venerdì 17 gennaio 2014

Di Matteo Renzi e del martellamento infinito


Ogni giorno Matteo Renzi sferra un colpo potentissimo al Governo. Poi, negli intervalli, passa da un appuntamento all'altro con i leader di tutte le forze politiche, Fratelli d'Italia e Berlusconi compresi, e non si fa mancare quattro chiacchiere con Napolitano.
La scusa per tutti questi contatti è che bisogna trovare convergenze per le novità che lui ha messo sul piatto, legge elettorale con annesse riforme importanti, "valide per 20 anni", piani sul lavoro, diritti civili ed altro.
Mentre lo sento parlare alla direzione nazionale del pd resto però alquanto perplessa.
Resto perplessa perchè?

1) Dice che non sta per niente tirando i piedi a Letta, ma ammette convintamente che in questi mesi si è perduto tempo. Dice che il Governo può andare avanti ma deve fare un cambio di passo. Queste affermazioni contraddittorie dovrebbero essere più complete. Per esempio bisognerebbe spiegare: come fa Letta a cambiare passo su argomenti quali la legge elettorale, la sparizione del Bicameralismo Perfetto e la modifica del Titolo V della Costituzione, che alle forze di maggioranza stanno di traverso nello strozzo? Il segretario possiede una formula magica che riesce a sciogliere tutti i nodi e l'ha svelata a Letta che si rifiuta di pronunciarla? Perché, e Renzi lo sa benissimo, la maggioranza così come si compone adesso, ma anche l'opposizione, non è assolutamente omogenea su queste cose e sarà già un miracolo se riuscirà a formulare solo una uova legge elettorale. La quale, sicuramente, non può solo rispondere ai desiderata del Segretario ma deve essere accettabile per tutti. Anche i partitini purtroppo in questo momento hanno voce in capitolo. Che si fa, li si cancella o li si mette all'angolo? E come?

2) La maggioranza, col pd maggiore azionista, è ampia e sicuramente potrebbe legiferare ma è disponibile a farlo in un clima politico tanto ballerino quanto infido? E questo continuo martellare non è irritante e addirittura un freno? Chi è disponibile a regalare a Renzi dei successi politici? Chi vuole ammettere che l'agenda la sta dettando lui e che le cose si fanno grazie al suo incessante martellamento?

3) Le proposte di Renzi somigliano a un cartello elettorale, avrebbero maggiore senso se fosse tutto impostato in questa direzione, posto che questo Parlamento non riuscirà a fare nemmeno un terzo di quanto chiede il Segretario. Ma un cartello elettorale da fare con chi? Questa è una incognita sulla quale Renzi non si pronuncia mai. Ammesso che si faccia una nuova legge elettorale, senza una riforma costituzionale che prevede il Presidenzialismo, il pd da solo, nonostante Renzi, potrebbe anche restare al palo. A meno di un premio di maggioranza anche per il Senato, molto simile a quello che la Corte Costituzionale ha ritenuto illegittimo. E' per questo che il nostro segretario non dice chiaramente che questo governo fa schifo, che è contro natura e che deve al limite fare una nuova legge elettorale e poi andarsene a casa? Sa benissimo che tutta la sua sfrontata freschezza non servirebbe a niente e che una nuova sconfitta potrebbe stare dietro l'angolo? Specialmente nella consapevolezza che al momento partner con quali condividere la strada non ce ne sono?

Insomma Matteo, davvero ti illudi che tutti pendano dalle tue labbra? Questa continua guerra che fai a Letta, che a Napoli si traduce col detto "Votta 'a petrella e annosconne 'a manella", sei sicuro che sia la strada giusta per il successo? Come questa smania di avere Berlusconi come interlocutore privilegiato? Ti faccio un'ultima domanda: se Letta si stufa e ti manda a quel paese che si fa? E' vero che la politica coi se non si deve mai fare. Però il Presidente qualcosina già te l'ha detta, no? Tu saresti pronto comunque?

Nessun commento: