A metà settembre il Comune di Vico Equense ha annullato con un decreto l’accordo stipulato nel 2007 tra vari Enti e la società proprietaria del cosiddetto Mostro di Alimuri, la SAAN Srl. Tale accordo prevedeva l’abbattimento dello scheletro e la costruzione di un albergo ex novo in un altro sito sul territorio vicano. Le ragioni dell’annullamento sono note e riportano alle difformità del manufatto rispetto al progetto originario presentato negli anni ‘60.
La scoperta delle difformità, avvenuta a dire del Sindaco
Gennaro Cinque in modo del tutto fortuito grazie a una comparazione che non era
stata mai fatta nelle infinite cause giudiziarie intraprese da più parti pro e
contro l’abbattimento, ha dato il via agli annunci trionfalistici
dell’imminente scomparsa dell’Ecomostro dal litorale. Successivamente, nel mese
di maggio, la Giunta ha emanato un Atto di Indirizzo e ha informato la SAAN Srl
dei nuovi sviluppi. Come era prevedibile subito è partito il ricorso al Tar da
parte della società per chiedere la sospensiva dell’abbattimento.
Il TAR ha però rigettato la sospensiva senza entrare
nel merito della legittimità degli atti relativi all’abbattimento stesso e il
Comune ha indetto la gara d’appalto per aggiudicare i lavori, gara che dovrebbe
partire entro il mese di ottobre in corso. Ha altresì predisposto gli atti per
un finanziamento alla Cassa Depositi e Prestiti per la cifra di circa 500.000
€.
Il decreto di abbattimento di questi giorni sarebbe la
ciliegina sulla torta, quello che mette la parola fine sulla vicenda. Se non
che, proprio il decreto ha generato dei dubbi, soprattutto di carattere procedurale.
Può infatti il Comune di Vico Equense decretare sic et simpliciter
l’annullamento di un accordo nel quale sono implicati più soggetti? Non era
necessario passare prima attraverso una Conferenza dei Servizi con gli stessi soggetti? E tutto ciò non
aprirebbe la strada a nuovi contenziosi da parte della SAAN Srl? La società ha
sempre cercato il pelo nell’uovo e non è detto che non riapra un contenzioso su
qualche cavillo giuridico.
Se non lo facesse sarebbe legittimo pensare a un accordo tra
le parti? Dopo anni e anni di speranze disilluse, di ricorsi costosi e impegni
di somme di danaro ingenti, è difficile credere che la SAAN Srl si rassegni
all’abbattimento senza trarne alcun beneficio e che non segua tutte le vie
necessarie per non rimanere con le pive nel sacco.
Alla luce di queste considerazioni più o meno fondate non sembrano poi tanto
peregrine le ammonizioni lanciate da Franco Cuomo, rappresentante dei VAS, che
hanno avuto spazio anche su un grande settimanale di informazione politica.
Cuomo afferma che alla fine a pagare l’abbattimento saranno solo i vicani, i
quali non solo hanno dovuto sopportare la presenza del mostro per oltre 40 anni
ma ne potrebbero risarcire anche l’abbattimento.
Abbattimento che comunque sembra dover slittare rispetto
alle date previste da Comune in quanto dovranno prima passare i 60 giorni
canonici dalla notifica dell’atto per scongiurare ulteriori ricorsi che a
tutt’oggi non è possibile prevedere nella forma e nella sostanza.
La lunga storia che ha accompagnato Alimuri è ancora oggi piena
di interrogativi mai risolti a partire proprio da quell’accordo del 2007
stipulato tra SAAN Srl, Ministero dei Beni Culturali, Regione Campania e Comune
di Vico Equense che oggi il comune ha annullato. Allora si gridò alla scandalo
in quanto l’unica beneficiaria dell’accordo sembrava essere Anna Normale, membro
della società e moglie dell’ass. regionale Cozzolino, stretto collaboratore di
Bassolino al tempo Governatore della Campania. L’accordo non divenne mai
operativo e l’abbattimento dell’Ecomostro anche in quel caso annunciato
trionfalmente decadde nei fatti.
Fra qualche giorno,
il 3 ottobre, Antonio Bassolino sarà ospite di un incontro all’Hotel Aequa. Si
parlerà di altri argomenti , soprattutto del suo ultimo libro, “Le dolomiti di
Napoli”. Una semplice coincidenza dunque, ma che si intreccia suo malgrado in
una vicenda al suo epilogo, piena di colpi di scena e che non finisce mai di
sorprendere.
Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"
ps Il decreto comunale di abbattimento è stano notificato alla SAAN Srl. il funzionario comunale firmatario indica nel documento anche l'indirizzo della società. Se per curiosità si fa una ricerca su Google, la SAAN Srl non compare in nessun link del portale. Google riconosce solo l'indirizzo che corrisponde però all'attuale sede della SICA Srl, subentrata qualche anno fa alla SAAN Srl. In effetti la SAAN Srl almeno per Internet non esiste anche se deve essere ben viva e vegeta se ancora oggi è protagonista di tutte le battaglie, mentre la SICA Srl viene nominata solo di rimando. Questo aspetto delle due società sovrapposte è abbastanza singolare.
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