco però non è mai intervenuto nella discussione, si è
allontanato per la gran parte del tempo, lunghissimo dalle 10.30 alle 16.00,
suffragato da una maggioranza
compattissima che non ha esitato a dimostrare col voto la sua assoluta fedeltà.
Il primo fuoco lo ha acceso la minoranza quando si è votato
un cambiamento dell’ordine del giorno. I consiglieri del MpV hanno reagito
alzando la voce all’unisono e minacciando l’abbandono dell’aula, che è stato scongiurato solo grazie alle
importanti questioni che essi stessi
avevano portato in consiglio comunale e che, a loro dire, necessitavano
assolutamente di essere discusse.
Si sono comunque approvati importanti provvedimenti, alcuni
addirittura all’unanimità, come l’adesione al Pass Penisola Sorrentina e
all’Interpass Campania per l’accesso ai fondi europei atti a favorire progetti
di sviluppo economico e di difesa ambientale. Approvata anche la proposta di
variante di percorso della linea di alta tensione. Con questo provvedimento si
dà l’avvio a una complessa ed elaborata
procedura anche tecnica che consentirà nei prossimi anni la sostituzione
dei tralicci e della rete elettrica aera ad alta tensione con una rete
sotterranea, a beneficio dell’ambiente e della salute pubblica.
La minoranza ha poi messo sul tavolo i suoi piatti più
succosi, cioè la proposta di aprire uno sportello anti-raket e anti-usura e una
proposta di delibera per l’immediata adesione al Piano Sociale di Zona.
Il Consigliere Maresca si è addentrato in una disamina dei
fatti criminosi avvenuti a Vico Equense e in Penisola Sorrentina negli ultimi
trent’anni, suffragata da importanti stralci dei rapporti della DIA e della testimonianza di alcuni
illustri parlamentari e magistrati che hanno segnalato il rischio reale di una
contaminazione dell’economia territoriale attraverso il riciclaggio di denaro
sporco. Lo sportello, in un territorio dove è assente una criminalità
organizzata endogena, secondo Maresca è comunque un importante mezzo per
diffondere la cultura della legalità e per prevenire e contrastare eventuali infiltrazioni dovute
ad appalti e investimenti di origine
mafiosa. La proposta è stata subito bocciata, anche per l’intervento del
Consigliere Vincenzo Cioffi, che decretava l’inutilità di un ennesimo
sportello, simile a suo dire a tanti altri che con il pretesto di offrire un
supporto ai cittadini, servono solo a riempire i giornali di articoli autoreferenziali.
Lo stesso consigliere Cioffi aveva visto approvare poco prima all’unanimità una
sua proposta di delibera per
l’istituzione di un fondo comunale di 50.000 € a sostegno delle imprese e degli esercizi
commerciali in difficoltà, ritenendo questo l’unico strumento efficace a
fronteggiare l’eventuale rischio usura e ad allentare l’azione ricattatoria delle banche.
La discussione è diventata davvero rovente solo quando il
Consigliere Starace ha chiesto al Consiglio Comunale di rientrare subito nel
piano sociale di zona, esortando la maggioranza a uscire dalla negativa
influenza del Sindaco Cinque che con la sua testardaggine ha provocato il
Commissariamento dei servizi sociali nei comuni che si erano consorziati,
compresa Vico Equense. La reazione dell’Assessore Cioffi e della Consigliera
Eusebio è stata durissima e immediata. Eusebio ha ricordato a Starace che il Commissariamento
è da imputarsi a una serie di problematiche irrisolte nei vari comuni della
Penisola Sorrentina, e non solo a Vico Equense e ha chiesto all’avvocato di
smetterla di additarli come delle marionette, rispettando le scelte della
maggioranza che opera in assoluta indipendenza. Marinella Cioffi, con i suoi
dati alla mano, ha smentito con determinazione molte delle presunte illazioni di Starace, come la perdita dei
fondi regionali Pac per gli anziani e l’ifanzia, che non dipenderebbero
dall’adesione al piano sociale di zona. Ed ha fermamente difeso
le scelte del Comune di Vico Equense che sta portando avanti una battaglia a
suo dire giustissima e a difesa dei cittadini più deboli.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
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