Berlusconi dichiara che la corruzione va punita e combattuta. Restiamo tutti un po' basiti in quanto il cavaliere non ha mai dimostrato grande avversità nei confronti dei malavitosi in genere. Poi, lo stupore rientra quando definisce i corrotti birbantelli, quasi fossero dei discoli che vengono colti mentre rubano la marmellata. Vabbè...
E' di altro spessore invece l'intervento di Gianfranco Fini, il quale si sofferma sulle "procedure" adottate dai comuni per le gare di appalto e sulla responsabilità di ciascun amministratore nell'utilizzo del danaro pubblico. Il Presidente della Camera, con pacata fermezza, consiglia di stringere le maglie delle regole: si deve incidere con leggi che impediscano agli amministratori pubblici di fare un po' quello che gli pare e rendere le procedure più trasparenti e meno fallose.
Su questo sono d'accordo col presidente Fini. Io credo che un paese civile sia quello dove i lacci e lacciuoli non soffocano la libera impresa e tanto meno l'impresa pubblica. Essere imbrigliati in una marea di leggi e leggine che rallentano qualsiasi iniziativa è segno di arretratezza e di scarsa efficienza. Purtroppo però l'Italia non è un paese come gli altri, è un paese borderline direi, per come è fatto dentro. In Italia non ci sono birbantelli ma delinquenti incalliti, mafiosi, camorristi e il rischio di contaminazione è altissimo, anzi siamo già contaminati, lo si sente, ne siamo consapevoli. E non sono solo i lacci e i lacciuoli burocratici che rallentano l'economia e lo sviluppo quanto, e soprattutto, l'infiltrazione malavitosa a tutti i livelli.
Detto questo, passo a fare degli esempi che ci riguardano molto da vicino. Non perchè voglia dire che l'amministrazione di Vico Equense agisce in maniera illegale o abbia qualche connivenza di tipo mafioso, sia chiaro, ma per dimostrare quanto sia debole la normativa vigente per arginare la possibile deriva nell'illegalità e quanto sia data mano libera agli amministratori.
L'esempio principale per quanto riguarda Vico Equense è legato all'affidamento dei lavori pubblici tramite la cosiddetta procedura dei lavori in economia. Questa procedura fa parte del regolamento comunale ed è stata introdotta nel 2008. Essa viene adottata per i lavori di importo inferiore ai 30.000 euro con affidamento a ditte a discrezione dell'amministrazione tramite le determine, senza fare cioè gare di appalto che farebbero perdere tempo. Ora, quando si apre una buca sulla strada o bisogna ridipingere un edificio, non c'è certo bisogno di fare una gara d'appalto, una delibera, un consiglio comunale. Basta una determina firmata dal funzionario addetto e dare l'incarico a una qualsiasi ditta per la conclusione veloce dell'opera. E' giusto che sia così. Diventa un po' strano però se la maggior parte dei cantieri aperti sul territorio siano cantieri in economia con l'affidamento discrezionale dei lavori tramite una semplice determina.
Sulla mia scrivania ho una serie di determine, tutte a firma del geom. Francesco Saverio Iovine, responsabile del servizio lavori pubblici, con le quali si autorizza la liquidazione per lavori già fatti, o se ne autorizzano di nuovi, tutti sotto la soglia dei 30.000 €. In queste determine rientra l'amplissimo ammodernamento delle reti tecnologiche fatta a spizzichi e a mozzichi su tutto il terriotorio e per il quale vengono investite, e velocemente liquidate, somme sempre al di sotto dei 30.000 €.
In questo caso scegliere di fare i lavori in economia produce un notevole spreco di risorse pubbliche. Infatti, le normali gare di appalto potrebbero consentire un ribasso d'asta del 20% e quando sono in ballo cifre per centinaia di migliaia di euro la cosa non è di poco conto.
Emblematiche sono le determine per l'ammodernamento delle reti tecnologiche sulla Raffaele Bosco. Non vengono quasi mai dettagliatamente indicati i lavori da eseguire, soprattutto per quel che riguarda la fornitura dei materiali, e, visto l'importo complessivo piuttosto alto, davvero non si capisce perchè si rinuncia a un ribasso delle spese. Viene quasi naturale pensare che vi siano sullo sfondo delle smanie clientelari piuttosto che il risparmio o il buon uso dei soldi della collettività.
Iovine dovrebbe almeno spiegare il motivo di un così intenso ricorso alle determine e ai lavori in economia per un capitolo che, per investimento di risorse e diffusione sul territorio, avrebbe dovuto essere inserito in un progetto più complessivo di riqualificazione ambientale da approvare in consiglio comunale. E dovrebbe dimostrare quali vantaggi offre alla collettività lo spezzettamento delle commesse.
Qui di sotto vi riporto una minima parte delle infinite determine fatte da questa amministrazione.
Liquidazione per lavori alle reti tenologiche già effettuati
Determina n 81 del 4 agosto 2009: si liquida una rata di 5.260 € dei complessivi euro 23.500, all'impresa Apuzzo Raffaele, Vico Equense, reti tec. a S. Andrea, Bonea, Vico Centro
n 82 del 6 agosto 2009: 10.000 € all'Impresa D'Urso Bernardo, Vico Equense, per reti tec. in un luogo non riportato nella determina di liquidazione
n 83 del 6 agosto 2009: 10.900 € all'Impresa Apuzzo Raffaele, Vico Equense per reti tec. a Bonea
n 89 del 19 agosto 2009: € 28. 981 alla ditta Edil Belvedere di Russo Luigi, Vico Equense, per reti tec. in Via Raffaele Bosco, località Bonea; via L Serio e Corso Filangieri c/o Ponte di Seiano
n 125 del 10 dicembre 2009: € 29.500 alla Ditta Staiano Michele, Vico Equense per reti tec. presso SS Sorrentina
n 127 del 14 dicembre 2009: € 29.700 alla ditta R.E.P di Caso Vincenzo, Vico Equense per reti tec. a Vico Centro
n 129 del 15 dicembre 2009: pagamento di una rata di € 9.700, importo complessivo pari a 28.800 € alla ditta Ferraro Michele, Vico Equense, reti tec. dal km 0,00 al km 1,70 e dal km 7,20 al km 8,80 della Raffaele Bosco
n 4 del 13 gennaio 2010: € 24. 700 alla ditta Omega Impianti di Antonio e Andrea Guida, Vico Equense per reti tec. presso Istituto Caulino.
Determine di affidamento lavori, sempre per reti tec. periodo da gennaio ad oggi
n 6 del 15 gennaio 2010: Ditta D'Urso Bernardo, Vico Equense, € 29.890 per reti tec. tratto Raffaele Bosco da bivio S. Francesco a località Pietrapiano
n 14 del 1° febbraio 2010: € 32. 920 (IVA inclusa...) alla Ditta Apuzzo Raffaele, Vico Equense per reti tec. in via Calvaruso, via Penito e via Bonea.
E' del 4 agosto 2009, invece, l'affidamento alla ditta Cocurullo Giovanni, € 28.528 per reti tec. in località S. Maria del Toro e via Filangieri.
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