venerdì 12 marzo 2010

Tratto dal web

Siamo perfettamente d'accordo con l'appello dell'Ispettore Esposito, responsabile dell'Unitre di Vico Equense. La sua civilissima esposizione dei fatti, puntuale e molto corretta, è degna di attenzione e riscontri. Siamo consapevoli che la SS Trinità sia un bene del territorio, profondamente legato alla storia culturale di Vico, centro nel quale la SS Trinità ha promosso la formazione di generazioni di bimbi e adolescenti. Ed è giusto che si chiedano chiarimenti a chi sta operando per le nuove prospettive del monumento più caro alla collettività vicana. Chiedere e ascoltare è il modo più civile che io conosca per sapere come stanno i fatti. Poi si può non essere d'accordo e proporre alternative. E questo è doveroso quando si hanno dei dubbi. Senza alzare barricate prive di scienza e coscienza.
Tratto dal web pubblichiamo un documento dell'Isp. Enzo Esposito.

E´ patrimonio del Ministero P.I. l´immobile (XVI sec.) e beni fondiari annessi denominato "SS. Trinità e Paradiso" (via Filangieri, Vico Equense - Na) con la ragione sociale di educandato femminile, convitto e istituto Magistrale Parificato con annesse scuola elementare e materna private. La gestione, controllata dall´Ufficio scolastico regionale, è di un Consiglio di Amministrazione di tre membri, con durata triennale, di nomina del Ministro P.I., su proposta del Dirigente scolastico regionale. L´Ente ha cessato nel 1996 l´attività scolastica e ha contratti di locazione, degli ambienti di cui dispone nel complesso, con l´amministrazione comunale, l´amministrazione provinciale ed altri soggetti, per sedi scolastiche, uffici, centri sociali ed esercizi commerciali. Gli introiti sono o sono stati sotto controllo giudiziario per la necessità di soddisfare una situazione debitoria, per sentenze passate in giudicato, a favore di creditori docenti che prestarono opera con trattamento economico inferiore ai minimi tabellari negli anni dal 1950 in poi. Anche l´Inps vantava un cospicuo credito per il mancato versamento degli oneri previdenziali. Benchè controllati dal Provveditore agli Studi, i consigli di amministrazione succedutosi nel tempo dal 1950 in poi, hanno alienato parte dei beni, conceduto in comodato gratuito altri, assumere personale in nero e dismettere le attività scolastiche che sono l´unica ragione sociale dell´Ente. L´edificio, danneggiato dal terremoto del 1980, dopo gli interventi urgenti per salvaguardarne la statica, svuotato di mobili antichi e attrezzature, è ancora in attesa del ripristino di parte degli ambienti (es. cappella) e versa in un avvilente degrado per l´impossibilità di disporre la benchè minima manutenzione per mancanza assoluta di risorse finanziarie. Il Comune è intervenuto con opere di manutenzione straordinaria su una parte dell´edificio di cui ha la locazione per un contratto di diciotto anni, da destinare a scuola di formazione per imprese. L´Amministrazione comunale chiese fin dal 1996 (sindaco il sen. Carlo Fermariello) al Ministero dell´Istruzione la cessione del patrimonio con l´impegno di assumere gli oneri pregressi, allo scopo di farne un centro culturale, conservandone la destinazione d´uso. La richiesta fu ribadita dall´Amministrazione Dilengite. Nella Legge finanziaria del 2008 fu autorizzata l´alienazione dei cessati educandati femminili di cui farebbe parte anche l´Istituto equense. Nel 2008 l´Unitre prese l´iniziativa di una sottoscrizione pubblica per l´acquisizione dell´Istituto al patrimonio comunale. Presentata all´Amministrazione comunale non si sono avute risposte. L´attuale consiglio di Amministrazione ha assunto iniziative che preoccupano l´opinione pubblica ma di cui si sa ben poco. Riteniamo che sia l´Amministrazione dell´Istituto che l´Amministrazione comunale dovrebbero sentire il dovere di informare la cittadinanza sullo stato dell´arte e sui loro programmi. L´Unitre chiede ai cittadini consapevoli e responsabili di unirsi ad essa in questa elementare richiesta. L´informazione in questo caso è doverosa ed è un diritto della cittadinanza. (Enzo Esposito, presidente dell'Unitre)

Consapevoli di quanto a tutti stia a cuore la sorte della SS Trinità, la proposta dell'ispettore ci sembra condivisibilissima e auspichiamo che venga messa in essere dalle persone interessate. A questo proposito ci piace puntualizzare che il cons. Cardone ha già presentato al sindaco una richiesta ufficiale di incontro e di chiarimento su questo importante tema. L'informazione è doverosa ed è un diritto della cittadinaza!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Prima fate l'astep e poi scappate con la coda tra le gambe alla prima difficoltà?

mariad ha detto...

Aggiungo che il sig. Di vuolo delle spegazioni alle mie domande le ha date. Non mi risulta che altri gliene abbiano chieste prima di saltare alle conclusioni.

Anonimo ha detto...

sei come il punteruolo rosso , dove passi tu si ammosciano le palme.va cac

franco cuomo ha detto...

NOOOO Mariaaa!! E che diamine ma che spiegazioni ha dato il sig. Di Vuolo. Il sig. Di Vuolo ha detto solo quello che intende fare e sta già facendo!!!! E che diamine!!! Io vorrei vedere se faccio le proposte chi le accoglie!!! Quelle che ho fatto a te. Ma smettiamola vi prego!Che chiedo al sig. Di vuolo che non abbia già predisposto.Ma questa è proprio una chiusaura bellla ebuona. A questo punto devo dire fatevele voi le domande e fatevi pure voi le risposte. No! Non è cos' che si fa!

Anonimo ha detto...

hahaahahahhah pur di difendere zeppolino e company litighi con Franco Cuomo. Vergognati.

Anonimo ha detto...

Ladra di parole!!!! Sai benissimo da quale blog è stato pubblicato l'articolo, non fare la finta tonta.Ladra di parole.

Anonimo ha detto...

Ma questo è stato pubblicato da Vico Equense on line. Perché non hai citato la fonte?

Anonimo ha detto...

Sicuramente Cessorosso non farà mai informazione corretta