venerdì 2 settembre 2011

Vico Equense. Gennaro Cinque diserta il Consiglio Comunale: “So di aver sbagliato a non presentarmi, ma la minoranza esagera nei toni senza conoscere i fatti!”

“Non ero in giro a spegnere incendi. Dilengite lo sa benissimo, il fuoco a Moiano era già spento. Quindi è stupido fare del sarcasmo!” E’ un fiume in piena Gennaro Cinque al telefono. Ed è consapevole di aver fatto una brutta figura assentandosi dal Consiglio Comunale nel quale doveva presentare la nuova Giunta. Ma non accetta i toni accesi usati dalla minoranza:” Ho fatto una scorrettezza e me ne scuso, ma non mi sento né un ras né uno strafottente! Ho avuto una discussione intensa con alcune persone, mi sono arrabbiato perché a me piace mantenere la parola data e dover ancora discutere a pochi minuti dall’apertura del consiglio lo trovo intollerabile. Quindi nessuna prevaricazione da parte mia. Invece di fare illazioni qualcuno dovrebbe imparare a sapere di cosa parla!”
Non dice però il Sindaco chi lo ha fatto arrabbiare, mantiene uno stretto riserbo. Quanto al “giallo” Migliaccio assicura:” L’avvocato Migliaccio è in Russia, tornerà a fine settimana e sarà assessore e vice-sindaco, come ho già comunicato. Gli altri nomi sono quelli comunicati in Consiglio, e cioè Antonio Di Martino, Marinella Cioffi, Giuseppe Ferraro e Giuseppe Russo. La giunta è varata ed è già operativa. Per quanto riguarda le deleghe a fine settembre saranno tutte assegnate”.

Lo sfogo di Gennaro Cinque nasce dalle accuse molto pesanti che la minoranza gli ha mosso quando, durante il Consiglio Comunale, si è accorta che il sindaco, rieletto a giugno con percentuali bulgare, non aveva intenzione di partecipare e comunicare di persona i rappresentanti della nuova giunta nonostante siano trascorsi ben tre mesi dalle elezioni. Ne è nato un putiferio finito con la caduta del numero legale per abbandono della minoranza e di qualche consigliere di maggioranza spazientito forse dall’atmosfera diventata incandescente. “Sono stato persino convocato dal Prefetto su richiesta di Aldo Starace”, continua Cinque, “per spiegare i motivi per cui ho voluto prendere tempo a fare la Giunta. Il Prefetto ha però capito benissimo che la mia voluta lentezza non ha niente a che vedere con i presunti ricatti, come insinua qualcuno in minoranza. Oggi le regole dell’amministrazione comunale sono cambiate, bisogna accorpare gli assessorati e questo implica anche dei cambiamenti a livello dirigenziale. Io ho bisogno di una macchina comunale che sia efficiente e non posso permettermi di mettere su un apparato con delle disfunzioni che alla fine ricadono sui cittadini.” Cinque si riferisce soprattutto ai debiti accumulati negli anni dal Comune dovuti soprattutto ai numerosi contenziosi con ditte in appalto. Procedure aperte e “rimaste appese” per anni che fanno lievitare l’esborso di danaro. “Tutte cause perse per le quali si è ricorso in Appello e in Cassazione e addirittura in Consiglio di Stato,” - dice spazientito il Sindaco. “Le cifre iniziali diventano enormi con il passare del tempo e questo non deve più accadere. Voglio che gli appalti e i contratti siano chiusi al massimo in tre mesi. Oggi le ditte hanno uffici legali agguerritissimi e bisogna fronteggiare ogni evenienza con competenza e professionalità.” Quanto ai debiti accumulati dal Comune, Gennaro Cinque è chiaro” Sono frutto di anni e anni di amministrazione, mica li ho fatti solo io?”

Durante il Consiglio Comunale, è avvenuto un altro fatto importante. Pasquale Cardone, ex consigliere del PD, ha diffuso un volantino nel quale si accusava tutta la minoranza, specie quella di centrosinistra, di non aver nemmeno fatto una interrogazione relativa alla prossima installazione delle antenne per la telefonia, disattendendo le 1500 firme raccolte contro questa decisione. Secondo il consigliere Natale Maresca sull’argomento stanno invece lavorando bene sia Aldo Starace che la Prof.ssa Scaramellino e Cardone farebbe bene a tacere, vista la sonora bocciatura elettorale. Il Sindaco su questo è stato lapidario:” Le antenne, soprattutto quella sul vecchio Municipio, non costituiscono alcun pericolo per i cittadini, anzi serviranno ad eliminare quella di Montechiaro di maggiore potenza. Sono uno dei successi di questa amministrazione.”

Un altro punto importantissimo per Gennaro Cinque è quello delle politiche sociali, sull’argomento è davvero incontenibile:” Bisognerà spiegare bene quali sono le motivazioni per le quali volevo uscire dal Piano Sociale di Zona. Il Comune ha perso il ricorso intentato dalla Cooperativa Prisma rappresentata da De Angelis e dovrà rientrare nel piano, ma De Angelis garantirà le stesse prestazioni che adesso io riesco a garantire ai disabili di Vico Equense? Non credo proprio, visto che riusciamo a dare assistenza a 11 disabili minori contro i quattro che con il piano sociale portavamo a Sorrento.” E anche per quanto riguarda la raccolta differenziata il Comune ha risparmiato la bellezza di 340.000 € senza aumentare la Tarsu. Insomma sia chiaro che non sono pregiudizialmente contrario alla cooperazione tra comuni, ma pretendo che almeno si abbiano dei vantaggi economici per i cittadini e delle prestazioni ottimali. Se ho fatto delle scelte avevo le mie buone motivazioni. Si leggano le carte, si venga a verificare se quello che dico è vero. Non dico che si debba essere per forza d’accordo con le mie scelte ma che perlomeno si parli conoscendo le cose e non per partito preso. Anche perché a me della politica interessa poco, faccio il Sindaco per volontà popolare e mi occupo del benessere della mia città. La minoranza e i miei denigratori venissero in Comune a verificare gli atti invece di sbraitare contro di me.”

A Vico Equense permane dunque una situazione politica incandescente, anche nel centrosinistra che ha subito una clamorosa sconfitta alle amministrative di maggio. E, come accade per tutte le sconfitte, c’è un rimpallo delle responsabilità. Se a chiacchiere si continua a invocare l’unità politica, nei fatti l’opposizione continua a dilaniarsi cercando al suo interno una leaderchips riconosciuta da tutte le sue componenti. Un cane che si morde la coda insomma, mentre Gennaro Cinque, nonostante le infinite diatribe interne, serenamente afferma:” Io non ho nessun problema. Continueremo il lavoro iniziato e faremo ancora meglio che nel passato. In fondo tre mesi senza Giunta non hanno pregiudicato nulla. Starace la smetta di venire in Comune a ironizzare su tutto e facesse delle proposte serie. Sono sempre disponibile ad ascoltare lui come chiunque abbia qualcosa di buono da proporre.”
Maria D’Ordia  per Il Gazzettino Vesuviano
Nelle foto: in alto i consiglieri di opposizione, in basso Gennaro Cinque 

8 commenti:

Natale Maresca ha detto...

Smentisco di aver mai pronunciato la frase che mi viene attribuita sull'ex consigliere Cardone. E' una frase totalmente inventata che non è mai uscita dalla mia bocca, nè in occasioni pubbliche e neppure in corso di colloqui privati. E' assolutamente priva di fondamento. Non fa parte del mio costume, della mia cultura, della mia formazione invitare nessuno a tacere le proprie idee. Ho invece espresso delle severe critiche politiche nel corso di colloqui privati con iscritti del PD sull'iniziativa del signor Cardone, ai quali ho ribadito la mia fiducia al lavoro che Claudia Scaramellino ed Aldo Starace stanno facendo sulla faccenda delle antenne.
Sarebbe il caso che, in futuro, gli estensori di articoli che riguardano la politica vicana, siano più attenti nel riportare frasi o dichiarazioni lontano dal vero.

mariad ha detto...

Caro Natale la frase non è virgolettata. Non ho riportato alcuna tua dichiarazione, tantomeno falsa. Ho semplicemente riassunto alcune tue considerazioni del tipo: Cardone prima era consigliere ma ora a che titolo parla?
In genere sono molto attenta a quanto scrivo, non mi invento mai nulla, dovresti saperlo. Questo tuo continuo sottolineare è cmq abbastanza inopportuno. Avresti potuto, in qualità di Consigliere Comunale di opposizione, o di minoranza se ti piace di più, rispondere alle dichiarazioni del Sindaco che mi sembrano molto più degne di nota rispetto a tutto il resto.
Un saluto

Natale Maresca ha detto...

Egregia signora D'Ordia lei mi attribuisce una dichiarazione falsa ed inventata di sana pianta, seppure non virgolettata. La invito formalmente alla smentita. Le chiedo di essere più attenta per il futuro. La invito infine a non interpretare il mio pensiero. Aggiungo che il mio commento ha riguardato questo solo aspetto del suo articolo perchė Pasquale Cardone, cui sono legato da una comune passata positiva militanza politica, mi ha espresso con forza il suo rammarico. E gli dovevo questa replica. Infine, ripeto, non è mio costume invitare chicchesia a tacere, tantomeno chi esprime le proprie idee anche quando non le condivido ed anche quando vengano espresse in modo che non condivido.

mariad ha detto...

Egregio dott. Maresca io nn smentisco nulla. Se lei ha avuto un chiarimento con Cardone mi fa piacere, ciò nn toglie che il senso di alcune sue affermazioni avevano il significato che io gli ho attribuito. Non sono tenuta a dirle quali sono le mie fonti, ma le assicuro che sono assolutamente attendibili.
Mi spiace che lei tutte le volte mi accenda un pippone...

franco cuomo ha detto...

"Cardone prima era consigliere ma ora a che titolo parla?" , ammettendo che Natale lo abbia detto, non è la stessa cosa di invitare qualcuno a tacere. Cmnq questo articolo te lo ripeto,anche se non mi pubblicherai, è semplicemente indecente, perchè Gennaro Cinque ha dichiarato un sacco di menzogne, che mi farà piacere smentire. Solo con te può fare la parte del buon guascone. E' da tempo che penso che tu stai dalla sua parte, e per come hai " confezionato" l'articolo ora ne sono più che certo e le tue fonti, credo di aver capito ormai quali sono. Però quando ci incontreremo, per piacere, chiedimi solo del tempo metereologico, perchè di politica con te io non parlerò mai più.

franco cuomo ha detto...

"avevano il significato che io gli ho attribuito"
maria ermeneutica...appunto!

mariad ha detto...

azz io per aver interpretato una frase sarei ermeneutica...
franco interpreta dei comportamenti... come dovrei definirlo?
Non sono nè la potavoce nè un'amica del sindaco. Non potrei esserlo per la totale differenza che c'è tra me e Gennaro Cinque nell'intendere il modo di fare politica e di amministrare la cosa pubblica. I miei infiniti articoli ne sono una lampante dimostrazione. Mi definisco altresì una semplice cronista di politica paesana e pubblico in modo del tutto corretto e trasparente le voci che registro e che mi sembrano degne di nota.
Non ho criticato nell'articolo le parole del dott. Maresca nè mi voglio mettere a fare rimpalli del tipo l'hai detto non l'hai detto e quando l'hai detto e con chi, ma se ho scritto delle cose ne avevo ben donde.
Apprezzo l'opera del dott. Maresca che si sta prodigando per cercare di riunire le varie anime del centrosinistra a Vico Equense e mettere su una opposizione qualificata. Ma il metodo non mi convince quando si vuole esrcitare una qualche forma di censura o di intimidazione personale nei miei confronti.
Egregio dott. Maresca le conviene rivolgersi solo alle testate da lei predilette con dei banali, mi scusi, e scontati comunicati stampa, non dissimili, tutto sommato, da quelli del suo sindaco che ci racconta quanto sia bello il mondo solo perchè c'è lui.
un saluto

Anonimo ha detto...

Ecco la sinistra di questo paese diatribe da condominio e il barbaro ingrassa e si prende gioco di tutti noi. Se si continua di questo passo rassegnamoci ad una opposizione lunga lunga lunga.