mercoledì 30 ottobre 2013

Vico Equense - PD, congresso cittadino, nuovo direttivo, anzi vecchio


E' con una certa riluttanza che mi appresto a descrivere l’ultimo congresso del pd cittadino, riluttanza dovuta un po’ alla consunzione di interesse verso un partito che non riesce a compiersi, un po’ perché ha cominciato ad insinuarsi in me una certa noia verso tutto ciò che riguarda la politica e le sue schizofrenie. Ciononostante, sforzandomi un po', ecco come si sono svolti i fatti.
Tesseramento – Tutti quelli che componevano il direttivo precedente si sono rifiutati di prendere parte all'ufficio adesioni. Le divergenze con il partito provinciale erano cominciate già alle primarie  per le candidature al parlamento. Il circolo locale e tutto il pd della penisola sorrentina si erano trovati sul groppone la candidatura al Senato di Amalia Durazzo, che non si era nemmeno iscritta al partito, piovuta dal cielo, generata chissà in quale stanzetta della federazione napoletana senza nemmeno consultare chi sul territorio si era fatto il mazzo.
Con queste premesse non ci sembrava il caso di far parte dell’ufficio tesseramento insieme alla medesima, Lavorare fianco a fianco con lei e altre persone che adeguano il partito cittadino ai loro usi e consumi ci sembrava poco dignitoso per la nostra idea di politica.
Fase precongressuale – Le tessere al partito sono diventate affare di Amalia Durazzo e della sempiterna Franca Rossi. Molti di noi non hanno fatto la tessera in questa fase aspettando di poter discutere in assemblea , come si è sempre fatto, le modalità del congresso. Ma l’assemblea non si è svolta. Napoli non ha mandato il delegato e si è trovata un’ottima scusa per non discutere proprio. Quando sono andata nell'ufficio elettorale, pensando di partecipare all'assemblea, non ho trovato nessuno, o quasi. Alla mia richiesta di vedere almeno la lista del direttivo mi è stato risposto che Amalia l’aveva nella borsa (SIC!) e nella borsa è rimasta perché nessuno di noi l’ha potuta vedere, nonostante la borsa della signora fosse là ben visibile insieme alla padrona.  Non solo, a un democratico che il giorno precedente chiedeva se c'era possibilità di fare una lista condivisa Amalia ha risposto che doveva sondare la situazione e che lo avrebbe richiamato. Cosa che naturalmente si è guardata dal fare. E durante l'assemblea mancata “Non ti ho voluto telefonare”…. gli ha risposto dispettosa e giuliva quando il malcapitato ha chiesto spiegazioni, troncando ogni discorso. Ciò ha suscitato una certa vivacità verbale, dovuta alla maleducazione della signora, ma nessuno ha cercato di boicottare il congresso, come è stato raccontato. Non si è potuto conoscere nemmeno il programma né il numero di persone che dovevano far parte del direttivo, come è diritto di ogni iscritto. 
La federazione avrebbe potuto sospendere, ma sospensione non c'è stata...
Congresso – Finalmente è uscita la lista del direttivo il giorno stesso delle votazioni, in contrasto con il regolamento provinciale che parlava di formazione della lista nel giorno dell'assemblea. Segretaria Franca Rossi. Segue un direttivo rabberciato alla meglio anche perché tanta gente non ha nessuna voglia di partecipare alla vita attiva di un partito e a quanto pare quella che Amalia Durazzo definisce "una svolta" non ha cambiato le cose.  Amiche ultra-settantenni, figli, qualche avventore, Massimo Trignano, a cui va la nostra solidarietà, a svettare sul nulla.
Diciamo che avevamo tutte le ragioni per non partecipare alle votazioni...
In queste condizioni diciamoci anche che non si dovrebbe parlare di congresso vinto, potrebbe altresì chiamarsi occupazione di uno spazio vuoto, di corpi in movimento… Per vincere qualcosa bisogna avere degli sfidanti. Ma qua se la sono cantata e suonata da soli...
Qualcuno si chiede perché non si sia presentata una lista alternativa. La risposta è che non avrebbe avuto senso tornare al solito cliscé dello scontro frontale. E poi la tensione si è allentata. Manca ormai la motivazione politica nelle diatribe, prevale l' interesse personale. Lo dimostra il fatto che nessuno ad oggi sappia qual è il programma di questo siffatto pd cittadino. Bisognava combattere contro tutto cio?
La risposta è no grazie, c'hanno sfracassato i cabasisi.


1 commento:

deborahhhh ha detto...

....altro che angolo della metafora!!!