martedì 2 ottobre 2012

Vico Equense – Trasferimento della S.S. Trinità e Paradiso al Comune, iter ancora fermo alla Camera in Commissione Bilancio.

Lo storico edificio della S.S Trinità e Paradiso di Vico Equense torna al centro di un ampio dibattito tra le forze politiche cittadine. Dopo le proposte di legge presentate qualche anno fa dagli onorevoli Piccolo del PD e Alfano del Pdl, atte a favorire l’acquisizione dell’immobile seicentesco al Comune, una serie di riunioni bipartisan hanno coinvolto partiti politici di opposizione, liste civiche e maggioranza al fine di sollecitare la conclusione positiva delle procedure parlamentari. Per il prossimo 14 ottobre è stata anche indetta una manifestazione pubblica da tenersi proprio all’interno della S.S. Trinità che si concluderà con un Consiglio Comunale straordinario aperto ai parlamentari, alle forze politiche del territorio e ai cittadini.

Al momento, la legge è ancora ferma alla V Commissione Bilancio e Tesoro della Camera dei Deputati in quanto sono”necessari ulteriori approfondimenti per valutare correttamente la soluzione meno onerosa per la finanza pubblica”, come affermava il 6 marzo scorso il Sottosegretario Polillo. In una delle sedute precedenti l’On. Barbato dell’IDV si era espresso con voto contrario al trasferimento dell’immobile proprio perché, secondo lui, il Comune di Vico Equense “difficilmente potrà disporre delle risorse finanziarie necessarie ad assicurare la manutenzione di tale importante compendio immobiliare".
L’aspetto finanziario però, come si legge in una nota pubblicata su facebook dall’ex Consigliere del pd Pasquale Cardone, nonostante sia prioritario, nei fatti rimane del tutto ignorato in quanto, nonostante le varie iniziative intraprese dall’ Amministrazione e dal Consiglio Comunale, ancora non si conoscono le eventuali somme che il comune metterebbe a disposizione per fronteggiare il fabbisogno della futura proprietà.
Matteo De Simone, Presidente del Consiglio Comunale, giustifica la mancanza di voci specifiche nel Bilancio Comunale con il fatto che il Comune non conosce la situazione economica della S. S. Trinità, Manca agli atti il Bilancio dell’Ente, l’entità delle entrate, gli eventuali debiti accumulati nel tempo. Come a dire che non si possono fare previsioni se non si hanno a disposizione dei dati precisi sui quali ragionare.

Sull’argomento in effetti per ora ci sono solo notizie rilasciate in via informale. Secondo i consiglieri del Movimento per Vico, per esempio, l’Ente S.S. Trinità avrebbe accumulato un ingente debito, mentre l’attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione, Aniello Di Vuolo, sostiene, sempre in via informale, che non ci sono grandi somme positive o negative in gioco e che grazie ai canoni di locazione percepiti dall’affitto di alcuni locali della struttura, in breve si arriverà all’azzeramento dei debiti.
A fronte di questa situazione abbastanza fumosa sembra davvero imperdonabile che dal 6 marzo scorso, dopo quasi sette mesi dal pronunciamento del Sottosegretario Polillo, a nessuna delle parti interessate al trasferimento dell’immobile sia venuta l’idea di visionare i conti della S.S.Trinità tramite una richiesta motivata e circostanziata al Consiglio di Amministrazione dell’Ente e fare un po’ di conti e previsioni. Proprio per quanto affermato da Matteo De Simone, il Comune continuerebbe a dichiararsi disponibile all’acquisizione se l’indebitamento della S.S. Trinità, contrariamente a quanto afferma Di Vuolo, avesse la consistenza di svariate centinaia di migliaia di euro? Considerando che l’edificio è piuttosto malandato, al limite del fatiscente, e richiede un intervento urgente di restauro, la spesa potrebbe assumere proporzioni non del tutto valutate? Sono delle domande semplici alle quali si sarebbe dovuto rispondere già da un po’e che restano invece sullo sfondo, senza risposte, nonostante le sollecitazioni giunte dalla Commissione Bilancio.

C’è chi afferma che l’acquisizione potrebbe andare positivamente in porto in quanto la crisi economica crescente non consente allo Stato di mantenere costosi e malridotti edifici d’epoca. Oppure che le elezioni alle porte creano un clima favorevole alle concertazioni di natura politica. Proprio per questi motivi diventerebbe difficile spiegare ai cittadini che non si va avanti solo perché proprio a Vico Equense si sta girando intorno al problema senza mai affrontarlo per il verso giusto.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Foto del Chiostro della S.S. Trinità e Paradiso, Vico Equense
Foto tratta dal web

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