mercoledì 10 luglio 2013

Vico Equense – Personale di Franco Cuomo, per la prima volta nella sua città


Sabato 13 luglio, Franco Cuomo presenterà una mostra dei suoi dipinti. “Avevo voglia di fare una festa con amici. – spiega l’intellettuale vicano - Da un po’ ho ripreso a dipingere e mi piace l’idea di esporre le mie creazioni nel cortile della mia casa, e invitare gli amici per un incontro un po’ fuori dal comune.”
Cuomo è un artista da sempre. Scrittore di romanzi e saggi, pittore soprattutto per se stesso di quadri originali, saturi di colori contrastanti. 
Diventato qualche anno fa attivista dei VAS cittadini, molto critico verso le autorità locali, spesso viene accusato di voler fare polemica, di vedere solo gli aspetti negativi della realtà in cui vive. Ma tiene a precisare che la creatività l’ha sempre avuta, - “Fin da bambino, quando ritagliavo la carta, mentre l’attività di ambientalista è nata sette o otto anni fa, molto recente dunque”.
Ed è nata comunque sempre nell’ottica di salvaguardare la bellezza del mondo e del suo territorio trascurato, a volte abbrutito dall’incuria e dalla negligenza o dall’ingordigia umana, mentre arte e cultura trovano sempre meno spazio. -“Se penso alla Vico Equense del passato, -continua Franco Cuomo -ricordo due gallerie d’arte che erano attivissime. Magari non portavano in città dei nomi importantissimi ma c’era un movimento di pittori che frequentavano queste gallerie e che davano vitalità intellettuale alla cittadinanza. Si facevano mostre in continuazione. Oggi non ci sono più. Credo che i livelli di ricerca si siano abbassati notevolmente, purtroppo in linea generale, non solo a Vico Equense”.
Sicuramente più artista che Vas allora, e molto prolifico, instancabile e sempre interessante.
“Tutte le forme d’arte rappresentano comunque l’esigenza di un mondo altro. Dire fare arte forse è pretenzioso nel mio caso, io piuttosto creo manufatti con tecniche diverse.”
Oggi finalmente, dopo averlo varie volte solo annunciato, si appresta ad allestire una personale a Vico Equense di sicuro interesse artistico.
 “Avevo già fatto delle mostre molti anni fa, a Bologna per esempio, con il gruppo degli "Enfatisti", la cui musa protettrice era Francesca Alinovi, una gallerista e critica d’arte che lavorava al Dams. A lei piacevano molto i miei lavori e mi inserì nel gruppo. Purtroppo morì molto presto e ciò stroncò la mia carriera sul nascere. Poi ho fatto altre mostre a Napoli in diverse gallerie importanti. Alla fine ho dipinto solo per me stesso e voglio fare questa mostra come divertissement, per stare bene con gli amici, ascoltando anche buona musica, per uscire dalla nostra routine paesana un po’ troppo grigia. Oggi ne ho voglia, in questo momento sento che mi piace farla nella mia città.”

I suoi dipinti sono molto belli, rappresentano i veri e propri miti femminili degli anni sessanta. Giovani mannequins magrissime e lontane dai tradizionali canoni di bellezza imperanti all’epoca, comeTwiggy, l'italiana Benedetta Barzini, l’americana Penelope Tree. “Queste donne androgine coi seni schiacciatissimi, con occhi molto grandi e labbra pronunciate crearono una vera rivoluzione dei tratti estetici femminili. Hanno improntato la modernità dell’essere o dell’apparire dell’immagine del femminile legato a un costrutto artistico di rappresentazione, cioè un “metalinguaggio”, per usare un termine di Rolan Barthes.”

In sostanza però Franco Cuomo ha ripreso i pennelli ed espone le sue opere soprattutto per stare bene con se stesso. “ C’è una creatività che vuole venir fuori, quando scrivo, quando dipingo, ballerei se fossi più giovane. Provo un vero godimento interiore e il piacere interiore fa bene anche al corpo. Oggi siamo tutti un po’ monadi, chiusi in noi stessi. Essere creativi aiuta ad uscire dall’isolamento, a godere nello spirito e quindi anche nel corpo, apre delle finestre comunicative. Chi vuole può curiosare in queste finestre, ne sarei felice.”

L’appuntamento è in Vico Equense alle ore 20.30, con ingresso da via Filangieri. Curiosare nella finestra comunicativa di Franco Cuomo, intellettuale di punta nella cittadina vesuviana, è un evento al quale non si può mancare.

Maria D’Ordia per "Il Gazzettino Vesuviano"

Nelle foto: Franco Cuomo; alcune opere in esposizione

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