giovedì 7 novembre 2013

Vico Equense – Bocciata una delibera della minoranza, per ora il Comune resta fuori dal Piano Sociale di Zona.


Nessun colpo di scena nell’ultimo Consiglio Comunale di Vico Equense. Chi si aspettava clamorose svolte della maggioranza in rotta di collisione con il Presidente del Consiglio Maurizio Cinque, come annunciato da improbabili cronache cittadine, è rimasto deluso. L’assise si è svolta in un clima sonnacchioso, accesa solo da piccoli fuochi momentanei in una sala semideserta nonostante il corposissimo ordine del giorno con ben 16 punti in discussione. Che rimangano fortissime frizioni tra il Sindaco Gennaro Cinque e Maurizio Cinque lo dimostra il fatto che ancora una volta il primo cittadino si sia seduto ben lontano dal presidente, nei seggi destinati ai consiglieri. Il Sindaco però non è mai intervenuto nella discussione, si è allontanato per la gran parte del tempo, lunghissimo dalle 10.30 alle 16.00, suffragato  da una maggioranza compattissima che non ha esitato a dimostrare col voto la sua assoluta fedeltà.
Il primo fuoco lo ha acceso la minoranza quando si è votato un cambiamento dell’ordine del giorno. I consiglieri del MpV hanno reagito alzando la voce all’unisono  e minacciando l’abbandono dell’aula, che è stato scongiurato solo grazie alle importanti questioni che essi  stessi avevano portato in consiglio comunale e che, a loro dire, necessitavano assolutamente di essere discusse.
Si sono comunque approvati importanti provvedimenti, alcuni addirittura all’unanimità, come l’adesione al Pass Penisola Sorrentina e all’Interpass Campania per l’accesso ai fondi europei atti a favorire progetti di sviluppo economico e di difesa ambientale. Approvata anche la proposta di variante di percorso della linea di alta tensione. Con questo provvedimento si dà l’avvio a una complessa ed elaborata  procedura anche tecnica che consentirà nei prossimi anni la sostituzione dei tralicci e della rete elettrica aera ad alta tensione con una rete sotterranea, a beneficio dell’ambiente e della salute pubblica.
La minoranza ha poi messo sul tavolo i suoi piatti più succosi, cioè la proposta di aprire uno sportello anti-raket e anti-usura e una proposta di delibera per l’immediata adesione al Piano Sociale di Zona.
Il Consigliere Maresca si è addentrato in una disamina dei fatti criminosi avvenuti a Vico Equense e in Penisola Sorrentina negli ultimi trent’anni, suffragata da importanti stralci dei rapporti della DIA e della testimonianza di alcuni illustri parlamentari e magistrati che hanno segnalato il rischio reale di una contaminazione dell’economia territoriale attraverso il riciclaggio di denaro sporco. Lo sportello, in un territorio dove è assente una criminalità organizzata endogena, secondo Maresca è comunque un importante mezzo per diffondere la cultura della legalità e per prevenire   e contrastare eventuali infiltrazioni dovute ad appalti e investimenti  di origine mafiosa. La proposta è stata subito bocciata, anche per l’intervento del Consigliere Vincenzo Cioffi, che decretava l’inutilità di un ennesimo sportello, simile a suo dire a tanti altri che con il pretesto di offrire un supporto ai cittadini, servono solo a riempire i giornali di articoli autoreferenziali. Lo stesso consigliere Cioffi aveva visto approvare poco prima all’unanimità una sua proposta di delibera  per l’istituzione di un fondo comunale di 50.000 € a sostegno delle imprese e degli esercizi commerciali in difficoltà, ritenendo questo l’unico strumento efficace a fronteggiare  l’eventuale rischio  usura e ad allentare l’azione ricattatoria  delle banche.
La discussione è diventata davvero rovente solo quando il Consigliere Starace ha chiesto al Consiglio Comunale di rientrare subito nel piano sociale di zona, esortando la maggioranza a uscire dalla negativa influenza del Sindaco Cinque che con la sua testardaggine ha provocato il Commissariamento dei servizi sociali nei comuni che si erano consorziati, compresa Vico Equense. La reazione dell’Assessore Cioffi e della Consigliera Eusebio è stata durissima e immediata. Eusebio ha ricordato a Starace che il Commissariamento è da imputarsi a una serie di problematiche irrisolte nei vari comuni della Penisola Sorrentina, e non solo a Vico Equense e ha chiesto all’avvocato di smetterla di additarli come delle marionette, rispettando le scelte della maggioranza che opera in assoluta indipendenza. Marinella Cioffi, con i suoi dati alla mano, ha smentito con determinazione molte delle presunte  illazioni di Starace, come la perdita dei fondi regionali Pac per gli anziani e l’ifanzia, che non dipenderebbero dall’adesione al piano sociale di zona. Ed ha fermamente difeso le scelte del Comune di Vico Equense che sta portando avanti una battaglia a suo dire giustissima e a difesa dei cittadini più deboli.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"

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