martedì 23 ottobre 2012

Vico Equense – EcoOonda stringe un patto con Associazioni e Amministratori comunali per risanare il mare.

Il 21 ottobre, presso la Sala Conferenze della S.S. Trinità e Paradiso in Vico Equense, i rappresentanti di EcoOonda hanno raccolto intorno a un tavolo associazioni ambientaliste e amministratori per proporre “Un patto per il Mare bene comune”. La data del 21 ottobre non è casuale. In questo giorno del 2012, infatti, doveva entrare in funzione il depuratore di Punta Gradelle, almeno secondo i tempi stabiliti dal progetto.Una data simbolica quindi, essendo ancora lontana la fine dei lavori. Il cantiere è fermo e la Regione Campania alle varie interrogazioni risponde che non può erogare somme per non sforare il Patto di Stabilità.

L’incontro, dove erano presenti varie associazioni, tra le quali Marevivo, la Proloco Vico Equense, i VAS, il Faro del Sarno, Jaques Costeau, Lega Navale e Amici del Sarno avviene dopo una stagione balneare abbastanza disastrosa per quel che riguarda l’inquinamento marino e che si è conclusa, nel mese di settembre, con il divieto di balneazione su diversi lidi del litorale napoletano. L’elevata presenza in mare di escherichia coli e di enterococchi intestinali ha infatti costretto alla chiusura diverse spiagge ed ha evidenziato un problema che accomuna un po’ tutti i litorali del Golfo di Napoli, dove la maggior parte degli scarichi fognari arriva senza depurazione. A rischio sembrano essere anche le zone protette come quella di Punta Campanella in quanto il Governo Monti ha dimezzato i fondi mettendo in difficoltà i dirigenti dell’area che vedono compromessa persino il mantenimento della sede. Come esposto da Paolo Santalucia che presiedeva l’incontro, il Patto si snoda su quattro punti: la depurazione e il controllo sulla salubrità delle acque, la gestione delle spiagge libere, la portualità sostenibile e le attivita sportive, le aree marine protette. Chiamati a sottoscriverlo insieme alle associazioni gli amministratori dei paesi costieri da Portici a Positano per iniziare una fattiva collaborazione e per accelerare gli iter burocratici stagnanti negli uffici governativi e regionali.

Nell’incontro sostanzialmente si sono evidenziate le gravi inadeguatezze legate alla burocrazia farraginosa e lontana dalle esigenze territoriali. Per esempio, la difficoltà degli enti locali, in particolare quello regionale, di gestire e portare a termine i progetti per la depurazione del mare che restano incompiuti per decenni. Oppure l’incapacità di creare concretamente una rete di collegamento per le acque reflue, ovvero dei collettori che trasportano tutti i liquami del territorio verso i vari depuratori dislocati sui litorali. Ne ha parlato Gualtiero Parisio dell’associazione Marevivo il quale ha messo in evidenza l’incapacità da parte della Regione di spendere i fondi messi a disposizione per la bonifica del bacino del fiume Sarno. Paolo Persico del Faro del Sarno ha ricordato che la temperatura dell’acqua marina nel golfo nel frattempo si sta alzando facendo diminuire la capacità auto-depurativa del mare. Franco Cuomo, Vas, ritiene urgentissimo un incontro con il Presidente Caldoro al fine di sapere con certezza se e quando Punta Gradelle entrerà in funzione e di evitare che questi incontri assumano solo il sapore di una passerella mentre gli interventi urgenti sul territorio non si concretizzano mai.
Quanto agli amministratori comunali, purtroppo la loro presenza era piuttosto esigua. Mancavano i rappresentanti soprattutto della Penisola Sorrentina. Assenti infatti Sorrento, S. Sgnello, Piano e Meta, mentre alcuni comuni virtuosi, come Positano, Portici e Torre Annunziata hanno messo in campo la loro esperienza sul territorio e hanno convintamene sottoscritto il patto.

Per quanto riguarda Vico Equense, era presente l’ass. Di Martino, l’attenzione si è ovviamente concentrata sul depuratore di Punta Gradelle ma anche sul paradiso marino del Banco di Santa Croce. L’associazione Cousteau, rappresentata da Emilio Cangiano, e la Lega Navale con Silvio Tommolillo, hanno ribadito la necessità di creare finalmente un regolamento per disciplinare le immersioni subacquee che quotidianamente vengono effettuate presso il Banco, in numero troppo elevato e senza controllo. C’è il rischio che il delicatissimo ecosistema del sito subisca dei danni irreversibili. L’assessore Di Martino ha sottoscritto il patto con le associazioni e ha garantito che attiverà tutte le procedure per predisporre la gestione e il controllo del Banco di Santa Croce. Ha glissato l’argomento sulle spiagge libere, ma si è impegnato a stringere un accordo con l’Associazione Marevivo al fine di attivare un piano di monitoraggio costante delle acque marine di Vico Equense.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nelle foto: Paolo Santalucia, EcoOonda. L'Ass. di Vico Equense Antonio Di Martino
Foto di Maria D'Ordia

Nessun commento: