giovedì 29 settembre 2011

Vico Equense: Elettrosmog - NO GRAZIE! Considerazioni sulle antenne di Silvio Tommolillo

"In questi giorni ho ricevuto in copia il carteggio con le relative autorizzazioni e relazioni tecniche dell’installazione delle antenne di telefonia mobile sul tetto della Casa Comunale.
Due documenti hanno richiamato la mia attenzione il 1° l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dagli Uffici Tecnici del Comune servizio urbanistica , il 2° la Tabella 2 “ risultati di misure di fondo” eseguite dal tecnico incaricato dalla Vodafon per conto di tutti i tre gestori delle antenne.
Andiamo per ordine. Del primo documento l’Autorizzazione Paesaggistica le motivazioni sono un vero esempio di professionalità. Riporto testualmente “alla luce della relazione paesaggistica e della fotosimulazione prodotta, prevede un adeguato mascheramento degli elementi tecnologici e la dissimulazione degli stessi nel parametro murario esistente della predetta altana con tonalità identiche a quelle degli intonaci esistenti”.
Un vero capolavoro !! In sintesi e in parole semplici: le antenne hanno lo stesso colore della torre della casa comunale e quindi bene si mimetizzano nell’ambiente , quindi non si vedono.
Cosa vuol dire che puoi fare quello che vuoi basta che non lo fai vedere. E’ la teoria del mimetismo, basta nasconderti e tutto va bene. Sono riusciti nel compito dove esperti giuristi e politici di rango e meno non sono riusciti LEGITTIMARE L’ILLEGITTIMO
Tutto ti è permesso anche costruire sulla Cupola del Brunelleschi ( per fortuna non è a Vico) purché non si vede, che sia ben mimetizzato. Un teoria così affascinante e innovativa che ha folgorato la Soprintendenza che senza battere ciglio prontamente autorizza l’intervento.
La Soprintendenza certo non è nuova a questi richiami, basti pensare all’ascensore di Villa Paradiso, purché sia in vetro, non si vede, o alla strada di cantiere della Marina di Seiano, la copertura del viadotto con pietre a faccia vista , ma anche una buona imitazione va bene tanto non si nota. Penso che questa struttura ministeriale, anche dopo la ristrutturazione dell’anfiteatro di Pompei con cemento e marmi, sia proprio un Ente Inutile. Promoviamo una petizione al Governo , nella sua affannata ricerca di taglio dei costi per far fronte alla grave crisi del Paese di sopprimerlo.
il 2° documento: il tecnico ing. Emanuele Migliari preposto alla relazione di conformità previsto per legge per la misurazione dei campi elettromagnetici generati da impianti di telefonia, si reca a Vico Equense non se lui o un suo collaboratore con tutto il pesante carico della sua strumentazione per adempiere al suo mandato , misurare i livelli dei campi magnetici in loco.
Cosa succede che il giorno 13 dicembre 2010 ore 11, 15 si reca Vico Equense e con grande stupore trova una città deserta. Non c’è nessuno, bussa freneticamente alla porta dei vari condomini e case ma nessuno risponde, via S.Ciro 2 uno stabile di sei piani svuotato, al Vico Stella erano partiti tutti.
Quei pochi che ci sono gli negano l’accesso si dice che i gestori dell’ Hotel Aequa non solo non l’ho fatto entrare ma peggio gli hanno aizzato il cane contro, è noto inospitalità dei Vicani, come anche l’abitudine di recarci in massa nel periodo di dicembre in montagna a sciare .Per noi di Vico le vacanze bianche sono irrinunciabili. Quindi sconfortato inizia il suo lavoro nel più triste silenzio e solitudine .
Lancio una proposta alla Vodafon e altri gestori di telefonia in futuro l’incarico datelo ai GOSTBUSTER forse saranno più efficienti."

Silvio Tommolillo- SEL- Sinistra Ecologia e Libertà
Nella foto Silvio Tommolillo


mercoledì 28 settembre 2011

Vico Equense – Politiche Sociali e antenne della telefonia mobile ancora al centro dell’attenzione

Continua lo scontro sulle politiche sociali. Ad alimentarlo ci sono un funzionario del comune, Arturo Manganaro, e il Vicepresidente della Coop.Gesco Michele De Angelis. Il botta e risposta tra i due ha per oggetto soprattutto l’uscita del Comune di Vico Equense dal Piano Sociale di Zona, ma si allarga anche a tutta una serie di questioni che sanno troppo di carte bollate e procedure giuridiche infarcite di molte opinioni personali e pochi fatti oggettivi. Secondo Arturo Manganaro le attività intraprese dal comune grazie all’assegnazione diretta alle cooperative sociali sono migliori di quelle erogate dal Piano Sociale di Zona e coinvolgono, secondo i suoi dati, un numero maggiore di assistiti. Manganaro dice che si è ottimizzata la spesa e si sono evitati gli onerosi esborsi della burocrazia. Secondo Michele De Angelis invece il comune ha fatto un errore gravissimo in quanto non usufruirà più dei contributi regionali destinati ai comuni consorziati nei Piani Sociali di Zona e vedrà diminuire costantemente tutti i finanziamenti regionali sulle politiche sociali sottoposti alla nefasta scure della crisi economica in atto. A pagarne le conseguenze saranno, secondo De Angelis, solo gli assistiti.

Di fatto i tagli ci sono e, come afferma De Angelis, sarà difficile trovare risorse per sostenere efficientemente le politiche sociali fuori dal sicuro guscio del PSZ che garantiva un flusso di finanziamenti stabile nel tempo. Già da quest’anno per esempio la Regione Campania non finanzierà i 60.000 euro destinati al Comune di Vico Equense. E vanno nei debiti fuori bilancio i 50.000 e spiccioli euro che il comune dovrà rimborsare al Piano Sociale di Zona per le prestazioni ricevute nel 2010, soldi dirottati verso le cooperative sociali del territorio di Vico Equense scelte dal Sindaco Gennaro Cinque con affidamento diretto.
Sulla illegittimità dell’affidamento diretto la Gesco ha vinto un ricorso al TAR, ma l’amministrazione comunale di Vico Equense non ha fatto marcia indietro. Continuerà a usufruire dell’assistenza garantita dalle cooperative sociali fino al 30 settembre per non interrompere il servizio e lasciare senza assistenza anziani e disabili anche molto piccoli. La diatriba avrà termine solo dopo che sarà finito l’iter giudiziario e si attende l’esito del contro-ricorso intentato dal Comune al Consiglio di Stato. Che non abbia però alcuna intenzione di tornare sui suoi passi l’amministrazione comunale l’ha dimostrato approvando le nuove Linee Guida sulle politiche sociali che segnano l’abbandono definitivo del Piano Sociale di Zona, nonostante tutte le incognite che questa scelta potrebbe comportare.

Rimane caldo anche il tema delle antenne per la telefonia. Si è già costituito un comitato di cittadini che non ci sta ad avere due o tre antenne di fronte alla finestra di casa e si prepara a dare battaglia con un ricorso al TAR. La protesta sta crescendo anche nelle frazioni alte, nuove antenne sorgeranno a Massaquano, Ticciano e Faito. Sel e Vas hanno iniziato una campagna di sensibilizzazione per informare la cittadinanza sui pericoli alla salute che potrebbero nascere a causa delle onde elettromagnetiche. Nel frattempo, nonostante una manifestazione popolare sotto il palazzo del vecchio comune e la promessa del Vice Sindaco Benedetto Migliaccio di rimuovere le antenne installate sulla torretta dell’orologio, le antenne sono rimaste al loro posto. Se ne riparlerà nel prossimo consiglio comunale, all’ordine del giorno il tema è in discussione su proposta del Consigliere della minoranza Dilengite.

Secondo il Sindaco non ci sono pericoli per la popolazione e anzi con le nuove antenne si diminuirà la quantità di onde elettromagnetiche nell’ambiente. Non ne sono convinti i cittadini impegnati nella battaglia e di fatto la questione non è stata assolutamente chiarita in quanto i dati a disposizione sono confusi e di non facile lettura. Rispetto a questo argomento da parte dell’amministrazione comunale, è mancata una capillare e puntuale informazione su di un tema molto sentito dalla popolazione. Ci sono solo le paterne rassicurazioni da parte del Sindaco Cinque che si dichiara paladino della salute pubblica. In realtà le sue affermazioni non sono avallate da azioni concrete che facciano sentire al sicuro da pericoli. Non c’è al momento una commissione di esperti, amministratori e cittadini aperta al confronto. Non esiste alcun organismo comunale deputato a controllare che le emissioni non sforino il livello di sicurezza, non esiste, insomma, nessuna garanzia che le antenne non saranno nocive alla salute. E gli atti depositati in comune sono di difficile accesso. Nonostante i 15.000 euro spesi per ottimizzare il sito del Comune e mettersi in regola con la trasparenza degli atti, non si trovano in rete relazioni, pareri degli enti preposti, termini del contratto con i gestori della telefonia mobile né quant’altro può essere utile a capire bene tutti i termini della questione.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nelle foto: Michele De Angelis, l'antenna sulla torretta dell'orologio

martedì 27 settembre 2011

Vico Equense-Itinerario turistico tra antiche mulattiere, pascoli bovini e sapori tipici

Continuano gli itinerari turistici promossi dalla Pro Loco di Vico Equense: domenica 2 ottobre 2011 l'associazione ripropone una passeggiata naturalistica dalla vista mozzafiato in grado di coniugare molteplici aspetti: architettura rurale, natura e sapori tipici.

Si "marcia" partendo dal casale di Preazzano attraverso un'antica mulattiera che conduce alla Villa Stevens-Vernier, un'antica fattoria (oggi dismessa) a servizio di u...n fondo a v...ocazione silvo-pastorale ed agricola. Per quanto riguarda l'origine di questo edificio, si racconta di una famiglia aristocratica, i Vernier, che, sfuggiti alla rivoluzione, trovarono rifugio in penisola sorrentina e costruirono verso la fine del XVIII secolo il palazzo o parte di esso. Successivamente l'edificio è passato nella proprietà della famiglia inglese Stevens, il cui cognome ha dato la denominazione alla villa rurale e all'intera area; nel 1958 fu acquistato dai Buonocore ed, infine, è passato in proprietà ai Cuomo-Buonocore.

Proseguendo attraverso il sentiero, dal sottostante nucleo di Preazzano si giunge alle quote più elevate del complesso di "Monte Comune" con la visita ai pascoli bovini dell'Azienda Agricola Cilento Lucia.

L'itinerario si conclude ancora una volta con i saluti "alla maniera Pro Loco"...per soddisfare i palati dei più golosi e curiosi è prevista la degustazione di prodotti tipici della Verde Fattoria, azienda casearia presente sul territorio vicano dal 1855.

Per info e prenotazioni:  3396471582

domenica 25 settembre 2011

Vico Equense, in mostra le macchine di Leonardo

L’esposizione sarà allestita nella sala polifunzionale dell’Istituto SS. Trinità e Paradiso dal 22 ottobre al 30 novembre 2011

La Città di Vico Equense ospiterà una mostra itinerante dedicata al Genio universale di Leonardo da Vinci. L’evento prenderà il via il prossimo ottobre ed è stato possibile grazie ad un accordo siglato tra il Comune e l’associazione OmpSi (osservatorio per il monitoraggio della pace e della sicurezza territoriale) in collaborazione con la Confederazione Internazionale dei Cavalieri Crociati di Malta. Più di venti macchine inventate da Leonardo da Vinci riprodotte in scala per il grande pubblico dal laboratorio di scenografia della Pusa University di Aleppo. Un imponente e singolare lavoro, eseguito con minuzia al fine di realizzare vere e proprie macchine, di grandi dimensioni, costruite con procedimenti speciali, che s’ispirano ai quattro elementi essenziali della vita: acqua, aria, terra e fuoco. Presentata per la prima volta nella provincia di Napoli, ha già riscosso nei luoghi, dove è stata esposta come Assisi, Ascoli Piceno, Giulianova, Avellino, etc, un grosso successo di pubblico. L’esposizione sarà allestita nella sala polifunzionale dell’Istituto SS. Trinità e Paradiso dal 22 ottobre al 30 novembre 2011. I visitatori potranno interagire con le macchine e metterle in funzione combinando così l’esperienza diretta del funzionamento con l’esplorazione dei principi fisici e meccanici utilizzati da Leonardo. Infatti, le Istituzioni promotrici summenzionate hanno messo a disposizione il loro supporto per la formazione di guide culturali volontarie da destinare all’evento (giovani laureandi/e o laureati/e in materie umanistiche). Tale collaborazione si concretizzerà in un numero di ore di formazione e nel rilascio di un attestato da parte dell’Università di Camerino o di Aleppo. “Tale progetto - chiarisce il Sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque – ha l’intento di promuovere attività a valore culturale rivolte in primo luogo ai giovani e alle scuole del territorio, ma anche dare un impulso alle attrattive turistiche locali. Cultura e turismo sono le risorse primarie della nostra economia, di conseguenza incoraggiare iniziative di particolare pregio che contribuiscono ad ampliare in maniera incisiva lo scenario complessivo e l’offerta culturale, favorisce la valorizzazione del nostro territorio.” Saranno, altresì, organizzati a corollario della manifestazione una serie d’iniziative e attività d’intrattenimento culturale (concerto di musica rinascimentale, evento di apertura e incontri/dibattiti a tema durante l’arco dell’esposizione).

info@gennarocinque.com

sabato 17 settembre 2011

Vico Equense - Antenne sì o no? E dove?

Mercoledì 14 settembre numerosi cittadini di Vico Equense hanno manifestato contro le antenne per la telefonia mobile, in particolare per quella installata sull'orologio del comune.  Mi sono meravigliata del fatto che nessuno ne abbia parlato, eppure la manifestazione che si temeva andasse deserta, ha avuto una sua rilevanza politica per  partecipazione. Infatti si erano associati alla protesta tutte le forze di opposizione presenti sul territorio che chiedevano all'amministrazione comunale di evitare l'installazione in pieno centro di Vico e l'adesione di molti cittadini c'è stata. Invece silenzio assoluto. 
Mentre si stava là, sotto il vecchio palazzo comunale, una delegazione formata da SEL, In movimento per Vico, Forza del Sud, VAS è stata ricevuta dal Sindaco, il quale, a quanto riferito da chi è salito su, ha detto che con le nuove antenne si abbasserà l'inquinamento da onde elettromagnetiche essendo queste di piccola potenza e inserite in una rete di segnali che complessivamente rendono l'ambiente più sicuro.
Inoltre il cono d'ombra oggi esistente fino oltre il Bikini e, dall'altra parte, nella zona tra Montechiaro e Meta, verrà coperto dal segnale di telefonia cellulare grazie all'antenna posta sul comune.

Rispetto alle antenne non ancora attive poste improvvidamente sulla torretta dell'orologio, il sindaco si è detto del tutto d'accordo con l'opposizione e già si è attivato per farle scomparire. Nel senso che le sposterà di qualche metro in un angolo meno impattante con l'orologio.
Si è fatto infine garante per la costituzione di una commissione che, quando le antenne andranno in funzione, rileverà l'eventuale pericolosità degli impanti.

Siccome queste cose mi sono state riferite da altri e non le ho sentite personalmente, chiedo se sono vere. Inoltre, avendo avuto garanzia che i consiglieri comunali di opposizione avrebbero comunque votato no alla richesta di approvazione della delibera al consiglio comunale che si è svolto il giorno dopo, e considerando che l'argomento non è stato poi nemmeno discusso, vorrei sapere se sono ancora validi gli argomenti sottoscritti nel manifesto.
Tanto, giusto per solidarietà a quanti hanno aderito alla manifestazione di cui allego qualche foto e per diritto di sapere quella manifestazione, alla fin fine, a cosa è servita.



venerdì 16 settembre 2011

Vico Equense – Consiglio Comunale, clima rovente e magro bottino per le minoranze

Giunta al completo e Sindaco presente. Comincia così l’adunanza consiliare per certi aspetti drammatica che si è svolta giovedì 16 settembre a Vico Equense. Alcuni punti all’ordine del giorno erano scottanti perché comprendevano argomenti oggetto di due manifestazioni popolari, cioè le antenne per la telefonia e il famigerato ascensore nella villetta Paradiso. Inoltre erano in discussione le nuove linee guida sulle politche sociali.

L’atmosfera è diventata subito incandescente grazie all’ostruzionismo della maggioranza che ha centrato tutti gli obiettivi lasciando sul campo morti e feriti. Unica convergenza all’unanimità quella sull’acquisizione al comune della SS Trinità. Bottino abbastanza magro per la minoranza, visto che una delibera uguale era già stata approvata l’anno scorso. Inoltre l’ordine del giorno è stato più volte sovvertito cambiando gli argomenti in discussione tanto che alla fine proprio quello sulle antenne per la telefonia è stato rimandato con il beneplacito di maggioranza e opposizione.

Ma andiamo con ordine. La neo-assessora Marinella Cioffi ha illustrato le nuove linee guida sulle politiche sociali: dall’assegnazione diretta alle cooperative sociali si passa alla gestione dei vaucher. In soldoni non è più la cooperativa a prendersi in carico anziani e disabili ma è il diretto interessato che sceglierà da un elenco l’assistenza che più gli aggrada beneficiando di un “buono” del comune che compenserà i costi.
Su questo punto la minoranza si è ribellata considerando macchinoso il processo di assegnazione delle prestazioni. Inoltre i costi sono ridicoli e poco dignitosi per i lavoratori, volontari o di altro tipo, che hanno diritto a un compenso allineato alle tabelle del ministero competente. Il consigliere Maresca ha parlato di possibile incentivazione del lavoro nero. Si è aperto un accesissimo dibattito sui compensi agli operatori. I rappresentanti del comune asserivano, tabelle alla mano, che i compensi sono superiori a quelli elargiti nel Piano Sociale di Zona.  Il Cons. Andrea Buonocore ha ribadito che il comune opererà un grande risparmio adottando le nuove linee guida sulle politiche sociali e che gli assistiti ne beneficeranno. Franco Lombardi ha invece intessuto le lodi del volontariato sempre scevro di soddisfazioni economiche.
La delibera è alla fine passata con il voto contrario della minoranza.
Solo dopo l’approvazione delle linee guida hanno parlato le rappresentanze invitate da Presidente del Consiglio De Simone. E’ stata però una sceneggiata abbastanza squalificante per tutti. Michele De Angelis, coop. Gesco vincitrice di un ricorso al TAR contro il comune, ha parlato di lavoro precario e mal retribuito per i futuri addetti. Ha anche annunciato un nuovo ricorso. Raffaele Pellegrino della coop “Il Delfino” ha posto l’accento sul sistema complesso che si sta mettendo in atto a scapito degli assistiti. Le cooperative operanti sul territorio hanno invece difeso la loro professionalità con toni risentiti e appassionati, rintuzzando chi insinuava che qualche assistito si era lamentato del loro lavoro. E’ sembrato di assistere a un duello tra chi era pro o contro il lavoro svolto dagli operatori scelti dal sindaco. Se ne sono lagnati con veemenza i consiglieri della minoranza Starace, Maresca, Scaramellino e Dilengite si è spinto a dire che il sindaco stava assumendo un comportamento sovversivo, falsificando le motivazioni del dissenso della minoranza.
C’è da rilevare, in termini di numeri, la domanda del consigliere di minoranza Francesco Saverio Buonocore, più volte ripetuta alla maggioranza, e cioè se il comune, uscendo dal Piano Sociale di Zona dovrà rimborsare 50.000 € per le prestazioni comunque ricevute. La domanda è rimasta senza risposta e ben presto, secondo Buonocore, ci si ritroverà con l’ennesimo “recupero debiti fuori bilancio”.

Sonora sconfitta per la minoranza di centrosinistra anche riguardo all’ascensore in villetta Paradiso. Starace, Maresca e Scaramellino hanno ribadito di voler preservare a tutti i costi l’integrità dello splendido sito risalente all’epoca fascista. L’assessore competente Benedetto Migliaccio, nella sua relazione, ha ricordato che il progetto è inserito in un più complesso piano di mobilità alternativa sul territorio e va approvato per non perdere il finanziamento. Ha tuttavia esposto, a nome di tutto il Consiglio Comunale, la volontà di apportare una variante al progetto per lasciare intatta la villetta Paradiso. I consiglieri Starace, Scaramellino, Maresca, pur apprezzando la buona volontà della maggioranza, hanno votato contro la delibera che non garantisce la salvaguardia di un bene cittadino di inestimabile valore. Soddisfatto invece Dilengite che ha ritenuto sufficienti le buone intenzioni della maggioranza e ha votato a favore.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"

giovedì 15 settembre 2011

Vico Equense - La Pro Loco torna nel Centro Storico tra monumenti e degustazioni

Sabato 17 settembre, dalle ore 9.30 alle ore 13.30, la Pro Loco di Vico Equense ripropone l'affascinante tinerario nel centro storico della cittadina vesuviana. Si parte dal Museo Mineralogico Campano del Complesso SS Trinità e Paradiso, vero gioiello scientfico. Segue la visita presso la Cattedrale della Santissima Annunziata e la Cappella dell'Assunta. La passeggiata riprende fino al vicino Castello Giusso, inserito nelle splendide e antiche vie, dove si sosterà nel magnifico giardino sul golfo di Napoli. Infine, presso la villa "La Quiete", si potranno degustare alcuni prodotti tipici locali.
Per prenotare gli itinerari della Pro Loco di Vico Equense, basta contattare:
cell. Pro Loco 339 647 1582
info@prolocovicoequense.it
http://www.prolocovicoequense.it/

Vico Equense - Scuola: aperta la nuova sede dell’Alberghiero. Scuola dell’obbligo in affanno per penuria di arredi scolastici.


Gli alunni dell’Alberghiero di Vico Equense hanno finalmente una nuova sede e lasciano le aule fatiscenti della S.S. Trinità. Da qualche giorno, infatti, funziona a pieno ritmo l’ex Villa Maria in via Raffaele Bosco, frazione di S. Vito. Ristrutturata completamente la nuova sede ospita 16 classi più una in allestimento. Completato anche il restauro dell’antico convento in via S. Maria del Toro: “Stiamo lavorando come matti, dice il preside Armando Izzo, affinchè gli alunni possano entrare anche nella sede storica al massimo entro tre settimane. Bisogna trasportare banchi e suppellettili e ripulire tutto nel più breve tempo possibile al fine di normalizzare l’attività scolastica di tutte le classi.” Nell’attesa, doppio turno al Vescovato e uffici e presidenza ancora nella S.S. Trinità.

L’ex Villa Maria ha subito una trasformazione radicale. Nel cortile antistante c’è un bel un campo di pallavolo. All’interno aule ampie e soleggiate, una sala per le riunioni e laboratori efficienti. Si temeva l’impatto degli alunni che in gran numero si spostano dalla stazione Circum fino a S. Vito, ma, almeno per il momento, non ci sono stati disagi. Attraverso stradine interne i ragazzi si sono spostati ordinatamente senza provocare intralcio alla circolazione. Anche l’ex convento di Via S. Maria del Toro ha cambiato totalmente aspetto: la vecchia facciata è tornata all’antico splendore e tra breve, come garantisce il preside Izzo, riprenderà a funzionare a pieno ritmo.

Se per gli alunni dell’Alberghiero si apre finalmente una nuova stagione, per quelli della scuola dell’obbligo non sono tutte rose e fiori. Cartellino rosso per Arola: la nuova scuola media è di là da venire. Dopo le lunghe e snervanti procedure giudiziarie, tra assegnazioni dell’appalto dei lavori di ampliamento revocate dalla magistratura e nuove assegnazioni, allo stato ci sono solo grandi cumuli di terreno intorno al vecchio fabbricato e del nuovo edificio da costruire a ridosso della scuola elementare non v’è ancora traccia. I lavori dovrebbero essere consegnati ad ottobre, almeno questo si legge sul cartellone affisso nel cantiere, ma questa scadenza sembra destinata a slittare di qualche mese. Disagi anche nelle aule dove mancano banchi e suppellettili. Analoga situazione nel plesso di Fornacelle dove la ripresa regolare delle attività scolastiche è ostacolata dalla mancanza degli arredi indispensabili.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nella foto: nuova sede dell'Alberghiero, edificio di S. Maria del Toro, lavori n corso presso la scuola elementare di Arola

martedì 6 settembre 2011

Vico Equenze - Il centrosinistra non demorde sulle antenne per la telefonia e ascensore di "Villetta Paradiso"

A pochi giorni dall'insediamento della Giunta, tra polemiche e abbandoni dell'Aula Consiliare, l'opposizione prepara il suo piano d'azione. Numerosi i fronti aperti sui quali darà battaglia al rieletto Sindaco Gennaro Cinque. Tra quelli più scottanti la prossima installazione di alcune antenne per la telefonia mobile, in particolare quella sul vecchio Municipio, e la costruzione di un ascensore nella roccia sotto Villetta Paradiso, uno dei luoghi più suggestivi e panoramici di Vico Equense. In campo i rappresentanti del pd che cercano di recuperare consensi, i consiglieri neo-eletti Aldo Starace, Natale Maresca e Claudia Scaramellino (In Movimento per Vico), la neonata sezione di SEL e l'associazione dei VAS.

Le intenzioni dei nuovi consiglieri Maresca, Starace, Scaramellino, per ora dominanti nell'opposizione di centrosinistra, sono serie, tanto che si è finalmente aperta la nuova sede per i giovani di fronte all'ospedale, in via Caccioppoli, nella quale verranno elaborate. di volta in volta, le strategie per fronteggiare l'assalto della corazzata Cinque al comando della città. Di gran lunga meno organizzato il pd, rimasto senza segretario dopo le dimissioni di Mario Taranto all'alba della pesante sconfitta elettorale, e alla ricerca di un futuro assetto.
Le forze di opposizione al momento cercano una strada comune anche se non è facile mettersi d'accordo. Le due liste civiche capeggiate da Aldo Starace hanno dissanguato il pd locale e le lacerazioni non si risaneranno facilmente a meno che la nuova leadership del partito vicano non sia rinnovata completamente per cancellare brutte storie di rivalità anche tra alleati alle elezioni e ricominciare daccapo. Al momento, pur dicendo sostanzialmente le stesse cose il Movimento e il pd non riescono a fare un manifesto o un’azione unitari. Un primo approccio Starace l'ha fatto con i dirigenti provinciali dell'inviso (a lui e al suo movimento) pd e probabilmente ci sarà un incontro per capire meglio quali sono le prospettive future.
Nel frattempo SEL e VAS pubblicano circostanziati manifesti sulla pericolosità delle antenne per la telefonia mettendosi al lato estremo dell'opposizione e dando l'idea di non voler avere mezze misure nel contrastare Gennaro Cinque e la sua Giunta. Chiedono mobilitazioni e azioni concrete di coinvolgimento popolare per uscire allo scoperto e andare oltre le semplici buone intenzioni e le dichiarazioni virtuali che proliferano su Facebook e in rete.

Quasi in risposta, anche se in forma del tutto autonoma, cè pronto un manifesto di "In movimento per Vico" per lanciare la campagna di mobilitazione popolare sull'ascensore di Villetta Paradiso. Nel manifesto è annunciato un sit-in sulla costruzione dell'ascensore che dovrebbe collegare Vico Centro direttamente alla Marina di Seiano. I cittadini, grazie all'allestimento di una simulazione rimovibile, potranno rendersi conto dell'impatto reale della cabina che dovrà ospitare l'ascensore e potranno, attraverso un questionario, dire la loro opinione e fare la loro proposta su tre opzioni: evitare la costruzione dell'ascensore, spostarla oppure lasciarla così com'è in progetto.

Su questi argomenti Gennaro Cinque a suo tempo è stato chiaro. Il progetto dell'ascensore è già approvato e finanziato. Cambiarlo o eliminarlo significa perdere 1.500.000 di euro. Tra l'altro qualcuno asserisce che l'area alla base del costone, di propietà di un ex consigliere, sia stata già donata al comune per facilitare l'iter burocratico.
Anche sulle antenne non sembrano esistere dubbi per il Sindaco. Eppure il comitato "Cittadini per Vico" aveva raccolto prima delle elezioni circa 1.500 firme di dissenso. Ma, come accade ormai da troppo tempo, Gennaro Cinque non viene a patti con le minoranze e va dritto per la sua strada. Indifferenza per chi non lo ha votato e sicumera stanno alla base del suo modo di fare, ma bisogna pur riconoscere che per ora non ci sono i presupposti per fargli cambiare metodo. Iniziative che non siano di pura contrapposizione non se ne vedono. Nè sembra intenzionata la cittadinanza a fare mobilitazioni o azioni di protesta bipartisan su argomenti di interesse generale. Almeno per ora e probabilmente fintantoché tra cittadini e sindaco il gioco vale la candela.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
Nelle foto: la torretta dell'orologio sul vecchi Municipio, la Villetta Paradiso sede del futuro ascensore.

venerdì 2 settembre 2011

Vico Equense. Gennaro Cinque diserta il Consiglio Comunale: “So di aver sbagliato a non presentarmi, ma la minoranza esagera nei toni senza conoscere i fatti!”

“Non ero in giro a spegnere incendi. Dilengite lo sa benissimo, il fuoco a Moiano era già spento. Quindi è stupido fare del sarcasmo!” E’ un fiume in piena Gennaro Cinque al telefono. Ed è consapevole di aver fatto una brutta figura assentandosi dal Consiglio Comunale nel quale doveva presentare la nuova Giunta. Ma non accetta i toni accesi usati dalla minoranza:” Ho fatto una scorrettezza e me ne scuso, ma non mi sento né un ras né uno strafottente! Ho avuto una discussione intensa con alcune persone, mi sono arrabbiato perché a me piace mantenere la parola data e dover ancora discutere a pochi minuti dall’apertura del consiglio lo trovo intollerabile. Quindi nessuna prevaricazione da parte mia. Invece di fare illazioni qualcuno dovrebbe imparare a sapere di cosa parla!”
Non dice però il Sindaco chi lo ha fatto arrabbiare, mantiene uno stretto riserbo. Quanto al “giallo” Migliaccio assicura:” L’avvocato Migliaccio è in Russia, tornerà a fine settimana e sarà assessore e vice-sindaco, come ho già comunicato. Gli altri nomi sono quelli comunicati in Consiglio, e cioè Antonio Di Martino, Marinella Cioffi, Giuseppe Ferraro e Giuseppe Russo. La giunta è varata ed è già operativa. Per quanto riguarda le deleghe a fine settembre saranno tutte assegnate”.

Lo sfogo di Gennaro Cinque nasce dalle accuse molto pesanti che la minoranza gli ha mosso quando, durante il Consiglio Comunale, si è accorta che il sindaco, rieletto a giugno con percentuali bulgare, non aveva intenzione di partecipare e comunicare di persona i rappresentanti della nuova giunta nonostante siano trascorsi ben tre mesi dalle elezioni. Ne è nato un putiferio finito con la caduta del numero legale per abbandono della minoranza e di qualche consigliere di maggioranza spazientito forse dall’atmosfera diventata incandescente. “Sono stato persino convocato dal Prefetto su richiesta di Aldo Starace”, continua Cinque, “per spiegare i motivi per cui ho voluto prendere tempo a fare la Giunta. Il Prefetto ha però capito benissimo che la mia voluta lentezza non ha niente a che vedere con i presunti ricatti, come insinua qualcuno in minoranza. Oggi le regole dell’amministrazione comunale sono cambiate, bisogna accorpare gli assessorati e questo implica anche dei cambiamenti a livello dirigenziale. Io ho bisogno di una macchina comunale che sia efficiente e non posso permettermi di mettere su un apparato con delle disfunzioni che alla fine ricadono sui cittadini.” Cinque si riferisce soprattutto ai debiti accumulati negli anni dal Comune dovuti soprattutto ai numerosi contenziosi con ditte in appalto. Procedure aperte e “rimaste appese” per anni che fanno lievitare l’esborso di danaro. “Tutte cause perse per le quali si è ricorso in Appello e in Cassazione e addirittura in Consiglio di Stato,” - dice spazientito il Sindaco. “Le cifre iniziali diventano enormi con il passare del tempo e questo non deve più accadere. Voglio che gli appalti e i contratti siano chiusi al massimo in tre mesi. Oggi le ditte hanno uffici legali agguerritissimi e bisogna fronteggiare ogni evenienza con competenza e professionalità.” Quanto ai debiti accumulati dal Comune, Gennaro Cinque è chiaro” Sono frutto di anni e anni di amministrazione, mica li ho fatti solo io?”

Durante il Consiglio Comunale, è avvenuto un altro fatto importante. Pasquale Cardone, ex consigliere del PD, ha diffuso un volantino nel quale si accusava tutta la minoranza, specie quella di centrosinistra, di non aver nemmeno fatto una interrogazione relativa alla prossima installazione delle antenne per la telefonia, disattendendo le 1500 firme raccolte contro questa decisione. Secondo il consigliere Natale Maresca sull’argomento stanno invece lavorando bene sia Aldo Starace che la Prof.ssa Scaramellino e Cardone farebbe bene a tacere, vista la sonora bocciatura elettorale. Il Sindaco su questo è stato lapidario:” Le antenne, soprattutto quella sul vecchio Municipio, non costituiscono alcun pericolo per i cittadini, anzi serviranno ad eliminare quella di Montechiaro di maggiore potenza. Sono uno dei successi di questa amministrazione.”

Un altro punto importantissimo per Gennaro Cinque è quello delle politiche sociali, sull’argomento è davvero incontenibile:” Bisognerà spiegare bene quali sono le motivazioni per le quali volevo uscire dal Piano Sociale di Zona. Il Comune ha perso il ricorso intentato dalla Cooperativa Prisma rappresentata da De Angelis e dovrà rientrare nel piano, ma De Angelis garantirà le stesse prestazioni che adesso io riesco a garantire ai disabili di Vico Equense? Non credo proprio, visto che riusciamo a dare assistenza a 11 disabili minori contro i quattro che con il piano sociale portavamo a Sorrento.” E anche per quanto riguarda la raccolta differenziata il Comune ha risparmiato la bellezza di 340.000 € senza aumentare la Tarsu. Insomma sia chiaro che non sono pregiudizialmente contrario alla cooperazione tra comuni, ma pretendo che almeno si abbiano dei vantaggi economici per i cittadini e delle prestazioni ottimali. Se ho fatto delle scelte avevo le mie buone motivazioni. Si leggano le carte, si venga a verificare se quello che dico è vero. Non dico che si debba essere per forza d’accordo con le mie scelte ma che perlomeno si parli conoscendo le cose e non per partito preso. Anche perché a me della politica interessa poco, faccio il Sindaco per volontà popolare e mi occupo del benessere della mia città. La minoranza e i miei denigratori venissero in Comune a verificare gli atti invece di sbraitare contro di me.”

A Vico Equense permane dunque una situazione politica incandescente, anche nel centrosinistra che ha subito una clamorosa sconfitta alle amministrative di maggio. E, come accade per tutte le sconfitte, c’è un rimpallo delle responsabilità. Se a chiacchiere si continua a invocare l’unità politica, nei fatti l’opposizione continua a dilaniarsi cercando al suo interno una leaderchips riconosciuta da tutte le sue componenti. Un cane che si morde la coda insomma, mentre Gennaro Cinque, nonostante le infinite diatribe interne, serenamente afferma:” Io non ho nessun problema. Continueremo il lavoro iniziato e faremo ancora meglio che nel passato. In fondo tre mesi senza Giunta non hanno pregiudicato nulla. Starace la smetta di venire in Comune a ironizzare su tutto e facesse delle proposte serie. Sono sempre disponibile ad ascoltare lui come chiunque abbia qualcosa di buono da proporre.”
Maria D’Ordia  per Il Gazzettino Vesuviano
Nelle foto: in alto i consiglieri di opposizione, in basso Gennaro Cinque