giovedì 18 ottobre 2012

Vico Equense - IMV: A proposito di lotta alla camorra

Il movimento di Aldo Starace invia questo comunicato che pubblico molto volentieri
La lotta alla malavita organizzata e all’infiltrazione mafiosa e camorristica non si fa solo con dichiarazioni di sdegno, né con ordini del giorno in consiglio comunale.
Né è sufficiente aumentare carabinieri e poliziotti.
Occorre ben altro.
Parliamo di cultura della legalità e di rigore in ogni comportamento.
Parliamo di rispetto della legge, sempre e da parte di tutti, e della necessità di non avere un atteggiamento di tolleranza ad esempio, nei confronti dell’evasione fiscale, della raccomandazione, della prevaricazione, dell’abusivismo edilizio.
Specie da parte di chi ha un ruolo pubblico che deve essere al di sopra di ogni sospetto, e che ha il compito di prevenire fenomeni di presenza e di infiltrazione nel territorio che amministra.
E su questo non ci siamo proprio.
Un’ennesima sentenza del TAR svela ulteriori scenari di una vicenda gestita con assoluta approssimazione,incompetenza, speriamo almeno in buona fede, dal Comune di Vico Equense.
L’11 ottobre 2012 è stata depositata la sentenza n. 4058 dell’VIII Sezione del TAR Campania, con la quale il Comune di Vico Equense è stato condannato al pagamento di 21mila 887 euro per risarcimento danni in favore dell’Impresa D’Alessandro Costruzioni, oltre 6.550 euro per spese giudiziarie, per aver illegittimamente affidato i lavori della famigerata Piazza Mercato all’ATI Diana-Arreditalia.
Questi i fatti.
I lavori di riqualificazione urbanistica e funzionale di Piazza Mercato vengono approvati nel 2006 ed aggiudicatati, dopo tre anni, nel giugno 2009, all’ ATI Diana Nicola-Arreditalia per l’importo di 748.320,64, euro al netto del ribasso offerto di appena il 3,13%.

L’8 luglio 2009 viene emessa dal Prefetto interdittiva antimafia a carico dell’Arreditalia , e la capofila Diana Nicola, da San Cipriano d’Aversa, comunicava al Comune di voler eseguire da sola i lavori e di voler subappaltare quelli di competenza dell’Arreditalia.
La richiesta viene accolta e i lavori vengono aggiudicati alla sola Diana Nicola, con determina n.132 del 21/12/2009, avverso la quale la seconda classificata D’Alessandro Costruzioni presenta ricorso al TAR, che viene poi accolto con la richiamata sentenza n. 4058 del 2012

A questo punto il Comune, invece di valutare la fondatezza del ricorso ed annullare l’aggiudicazione e liberarsi della scomoda presenza della Diana Nicola, che si era associata con un’impresa colpita da interdittiva antimafia, che fa ?
Consegna i lavori il 25/3/2010 all’ATI Diana-Arreditalia, che, dopo varie sospensioni, li finisce con circa quattro mesi di ritardo, tanto che il Servizio Lavori Pubblici, con determina n. 548 del I/6/201, aveva avviato la procedura per la risoluzione del contratto “ per il grave ritardo nelle lavorazioni di 108 giorni (che causerà una posticipazione nella fruizione dell’area) e per l’applicazione di “una penale superiore al 10% dell’importo contrattuale”.
Sennonché, interviene la Giunta,che, con delibera n. 115 dell’8/6/2011, cioè sette giorni dopo, impone al Responsabile dell’Ufficio“di proporre la definizione transattiva all’ATI Diana Nicola-Arreditalia”.
Da ultimo, il Consiglio di Stato, Sez.III, con sentenza del 7/12/2011 n. 6465, conferma che l’interdittiva antimafia a carico della Arreditalia era legittima.
Ed, a lavori finiti e pagati, il Comune rescinde il contratto !!!!
Nel frattempo, nonostante tutto quanto sopra, il Comune acquista dall’ Arreditalia s.r.l., a trattativa privata, arredi per la scuola elementare di Massaquano e fioriere per il piazzale della Chiesa di S.Ciro, per circa 20mila euro.

No, proprio non ci siamo.
18 ottobre 2012
In Movimento per Vico

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