giovedì 11 febbraio 2010

Workshop a Ticciano

Partito anche a Ticciano, ieri sera, il progetto per il miglioramento della qualità urbana. Dopo Montechiaro, il Sindaco ci ritenta e manda in avanscoperta il geom. Iovine nella veste di facilitatore. Il luogo, paradossalmente, è la scuola soppressa nel settembre scorso.
In cosa consiste questo nuovo metodo di interloquire con i cittadini lo si è già visto a Montechiaro: la prima fase consiste nell'eviscerare i problemi in forma confusa e casuale. Seguono le fasi di gerarchizzazione e di soluzione teorica insieme agli esperti che valutano la fattibilità degli interventi prioritari. Alla fine, la qualità della vita a Ticciano e Montechiaro dovrebbe migliorare perchè si prenderanno solo decisioni condivise da tutti e non calate dall'alto.
Molto carino il metodo di investigazione usato in loco da Iovine, indubbiamente innovativo per una giunta che non ha mai mancato di scegliere per sè e per tutti senza mai chiedere il permesso a nessuno. Sarà il segno di una svolta epocale? Francamente ne dubitiamo.

Ne dubitiamo non perchè vogliamo essere contro per forza, ma perchè prendiamo atto di alcuni fatti inequivocabili. Innanzitutto, a Vico Equense la qualità dalla vita si è abbassata in generale. Le cause sono molteplici: l'apertura di mille cantieri su tutto il territorio, le pessime condizioni del manto d'asfalto, la trascuratezza verso il settore turistico che sta ai minimi storici, l'assoluta mancanza delle politiche sociali e giovanili, l'abbandono in cui versano le frazioni collinari, a volte prive di servizi essenziali come le fognature. Non a caso i problemi dei ticcianesi sono soprattutto questi. Tra l'altro, proprio a Ticciano, nessuno si è scordato della mitica "pensilina", emblema del fare del Sindaco, quello vissuto finora dai cittadini locali, quello cioè della mala amministrazione del denaro pubblico oltre che della malacreanza e della sordità alle proteste. Insomma a Ticciano e a Montechiaro, ma non solo, ci si trova di fronte a realtà territoriali mortificate a suon di delibere e lavori pubblici fatti male!
Non pensiamo, quindi, che un progettino condiviso sia la panacea dei mali, il segnale di una inversione di tendenza. D'altra parte, verrebbe da chiedere a Iovine e al sindaco: scusate ma com'è che in quattro anni si è arrivati a questo? Le scelte sono vostre, i guai le avete fatti voi. Perchè solo adesso cercate delle soluzioni condivise?

Durante il braimstorming di ieri sera, ci sono state molte domande. Una in particolare ci ha colpiti per fondatezza: la scuola di Ticciano si è chiusa perchè, secondo il sindaco, sta in zona rossa. Allora il problema dei problemi è o non è la frana incombente? Prima di eviscerarne altri non si deve risanare il territorio? O è un territorio a zona rossa alternata?
Ieri sera però, come accade sempre con il Sindaco, non era il tempo delle domande e quindi nemmeno delle risposte. Per quelle, recita Iovine, bisognerà aspettare le giuste fasi del progetto. E, diciamo noi, la chiusura pacifica e definitiva delle diatribe processuali che metterà una pietra tombale su tutte le proteste.
Nel frattempo, il sindaco si inventa il workshop goop che risolverà tutti i problemi e riporterà senza meno la pace e la felicità a Ticciano e a Montechiaro. Bisogna solo aver pazienza e dare credito. Se Gennaro Cinque promette c'è da giurare che manterrà.



Francesco Saverio Iovine

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